Il Messico in tre settimane

Viaggio attraverso il Chiapas e lo Yucatan meno turistici tra natura, cultura, storia e tradizioni
Scritto da: Fanto61
il messico in tre settimane
Partenza il: 04/08/2012
Ritorno il: 26/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
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Volevamo progettare un viaggio in Messico di 3 settimane e l’idea di partenza era di non fare il viaggio “di gruppo” proposto dai cataloghi dei tour operator, ma di personalizzare l’itinerario per solo due persone, costruendo un tour privato. Dopo aver letto guide e recensioni di viaggi, abbiamo deciso di rivolgerci, tramite internet, ad agenzie locali alle quali abbiamo inviato il nostro itinerario di massima. La nostra proposta è stata accolta con entusiasmo e professionalità da una agenzia di Playa del Carmen, la Karmatrails. L’agenzia ci ha aiutato a costruire il nostro viaggio soprattutto per quanto riguardava le distanze e tempi necessari agli spostamenti suggerendoci anche siti e mete alternative. I contatti sono stati tutti via mail con Antonello della Karmatrails che ha sempre risposto puntualmente alle nostre domande fornendoci continui consigli. Alla fine abbiamo concordato l’itinerario che vi raccontiamo.

Città del Messico (3 giorni) volo interno per il Chiapas, tour privato di 10 giorni attraverso il Chiapas e lo Yucatan, 2 giorni a Playa del Carmen, ultimi 6 di relax al mare a Isla Mujeres in struttura all inclusive. Il costo del viaggio è stato comprensivo di: macchina con guida parlante italiano, hotel con prima colazione, tutti gli ingressi ai siti archeologici e la settimana di relax finale al mare. Abbiamo chiesto alberghi di buon livello, possibilmente localizzati in centro visto il poco tempo di sosta in ciascuna delle località visitate

Il viaggio si è rivelato nei fatti esattamente come da noi pensato sulla carta e tutti i servizi forniti dall’agenzia Karmatrails sono stati all’altezza delle nostre richieste. Un grazie particolare quindi ad Antonello (il nostro contatto internet per Karmatrails) per la cura, la competenza e la professionalità con cui ci ha assistito durante tutto il nostro viaggio. A tutti i viaggiatori che vogliono andare alla scoperta del Messico, in particolare a quelli che vogliono vivere una vacanza al di fuori dei soliti percorsi turistici, consigliamo di contattare Karmatrails.

4/5/6/7 agosto 2012

Partenza da Milano con arrivo a Città del Messico nella serata del 4/8. Volo prenotato via Internet con Air France.

All’aeroporto ci aspettava la guida, Maria, che ci ha accompagnato in hotel, l’Holiday Inn Zocalo, situato in pieno centro, con bella terrazza affacciata sulla famosa piazza dello Zocalo.

I tre giorni passati a Città del Messico sono stati sufficienti per vedere tutto quanto avevamo in programma: il centro della città con il Palacio National e la Cattedrale, il museo antropologico davvero interessante, i resti archeologici di Tlatelolco, la basilica della vergine di Guadalupe, a cui i messicani sono devotissimi e la zona archeologica di Teotihuacan, dove abbiamo scalato le nostre prime piramidi (Sole e Luna). Rispetto al programma concordato prima di partire, dato che il volo per il Chiapas era previsto nel pomeriggio del 7/8 e la mattina era a disposizione, la nostra guida Maria ci ha proposto una gita nel quartiere di Coyocan per vedere, tra l’altro, la casa di Frida Kalo e Diego Rivera, gita che si è rivelata davvero interessante e che ci è piaciuta molto.

7/8/9 agosto 2012

Partenza nel pomeriggio per Tuxla Gutierrez con volo interno prenotato tramite Karmatrailas trasferimento ed arrivo a San Cristobal de Las Casas in serata nell’albergo dove avremmo passato le successive tre notti. Purtroppo l’albergo che ci aveva proposto in un primo tempo l’agenzia, in fase di prenotazione era risultato pieno, per cui abbiamo alloggiato in una buona struttura situata però non nel centro della città (bisognava prendere un taxi). Questo, unito al fatto che per quasi tutto il tempo trascorso a San Cristobal ha piovuto tanto (abbiamo preso la coda dell’uragano Ernesto), ci ha purtroppo limitato nelle nostre uscite serali. Se possibile consigliamo assolutamente un albergo in centro San Cristobal è molto vivace anche di sera. I tre giorni trascorsi in questa zona del Chaiaps sono però stati tra i più indimenticabili del viaggio, consigliamo a tutti di non tralasciare questa zona in caso di viaggio in Messico.

9/8

Abbiamo incontrato la nostra guida Leopoldo, che ci ha accompagnato per tutto il nostro tour (oltre 2.400 km in lungo e in largo per Chiapas e Yucatan) Leopoldo si è rivelato una guida preparata, esperta, disponibile ad ogni nostra richiesta, sempre puntuale e conoscitore di tutti i luoghi visitati dal punto di vista sia storico, sia sociale, sia di territorio.

Prima tappa nel Chiapas è stata l’escursione al Canyon del Sumidero, gita in barca con avvistamento di pellicani e coccodrilli. Poi breve sosta a Chapa de Corzo (dove era incorso una bella festa popolare) e ritorno a San Cristobal con giro della cittadina con tante strade pedonali, piene di negozi e localini. Di grande impatto soprattutto il giro al mercato, dove abbiamo incontrato, per la prima volta, le comunità indios della zona con i loro colori e costumi e usanze che non pensavamo di trovare così radicati.

La giornata più interessante è stata quella successiva con la visita a S. Andreas dove la nostra giuda Leopoldo, affiancata da un altra guida locale, ci ha condotto in questo paesino abbarbicato sulle montagne all’interno del territorio zapatista per la visita ad una comunità gestita da zapatisti che ci hanno accolto con il classico passamontagna nero.

La giornata è continuata con la visita a due villaggi indios. Il primo, San Jaun Chamula dove la visita alla chiesa locale (cattolica) è davvero indimenticabile.

In questa chiesa cristiana, dove non si possono scattare foto, illuminata solo dalla luce delle candele troviamo i classici simboli cristiani ,santi e crocefisso, la navata però è senza panche ed il pavimento è coperto di lunghi aghi di pino. Seduti per terra, nei loro abiti locali di lana di pecora nera e capelli con nastri colorati, interi nuclei famigliari in preghiera intenti a ripetere litanie in lingua maya, ad accendere per terra candele di vari colori e dimensioni, a sacrificare galline e a bere il loro liquore locale e coca cola… un’atmosfera indescrivibile.

Il secondo villaggio indigeno che abbiamo visitato è stato quello di Zinacantan, comunità un po’ più evoluta della precedente, dove era in corso un festa religiosa per la Madonna. Tutti gli abitanti portavano tipiche vesti colorate e la chieda era tutta addobbata di fiori coloratissimi.

Nel tardo pomeriggio rientro a San Cristobal in albergo sotto una pioggia torrenziale tanto per cambiare.

10/11 agosto

Viaggio verso Palenque su una strada di montagna. Il trasferimento è stato lungo a causa delle condizioni della strada e della presenza continua di topes (dissuasori di velocità). Fermata per ammirare la cascata di Agua Azul, davvero splendida, arrivo nel primo pomeriggio al sito archeologico di Palenque, bellissimo e primo contatto con l’esplosiva natura del Chiapas.

Dopo la visita al sito e l’immancabile pioggia, arrivo all’hotel Plaza Palenque, confortevole e in un bel giardino. Visita in serata alla cittadina, dove in realtà non c’è molto da vedere. Il giorno successivo partenza alle sei per raggiungere Yaxchilan, affascinante sito Maya nel Chiapas orientale, in mezzo alla foresta pluviale, presso un’ansa del fiume Usumacinta, al confine con il Guatemala. Da non perdere. Il trasferimento è lungo, ma percorrere la Caretera Fronterizia (la strada che si percorre prima di arrivare al fiume e che corre lungo il confine con il Guatemala) è un viaggio dentro al viaggio, così come la visita al sito completamente immerso nella foresta dove abbiamo incontrato anche le scimmie urlatrici. Sulla strada del ritorno visita al sito di Bonampak, più piccolo ma molto bello, in mezzo alla giungla e in territorio controllato da una etnia particolare, i Lacandones, discendenti dai Maya, unica etnia sfuggita al controllo spagnolo, parlanti tuttora la lingua maya. Lì abbiamo potuto ammirare i famosi dipinti murali la cui riproduzione avevamo visto al museo di Città del Messico.

12 agosto

Nuovo trasferimento lungo per raggiungere il sito di Chicanna (che tradotto significa “la casa della bocca del serpente”) località situata nel Chiapas occidentale. Su Suggerimento della nostra guida Leopoldo abbiamo un pò modificato il programma iniziale e siamo andati a visitare alcuni siti Maya molto vicini fra loro Balamku e Becan, tutti immersi nella foresta e lontano dai circuiti turistici (a Balamku siamo state le prime visitatrici della giornata…). Notte all’ecovillage di Chicanna, una struttura ecologica nel mezzo della foresta davvero particolare e che consigliamo.

13 agosto

Partenza alle sei per Calakmul, sito Maya all’interno di una riserva naturale, l’unica del Messico dove vivono anche i giaguari. Anche in questo caso il trasferimento è piuttosto faticoso, il sito è 60 km all’interno della riserva (tutta strada di montagna) una volta arrivati il sito è molto vasto e per raggiungerlo ci vuole circa mezz’ora a piedi. Però dalla cima della piramide si gode una magnifica vista, l’azzurro del cielo e il verde della foresta che si estende a perdita d’occhio. Durante il tragitto di ritorno in macchina qualche avvistamento di animali, un serpente, una volpe, tanti tacchini selvatici e anche un giaguaro, che abbiamo intravisto mentre stava rientrando nella foresta. Dopo la visita al sito, ripartenza per Campeche per l’ultimo trasferimento in macchina della durata superiore alle 4 ore. Dopo l’arrivo a Campeche, nel tardo pomeriggio, abbiamo lasciato i bagagli nel nostro albergo poco distante dal centro per uscire subito (visto finalmente il bel tempo) ad esplorare la città con i suoi violetti, le case variopinte, la bella e semplice cattedrale in uno zocalo elegante,.

14 agosto

Partenza per Uxmal, visita del sito, molto bello anche se, dopo giorni passati nella foresta e in siti poco frequentati, lo abbiamo trovato un po’ troppo affollato di turisti. La meta successiva del nostro viaggio prevedeva finalmente una mezza giornata di relax, che avevamo scelto di trascorrere in una vecchia azienda dove un tempo si produceva l’hennequen ed ora riconvertita in una albergo di lusso. La scelta è caduta sull’azienda Temozon, struttura davvero bellissima extralusso, vi hanno alloggiato anche presidenti degli Stati Uniti in visita in Messico, assolutamente ideale per godere di tutti i benefici di una struttura dedita esclusivamente al relax e al benessere della clientela. Il servizio è stato impeccabile, la camera ricavata all’interno dei vecchi locali dell’aziendas era veramente suggestiva e completa di tutti i confort. Consigliamo la sosta, anche solo per provare l’esperienza. Durante la nostra permanenza abbiamo avuto l’occasione di assistere ad una festa locale in onore della Madonna che si è protratta sino al mattino con fuochi di artificio e riprese delle TV locali.

15 agosto

Con grande dispiacere abbiamo lasciato l’aziendas per raggiungere la località di Celestun (altra riserva naturale) dove abbiamo fatto un giro in barca per vedere i fenicotteri rosa ed un passaggio molto suggestivo in una foresta di mangrovie. Pranzo in un bel ristorante affacciato sulla spiaggia, dopo aver fatto il nostro primo bagno nel Golfo del Messico.

Nel pomeriggio partenza per Merida, città coloniale capitale dello Yucatan. Lasciate le valigie in albergo, subito è iniziato il nostro giro in centro, per vedere la piazza (una delle più belle del Messico) la cattedrale, il palazzo del governo nel quale è consentito entrare anche per fare belle foto della piazza dalla balconata al primo piano. Cena in un tipico ristorante in centro per assaggiare i piatti della regione.

16 agosto

Lasciamo Merida per la prossima tappa, i cenotes di Cuzumà (il cenote è una depressione del terreno in cui si raccoglie acqua dolce limpidissima proveniente da fiumi sotterranei, dove è possibile anche fare il bagno) che si trovano all’interno di una vecchia azienda di hennequen e si raggiungono con i vecchi carrelli usati all’epoca di attività dell’aziendas, trainati da cavalli.

Il percorso sui carrelli è stato più lungo di quanto pensavamo ma il bagno nei cenotes (sono tre quelli visitabili) ripaga del viaggio. Nel pomeriggio partenza per Chichen Itza, sito Maya tra i più famosi e visitati, con i suoi numerosi edifici, di cui il più famoso è il Castillo, per lo straordinario spettacolo che offre negli equinozi di primavera e autunno: il sole, illuminando la piramide, crea un’ombra che scende a zig zag come il corpo di un serpente lungo i gradini fino a unirsi alla testa di serpente che si trova alla base. Assolutamente imponente anche la struttura dedicata al gioco della pelota. Per chi come noi era ormai abituato a visitare siti in solitudine nella giungla, il sito era un po’ troppo affollato di turisti e bancarelle.

In serata arrivo a Valladolid, città piccola ma davvero molto piacevole, che vale senz’altro una sosta.

17 agosto

Visita al sito di Coba, dove si possono noleggiare biciclette per girare all’interno del sito, lo consigliamo preferibile alla lunga camminata. A Coba abbiamo scalato l’ultima nostra piramide e ancora una volta lo spettacolo dall’alto ha ripagato la fatica. Poi trasferimento al sito di Tulum, ultimo sito in programma, unico sito Maya che avremmo visitato sul mare, assolutamente da vedere, la posizione lo rende davvero speciale. Ai piedi delle rovine c’è anche una spiaggia bianca e si può fare il bagno.

Lasciato Tulum affrontiamo il nostro ultimo trasferimento in macchina con la nostra guida Leopoldo, che per dieci giorni si è occupato in maniere fantastica di noi, destinazione Playa del Carmen. Arrivati in albergo, salutiamo la nostra guida e con grande piacere incontriamo Antonello della Karmatrails. Poi serata relax a Playa del Carmen con passeggiata nella quinta avenida piena di negozi, ristoranti e locali. Per noi che arrivavamo dal Chiapas, dalle carretere frontalizie, dagli alberghi immersi nella giungla, veramente un altro Messico.

18 agosto

Gita all’isola di Cozumel per fare snorkelling. Giornata piacevole, passata in barca e poi a girovagare sull’isola prima di tornare a Playa del Carmen con il ferry, lo snorkelling però non è particolarmente entusiasmante, la barca non si allontana quasi dalla riva e la barriera che si può vedere non è particolarmente ricca nè di pesci nè di coralli. Nel nostro girovagare abbiamo però visitato e pranzato all’Hard Rock Cafè più piccolo del mondo, così recita l’insegna

19/25 agosto

Al mattino trasferimento a Cancun per prendere il ferry per Isla Mujeres, dove avremmo trascorso gli ultimi sei giorni del nostro viaggio in un resort all inclusive. Il nostro obiettivo: giorni di totale relax al mare. Obiettivo raggiunto, l’isola è piccola ma molto carina, si può tranquillamente girare con le macchinine elettriche o in taxi.

Oltre al relax al mare e al giro dell’isola, abbiamo fatto una gita per nuotare con gli squali balena, esperienza unica che consigliamo.



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