Il paese dei Baobab

Ciao a tutti, sono appena tornata da un breve soggiorno in Senegal e più precisamente al Club Royal Saly di Saly Portudal (nota località balneare sulla Petit Cote a 7 km. Da Mbour e a circa 80 km da Dakar). La prima cosa che mi ha colpito arrivando in Senegal è stata l'aria fresca e non il caldo umido che uno si immagina pensando all'Africa ma...
Scritto da: Sabina M.
il paese dei baobab
Partenza il: 18/02/2005
Ritorno il: 25/02/2005
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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Ciao a tutti, sono appena tornata da un breve soggiorno in Senegal e più precisamente al Club Royal Saly di Saly Portudal (nota località balneare sulla Petit Cote a 7 km. Da Mbour e a circa 80 km da Dakar).

La prima cosa che mi ha colpito arrivando in Senegal è stata l’aria fresca e non il caldo umido che uno si immagina pensando all’Africa ma ovviamente bisogna pensare che è inverno anche la e Dakar è proprio sulla costa atlantica quindi più ventilata e mite.

Durante il tragitto in pulman per raggiungere Saly finalmente inizi a renderti conto che sei in Africa quando usciti dal traffico della città ti ritrovi in mezzo alla savana in una distesa infinita di baobab …Uno spettacolo veramente straordinario! Avendo pochi soldi e poche ferie a disposizione ci siamo dovute accontentare di una sola settimana e perciò abbiamo prenotato solo un soggiorno balneare però quando siamo state sul posto abbiamo partecipato ad un paio di escursioni per avere almeno un idea di quello che è il Senegal. Il nostro Hotel, il Royal Saly era molto bello, nuovo e con dei bellissimi baobab nel giardino. L’unica pecca è quella di non avere nemmeno una sala chiusa o perlomeno ben riparata dal vento che tira sempre piuttosto forte e di sera è decisamente freddino. Il ristorante e il bar infatti hanno un tetto e le pareti su un lato mentre dall’altro lato ci sono solo colonne altissime quindi sono sempre molto ventilati. La stessa cosa vale per la reception e l’anfiteatro dove si tengono gli spettacoli è addirittura senza tetto. Le stanze però sono molto belle, grandissime e le duplex (dove eravamo noi) sono addirittura su due piani con due letti al piano di sotto e due al piano di sopra, un bagno e due terrazze.

Saly è poco più di un villaggio con molti hotel, qualche negozio, un casino, pub e qualche ristorantino, ha una bella e lunghissima spiaggia dove si possono fare interminabili passeggiate ma la vera Africa è altrove.

Dopo un paio di giorni di assoluto relax in spiaggia (dalle 10,30-11,00 fino alle 17.30-18.00 perchè prima e dopo faceva un freddo cane!!) abbiamo preso parte ad un’escursione che prima ci ha portato a visitare un mercato locale molto bello e colorato poi ci siamo diretti al Lago Rosa dove abbiamo lasciato il pulman e preso delle jeep 4×4 con cui abbiamo percorso il perimetro del lago e le zone circostanti fino a raggiungere un piccolo villaggio che abbiamo visitato, la spiaggia deserta e bellissima lambita dalle alte onde dell’oceano e le bianche dune di sabbia dove si conclude la Parigi-Dakar. Abbiamo pranzato in un ristorante vicino al lago e poi abbiamo fatto una piccola sosta per chi voleva provare l’esperienza di fare il bagno nell’acqua salatissima del Lago Rosa.

E’ stata una bella escursione ma ancora più bella è stata quella che abbiamo effettuato mercoledì. Siamo partiti dall’hotel su di un camion fuoristrada 6×6 abbiamo attraversato Mbour e il suo mercato e poi ci siamo diretti all’interno fuori pista in mezzo alla savana, ammirando i baobab millenari fra cui uno di 37 metri di circonferenza dentro al quale si poteva anche entrare. Ci siamo fermati di tanto in tanto per visitare qualche capanna dei locali e qualche accampamento dei nomadi, lasciando loro un po’ di cibo e sapone che avevamo acquistato precedentemente, poi abbiamo visitato una scuola e infine ci siamo diretti sul delta del Saloum dove abbiamo fatto un breve giro in barca. Dopo il pranzo abbiamo percorso ancora per un po’ la savana, ammirato i termitai giganti, altri villaggi e infine la giornata si è conclusa passando per Joal-Fadiouth con una sosta al porto per vedere il rientro dei pescatori al tramonto.

Come ho già detto è stata un’escursione molto bella che ci ha permesso di vedere un po’ del vero volto del Senegal e dei suoi abitanti. Il loro modo di vivere, la loro povertà e la loro cultura, i bellissimi volti e i sorrisi dei tanti bambini che abbiamo incontrato sono le cose che ci porteremo per sempre nei nostri cuori.

Anche questa volta il mal d’africa anche se in maniera più lieve del solito si è fatto sentire, perciò spero davvero di tornarvi presto.

CIAO AFRICA …ALLA PROSSIMA AVVENTURA…



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