Il messico Maya a novembre

Vacanza in quattro sulla Riviera Maya, fondendo il soggiorno al mare con la bellezza dei siti storici e la gentilezza dei discendenti dei maya
Scritto da: frasalva
il messico maya a novembre
Partenza il: 03/11/2011
Ritorno il: 11/11/2011
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
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Prima di tutto un consiglio: per un viaggio in Messico è preferibile prenotare con anticipo (noi siamo abituati a farlo vicino alla data di partenza, ma in questo caso abbiamo “dovuto scegliere” tra le poche offerte rimaste sul mercato… alla faccia della crisi non abbiamo potuto fermarci due settimane perchè non c’erano più posti sui voli di rientro).

Destinazione: Hotel Gran Bahìa Principe Tulum sulla Riviera Maya

Tour operator: Condor

Compagnia Aerea: Neos

Escursioni in loco: Agenzia Moonlight travel

Siamo partiti alle 9 del 3 novembre 2011 da Milano Malpensa, scalo tecnico a Roma Fiumicino, arrivo alle 17 ore locali a Cancun (mezzanotte italiana). Abbastanza lunga la trafila alla dogana (con associate perquisizioni, fatte a caso). Dopo un’ora e un quarto di pullman sulla superstrada 307 arriviamo al nostro hotel, che ci accoglie con un gigantesco ed illuminato ingresso. Sbrigato il rapido check-in veniamo trasportati su un “trenino” fino alla nostra camera… e qui inizia la danza della mance coi facchini, camerieri etc… Le nostre camere, perfettamente pulite ed eleganti, sono site al piano terra di una palazzina di 18 stanze e distano circa 50 metri dal mare. Siamo abbastanza vicini alla hall e, quindi, alla piscina centrale, ai negozi, ai ristoranti e alla cappelletta per i matrimoni sulla spiaggia (scopriamo che ogni giorno ne vengono celebrati, generalmente si tratta di canadesi o statunitensi)… e ammetto che ciò è suggestivo e romantico.

Al nostro arrivo e per i primi due giorni di vacanza si risente ancora dell’uragano Rina, che ha lasciato nuvole e vento, e che alla sera fa scendere la temperatura (necessario il golfino). Le serate successive, invece, sono allietate da un clima perfetto e da un cielo stellato con luna piena! Durante il nostro soggiorno, siccome si trattava del primo nostro viaggio in terra messicana, abbiamo voluto dedicarci anche alla scoperta della regione e delle bellezze storiche, quindi abbiamo alternato giorni di svago in resort a giorni in escursione. Vale sicuramente la pena, per chi è amante dell’archeologia e della storia, fare una visita a Chichen Itza (che i Maya pronunciano: ciccèn izzà) con le sue piramidi, l’osservatorio astronomico e il campo per il gioco con la palla… una visita a Cobà dove nel parco archeologico, visitabile anche in biclicletta o in risciò previa cosparsa di repellente per zanzare, vi è la più alta della piramidi maya (scalabile sino in cima con l’aiuto di un cordone, attenzione però alle gradinate abbastanza sconnesse e pericolose in discesa). Si possono visitare anche i cenotes, che sono punti in cui i fiumi sotterranei comunicano con la superficie terrestre; lì si può fare il bagno nelle gelide acque cristalline e ammirare stalagmiti e stalattiti. Mentre viaggiate, secondo consiglio che mi sento di dare, guardate fuori dal finestrino… vedrete la povertà che si vede spesso in contrasto con le ricche aree turistiche e che fa somigliare i villaggi maya a quelli egiziani del Nilo… ma quanti sorrisi e che spensieratezza sui volti dei numerosi bambini che giocano e che ti salutano!

Propongono anche l’escursione alla biosfera di Sian Ka’An che promette di far incontrare una bella varietà di animali (a detta di qualcuno, però, vi è uno sbilanciato rapporto qualità/prezzo. La nostra agenzia chiedeva 85 euro a testa, ma i due di noi che l’hanno fatta non sono rimasti particolarmente soddisfatti per esempio per la scarsità dei pesci nella zona di snorkeling, per la strada sterrata che hanno percorso (circa un’ora e mezza, con l’imprevisto di uno dei due pullman che si è guastato, per cui tutti i clienti sono stati stipati su uno solo).

Irrinunciabile la visita a Tulum, città maya fortificata, direttamente affacciata sul mare dei Caraibi, incantevole per la sua distesa organizzata di edifici circondati da prati e sovrastati da un cielo intensamente azzurro, e con panorama incredibile a strapiombo sul mare: non si può descriverne il fascino, bisogna viverlo!

Minigita a Playa del Carmen (a circa 40 km dal nostro resort) la domenica mattina, trasportati dai Colectivos, minipullman che fermano all’ingresso degli hotel e in punti strategici delle città. Costo del trasporto 30 pesos messicani (circa 2,5 euro). Arrivati in città facciamo un bel giro sulla Quinta Avenida, la strada principale che costeggia il lungomare e che è sovraffollata da negozietti turistici e da alberghi. Troviamo una bella chiesetta cattolica molto semplice e affollatissima per la messa domenicale, poi torniamo alla base.

Nel resort a 5 stelle troviamo di tutto, molta eleganza soprattutto e tutti i comforts, ma non ci colpisce il mare (a differenza di quello che avevamo trovato in Repubblica Dominicana), questo risente molto del vento, rimanendo sempre abbastanza mosso, quindi adatto al windsurfing. Infine, la cordialità dei Maya… l’avevamo letto sia su internet che sulle guide geografiche, è davvero così… per loro l’accoglienza e la cordialità, che sono parte del loro Dna così come i loro piccoli corpi, le loro piccole mani, i loro grandi cuori e gli smaglianti sorrisi.



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