Il mio cuore in Kenya

Sono partita da Milano il 13 gennaio 2005 che poi effettivamente era il 14 perché il volo è stato rimandato dapprima di 5 ore e poi di ulteriori 4 ore (quindi partita alle 03.00 del 14) da trascorrere all’aeroporto Malpensa terminal 2 con un solo bar super affollato aperto (ma questo è un altro discorso). Volo quasi perfetto se non che...
Scritto da: @BlackAngel@
il mio cuore in kenya
Partenza il: 13/01/2005
Ritorno il: 28/01/2005
Viaggiatori: da solo
Spesa: 2000 €
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Sono partita da Milano il 13 gennaio 2005 che poi effettivamente era il 14 perché il volo è stato rimandato dapprima di 5 ore e poi di ulteriori 4 ore (quindi partita alle 03.00 del 14) da trascorrere all’aeroporto Malpensa terminal 2 con un solo bar super affollato aperto (ma questo è un altro discorso). Volo quasi perfetto se non che prendendo la classe First per stare comoda mi sono trovata lo schienale che si spostava solo manualmente e il poggiapiedi che non si spostava neppure di un centimetro. Passiamo oltre, sono in vacanza e non ho voglia di arrabbiarmi.

Arrivata a Mombasa già mi sentivo a casa. Sono cinque anni che vado in Kenya e ormai la considero come la mia seconda casa, il mio rifugio, un luogo in cui sto bene.

Visto i forti ritardi siamo arrivati al villaggio solo in tardo pomeriggio. Quest’anno ho deciso di soggiornare al Blue Bay Village della Grandi Viaggi. Viaggio sola da tre anni e il villaggio mi offre più possibilità di socializzare più facilmente.

Il villaggio è splendido, un giardino molto curato, un’infrastruttura ben disposta, una spiaggia sorvegliata e pulita. Inoltre i ragazzi dell’animazione: Mauro, Alice, Milo, Andrea, Federico, Totò e tutti gli altri sono stati semplicemente stupendi. Grazie ragazzi !!! Queste vacanze avevano due scopi: 1) seguire l’associazione (ATKYE) per quel poco che potevo 2) riposo assoluto Sono ormai tre anni che seguo e cerco di rendermi utile per l’associazione sopra descritta (facendo anche i mercatini estivi e invernali). Lo scopo di questa associazione è quello di sostenere agli studi ragazzi con problemi familiari e meritevoli (cercando di preferire le ragazze che fin’ora erano quelle con meno possibilità di istruzione). Attualmente sosteniamo circa 300 bambini e vederli crescere è stupendo.

Nel 2003 (se non erro) l’associazione ha acquistato un terreno a Watamu dove speriamo di realizzare il “nostro” sogno: costruire la “nostra” scuola. Abbiamo i progetti, abbiamo gli insegnati (che abbiamo fatto studiare sostenuti da noi) e abbiamo già una prima infrastruttura destinata al segretariato con alcune camere per l’alloggio degli addetti. Stiamo sempre cercando fondi, ma quando avremo tutto il necessario e la costruzione verrà effettuata sarà tutto molto più facile e meno stressante il compito di Ester (coadiuvata da altre persone). Attualmente lei trascorre 3 mesi all’anno a Watamu spostandosi quasi quotidianamente tra le scuole, la nostra sede ed i vari enti e vi posso assicurare che è un lavoro molto faticoso. Per chi vuole maggiori informazioni può visitare il nostro sito: www.Atkye.Ch Quest’anno ho provveduto a fare le foto a tanti bambini da noi sostenuti per poterli mandare ai sostenitori. Ho notato con molto divertimento che i ragazzini si mettono in posa per fare la foto, mentre le ragazzine sono molto più naturali. L’evento delle foto è stato percepito come un attimo di divertimento da tutta la scuola, e vederli sorridere per chissà quale motivo è stato molto bello. Stranamente quando gli si chiede di sorridere per le foto non lo fanno quasi mai (sono così belli quando sorridono).

andavo in Kenya di solito non faccio escursioni perché le avevo già fatte tutte negli anni precedenti (mi manca il masai mara,ma mi sono ripromessa di farlo il prossimo anno). Nel villaggio, come previsto, ho fatto subito amicizia con altri ospiti e quest’anno mi sono lasciata tentare ed ho fatto il “safari blu” con alcuni di loro. Tutto semplicemente divino. Il cibo preparato dalla proprietaria delle barche e del posto in cui ci siamo recati a mangiare (è una signora italiana che dopo un viaggio in Kenya ha deciso di trasferirsi con il marito) era di uno squisito (2 aragoste a testa e un pesce nel mezzo del piatto enormeeee) e il tutto servito in un’oasi di pace e tranquillità estrema.

Ho sempre pensato che chi ha il coraggio di mollare tutto quello che ha in europa per trasferirsi in Kenya (o altrove) ha capito tutto nella vita. Noi facciamo una vita con l’orologio in mano, passiamo ore e ore sul posto di lavoro per poi tornare a casa stanchi e magari anche insoddisfatti, mentre la vita in Kenya è comunque scandita da ritmi pole pole e il paesaggio è incantevole. Basta poco per vivere e ci si accontenta con poco.

Abbiamo mangiato sotto una pergolato, su una tavolata colma di persone rilassate e felici, accompagnati da una band del luogo e dopo aver mangiato abbiamo assistito ad un ballo eseguito da un gruppo del posto. Ho fatto bene ad andarci e lo consiglio a tutti i prossimi clienti del blue bay (con i beach boy pagate meno ma non vi portano in questo luogo incantevole, ogni scelta è comunque valida).

Sono anche andata a fotografare alcune case per degli amici che hanno deciso di avere un “angolo” tutto loro dove trascorrere le ferie in tranquillità. Se solo avessi le possibilità ed il coraggio la casa di Gastone l’avrei già acquistata (arredata con buon gusto in un posto altrettanto splendido).

Per il tempo restante sono stata un paio di volte a Malindi (la puntatina al casinò negli ultimi giorni è diventato un appuntamento fisso), e per il resto ho fatto lunghi bagni in mare, partite di carte sulla spiaggia fino a quando anche l’ultimo raggio era scomparso, serate trascorse in allegra compagnia. Avevo proprio bisogno di riposo quest’anno e nonostante io sia partita a malincuore da questo luogo paradisiaco, so che sarà il luogo dove ritornerò il prossimo gennaio.

Negli anni scorsi ho vissuto maggiormente tutto quello che stava al di fuori dall’albergo, ma quest’anno è andata così e sono ugualmente molto felice perché ho conosciuto persone straordinarie fuori e dentro il villaggio. Persone che mi sono restare nel cuore e che spero di rivedere in giro per il mondo (meglio se in Kenya).

Grazie a Said (il mio autista e amico), a Mauro (per le chiacchierate notturne, tvb), ad Alice per la sua allegria (sei bellaaaaa), a tutti i ragazzi dell’animazione per i divertenti spettacoli.

Un saluto a Ester (43 Kg di bagaglio…Sei grande), a Gastone, ad Azzurra (ormai mia amica di mail e persona stupenda), ad Elisa e a Moira (le veneziane), a Max e Max (personaggi divertentissimi), a Toni & Lory (persone squisitissime che spero di rivedere presto). Anche se so che non leggeranno mai un bacio ad Aziza e Saida (due delle donne che vendono parei sulla spiaggia accanto al Blue Bay e con cui spesso mi fermavo a parlare). A presto Kenya…



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