Il nostro primo anniversario di nozze con Magritte
1GIORNO Arriviamo comodi, adesso la fila per il check-in se hai solo il bagaglio a mano si fa con il pc, e per niente stanchi all’aereoporto di Charlerois e dopo il primo di una lunga serie di caffè sbaglaiti, almeno per noi italiani abituati all’espresso(sbagliato il bicchiere, la macchinetta, la tostatura del caffè, la temperatura il sapore e anche il prezzo2,50euro) predniamo la navetta per la Gare du Midi di Bruxelles da dove raggiungiamo apiedi il Royal Windsor Hotel: ci pare di salire su una nave da crocera, di quelle tipo titanic, con il consierge dalla divisa scura e i guanti bianchi che si toglie il cappello per salutarci. Una doccia veloce e subito la prima visita da profani alla parte bassa della città.La grande Place è una meraviglia, davvero una delle più belle piazze che abbia mai visto e i negozi di cioccolata non sono da meno. Per cena andiamo a colpo sicuro: da “Chez Lèon” che ci avevano consigliato in italia dove abbiamo potuto gustare i famosissimi Moules et Frites (cozze e patatine fritte)…Abbinamento strano, ma una vera delizia.
2GIORNO Ci alziamo con calma, ma con grandi aspettative (almeno mio marito):oggi è il giorno del Museo Magritte. Dopo la nostra petite-dèjeneur ci incamminiamo verso il museo(questo hatel sta davvero in un posto strategico) e ci rendiamo conto che qui il tempo cambia ogni 25 secondi, prima che tu riesca ad aprire l’ombrello è già uscito il sole. Arriviamo un po’ in anticipo(l’orario scritto sui biglietti è le 13), ma proviamo ad entrare lo stesso, dopo le foto di rito sotto ogni cartello o targa con scritto Magritte. Naturalmente il pc che scannerizza i nostri biglietti accende una luce rossa (i soliti italiani) qiundi per ingannare il tempo che ci resta andiamo a vedere il Museo di arte antica e moderna, almeno la parte che si può visitare senza comprare un altro biglietto e rianiamo colpiti da una scultura chiamata LE GLOBE: un mappamondo fatto completamente di scarafaggi e altri insetti, nessuna fiducia nel genere umano!!!Finalmente le13, l’orax. Ci sono 3 piani da visitare ed è la più grande collezione europea dell’artista. Bello ed emozionante! MIo marito era più contneto di un bambino di 5 anni a cui è appena stata regalata la sua prima bici.Dopo circa due ore di profonde conversazioni per cercare di capire quello che passava per la testa dell’artista , usciamo e da bravi turisti poco tempo per visitare la città prendiamo il bus (quello rosso aperto sopra) che ci fa fare il giro di B.Con le cuffiette attraverso le quali un gentilissimo signore ci spiega le cose principalefecendoci girare a ds o a sx(32euro validità biglietto2giorni). Scendiamo alla fermata Manniken Pis, il simbolo dellla città, che io mi aspettavo più grande, e dopo un po’ di shopping mi concedo un godurioso Waffel intriso di cioccolata bianca calda: ah che bontà! Per cena mio marito mi porta in un bel ristorantino, Aux Armes de Bruxellex, che aveva prenotato dall’italia per una cenetta a romantica a sorpesa: che tesoro!E per concludere una bella giornata da turisti…Puntata al Casinò.
3GIORNO Visto che i biglietti dell’autobus con vista valgono anche oggi io e mio marito decidiamoche valga la pena visitare più approfonditamente i punti della città che ieri ci sono piaciuti di più:L’atumium, il parlamento europeo e il palazzo reale. Cartina e orari del bus alla mano optiamo per raggiungere la prima tappa in metropolitanta( altro mezzo che ti permette di toccare con mano la vita sotterranea delle grandi città che scorre parallelamente a quella in superficie). La fermata per l’atomium è Eizel…Ma non sarà mica lo stadio la cui curva è venuta giù nel 1985 quando giocava la Juventus? Si è proprio quello e così mio marito tra una foto alla targa ricordo dei ragazzi che erano li quel triste giorno e una alla curva ricostruita si perde nei racconti nostalgici di quando era bambino con la maglia di Platini davanti alla tv…Ma questa è un’altra storia. L’atomium è struttura futuristica meravigliosamente imponente costruita per l’Expò 1958 e rappresenta la struttura molecolare di un atomo, appunto, non so quamte volte ingrandito, dove le palle rappresentano le 9 province del belgiodi allora(oggi ce ne sono 10). Dopo un pranzo veloce prendiamo di nuovo l’autobus rosso che dopo un alrto giro completo della città, a noi non dispiace per niente primo perchè ci salva da un beel’acquazzone, secondo perchè ad ogni anggolo di questa città ci sono meraviglie che ti sfuggono, ci porta all’euro parlamento.Siamo nel luogo dove si prendono le più im portatanti decisioni che influenzano nel male o nel bene la nostra vita: a pensarci bene è davvero emozionante.Sono le 1600, il bus rossi non passano più, la bandiera del palazzo reale la riusciamo avedere tra i tetti, c’è anche il sole: cosa c’è di meglio di una bella passeggiata?Arrivati a palazzo reale e scopriamo con piacere che si può visitare gratis perchè i membri della casa reale sono in vacanza. Che strano, di solito siamo abituati a pensare che in questo genere di “case” ci si abitava nell’800 all’epoca dei vestiti enormi, dei bustini stretti e delle parrucche, invece loro ci abitano adesso, un po’ anacronistico, ma beati loro!!!!! Ci sono delle stanze più grandi di tutta casa nostra e dopo aver speso un pensiero per le imprese di pulizie costrette a pulire tutte le gemme di cristallo di tutti quei lampadari ci avviamo al nostro hotel. Doccia veloce, poi subito alla Grande Place che oggi inizia la festa della birra.Gli stands son 44 più o meno e le birre un numero indescrivibile(dalle scotch ale a quelle aromatizzate alla ciliegia passando per quelle trappiste) tutte che vanno bevutr tassativamente con il loro con il loro bicchiere di vetro.Dopo aver cambiato 20euro in tappi della birra (così si paga dentro gli stand) ci tuffiamo anche noi in questa festa e ci stupiamo di come i popoli del nord si sanno divertire con molta civiltà: in terra non c’erano praticamente vetri e tutti rispettano la fila! 4GIORNO Oggi si va a Bruge, una cittadina ad un’ora di trno da Bruxxellesche tutti consigliano di vedere.Raggiunta via metro la Gare du Midi, andiamo a prendere i biglietti facendo le prove per come chiederli in francese,e la signorina che li vende è talmente gentile che ci scrive gli orari del ritorno e la direzione da prendere(27,60 per 2 persone, il treno nel fien settimana costa meno). La prima cosa che si vede usciti dalla stazione è la super strada, una delusione, verrebbe da pensare, ma appena entrati in città tutto quello che di brutto ci è venuto in mente improvvisamente scompare. Bruge è una delle città più belle che abbiamo mai visto, un borgo medievale senza tempo, dove tutto sembra sospeso tra la terra e il cielo. Un paese da favola, che sembra quasi disegnato.LPer una vista d’insieme facciamo un giro in battello perchè a Bruge ci sono i canali tipo Venezia. Poi un giro a piedi per le viuzze strette, le piazze e le chiese e una miriade di foto, in ogni angolo perchè in questa città non c’è niente che non sia da fotografare. Purtroppo è ora di andare, anche qui in Belggio i treni non aspettano, ma la promessa è di ritornare con più tempo e con nostra figlia. L’ultima sera scorre via tranquilla con una buona cena, una immancabile birra e un po’ di cioccolata che non fa mai male: domani sveglia alle 6 che abbiamo l’aereo per tornare a casa.
Sono stati 4 giorni veramente piacevoli trascorsi in una città che si lascia vivere talmente bene da non farti sentire poi tutta questa nostalgia di casa(certo che con la classica maglia della salute contro gli spifferi si sarebbe vissuta forse meglio!!!)