Il mio mare

Non so se questo è un itinerario vero e proprio ma sento questa volta la necessità di esternare la mia malinconia e il mio bisogno continuo di vivere per e nell’acqua ora che ho vinto le mie paure.

Anche i viaggi dell’anima sono emozioni e conoscenze, insomma, itinerari… Spesso vado in vacanza da sola: fortunatamente dove lavoro ho la possibilità di usufruire di un paio di settimane di vacanza da trascorrere non nel mese di agosto.

Ho conosciuto le spiagge bianche dei Caraibi e le vestigia di Tulum, le coste avveniristiche di Dubai e la baia di Aqaba, le onde tranquille di Djerba e la bruma dell’oceano di Capo Verde.

Anche quest’anno quindi ho programmato una vacanza “speciale”. So che la destinazione può sembrare scontata ma questa volta è accaduto un fatto nuovo: ho conosciuto da vicino il MARE.

Da anni trascorro spesso le mie vacanze a Sharm el Sheik ammirando i fondali corallini dai pontili, dalle barche con il fondo di vetro o nelle diapositive dei centri sub.

Ecco, il mio segreto: ho paura dell’acqua!! Ho sempre vissuto questo conflitto molto forte tra il desiderio di immergermi e la paura del profondo.

Sono rientrata da poco e un velo sottile di malinconia mi pervade ancora per aver dovuto lasciare il mio AMORE.

eh si! Mi innamoro sempre di più tutte le volte che ci ritroviamo e questa volta è stato bellissimo.

Di solito mi limitavo ai baci, alle carezze e agli abbracci ma…Non mi bastava più, così posso dire di aver fatto l’amore con lui per la prima volta.

Ho finalmente realizzato il sogno della mia vita: ho sempre avuto paura di lui anche se lo anelavo; l’ho sempre desiderato anche se sapevo di non essere l’unica, ho semrpe cercato i suoi baci anche se lo sfuggivo. Adesso so come sono le sue labbra, so come è grande il suo abbraccio e come è profondo il sentimento che a lui mi lega e mi legherà sempre. Ho vissuto la partenza come un addio straziante.

Mi manca già il MARE! L’ho conosciuto tardi (andavo sempre in montagna sulle Dolomiti) ma quando l’ho incontrato è stato un colpo di fulmine. Avevo paura di mettere i piedi nell’acqua e quando la scorsa settimana per la prima volta sono andata da lui con muta, maschera e pinne, non c’era più paura ma AMORE. Avrei voluto non finisse mai e lo sento ancora adesso, qui in ufficio, quel suo abbraccio possente ma tenero, velato già di nostalgia con il rimpianto del distacco. Sono sicura però che mi aspetta ancora e non sono gelosa, non mi importa degli altri, perchè per me lui è l’unico per la vita e questo mi basta.

Ho ammirato le acropore a ombrello con le lacrime dentro la maschera, ho nuotato con la tartaruga verde sotto di me senza paura, ho pinnato con un branco di pesci angelo reale con il sorriso sul boccaglio, ho cercato il pesce unicorno invano, ho danzato con la ballerina spagnola nei pressi di Ras Mohamed.

Dio, che stupore! So che la redazione mi scuserà per questo mio scritto poco attinente al semplice itinerario di viaggio ma per me, è stato molto di più. E’ stata una conquista, una cima da 8000, un percorso nel deserto e il silenzio delle profondità ha fatto sentire la sua voce nel mio cuore.

Vorrei ringraziare di cuore Simone, Fabio e Cinzia, le persone che con pazienza ed amore mi hanno spinto, trascinato e accompagnato in questa meravigliosa avventura che, spero presto, di poter ripetere magari con un vero e proprio battesimo del mare.

A tutti coloro che come me non hanno avuto il coraggio della scoperta, lascio questo mio messaggio affinchè vincano i loro timori. Sarà inebriante.

Grazie dal profondo del mio cuore.

“Sealove”