Il paese delle streghe
Triora è un comune ligure di soli 350 abitanti. E’ considerato uno dei più bei borghi medievali d’Italia e in effetti è veramente caratteristico! In questo borgo, tra il 1587 e il 1589, alcune donne vennero accusate di stregoneria e di cannibalismo nei confronti dei bambini. Molte vennero uccise e altre si suicidarono. Fu il luogo principale della caccia alle streghe che venivano poi spedite al carcere genovese.
Passiamo la mattinata a curiosare e passeggiare per le piccole vie deserte e ad accompagnarci una nebbiolina che crea un’atmosfera tetra perfetta per questo luogo, ancor più con Halloween alle porte! Visitiamo la Cabotina, dove la leggenda racconta che si svolgessero i convegni notturni delle streghe. Si narra che in questi luoghi le streghe portassero i bambini in fasce e se li lanciassero da un albero all’altro per poi mangiarseli.
Per pranzo decidiamo di spostarci a Verdeggia dove, grazie ai consigli di una di voi, decidiamo di provare i funghi: le bruschette con i funghi più buoni che io abbia mai mangiato! Per non parlare delle tagliatelle al pesto! Tutto rigorosamente fatto in casa! Il ristorante è piccolino, ma molto carino! Il proprietario gentilissimo! Il nome è “Ritrovo degli amici”. Nel pomeriggio ritorniamo a Triora e visitiamo il Museo Etnografico e della Stregoneria che al mattino era chiuso. Quest’ultimo è strutturato su tre piani, dove al primo troviamo alcune sale dedicate al territorio e alla storia locale, al secondo la Sezione Etnografica in cui viene descritta la vita nei campi e la cucina e infine al terzo, situato nei sotterranei, troviamo tutta la parte dedicata alla stregoneria: i documenti dei processi, la ricostruzione della prigionia e un giardinetto con le miniature del borgo e un simpatico parcheggio per le scope delle streghe.
Usciti dal museo intorno alle 16.30, decidiamo di andare verso Sanremo per fare il check-in all’hotel, ma prima una tappa in panetteria per assaggiare il buonissimo PANE DI TRIORA! Un pane fatto con farina di grano saraceno e crusca, cotto nel forno sopra ad una foglia di castagno. Per chi volesse visitare il borgo e fermarsi per la notte sono presenti tre B&B: “La Tana delle Volpi”, “La Grande Foresta” e “La Stregatta”. Noi ci avviamo verso Sanremo dove abbiamo prenotato al “Lolli Palace Hotel” un comodissimo e bellissimo hotel nel centro prenotato alle 4 del mattino e pagato solo 40 euro grazie al nostro sito di fiducia, Booking. Per la sera decidiamo di mangiare al ristorante cinese che ha vinto i premi eccellenza TripAdvisor 2014-2015. Sia la location che il cibo non deludono le nostre aspettative. All’interno della sala l’arredamento è curato nei minimi particolari e il pavimento è costituito da una vetrata sotto la quale è riprodotta un’intera cittadina cinese su un lago dentro al quale ci sono delle carpe… VERE! Insomma, un’atmosfera che, per chi ama l’oriente come me, lascia senza fiato! E con prezzi che restano comunque quelli di un ristorante cinese!
La mattina seguente passiamo qualche ora a fare foto in spiaggia, poi decidiamo di prendere la macchina e fare tutta l’Aurelia fino a Savona fermandoci a tappe e godendoci il bellissimo panorama sul mare!
PICCOLA CURIOSITÀ: Se vi trovate a Sanremo vi consiglio una tappa alla gelateria artigianale Sandrino che ha dei gelati favolosi con tanto di coni artigianali dentro ai quali, prima del gelato, viene messa a scelta una colata di cioccolato bianco o fondente! E non solo gelati! La mattina abbiamo fatto colazione lì e vi consiglio la brioches alla crema di pistacchio… La fine del mondo!
Ed ecco qui i nostri due giorni lampo passati tra Triora e la costa ligure. Sono stati utilissimi per staccare un po’ e per scoprire ciò che l’entroterra ha da offrire!