Il mio Giappone
INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE.
Costi. Un viaggio in Giappone al risparmio FAI – DA -TE, vi costerà comunque molto, ma sempre meno del tour guidato prenotato presso l’agenzia, per cui non vedo la necessità, poiché le guide sul posto sono facili da reperire e con buona volontà potete farcela da soli a trovare i posti. Escluso il biglietto aereo (che ha già il suo notevole peso su questo tipo di vacanza) azzarderei una spesa complessiva che va dai 1300 ai 2000 euro a persona. In questa cifra ci faccio rientrare gli alberghi, i pasti, i treni, le metro, gli autobus, le entrate a templi, giardini, musei e i cash da spendere in sfizi di vario genere.
Durata del Soggiorno. Il nostro soggiorno è durato 10 gg (partenza dal 31 Agosto e ritorno il 10 Settembre 2010). A mio avviso 10 giorni sono sufficienti per vedere la maggior parte delle cose se vi impegnate, ma dovete considerare che la vostra tabella di marcia sarà fitta di impegni, capiterà che a volte dovrete lasciare per forza qualcosa indietro. Dipende anche dal giro e dalle città che volete visitare perché gran parte del vostro tempo sarà impiegato su mezzi di trasporto.
Itinerario del nostro viaggio. Tokyo (6 notti) – comprese escursioni alle città di Nikko e Kamakura Kyoto (2 notti) Nara (1 notte) Narita (1 Notte) Voli. Sul prezzo del biglietto aereo non posso aiutarvi perché ho viaggiato con ALITALIA in compagnia di mio fratello tramite biglietti STAFF. Ma vi posso garantire che esistono notevoli possibilità di arrivare in Giappone a prezzi scontati con diverse compagnie facendo almeno uno scalo, se prenotate con largo anticipo. Per quanto riguarda l’ALITALIA c’è almeno un volo giornaliero da Roma Fiumicino e Milano Malpensa diretto per Narita (Tokyo) oppure diretto per Osaka. In alcuni casi ci sono anche due voli giornalieri sempre diretti. All’andata da Roma Fiumicino per Narita ci abbiamo messo circa 11 ore (traiettoria rettilinea), al ritorno si procede con una tratta diversa (traiettoria ad arco sopra la Siberia) e ci si impiega circa 15 ore. Tuttavia sul volo Alitalia il tempo può passare in allegria: c’è possibilità di vedere più di un film recente, musica, documentari e giochi (scelta interattiva dallo schermo del sedile di viaggio) e non mancano pasti e snack. Valutate anche la possibilità di arrivare a Tokyo e ripartire ad Osaka per l’Italia, oppure il contrario se vi costa di meno (questo giochetto vi risparmierà da almeno 3 ore di treno super veloce e molto costoso).
Fuso orario. 7 ore in avanti rispetto a quello italiano. Difficile abituarsi al Jet-Lag, noi ci abbiamo messo 4 giorni per essere a pieno regime. Se amate visitare i luoghi durante il giorno e non volete perdere tempo a dormire, quello che vi consiglio è di attuare delle strategie di preparazione fisica, quando siete in procinto di partire saltate qualche ora di sonno che recupererete sull’aereo. Sappiate che in aereo è molto difficile dormire, per cui vi consiglio di procurarvi della melatonina (in farmacia), oppure due bicchieri di vino che servono assieme al pasto. Ad ogni modo sull’aereo sarete costretti a sforzarvi, in quanto ad un certo punto chiudono gli oblò e diventa buio, per cui leggere risulta molto difficile.
Valigie. Se il vostro viaggio prevede più soggiorni in alberghi differenti questo significa che dovrete prendere molti treni e/o autobus, per tale ragione vi consiglio di portare valige maneggevoli che pesano poco. Ma soprattutto non riempitele fino all’impossibile, perché tornerete a casa con molti gingilli che vi sbattono in faccia a pochi euro (cercate i 100 yen shop) e che fanno la loro bella figura se regalati. Altro suggerimento: uno zaino (che userete durante le gite) e un trolley da imbarcare.
Cambio. Un cambio favorevole è 140/160 yen ogni euro, un cambio sfavorevole è 100/110 Yen. Noi abbiamo avuto un cambio sfavorevole (in un caso abbiamo visto che era addirittura 98 Y) e considerato il fatto che è già un paese di norma molto caro, ogni cosa era fuori la portata. Denaro. Vi consiglio di cambiare i soldi prima di arrivare in Giappone, perché non appena scendete dall’aeroporto di Narita dovrete pagare il treno (Narita Express) o il Limousine Bus per raggiungere la stazione ferroviaria di Tokyo o nella zona di Ueno. Io ho cambiato 40.000 Yen (pari a circa 370 €) prima di partire e vi dico che spendendo il denaro in maniera equa ho dovuto cambiare altri 10.000 Yen (pari a circa 110 €), esclusi gli alberghi che ho pagato con la carta di credito. Non vi riesco a dire la commissione e la percentuale che trattengono all’Aeroporto di Narita perché non ho cambiati lì i soldi, e vi dico che a prima vista non mi sembravano convenienti.
ATM. Sono presenti tanti ATM della Bank of Tokyo Mitsubishi UFJ e Mizuho Bank, alcuni dei quali per consuetudine stanno dentro i supermercati aperti 24h ore al giorno oppure stanno nei Post Office. Tuttavia la maggior parte degli ATM non prende il Vostro Bancomat. Noi eravamo possessori di Bancomat che viaggiava su circuito Maestro e abbiamo incontrato numerose difficoltà, uno perché la carta non la leggeva proprio, due perché alcuni bancomat non hanno proprio l’opzione della lingua inglese. Tuttavia se provate l’ATM dentro il supermercato SEVEN ELEVEN sicuramente leggerà la vostra carta, così come Bank of Tokyo e le Poste. Se invece volete prelevare denaro tramite Carta di Credito avrete accesso a tutti gli ATM.
Poste. Ne avrete bisogno se dovete comprare i vostri francobolli (alcuni hotel li hanno) e le targhette “Send by airmail” da apporre dietro le cartoline. Si trovano abbastanza spesso e mi sembra che un francobollo x l’Italia costa 0,70 yen. Ad ogni modo per spedire le cartoline potete sia consegnarle ai dipendenti, oppure imbucarle nei box rossi che trovate per la strada, nella casella “International Mail”.
Telefono. In Giappone prendono solo i cellulari UMTS quelli di nuova generazione smartphon, Blackberry e I-Phone. Conviene mandare i messaggi, tuttavia ricevere chiamate costa all’incirca 1,5 € al minuto, chiamare dipende dalla compagnia ma siamo vicini allo sproposito. Qualcuno vende le schede telefoniche internazionali, se le trovate sono nelle macchinette site nelle reception degli alberghi. Scordatevi di trovarle dal tabaccaio o per strada, non sanno neanche di cosa state parlando. Da verificare invece se gli uffici postali le hanno, perché non abbiamo mai chiesto. Se trovate la connessione ad internet gratuita a quel punto mandate mail!
Alberghi. Abbiamo acquisito una discreta conoscenza in quanto il nostro itinerario ha previsto il cambio di 5 alberghi in altrettante città e abbiamo provato differenti categorie: Bettola Giapponese: fa letteralmente schifo! I bagni sono in comune alla Giapponese ci sono le docce assieme ad un secchio!?! i water sono separati, ma sempre in comune. Generalmente vi offrono connessione ad internet gratuita, manga in giapponese a volontà, the verde e acqua gratis. Tuttavia se siete tipi sospettosi le porte della camera rimangono sempre aperte. Generalmente si trovano nelle China Town. Va bene per poche notti, unico vantaggio il prezzo! Attenzione: potrebbero accettare solo contanti. – Business Hotel: sono hotel costruiti in altezza, che prevedono la possibilità di alloggiare sia presso stanze normali, ma anche presso le famose capsule. Per le capsule non vi so dire, per quanto riguarda le camere, esse ricalcano l’impostazione delle capsule, ovvero non c’è spazio neanche per le valigie. Il bagno è molto piccolo e nella stanza trovate anche la televisione. Dispongono di posizioni favorevoli (vicino a stazioni di metro) e il prezzo è modesto. Tuttavia internet è molto caro: 10 minuti 1 €. Per Tokyo rimane la sistemazione ideale. – Hotel 3 stelle: Servizio confortevole, personale qualificato all’altezza, spazioso pulito e molti comfort annessi (spesso a pagamento). Tuttavia il prezzo alto non è giustificato se state tutto il giorno fuori a girare, consigliabile per chi non bada a spese!. Anche qui internet è molto caro: 10 minuti 1 €. Se proprio non resistete cercate di prendere questo tipo di albergo fuori da Tokyo, perché altrimenti vi costerà una fortuna. – Guesthouse accomodation: Sono letteralmente degli ostelli gestiti dai proprietari che ci vivono all’interno. Vi dovete togliere le scarpe appena entrati e il proprietario vi guiderà presso la struttura proprio come foste suoi ospiti. Si è rivelato molto utile perché le stanze sono pulite, il bagno è annesso in camera. Il proprietario ci tiene a parlare con voi, si fermerà a darvi indicazioni e a socializzare. Inoltre prevedono internet gratuito, ampie librerie e la cucina in comune. Possibilità che non dispiace specie se considerate che ad un certo punto avrete il richiamo di mangiare la pasta. Il prezzo è consigliabile, la posizione pure. Attenzione: potrebbero accettare solo contanti. Non avendo provato le antiche dimore giapponesi Ryokan, non posso aiutarvi. Ma se volete rendere il viaggio ancora più curioso e siete tipi che ricercano l’avventura potete farvi ospitare gratuitamente attraverso il CouchSurfing a casa dei giapponesi che lo permettono. Abbiamo parlato con delle ragazze tedesche che abbiamo conosciuto e ci hanno confermato che i giapponesi sono molto ospitali e discreti. Ultimo consiglio che mi sento di dare: scegliete hotel vicini alle metro (visto che il centro non esiste un qualsiasi quartiere!) perché dopo che avete girato tanto e avete cambiato numerose metro, sarete stanchi e non avrete certo la forza di prendere altri bus o tirare avanti a piedi. Inoltre la concomitanza delle metro vi permette di essere al centro di ristoranti o supermercati aperti 24h, così avrete anche il tempo di mangiare un boccone e salire su a stendervi.
Lingua. Nella maggior parte dei casi le persone non sono in grado di capirvi o spiegare quello che vi vogliono dire in inglese, infatti continueranno a parlare tranquillamente giapponese come se voi potete in qualche modo capirli. Nella maggior parte dei casi esprimetevi a gesti oppure se proprio vedete le brutte, ringraziate sempre e fate cenno che devono andarsene. E’ una considerazione doverosa, perché la cultura Giapponese prevede che fin quando non hanno soddisfatto la vostra richiesta, loro non se ne andranno. Alcuni vi premetto, che non appena sentono parlare qualcuno in inglese scappano via e non vi aiuteranno. Se dovete cercare una località fate comunque vedere la cartina, se vi ascolteranno, a quel punto vi indicheranno a gesti dove dovete andare. Nei ristoranti il menu in inglese è difficile da trovare. Se dovete comunicare il cibo che preferite mangiare, è più difficile, perché non sempre hanno i pasti riprodotti in foto o il plastico. A quel punto vi consiglio di tirare fuori una guida turistica alla voce “pasti” giapponese/italiano con descrizione e chiedete se hanno quella pietanza che indicate. Nelle stazioni della metro o dei treni (JR) troverete nelle biglietterie sempre del personale che parla un minimo di inglese.
Clima. Se intendete affrontare un viaggio del genere durante i mesi estivi, parlo per la maggior parte di persone che possono disporre di ferie solo in quel periodo, è fortemente sconsigliato. Il periodo migliore per andare in Giappone rimane la primavera Aprile/Maggio coincidente con la fioritura dei ciliegi. Durante i mesi estivi al caldo umido (all’incirca 40°) si aggiunge anche la possibilità di incappare in tifoni o uragani, che possono costituire un ostacolo ai vostri programmi. Noi abbiamo trovato un caldo asfissiante, ma sempre giornate di sole pieno e solo un giorno di semi-pioggia. Confesso che più di una volta siamo rientrati in albergo durante le ore più calde perché non ci sentivamo bene. Generalmente in Settembre dovrebbe piovere spesso, ma ci è stato spiegato che si è trattato dell’estate più lunga e più calda da quando si misura la temperatura (130 anni). Anche se fa caldissimo sembra assurdo ma vi consiglio di girare con uno scialle oppure una felpa nel vostro zaino, perché in autobus, metro e nei negozi o centri commerciali l’aria condizionata è regolata molto forte (18/20 gradi). Viene da sé che se si entra sudati, si fa presto ad ammalarsi con bronchiti e febbre. Tuttavia sono molto frequenti distributori automatici di bevande fredde e nelle metro e nei centri commerciali ci sono le fontanelle con acqua, anche nei bagni l’acqua è potabile.
Strade. Il senso di marcia paragonato a quello italiano è l’inverso, ovvero si guida a destra come nel Regno Unito, pertanto per le prime volte fate attenzione a quando attraversate! Le strade non hanno nomi, dovrete andare a senso, poichè nel quartiere vengono elencati solo gli isolati e i numeri di riferimento. Il mio consiglio è piuttosto prudente, non avventuratevi in strade che non conoscete, domandate sempre più volte perchè qualcuno saprà la strada, oppure nei casi più estremi vi accompagnerà direttamente nel posto da voi prescelto. Se dovete ripercorrere la strada nel senso inverso, per non dimenticarvi, all’andata cercate di prendere sempre alcuni punti di riferimento per guidarvi verso la giusta direzione. Tuttavia se vi imbattete in strade già percorse durante il giorno e dovete riaffrontarle di notte, i punti di riferimento potranno esservi di poco aiuto. Sbarco, trasferimento. Vi consiglio di prendere il Treno Narita Express direttamente dall’Aereoporto che vi lascia a Ueno oppure a Tokyo Station. L’aeroporto dista circa 70 km dalla città e il treno ci impiegherà circa 50 minuti costandovi dai 3.000 ai 4.000 yen a testa a seconda della compagnia che preferite. Vi consiglio di non guardare la differenza di 10 euro, perché dopo che avrete fatto più di 10 ore di volo avrete voglia solo di raggiungere il vostro hotel. Per cui prendete il primo treno che vi capita. Il biglietto per il Narita Express prevede anche la prenotazione obbligatoria del posto a bordo quindi chiedete qual è la fila e il posto a voi riservato. Fate attenzione perché se al ritorno viaggiate con la Japan Rail Pass dovrete questa volta prenotare il vostro posto, all’interno del ticket office!!
Metropolitana. La metropolitana di Tokyo è grande, per tale ragione dovrete aiutarvi con la cartina che trovate in qualsiasi stazione. Essa viene servita da due grandi società:
1. Tokyo metro line. Sono 9 linee che girano per tutta Tokyo. L’abbonamento giornaliero costa 710 yen (poco più di 7€). Non ci sono abbonamenti settimanali ma solo mensili. Questo abbonamento però non vi consente di viaggiare anche sulle 4 linee servite dalla seconda società di trasporti. 2. Toei line. Sono 4 linee per le quali dovete pagare un biglietto integrativo oppure prendere un abbonamento giornaliero comprensivo delle due “linee” per 1.000 yen al giorno. 3. Yamanote Line. Unica linea di trasporto su rotaia servita dalla Japan Railways le Ferrovie Giapponesi. La linee urbana si chiama Yamanote Line ed è una specie di raccordo anulare delle Ferrovie che gira intorno al mega centro di Tokyo. Se volete un abbonamento giornaliero che includa anche questa linea dovrete tirare fuori 1.580 yen al giorno. Non è facile capire come funzionano le macchinette automatiche che distribuiscono i biglietti. Il prezzo della corsa varia in base alla distanza della fermata che vorrete raggiungere e quindi per avere il prezzo finale dovete sapere quanto pagare. In ogni caso si possono adottare due tecniche: 1. Potete pagare il prezzo minimo (130 yen, ovvero quasi 1,3 euro) e poi prima di uscire regolarizzare la differenza alle macchinette poste nei pressi dell’uscita. Vedrete che molti giapponesi infatti pagano la differenza perché anche per loro non è facile. 2. Potete fare l’abbonamento giornaliero che vi consente di risparmiare denaro e tempo. Si infila nella macchinetta dovunque andiate. Ricordate sempre di portarlo con voi perché va inserito anche quando uscite dalla metro. La metropolitana apre la mattina alle 5 e chiude verso le 24.30, però non vi fidate di quello che vi dico ora perché è possibile che alcune stazioni chiudono prima i battenti. Le indicazioni delle fermate sono sempre in doppia lingua anche all’interno dei vagoni. L’unica cosa piuttosto difficoltosa è quella di capire l’uscita dalla stazione perché spesso si trovano all’interno di centri commerciali piuttosto grandi quindi è necessario localizzare bene l’uscita più vicina alla vostra meta (aiutatevi con la cartina). Attenzione all’ora di punta perché la situazione diventa veramente calda: la folla diventa imponente anche se ordinata: sulle scale mobili si tiene sempre la sinistra e a terra sono sempre indicate le frecce dei versi di marcia da tenere per evitare di cozzare con le altre persone. Considerazione doverosa in quanto le persone che affollano le metro sono sempre di corsa e se sbagliate vi vengono addosso. Sulla banchina vengono messi dei segni a terra per indicare la porta dei vagoni dove ferma il treno e servono pure per formare la fila di entrata. Le metro sono veloci, puntuali, frequenti e pulitissime, senza scritte e/o ambulanti e suonatori. Ci sono numerose macchinette che vendono di tutto e bagni puliti come quelli di casa vostra. Sono presenti anche numerosi abbeveratoi con acqua sempre fresca (per cui consiglio vivamente di riempire la bottiglietta d’acqua). La metro è presente anche a Kyoto, ma avendo preso solo autobus, non ve ne posso parlare.
Treni. Per viaggiare a prezzo ridotto dovrete fare un pass che si compra SOLO IN ITALIA presso alcuni centri specializzati a Roma o Milano (cercate su internet) chiamato JAPAN RAIL PASS, nel mio caso sono andato a farlo a Milano vicino Piazza Fontana presso la Jalpak. E’ un pass che vi permette di viaggiare sulla linea ferroviaria nazionale giapponese (treni superveloci es. Shinkansen, oppure qualsiasi tipo di treno regionale, escluso il NOZOMI) e vi concede il diritto di poter prendere qualsiasi treno in qualsiasi orario della giornata. Oltretutto vi da la possibilità di usufruire della linea Yamanote a Tokyo che è una specie di metro, che come un grande raccordo anulare attraversa tutti i principali quartieri della città (vantaggio notevole se si considera che un pass giornaliero per la metro a Tokyo costa dai 7 ai 10 €). A seconda della durata del vostro soggiorno e itinerario prefissato esistono pass per 7 gg. Oppure per 14 gg. Il pass per 7 gg a noi è costato 279 € a testa (cifra irrisoria se considerate che solo una tratta Tokyo – Kyoto in Shinkansen può bastare per ammortizzare la spesa). Il pass va pagato direttamente all’ufficio italiano di competenza e ci metteranno almeno 2 gg. Per farlo. Vi suggerisco di muovervi in anticipo (considerate una validità di 3 mesi). In Italia vi rilasceranno un documento che dovrete presentare in Giappone presso i JR point delle principali stazioni ferroviarie o direttamente in aeroporto a Narita per ATTIVARLO (dovrete sempre compilare un form). Il pass può essere attivato al momento del vostro arrivo che ha effetto posticipato, ad esempio se ipotizziamo che il vostro soggiorno sia di 2 settimane e la prima settimana siete a Tokyo, sarebbe uno spreco attivarlo subito, conviene perciò farlo per la seconda settimana. In ogni caso il pass se non lo utilizzate è soggetto a rimborso. Il pass va presentato ogni volta che entrate in stazione per prendere il treno e ogni volta che uscite, non dimenticate di portarlo sempre con voi in un posto facile da reperire, non mancheranno le occasioni di imbarazzo davanti al controllore che vi chiederà di esibire i pass che faticate a trovare. Per vedere gli orari dei treni conviene che una volta giunti in stazione chiedete al personale dipendente, vi mostreranno il binario e l’orario a seconda della vostra destinazione. Non cercate di scaricare timetables da internet che non si capisce nulla e non vale la pena. In teoria potete anche riservare il posto sul treno, ma esistono vagoni chiamati no-reserved seats che potete tranquillamente usufruire senza perder tempo. I treni sono sempre in orario: solitamente arrivano un minuto prima fanno scendere, poi salire tutti e in maniera puntuale partono. Non preoccupatevi se avete perso un treno, la frequenza con cui i treni partono è all’incirca di ogni mezz’ora qualsiasi destinazione. Attenzione: spesso per arrivare a destinazione dovete cambiare treno in altre stazioni e questo molte volte nessuno ve lo dice. Suggerisco pertanto una volta saliti a bordo di controllare se avete preso il treno giusto e se viene indicata la fermata dove dovete scendere per arrivare a destinazione.
Autobus. A Tokyo non dovreste mai prendere l’autobus, vi servirà invece per Nikko, Kyoto, Kamakura e Nara o altre città minori. Generalmente presso qualsiasi Tourist Information Center vi rilasciano una cartina degli autobus che raggiungono i siti che volete visitare. Chiedete sempre come funziona per i bus-pass giornalieri nei Tourist Information Center, perchè è conveniente e non vi fa perdere tempo. Solitamente il pass va attivato la prima volta che salite sul bus e poi sempre mostrato al guidatore quando uscite dal bus. Si sale dal retro e si scende sempre dalla porta anteriore. Controllate sempre gli spicci se non avete fatto il pass, perché si paga alla fine della corsa e dovrete cambiarli se avete solo banconote. Questo creerà notevole imbarazzo perché tutto l’autobus guarderà voi mentre traccheggiate con la macchinetta o pagate al guidatore. In ogni caso gli autobus rispettano sempre gli orari affissi sulle fermate ai bordi della strada.
Cibo. Il cibo è il pezzo forte della cultura asiatica in generale, ristoranti e fast food giapponesi esistono praticamente dovunque e in grossa quantità. Abbiamo notato con grande sorpresa che il Sushi non è poi così diffuso come in Italia, sono pochi i ristoranti specializzati, la maggior parte cucinano piatti che non avete mai sentito con ingredienti che si possono riconoscere a prima vista come la carne, le verdure e il riso. Unica nota dolente è che sicuramente potreste incontrare difficoltà perché i menù in inglese non ci sono e spesso un buon piatto viene troppo speziato e alcune volte disgusta. Vale lo stesso discorso espresso nella sezione lingua: ovvero portatevi una guida con il doppio significato in italiano e in giapponese e mostrate il piatto che più vi piace, oppure aiutatevi con le foto o il plastico della pietanza. La cosa che comunque mi ha colpito di più è che l’acqua viene servita gratuitamente (così come il tè freddo verde) e mangiare è molto economico, specie nei fast food dove se non prendete bevande potete cavarvela con soli 3 €. I fast food sono il ritrovo dei lavoratori che dopo aver smontato passano in questi ristoranti e aspirano in maniera rumorosa il cibo come delle vere e proprie macchine. Spesso in questi locali si mangia tutti insieme, sopra lunghi banconi proprio davanti al personale che cucina. Tuttavia devo confessarvi che non ho notato grande pulizia nei locali, soprattutto perché può urtarvi di mangiare e avvistare nello stesso tempo spray e detersivi per le pulizie. Va inoltre segnalato che questi locali sono spesso delle catene di montaggio, visto che all’interno sono presenti delle macchinette che inserendo le monete ti stampano lo scontrino del pasto preferito. Ovviamente sottolineo che ovunque si mangia solo con le bacchette, ma potete stare tranquilli che dopo un po’ avrete acquisito una certa maestria che non vi impressiona più niente e mangiare con la forchetta vi sembrerà strano. Un consiglio: lasciate stare il cibo confezionato che trovate nei supermaket perchè di pessima qualità, scordatevi di poter trovare panini per fare il pranzo al sacco, in quanto le panetterie sono difficili da incontrare. Ovviamente troverete anche i vari McDonald’s o KFC, ma vi consiglio di mangiare giapponese, loro sono molto fieri e orgogliosi di quello che cucinano. Vi elenco i piatti che abbiamo personalmente testato : – Tonkatsu, cotolette impanate con delle briciole di pane molto tenere, ripiene al formaggio, servite con della verdura. – Katsudon , cotolette bagnate da uovo fresco offerte in un piatto di riso. – Soba, noodles di grano saraceno serviti in brodo freddo. – Ramen, ciotole di brodo caldo in cui vengono messi spaghetti e serviti nel brodo di carne o verdura). All’interno della ciotola ci sono anche germogli di soia fresca, fette di una specie di porchetta di maiale e ci sono anche varianti con uovo sodo o fritto. – Yakitori, sono spiedini di carne molto sfiziosi cotti sulla brace e possono essere carne di maiale e di pollo. Di solito si acquistano al pezzo per cui potete anche assaggiarli singolarmente. – Butadon, sono delle ciotole di riso con straccetti di manzo (“straccetti) serviti con cipolle e salsa di soya, in alcuni casì c’è anche il tofu. Spesso nel menu completo sono servite in aggiunta l’insalatina e una zuppa di verdura con alghe. Trovate questo pasto in abbondanza da Yoshinoya o catene di fast food giapponesi similari.
Discoteche. I Giapponesi non amano molto ballare! Se decidono di farlo questa attività coincide con il week-end perché durante la settimana lavorano e visti i ritmi allucinanti che sostengono la sera sono a casa a riposare. Tuttavia sconsiglierei di andare in discoteca a Tokyo: sono molto care, i prezzi per entrare sono dai 30 ai 50 euro (ma vi sono concesse più consumazioni) e soprattutto considerato le distanze enormi i taxi al ritorno costano moltissimo. In alternativa per ritornare potete aspettare che la metro apre alle 5 di mattina, ma solo se volete fare i turisti “pomeridiani”. I quartieri per andare a ballare sono Roppongi, Shinjuku e Shibuya. Non sappiamo come sia l’approccio con le giapponesi in discoteca perché siamo andati solo di mercoledì ed era praticamente deserto. Tuttavia mi sento di sconsigliare Roppongi che è pieno di persone di colore che cercano di adescarvi per farvi entrare nelle loro discoteche dove sono impiegati come PR oppure nei loro strip club e la fregatura è assicurata.
Onsen Il Giappone è famoso per le Onsen ovvero le SPA. Il territorio giapponese è vulcanico e numerose sono le sorgenti di acque termali sparse non solo per il Paese ma anche all’interno della città di Tokyo. E’ un’esperienza che dovete fare perché sicuramente ne uscirete temprati e rilassati. Noi abbiamo provato una Onsen che si trova a Nikko in altitudine vicino le cascate del Kegon. Visto il caldo in città sarebbe stato impraticabile, allora abbbiamo optato per un clima meno umido. Il costo della Onsen è stato di circa 900 yen pari a 8 euro e durava tutto il tempo che volevamo, anche se a mio parere più di 30 minuti non si resiste. I bagni termali sono però rigorosamente separati per uomini e donne perché la regola è che ci si immerge rigorosamente nudi. Trovate spogliatoi con ciabatte e accappatoi ben forniti e tutto l’occorrente per docciarvi con sapone e ripartire più carichi verso il ritorno a casa. All’uscita vengono servite bevande o thè verde. TOKYO Vi elenco in ordine sparso i quartieri di Tokyo che abbiamo visitato in modo da fornirvi utili informazioni poichè possiate decidere il vostro itinerario e farvi un’idea di cosa è meglio vedere o evitare.
Tokyo E’ considerato il vero centro della città, anche se ufficialmente non esiste. Sicuramente ci passerete una miriade di volte per cambiare la metro, la stazione all’interno è talmente grande che vi sembrerà di essere in aeroporto (ci sono anche gli armadietti per tenere le valigie se l’ultimo giorno volete fare l’ultimo pit-stop prima di partire alla volta dell’Italia). E’ la zona del palazzo imperiale (nijubashi), che potete vedere solo da fuori oppure entrare presso i giardini. Per non perdervi nella stazione cercate l’uscita nord Maronouchi. Il palazzo è visitabile solo se si prenota con settimane in anticipo dal sito https://sankan.kunaicho.go.jp/english/index.html. Tuttavia lo sconsiglio perchè all’entrata sono poco flessibili con gli orari (se arrivate 10 minuti dopo il tour parte e voi rimanete fuori) la guida è giapponese e parla al MEGAFONO mentre voi cercate di ascoltare la traduzione in inglese con le cuffiette (il più delle volte la voce copre il suono dell’audioguida). Il palazzo è praticamente costruito su una distesa di parecchi ettari di terreno (con tanto di fiume e ponte) proprio nel cuore della city, sarà suggestivo per voi ammirare l’antico nel moderno, in quanto numerosi grattacieli fanno da cornice al palazzo.
Tsukiji Il Tsukiji Market è il celebre mercato del pesce di Tokyo, il più grande del mondo. Il posto è famoso per le aste del tonno rosso, che non abbiamo visto perchè ad ingresso limitato per i visitatori e perché per assistere bisogna svegliarsi alla mattina verso le 3:00 a.m. Il mercato però va visto in tutto il suo splendore la mattina, quando i grossisti si affrettano per lavorare (alcuni corrono sparati con i muletti per la strada che sembrano quasi che vi investono) e perché avete la possibilità di ammirare tonni giganti e strani pesci immersi nelle vaschette di ghiaccio. Se siete amanti del sushi è pieno di sushi bar che cucinano roba fresca, ma dovrete avere uno stomaco veramente forte perchè si tratta di mangiare queste pietanze la mattina.
Rappongi E’ la parte nuova di Tokyo dove ci sono negozi, ristoranti, cinema, hotel e abitazioni. A mio avviso se proprio volete andarci fatevi una passeggiata la sera durante il week end, poiché si tratta del quartiere dove i giovani vanno a fare festa o dove i PR vi cercheranno di abbordare per farvi entrare nei loro strip club. Se amate la movida e cercate foto artistiche potete trovare numerose stranezze. Potete anche vedere la famosa Tokyo Tower illuminata.
Shibuya E’ sicuramente una delle zone più conosciute di Tokyo. L’uscita della metro di Shibuya vi porterà proprio di fronte alla statua del cane più famoso del Giappone ovvero Hachiko. Importante è anche l’incrocio che trovate di fronte alla stazione della metropolitana, uno dei più grandi della città e ripreso da tutti i telegiornali e documentari che si rispettino: attraversarlo con migliaia di persone è un’emozione unica che dovete assolutamente provare. Andate al centro commerciale di Shibuya 109, è un paradiso per le donne e teenager perché sono solo negozi di vestiti e se i maschietti vogliono andare a fare un giro è pieno di gnocca. Shibuya è anche ricca di sale giochi, negozi trendy, e piena zeppa di ristorantini. A Shibuya c’è la più grande concentrazione di Love Hotel ovvero i famosi hotel dell’amore giapponesi. Sono alberghi che affittano le camere a ora per concedere un po’ di intimità alle giovani coppie di innamorati.
Harajuku e Aoyama Si tratta della zona che unisce il parco Yoyogi ad Omotesando. Vi consiglio di andarci di domenica per due motivi: 1) Ogni domenica mattina decine di ragazze danno vita allo spettacolo delle cosplay-zoku fino al pomeriggio. Si tratta di gruppi di ragazzine vestiti con dei costumi sgargianti. Non è un evento organizzato ma un movimento spontaneo collettivo a cui prendono parte le adolescenti che si dice abbiano problemi di socializzazione e che vengano dalle periferie di Tokyo per immedesimarsi in un personaggio fittizio raggiungendo un’indipendenza psicologica. Tutto ovviamente può essere fotografato. Rumors locali vogliono che i nuovi cosplay-zoku si ritrovino nella zona di Akihabara, ma è da verificare perché lì non abbiamo avvistato alun “anima”. 2) Potete incorrere nella possibilità di assistere a numerosi matrimoni e in completo stile giapponese all’interno del santuario Meji Jingu. Noi abbiamo visto e filmato un corteo nuziale veramente suggestivo. La domenica è anche bella perché sono aperti i negozi che si trovano nella via Takeshita Dori, una delle strade più folli della città, dove ci sono migliaia di adolescenti impazziti attratti da colori, suoni e urla delle commesse che richiamano la loro attenzione promettendo offerte, sconti e 3×2. E’ uno dei posti che sinceramente mi ha colpito di più che associo alla Camden Town o Carnaby Street di Londra. La cosa curiosa è che è pieno zeppo di posti che fanno delle crepes speciali che potete gustare anche in piedi mentre ammirate i negozi. Se leggete sulle guide turistiche dell’esistenza di mercatini delle pulci, diffidate, noi abbiamo testato con mano che si tratta di una “bufala”, perché il mercatino mattutino al momento è sospeso e non si sa neanche se lo rimettono. Se invece siete amanti del lusso potete spingervi verso la strada Omotesando. E’ una delle strade più frequentate dagli amanti dello shopping dove ci sono stilisti noti ed emergenti, negozi di antiquariato e di vestiti per giovani. E’ una strada molto grande con alberi che ricorda un gli Champs Elysees francesi senza sfigurare nel paragone. Se vi spingete oltre potete entrare anche nel quartiere di Aoyama, anch’esso molto ricco e pieno di bazar o boutique artigianali giapponesi. Ginza E’ il quartiere dove si riversano le maggiori firme della moda mondiale e dove hanno la sede le griffe internazionali. A Ginza ha anche la sede la Sony con un grattacielo imperioso che può anche essere visitato. Va bene se siete curiosi di tecnologia, ma non aspettatevi un granché. A Ginza se vi piacciono le perle vi sono due tra i più importanti dealer mondiali Mikimoto e Tasaki, dove potete ammirare splendide perle Giapponesi autentiche e di varie qualità.
Akihabara Questa zona ci è rimasta impressa per la famosa area denominata “Electric City”. Infatti c’è una grande concentrazione di negozi di elettronica con 7 piani di tutte le ultime novità dalle videocamere alle fotocamere ai TV LCD in HD ai robot che potrete personalmente testare. Ovviamente tutto è coloratissimo e affascinante come le scritte al neon o persone che urlano al megafono per reclamizzano tutti gli ultimi ritrovati in fatto di videogiochi per PSP, Sega e altro (addirittura ri-vendono confezionati anche videogiochi molto vecchi come Nintendo 64, Sega Saturn etc.). E’ anche il distretto dei manga, dove trovate interi negozi che reclamizzano le action figures dei vostri eroi che avete sempre letto o visto nei cartoni animati. Ad Akihabara c’è anche il Gundam cafè, e qualche accenno di cos-play che distribuiscono volantini per la strada.
Ueno A Ueno c’è un parco enorme che può essere considerato come la Central Park di Tokyo. All’interno trovate lo zoo, ma non ci siamo stati, e due musei che vale la pena di citare e che abbiamo avuto modo di visitare. Uno è il Museo Nazionale che possiede oggettistica di vario genere sia della tradizione Giapponese che da tutto il Mondo, l’altro il museo della Scienza, dove potrete cimentarvi con strani esperimenti. Il mio consiglio è di andare solo se pensate di stare a Tokyo per una settimana, allora avrete il tempo di vedere tutto il resto con calma e lasciar per ultimo queste due attività.
Nihonbashi E’ il quartiere della Tokyo Stock Exchange e la Banca Nazionale. La Stock Exchange merita di essere vista, uno perchè è gratis, due perchè è un’istituzione della finanza mondiale. Noi siamo stati fortunati perchè siamo rientrati anche nel tour che ci ha permesso di fare una simulazione virtuale dello stock market, ed è stato divertente osservare che se fossi stato un trader sarei uscito con 118.000 Y in più nella saccoccia. Asakusa
E’ la zona che ci è piaciuta di più, dove c’è il tempio più famoso della città ovvero il Senso-ji Temple e la pagoda. E’ sicuramente molto suggestivo se visitato di SERA quando è illuminato. Però un consiglio personale: andate prima delle 19, perchè dopo i negozietti che affollano il tragitto sono chiusi ed è un peccato visto che vendono ogni genere di oggettistica giapponese, compresi i ventagli, le ciabatte e le famose bambole. Qui potete anche trovare le cartoline, praticamente introvabili e non esitate a comprarle. All’uscita della metropolitana di Akakusa troverete anche dei ragazzi che vi offriranno dei giri in carriola a pagamento.
Ikebukuro E’ la zona commerciale dove trovate due centri commerciali Tobu e Seibu che vanno visti. Il migliore rimane Tobu, una sorta di Harrods molto molto carino, su diversi livelli ed ogni piano ha la sua caratteristica particolare. Inoltre meritano anche attenzione: lo showroom della Toyota che espone oltre 200 veicoli ed è alto 7 piani e il Sunshine City ovvero un mega centro commerciale dove dall’osservatorio al 59° piano potrete gustarvi uno stupendo panorama della città di Tokyo gratis, altrimenti c’è l’osservatorio pagando circa 7 euro. Andate al 59 esimo piano!
Shinjuku Questo è un’altra delle pietra miliari di Tokyo, un quartiere fantascientifico che indubbiamente porterà via molte delle vostre energie nella visita perché è interessante è anche piuttosto ampio e merita di essere visto per diverse ore. Si divide in parte est e la parte ovest rispetto la stazione, organizzatevi bene, perchè ognuna merita di essere gustata piano piano. La parte ovest è quella del distretto dei grattacieli, ci sono le principali banche e assicurazioni e compagnie multinazionali, se siete appassionati di architettura non potete fare altro che alzare gli occhi al cielo. Merita ampio spazio nel vostro tour anche il Tokyo Metropolitan Government, sede del municipio di Tokyo luogo ideale per ammirare Tokyo dall’alto! La parte est è quella a cui Ridley Scott si è ispirato per realizzare il suo film “Blade Runner”, perché ci sono miliardi di scritte, negozi, megaschermi urlanti e milioni di persone che popolano le strade.
NIKKO Merita sicuramente grande considerazione nel vostro itinerario perché va assolutamente vista; inutile descrivervi quello che si prova a stare in un parco completamente intriso di storia e tradizione. Anche qui per arrivare dovrete prendere un treno regionale che in circa 2,30 h vi condurrà lì. Da segnalare che esiste un pass dei bus che costa 2000 Y, sicuramente conveniente, che potete fare alla stazione che comprende l’utilizzo di tutti gli autobus, inclusi quelli che vanno verso le cascate del Kegon e poi una volta arrivati nella zona dei templi vi daranno la possibilità di vedere più templi e giardini con un solo biglietto per 1300 Y. La cosa è piuttosto conveniente se pensate che non dovrete sempre tirare fuori il portafoglio per ogni sito da visitare, unica cosa negativa è che il gatto dormiente ed altri extra si pagano nonostante siano all’interno del tour (ma potete anche fare a meno di vederli). Per mangiare è un po’ problematico perché vi dovrete arrangiare. Se avete terminato il tour in un’ora ragionevole vi consiglio di proseguire con il bus in cima (altri 50 minuti di curve), c’è il Lago che merita di essere visto e le cascate e potete anche fare le Onsen (di cui vi richiamo alla sezione apposita). KAMAKURA E’ una bella cittadina famosa per il suo Buddha gigante che si trova a circa 50 minuti da Tokyo. Dovete prendere un treno regionale che vi condurrà lì. Non appena sarete arrivati in stazione cercate un Turist Information Center perché vi daranno la cartina degli autobus che dovete prendere. Il Buddha gigante (Daibutsu) si trova a sud della città a circa 10 fermate di autobus, però è abbastanza isolato dagli altri templi e pertanto merita un’escursione a parte. Un consiglio: non entrate dentro il Buddha, sono soldi sprecati e non c’è niente di bello. Potete abbinare lì vicino il tempio di Hasa-dera facilmente raggiungibile a piedi. Noi abbiamo terminato la gita facendola durare mezza giornata perché faceva troppo caldo, voi se avete in mente di stare tutto il giorno sicuramente potrete vedere e fare altre cose interessanti. KYOTO Kyoto è la città più antica e tradizionale rispetto a Tokyo. E’ facilmente raggiungibile da Tokyo Station mediante lo Shinkansen e appena arrivati vi sorprenderete per quanto è grande e efficiente la stazione. Per muovervi incontrerete un po’ di difficoltà perché i posti da raggiungere sono ampi e gli autobus, seppur con regolarità ci impiegano parecchio tempo per raggiungere i posti ambiti. Noi avevamo l’hotel proprio di fronte al Nijo Castle, che devo dire è molto ampio da visitare e soprattutto evitate di girarlo nelle ore calde, per via delle poche zone di ombra. Potete ammirare anche le varie residenze dello shogun e i famosi pavimenti a “usignolo” che scricchiolano al solo passaggio. Successivamente l’itinerario era obbligato perché avevamo la visita al Kyoto imperial Palace prenotata sempre dal sito https://sankan.kunaicho.go.jp/english/index.html, che però abbbiamo interrotto perché ci siamo sentiti poco bene. Verso le 18 dovete assolutamente passare per il quartiere di Gion dove si possono incontrare le Geishe, dico possono perché non è detto che le incontriate e se le vedete sarà di sfuggita perché non amano farsi fotografare. Gion è molto carina per le tea houses e anche per il tempio che risiede in quella zona. Il giorno seguente abbiamo visitato il Ryokagan ovvero le famose roccie che ispirano la meditazione ed è un’esperienza molto intimista, che vi consiglio e poi abbiamo visto il tempio d’oro del Kinkaju, chè è secondo me il simbolo di Kyoto e di tutto il giappone. Infine abbiamo visitato il Kodaiji, che non è niente di speciale, un tempio come un altro, e il Kyomizudera ovvero il tempio dell’acqua, è suggestivo perché ed è una allegra costruzione immerso nel verde, con questa grande fontana. Sicuramente merita di essere visitata almeno 3 giorni. NARA E’ una graziosa città che va inserita assolutamente nel tour. Si raggiunge facilmente da Kyoto con un treno regionale per circa 50 minuti. Noi siamo stati fortunati anche perché la città era addobbata a festa per il suo 1300° anniversario di Nara capitale. Siete fortunati se questa è l’ultima tappa del vostro viaggio, perché in stazione presso il Tourist Information Center avrete la possibilità di prendere una guida personale gratuita in Inglese che girerà con voi e vi spiegherà tutto quello che c’è da sapere. Sono dei volontari che lo fanno a tempo perso 2 volte al mese per valorizzare la città ai turisti, approfittatene in senso buono della loro disponibilità, una volta tanto che qualcosa non si paga….A richiesta potete farvi condurre dove volete, ma il giro è sempre quello classico, il parco dei cervi, dove ammirate gli animali che girano liberamente per la strada, il tempio di Todaiji, molto bello, il più grande al mondo, con il Buddha gigante. E il tempio di Kofokuji, anch’esso stupendo. Poi abbiamo visitato un giardino zen gratuito di cui non ricordo il nome, siamo saliti sull’ultimo piano del municipio di Nara per ammirare la città dall’alto e ve lo consiglio. Se le forze in corpo ancora ve lo permettono, la sera vi consiglio di farvi un giretto presso alcuni templi che sono tutti illuminati e lo spettacolo è assicurato, oppure la via adiacente alla stazione che è piena di negozi e ristoranti.