Il mio Egitto 2
Partenza il 03 gennaio da Bologna, arrivo a Luxor in orario..Abbiamo perso un po’ di tempo per sbrigare le pratiche burocratiche relative al visto, ma tutto bene..L’assistenza del tour operator è stata ottima devo dire..Trasferimento in pullman alla nave, la Coral II gestita da “I viaggi del Turchese”.. Tutto pulitissimo, cabine accoglienti, equipaggio fantastico. Soprattutto, si mangiava benissimo e nessuno dei passeggeri ha avuto probelmi di dissenteria e simili…Cosa piuttosto strana per l’Egitto. Io ero già stata a Sharm in viagio di nozze e devo dire, le cose non sono andate nello stesso modo.
Quindi inizio fantastico; un’ora e mezza dopo l’imbarco si va a visitare il tempio di Luxor, con le sue statue colossali e il magnifico viale di sfingi che un tempo collegava il tempio di Luxor a quello di Karnak, per una lunghezza di 3 km..La visita sotto sera era magnifica, con il tempio illuminato da luci arancioni che ne esaltavano la magia.
Chi desidera riposarsi deve scegliere un viaggio un po’ differente, perchè il giorno dopo ci siamo svegliati alle 04.30 e alle 05.30 eravamo già in viaggio cerso la Valle dei Re..Affascinante, ma non si può filmare ne all’interno delle tombe nè fuori, mentre le foto sono consentite solo all’esterno.
Visita al tempio funerario della Regina Hasheptsut; sembra costruito solo 100 anni fa per come si è mantenuto meravigliosamente, i colossi di Memnon sono davvero enormi e il tempio di Karnak, con il suo lago sacro e la sabbia fine che lo circonda, concludono degnamente la seconda giornata di viaggio.
Terzo giorno..Ci fanno dormire fino alle 06.00 e poi via, alla scoperta del tempio di Edfu, di epoca tolemaica, fatto costruire da Alessandro Magno e davvero splendido nella sua compattezza…Visita al tempio di Kom Ombo, l’unico dedicato a due divinità e, in serata giro per il mercato e i locali annessi al tempio. Gli egiziani sono persone cordiali e sorridenti..Ma hanno una smania incontrollabile per il commercio. Appena entrata nel mercato, mi hanno agghindato con scialli e collane, e rifiutare un acquisto non è facile.
Il giorno successivo, dopo la visita al tempio di Philae, ci siamo rilassati in nave e io mi sono cimentata in un bagno fuori stagione in piscina.
Il clima è splendido, arrivi a 30° nelle ore più calde, ma la temperatura scende di molto la sera, arrivando fino a 12, 13° e l’acqua della piscina non riesce a riscaldarsi. Dicono che sia tonificante, però…
Il Nilo è meraviglioso, sembra di fare un salto indietro di 1000 anni. La gente trova ancora il tempo di sedersi sotto una palma da datteri a parlare.. Si vedono tre o quattro generazioni di persone sedute tutte insieme a discorrere…Il laoro nei campi è svolta a mano, con l’aiuto di asinelli bianchi e mucche smagrite.. E’ impressionante, ma mi sono trovata ad invidiare un po’ la loro vita priva di stress, una vita semplice, ma ancora piena di valori…
L’arrivo ad Assuan ci ha portato in una realtà differente…Le case di fango e paglia vendono sostituite da solide abitazioni in cemento, il traffico si fa sentire. Ma anche questo luogo merita uno sguardo profondo. Visito la mi prima moschea meravigliandomi che in Egitto permettano alle donne di entrare..In zona si trova la splendida cava di granito rosso, che riforniva i templi e el statue dei ricchi faraoni e la Diga di Assuan, che ha interrrotto il ciclo naturale delle inondazioni del Nilo, portando serenità da un lato ma impoverendo i terreni del prezioso limo, che li fertilizzava nell’antichità.
Indimenticabile il giro in feluca, la barca a vela condotta dai nubiani che abitano la zona di Assuan, dopo la costruzione della diga, che li ha costretti ad abbandonare le loro zone d’origine ora inondate dal lago Nasser. La feluca ci conduce al giardino botanico, incredibilmente rigoglioso e poi al villaggio Nubiano, che ho trovato un po’ troppo “turistizzato”, m omunque interessante, soprattutto per la possibilità di fare conoscenza di qualche piccolo coccodrillo del Nilo.
Il giorno successivo sveglia alle 02.30 e partenza in pullman per Abu Simbel. L’alba nel deserto è sempre qualcosa di meraviglioso, il miglior preludio alla visita di uno dei templi più famosi del mondo…E a ragione.
Da qui, volo verso il Cairo..Questa è stata l’unica nota negativa del viaggio..L’aereo è partito con un’ora e mezzo di ritardo e all’arrivo, abbiamo scoperto che i nostri bagagli non erano sul nostro stesso aereo e abbiamo ovuto aspettarli per un’altra ora…Alla fine siamo andati a pranzo alle 15.00 e alle 16.30 abbiamo potuto riposarci un po’ in Hotel.
Il nostro Hotel era il Pyramisa, nella zona di Giza, ed era un 5 stelle in tutto e per tutto..Davvero splendido.
La sera la guida ci ha accompagnato in una passeggiata per il Cairo. Non ho mai visto una città così orribile…18.500.000 abitanti stipati in un’area di 50×60 km. Palazzi di 20, 30 piani, tutti grigi, scrostati e fatiscenti. Invece di usare i cassoneti della spazzatura, ammesso che vi si trovino, la gente butta l’immondizia sul tetto della casa sottostante…Così, l’immagine dall’alto è di un’immensa discarica. Le strade sono polverose e sporchissime e, dopo una mezz’ora di pioggia, diventano torrenti di fango…Ma non fermarsi al Cairo è un delitto, perchè qui ci sono gli albori della storia umana, le strutture architettoniche più antiche della storia…Le piramidi di Giza, la sfinge e la piramide a gradoni di Sakkara.
Non ci sono parole per esprimere quello che si prova nel toccare la pietra di una piramide, nell’entrare nel suo stretto cunicolo…Nel vederle tutti in fila, come soldatini di pietra dal deserto, in groppa ad un cammello.
Quando sei lì, di fronte a tanta magnificenza, pensi…”E ora, cosa vado a vedere…Cosa c’è di più di questo?”