Il paese delle donne dai denti d’oro
Impedibile l’hammam Borzi Kord a Bukhara, prenotabile per coppie o gruppi misti nel tardo pomeriggio: sorpresa finale a base di ginger e zenzero sulla pelle (che per gli ometti sembra sia un potente afrodisiaco, di sicuro – a detta di Michele – brucia un casino!!) Fortezze nel deserto dell’antica Corasmia: nella pianura piatta e brulla, spuntano all’improvviso i resti di antiche fortezze, sembrano quasi castelli di sabbia rovinati dal gioco capriccioso di un bambino o smussati da un’improvvisa ondata marina. Nel campo tendato (Yurta Camp), una volta andati via i pulmann dei turisti mordi-e-fuggi che fanno l’escursione in giornata, siamo rimasti soli, a passeggiare verso il lago, con la fortezza sullo sfondo, un silenzio quasi irreale e il sole che piano piano andava giù… la vodka come aperitivo, rigorosamente a stomaco vuoto, ha concluso la giornata con cena all’aperto.
Shakrisabz: città natale del terribile Tamerlano. Vale la pena andarci solo per ammirare il paesaggio lungo la strada, con i Monti Fan innevati sullo sfondo, ma il paese non è da meno: tranquillo, con echi della grandezza e della storia passata e immancabile bazar.
Tashkent: avevamo solo un pomeriggio a disposizione e quindi ci siamo diretti nella zona del Chorsu Bazar per fare gli ultimi acquisti. Altra nota di servizio: in metropolitana i famigerati poliziotti non ci hanno neanche fumato!! Italia-Uzbekistan: cose reciprocamente note. Le cose conosciute dell’Italia sono: Roma, Venezia e Marco Polo, qualche giocatore di calcio, Rocky Balboa (ho provato a spiegare che era americano ma loro sostengono che il cognome Stallone è italiano…) e -vere icone del made in Italy – Adriano Cementano, Toto Cotugno, Albano e Romina (non ho osato dire che nel frattempo hanno divorziato). Per cui sui marshrutka (loro mini taxi collettivi) non fatevi trovare impreparati, perché dovrete cantare con lo stereo acceso sulle note di qualche canzone dei cantanti sopracitati! D’altra parte loro ti chiedono: perché venite in Uzbekistan? Adesso lo possiamo dire: non è solo per il Registan di Samarcanda o le mura di Khiva, ma è per cercare i cavalli celesti di Fergana e i tappeti volanti di Bukhara, inseguire i mercanti lungo la via della Seta e farsi amica una simpatica famiglia uzbeka che ti inviterà a casa loro per il prossimo viaggio…
Itinerario – note tecniche Primo giorno: volo Bologna-Mosca / Mosca- Tashkent. Arrivo in Uzbekistan alle 4 della mattina del secondo giorno. Partendo da Bologna abbiamo risparmiato ma le ore di attesa a Mosca in aeroporto sono micidiali. Non occorre il visto se si rimane in aeroporto; il transfer delle valigie (se si hanno compagnie aeree diverse) lo fa il personale aeroportuale: auguri! Pochi parlano inglese (ed è un aeroporto internazionale) ma alla fine le valigie sono arrivate.
Secondo giorno: Tashkent-Fergana con taxi trovato in aeroporto. Pernottamento presso Asia Hotel (www.Marcopolo.Uz – email: info@marzopolo.Uz ) Terzo e quarto giorno: Valle di Fergana – escursioni a Margilon, Rishton e Andjion con taxi collettivi o bus.
Quinto giorno: Fergana-Tashkent-Khiva. Primo tratto con taxi prenotato dall’albergo. Per il secondo tratto, causa mancanza di posti, abbiamo volato su Nukus per poi andare a Khiva in Taxi; ovviamente è più comodo ed economico volare su Urgench. Albergo di Khiva: Islambeck Hotel (www.Islambekhotel.Nm.Ru) Sesto giorno: Khiva Settimo giorno: Khiva-tour delle fortezze nel deserto in taxi privato – notte ad Ayaz Qala in yurta Ottavo giorno: Ayaz Qala – Bukhara sempre con lo stesso taxi privato. Per il taxi da Khiva a Bukhara, la notte in yurta e l’hotel a Bukhara ci siamo rivolti a : www.Komiltravel.Com Nono e decimo giorno: Bukhara Undicesimo giorno: Bukhara-Samarcanda in treno. Il biglietto si acquista in “via” Mustaqillik (c’è un’insegna con un treno disegnato: trovarlo è stata una pura “sbusonata” tanto per dire qualcosa in bolognese) mentre in stazione ci si arriva con taxi (almeno per la mattina presto). Pernottamento a Samarcanda presso l’Antica Hotel: antica2006@rambler.Ru Dodicesimo e tredicesimo giorno: Samarcanda. Escursione a Shakrisabz in taxi collettivo Quattordicesimo giorno: la mattina presto Samarcanda-Tashkent in treno: 6 ore di culo piatto su sedute di legno ma divertimento assicurato. Pernottamento a Tashkent presso l’Hotel Gulnara: gulnara@globalnet.Uz Quindicesimo giorno: volo per ritorno in Italia Costo totale (comprensivo di visto e di tutte le spese sostenute): euro 1300 a persona