Il non-diario di New York!
Per questo non vorrei parlarvi di cosa c’è da vedere e da fare nella Grande Mela ma di quello che mi è rimasto nel cuore, le sensazioni e le emozioni provate.
New York non è una bella città, le belle città sono Roma, Firenze,.. Ma ti entra diretta nel cuore perché sei catapultato in un set di un film, in una realtà che ti sembra di conoscere da sempre, perché sin da quando sei piccolo ti viene inculcato il mito americano dalla tv, dal cinema, dai giornali.
New York è la signora dal tacco 12 che cammina frettolosamente per strada con il suo tailleur passando accanto ad uno dei tanti barboni che, confidando nel consumismo americano, rovistano nel cestino della spazzatura per trovare il pranzo.
New York la sera è un tripudio di luci, a Times Square sembra di essere protagonisti di un video game.
New York è il tombino fumante e gli yellow cabs che sfrecciano in continuazione per le strade.
New York sono i baracchini per strada che vendono cibi pochi salutari ma così gustosi…
New York sono le tasse da aggiungere al prezzo esposto – senza mai capire quando sia applicata un’accisa e quando un’altra – e la mancia obbligatoria ai ristoranti.
New York sono gli snervanti controlli di sicurezza, l’aria sospetta dei poliziotti e la percezione che il popolo americano dopo l’11 settembre è fiero di essere tale ma è ancora profondamente terrorizzato.
New York sono le sue Avenue e le sue Street facilissime per orientarsi.
New York è la metropolitana sporca e cupa ma piena di artisti fai da te che ti allietano l’attesa del metro.
New York è Ground Zero e la sensazione di impotenza.
New York è il panorama mozzafiato di notte dal 102° piano dell’Empire State Building e allo stesso tempo il pensiero che mentre la città è illuminata a giorno il nostro pianeta si sta impoverendo e le fonti non rinnovabili stanno scarseggiando…
New York è la messa gospel ad Harlem dove tu vai da turista e loro ti fanno sentire un fratello.
New York sono le donuts di Homer Simpson.
New York sono i ciclisti che si arrabbiano se occupi la loro corsia sul ponte di Brooklyn.
New York sono i grattacieli alti di Manhattan e le case basse di Brooklyn.
New York è la pistola con la canna legata con un nodo davanti alla sede dell’ONU.
New York è un crogiuolo di razze e colori, ed è il museo dell’immigrazione ad Ellis Island dove la storia americana s’intreccia con la storia di tanti italiani che hanno lasciato la loro terra per renderne grande un’altra.
New York è l’immensità, dalle strade, ai grattacieli…alla gente! Tutti ben in carne!
New York è la calma e la serenità di Central Park.
New York è la sensazione di trovarsi in un posto surreale e di averlo già vissuto in un’epoca lontana.