Il nostro viaggio in California

Da San Francisco a New York, passando per Backesfield, Las Vegas, San Diego e Los Angeles
Scritto da: Sabrina 72
il nostro viaggio in california
Partenza il: 01/08/2013
Ritorno il: 15/11/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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Ciao, è un vero piacere per me provare a raccontarvi il mio diario di viaggio in California fatto con mio marito questa estate. E’ stata la prima meta che abbiamo fatto senza di guide o gruppi in tour.

Partenza da Malpensa il 1 di agosto 2013 per Francoforte e da questo aereoporto, dopo 11 ore di volo siamo atterrati a San Francisco.

La prima cosa che abbiamo notato è che nonostante il periodo estivo, a San Francisco fa davvero freddo! Non ho dato tanto peso alle parole di amici che erano già stati in questa città, riguardo alla temperatura ed aimè dovevamo dar loro retta!

La prima cosa che abbiamo fatto è andare a comprare delle pesanti felpe. Ne indossav vamo due a ciascuno. Così come due omini della Michelin (e non siamo per nulla magri) abbiamo iniziato questa nostra avventura, un po’ spaventati sia per via della lingua, perchè non siamo molto afferrati con l’inglese sia perché eravamo in questa grande città da soli.

Ma devo dire che ce la siamo cavata proprio bene.

Il nostro albergo era situato in centro, Union Square, posizione strategica per poter visitare i luoghi strategici della città, ma soprattutto comodo per i trasporti. Il cable car era proprio sotto l’albergo.

Mi è dispiaciuto veramente tanto non poterci salire, ma un giorno abbiamo aspettato alla fermata per circa un’ora! Vedavamo passare i mezzi ma erano troppo colmi di gente per potersi fermare e caricare anche noi.

Abbiamo subito sentito la fantastica atmosfera di San Francisco, musica, turisti, ristorantini e tutto gigante.

Stanchi dal lungo viaggio siamo andati a dormire presto,consapevoli che il giorno dopo ci avrebbe regalato un sacco di emozioni.

Dall’Italia via internet avevamo prenotato il biglietto per visitare la fantastica isola di Alcatraz. Sono stata contenta di aver prenotato mesi prima, perché nel periodo di agosto è molto difficile trovare tickets sul posto.

Alle 7.00 di mattina eravamo già al Pier 39 (in viaggio amiamo camminare davvero tanto ed assaporare tutto quello che ci regala il paesaggio), così abbiamo notato le ontarie al molo che si facevano il bagno e, la città di mattina, con la nebbia è davvero affascinante…ma che freddo!!!!

Dopo circa 20 minuti di traghetto arriviamo sull’isola.

Quando sbarchi ti sembra di avvertire i carcerati, in alcuni tratti mette paura…sei consapevole che all’interno di quelle mura, tutto è accaduto…

Dopo Alcatraz decidiamo di salire su un pullman Hop On off, così comodi per visitare le città, che ci porta al Japanese Tea Garden, un fantastico giardino giapponese. Successivamente sul ponte di San Fransciso, per poterlo attraversare tutto a piedi. Abbiamo percorso la Lombard Street e vi assicuro che per arrivarci a piedi è stata una vera impresa! Come sapete le strade di San Franscisco non sono per nulla in piano!

Ritornando in centro al Pier 39 ci sono una varietà di negozi tutti particolari, dove potete trovare gli oggetti più stravaganti oltre a mangiare un fantastico granchio, che è la specialità del luogo.

Ultimo giorno a San Francisco, è ora di andare a ritirare la macchina che avevamo noleggiato da casa, mha!

Presi dallo spirito americano ed appassionati di macchine sportive, abbiamo trovato una Dodge,Arancione stile Boy e yok e, ci siamo addentrati nel deserto. Inutile dirvi che mio marito era sulle nuvole dalla felicità, visto che non aveva mai guidato una macchina così sportiva. La sua piccolina l’ha soprannominata!

Dal freddo siamo passati al caldo, molto caldo ma fortunatamente secco del deserto. Ci siamo trovati davanti agli occhi paesaggi che di km in km cambiavano.

Anche l’autostrada è impressionante con i tir che ti superano e la paura di non commettere infrazioni, visto la severità delle leggi americane.

Dopo ben quasi 500 km ci siamo trovati a Backesfield, cittadina totalmente diversa da San Francisco. L’hotel aveva aperto solo poche stanze e la cittadina era praticamente deserta, ma fortunamente i fast food che conosciamo tutti in America li trovi ogni 5 km ed abbiamo così potuto gustarci la nostra cena a suon di panini.

Il mattino seguente riprendiamo la nostra piccolina (l’auto sportiva) e ci dirigiamo verso il luna park per i grandi: Las Vegas!

Abbiamo alloggiato al Luxor, questo enorme hotel (gli hotel a Las Vegas sono tutti tanto enormi!).

Avevo letto che per raggiungere le stanze in punta alla piramide l’ascensore, sul finale, saliva storto, e devo dire che è proprio vero! Abbiamo avuto una stanza all’ultimo piano ed a guardare giù faceva quasi paura.

Las Vegas è incredibile! Luci, musica, giochi, stranezze, slot machine! Tutto è concentrato per far spendere dollari.

Ci sono Hostess di hotel che ti chiedono da quale città provieni, alla risposta Italiani la sensazione era quella di essere schifati un pochino …forse perché noi italiani spendiamo pochi soldi a Las Vegas?

E come non provare le fatidiche slot machine vincendo ben 45 dollari!

A Las Vegas, non hai problemi col mangiare, trovi praticamente di tutto.

Ogni singolo albergo visitato ci ha regalato sogni. Dal Bellagio con le sue fantastiche fontane danzanti, dal Venetian, ricostruito come se fosse la nostra Venezia ed un giro in gondola costa addirittura 80 dollari, al Parigi, ricostruiti a regola d’arte.

Dopo aver trascorso due giorni a Las Vegas ci siamo diretti verso San Diego. Città molto più tranquilla. Abbiamo visitato il museo della USS Midway, questa portaerei immensa!

A bordo ci sono degli addetti pronti a spiegarti tutto quello che sanno e a volte vissuto. Bella mostra di aerei di tutti i tipi.

Se volete gustare il fascino del passato visitate il Maritime Museum di San Diego.

Salirete su un veliero, andrete nelle viscere di un sottomarino e vi gusterete la vera storia militare degli anni passati.

Nel centro di San Diego troverete il Gaslamp Quarter, li troverete locali dove mangiare o bere qualcosa. Una volta era il quartiere più pericoloso della città ora invece è stato completamente riorganizzato ed è diventato il migliore.

Dopo due giorni trascorsi in questa tranquilla città, abbiamo di nuovo preso la nostra auto per dirigerci verso Las Vegas!

Per una come me amante di tutto quello che è spettacolo ero così curiosa di visitare questa città immensa, grande quanto la Lombardia.

Il nostro Hotel era proprio sulla Hollywood street, niente di più comodo! Ma con i pullman hop on off non avete certo difficoltà a girare la città. Si, perché abbiamo subito lasciato, con tante lacrime la nostra auto ed abbiamo ricominciato a piedi il nostro giro, anche perché tenere la macchina a Los Angeles visto il traffico è una follia.

Ci sono un sacco di cose da vedere in questa città, ma noi avevamo solo due giorni da dedicargli così ci siamo concentrati su gli studio’s, Santa Monica e poche delle altre principali attrazioni.

Gli Universal Studios è un grande parco di divertimenti e, consiglio di andarci presto alla mattina perché nel pomeriggio le code sono chilometriche ed anche la camminata al parco diventa difficoltosa, talmente c’è tanta gente. Il costo è un po’ elevato ma a mio parere se fai tutte le attrazioni ne vale proprio la pena.

Abbiamo percorso la strada del Rock, Beverly Hills incredibile con il suo lusso sfrenato e passeggiato sulla spiaggia di Santa Monica.

Dopo questi due fantastici giorni siamo arrivati in aereoporto e li quasi ci arrestano per aver preso per sbaglio un ascensore che ci stava portando nella zona sicurezza dell’aereoporto! Ooo mamma che esperienza! Fortunatamente tutto bene e ci hanno fatto partire per la grande mela, New York, tappa conclusiva del nostro viaggio.

Era la seconda volta che andavamo in questa immensa città e devo dire che ce la siamo proprio goduta nuovamente, sia di giorno che di notte. E’ una città che vivi guardando per aria alla ricerca del cielo, ma così tanto affascinante.

Il parco, i grattacieli, Time Square, la piazza più affasciante che io abbia mai visto! La musica i Musical!

L’America girata in libertà ci è entrata nel cuore! Americani fantastici e sempre gentili, disponibili ad aiutarci, gran bel paese che ci è entrato nel cuore!

Chissà magari in vecchiaia potrei anche andarci a vivere!

Grazie per la vostra lettura

Sabrina



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