Il mio cammino dei Briganti

Un anello di 100 chilometri a cavallo del confine tra Lazio e Abruzzo
Scritto da: dd.diana.dd
il mio cammino dei briganti

16.04.2022, Giorno 1

Sante Marie – Santo Stefano. (AQ)

Sveglia alle 5.30, 6 ore di auto e siamo arrivati a Sante Marie, io e Mauro, carichi come non mai.

Sulle orme dei briganti, quali probabilmente anche noi siamo. Il gatto e la volpe. Uno cieco e uno zoppo.

La prima tappa, corta, di “assaggio” ci consente di partire con tutta calma dopo aver conosciuto metà dei 1080 abitanti di Sante Marie, tutti presenti in piazza. Dalla signora Daniela del bar che quasi quasi non ci lascia partire, al signore che ci ha fatti parcheggiare fuori da casa sua che così lo tiene d’occhio lui il vigile nuovo che mette la multa a tutti.

Solo 6 km dopo arriviamo a Santo Stefano con la giusta fatica che uno zaino da 16,5kg a testa può comportare. Tempo di montare la tenda, fare amicizia con altri due Briganti e vai col diluvio.

Cammino bagnato, cammino fortunato.

La cena stasera è servita dall’agriturismo accanto al quale ci siamo accampati (La Grande Quercia – Santo Stefano AQ) e già agli antipasti l’accoglienza abruzzese sta facendo il suo lavoro.

Finalmente smette di piovere, è ora di entrare nei sacchi a pelo. Stanotte a cullarci il campanaccio delle mucche, il rumore del vento e forse solo un altro po’ di pioggia.

17.04.2022, Giorno 2

Santo Stefano (AQ) – Nesce (RI)

Una notte interessante la scorsa, nella quale per farmi forza mi sono detta più volte “dai stringi i denti, è quasi mattina” e poi erano le 3.15.

Per grazia di Dio arriva l’ora di fare colazione così possiamo riscaldarci e smontata la tenda si parte.

È stata una bella giornata oggi, intervallata da vento forte, pozzanghere, cavalli, salite e discese.

Arrivati in cima, dopo aver attraversato il confine tra Abruzzo e Lazio ci guadagniamo una panoramica pausa pranzo con vista sulle montagne circostanti.

La discesa, lunga e interminabile ci porta con lo sguardo alla riserva nazionale della Duchessa che ci accoglierà i prossimi giorni.

Durante il cammino ci ritroviamo e ci lasciamo più volte con i briganti Laura e Arturo.

Dopo aver attraversato assieme il paese di Poggiovalle (ironia sul fatto che cadendo in discesa arrivi direttamente poggiando le chiappe a valle), arriviamo finalmente a Nesce dove ci salutiamo per oggi visto che non sono tutti così furbi da dormire in tenda come soffrendo abbiamo deciso di fare noi.

Il mio contatto qui a Nesce (tot. abitanti 35) è Luca che ci fa accogliere dal papà.

Tutto gajardo dei suoi 80 anni col motore rombante, appena ci vede arrivare dice “siete voi i briganti?” e sfrontato incita “Seguitemi!”. E mentre lo fissiamo attoniti e increduli parte con la macchina, mentre noi e i nostri leggerissimi zaini gli corriamo dietro.

La sua auto si ferma giusto di fianco al cimitero dove apre un cancello e ci indica il meraviglioso campo dove montare la tenda.

Arriva più tardi anche Luca che, visto il freddo, viene mosso da pietà e decide di accoglierci a casa di mamma per cena in modo da farci ritemprare un po’ dal freddo incessante.

La cena è stata uno di quei momenti che in ogni cammino scaldano il cuore. Conoscere Luca, la mamma Lucia e tutta la famiglia sarà uno di quei momenti che non dimenticherò. La zuppa di legumi più buona del 2022. Eh sì, esistono ancora persone così.

18.04.2022, Giorno 3

Nesce – Cartore (RI)

Si potrebbero dire mille cose anche oggi. Ma ci si è mozzato il fiato.

Il cammino del giorno è stato tutto bello ma l’arrivo a Cartore è indescrivibile. Sembra un paradiso, sospeso nel tempo e nello spazio. Il tramonto qui, qualcosa di inenarrabile.

19.04.2022, Giorno 4

Anello della Duchessa

La notte è passata senza grossi problemi, il freddo è stato tenuto a bada grazie al suggerimento di Fabio (La sosta del Brigante – Cartore) che ci ha consigliato di spostare la tenda dentro al capanno.

Alla sveglia mi sono dedicata a dare il buongiorno a tutti gli animali del cortile (le lepri, gli asini, le galline, i cavalli…) e finito il giro di saluti ci siamo ritrovati con Arturo e Laura per partire assieme alla volta del lago della Duchessa.

Nonostante i buoni propositi sento dentro qualcosa di strano oggi, un po’ di malinconia ingiustificata.

– Presentimenti? –

La salita oggi è intensa ma la voglia di arrivare ci spinge fino a destinazione.

La vista sul lago è pazzesca, una cartolina fatta di neve, acqua, sassi, erba e vento.

Ci concediamo un lauto pranzo in bivacco e si torna giù.

Durante la discesa ecco che si concretizza il mio presentimento. Il mio compagno di avventura, causa di forza maggiore, interromperà il suo viaggio domani mattina. E mai profezia fu più vera del mio “Mauro per te il viaggio si conclude qui” – frase che gli ho detto ridendo la sera prima.

Finisco la discesa malinconica, ma i due briganti che ormai sono entrati nella nostra bisca hanno deciso di adottarmi e finiremo il viaggio assieme.

La serata si conclude così con l’ultima cena del gruppo al completo. Saluti e ringraziamenti e domani si riparte con una nuova avventura.

20.04.2022, Giorno 5

Cartore (RI) – Magliano de’ Marsi (AQ)

La sveglia oggi suona alle 6. Lesti lesti cominciamo a impacchettare tutto per il rientro di Mauro, il mio zaino così si alleggerisce. Finisce l’avventura in tenda, ma prosegue comunque con alloggi più confortevoli. Salutato Mauro mi avvio verso l’incontro con i due briganti Laura e Arturo miei nuovi ufficiali compagni di viaggio.

Tempo di fare colazione e si riparte.

Oltre allo zaino noto che anche il mio cuore si sta alleggerendo ad ogni passo.

Ho ancora negli occhi la maestosità della riserva della Duchessa quando mi ritrovo ad incontrare la Rovella più antica del parco Sirente Velino, una quercia di oltre 700 anni. Ci ritroviamo poi ad esplorare il deserto borgo medievale di Rosciolo e quindi giù si riscende fino all’arrivo al paese di Magliano de’ Marsi, tappa della mia prima goduta e meritata doccia.

Non resta che godere della prima doccia calda, lavare i vestiti e goderci un bell’aperitivo.

Prossime tappe la pizzeria e godermi questo meraviglioso letto (BEB VALLE GIO’- Magliano de Marsi).

21.04.2022,  Giorno 7

Magliano de’ Marsi – San Donato (AQ) 

È una giornata uggiosa e silenziosa quella che ci si presenta davanti oggi.

È un incedere lento, quasi malinconico, forse perché ormai sono vicina alla meta finale.

Tra Magliano e Scurcola Marsicana incontriamo solo qualche cavallo, solitario come noi. A Scurcola il saluto di qualche anziano del paese, “Buona camminata, anche se non avete scelto la giornata ideale” – scherzano. Ma Arturo subito pronto ribatte “Ma con l’umidità cresciamo!”; -“Eh dai non siete mica male!”-.

Abbandonata anche la giovialità degli Scurcolani (Scurcolani?) si procede lentamente e con qualche goccia di pioggia tra colline e vallate abbracciate dalla nebbia in faggeti rigogliosi e umidi. Salutiamo anche la Roverella di Donato che guarda tutti i passanti dal 1250 e deviamo per Casale le Crete sperando di incontrare Luca Giannotti, l’ideatore del cammino, che però purtroppo proprio mentre io sono qui è in ferie, chissà dove, magari è al mare. Ormai bellamente infangati e affamati ci fermiamo a pranzare in un bel prato con la vista sulle colline circostanti e sul borgo medievale di Poggio Filippo, in lontananza l’innevato Monte Velino ci osserva sempre.

Evitato lo scontro con un branco di cani piuttosto aggressivi, la giornata finisce nel paesino di San Donato in cui ci ospita uno dei suoi 80 abitanti (BEB A casa di Giulia- San Donato).

Il resto della giornata passa con un thè caldo e qualche partita a carte in attesa della cena che ci procurerà la signora Giulia.

22.04.2022, Giorno 7

San Donato – Sante Marie

Si conclude anche quest’avventura.

Km 104.39

🏔️+ 4691 m

🏔️- 4556 m

🚿Giorni senza doccia: 5.

Un cammino facile sia dal punto di vista della fatica che tecnicamente. Un cammino selvaggio, che ti mette davvero a contatto con i boschi incontaminati dell’Abruzzo e del Lazio e la vita dei pochi residenti dei borghi attraversati.

Cos’ho vinto da questa esperienza?

Innanzitutto la consapevolezza di essere a mio agio anche in situazioni di difficoltà (freddo/pioggia/tenda/fango; ma a me che me frega 😂).

Poi l’occasione di aver conosciuto dei compagni di viaggio piacevoli con i quali è stato bello incontrarsi per caso e viversi per giorni.

Ho vinto i racconti di Daniela, Luca, Lucia, Fabio, Giulia che mi hanno aperto la loro casa e mi hanno fatta entrare nella loro vita, e i silenzi non meno preziosi di altri personaggi.

Ho conosciuto un pezzo della storia italiana della quale ero un po’ a digiuno ma che, guida alla mano ho imparato giorno per giorno ad apprezzare e approfondire.

Ho vinto il respiro della natura, il rumore della pioggia, i cavalli liberi al pascolo, le mucche e le pecore. La bellezza senza paragoni del lago della Duchessa e del monte Velino che ti osserva e ti chiama come una sirena in un mare di neve. Ho vinto le corse delle lepri, il canto degli uccelli, il volo dei falchi e degli sparvieri. Il fango sotto la suola delle scarpe, il sudore addosso della fatica, i segni dello zaino sulle spalle.

Ho vinto. Fine.

Sito ufficiale del cammino: https://camminodeibriganti.it/

Disponibile anche un’interessante guida cartacea che oltre alla descrizione delle tappe raccoglie anche le storie della vita e delle scorribande di alcuni dei briganti dei luoghi attraversati.

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