Il mare più bello dei caraibi: Bayahive
Siamo partiti la settimana del 25 aprile ed abbiamo alloggiato al famoso villaggio Viva Wyndham.
Volo: il volo Livingston è partito in orario sia all’andata che al ritorno perché, a dispetto di altri voli cui si appoggiano altri TO, è considerato un volo di linea. Poco più di 10 ore l’andata, 1 ora + altre 8.30 al ritorno con scalo ad Antigua. Il viaggio è andato benissimo a parte qualche piccola turbolenza durante la traversata sull’oceano.
Villaggio: il villaggio, di proprietà italiana, è il più grande ed affollato della spiaggia. Arrivando con il bus dall’albergo, si viene colpiti dalla reception open air e la rigogliosa vegetazione. Il check in è davvero ben organizzato – se non fosse per gli italiani che devono sempre farsi riconoscere ed invece di stare in fila indiana si spalmano in 10 davanti alla stessa persona – ed i ragazzi dell’animazione sono pronti ad accompagnarvi alle camere. La nostra camera era abbastanza piccola e decentrata rispetto al nucleo centrale – nota positiva per un buon riposo durante le ore notturne- ma a due passi dalla lunghissima spiaggia bianca e corallina. Le sistemazioni sono davvero moltissime: camere e bungalow, alcuni dei quali vista mare, davvero suggestivi. L’unica nota dolente è il persistente odore di muffa che impregna anche i vestiti. D’altronde, con un umidità media dell’80% non è così strano che la roba fatichi ad asciugarsi. A parte questo, abbiamo sempre trovato camera e bagno in ordine e perfettamente puliti.
Ristoranti: il ristorante centrale offre colazione, pranzo e cena a bouffet. È una cucina internazionale, ma non manca mai un buon piatto di pasta. C’è una pizzeria aperta da mezzogiorno fino al mattino seguente per chi non riesce a rinunciare alla pizza neanche quando è all’estero. C’è un ristorante con cucina alla griglia a pranzo e ristorante di pesce alla sera che è divino. Solo di sera ci sono il ristorante messicano e quello spagnolo. Alcuni di essi compresi nel prezzo, altri con supplemento.
Molto degno di nota è il bar centrale, fronte spiaggia, sempre gremito di gente. Chiedete loro un coca e ron e ne rimarrete estasiati.
Animazione: avendo io scelto la sistemazione in villaggio sapevo che l’animazione è compresa nel prezzo. Non sono una turista in cerca di animazione, ma nemmeno la disdegno. L’animazione di questo villaggio – quasi tutta locale, è divertente, ma discreta. Spiaggia: il vero fiore all’occhiello di questo villaggio. Il tratto di spiaggia di fronte all’hotel bellissimo. Bianco, lunghissimo, con un mare limpido e diradante per la gioia ed il divertimento anche dei più piccoli. La zona del mare è delimitata da alcune boe per proteggere i bagnanti dall’arrivo delle imbarcazioni che portano gli ospiti del villaggio in escursione.
Escursioni: visto che la nostra era prettamente una vacanza “di mare”, abbiamo deciso di fare solo due escursioni che , mi sento di consigliarvi caldamente. Dominibus: un tour nei pressi di Bayahibe per scoprire l’interno dell’isola ed i suoi abitanti. Durante il tour a bordo di questo scuola bus americano con il tetto in paglia si vede come e dove vivono le persone che non hanno trovato lavoro all’interno dei villaggi. Sono scene forti, che fanno pensare. Quello che si può fare per loro è portare, magari anche dall’Italia, cose che a noi non servono più- come vestiti o giocattoli per i bambini – e donarle loro durante le soste con il Dominibus. Oltre a questo si vedono le piantagioni di canna da zucchero con altri bambini che invece di andare a scuola devono lavorare nei campi, o i fabbricanti di sigari. L’unica nota stridente della giornata – ma questo serve a tenere alta l’anima del commercio – è la sosta al negozio di souvenir. È assolutamente caro e le cose non sono così belle. Se volete acquistare tele collane vi consiglio di andare per mercatini – c’è una navetta dall’hotel per la città.
L’altra escursione, chiamata isola di Saona, è una giornata dedicata interamente al mare. Si parte in barca dal villaggio, si solcano mari blu, si possono vedere e toccare le stelle marine e si approda a Saona, splendida isola dove è stato posto il veto di costruire, dove al vostro arrivo sarete circondati da chi vuole fare i massaggi, chi vendere la noce di cocco, chi le collane… Dopo mezz’ora in paradiso si riprende la barca e si va a Mano Juan, isola di pescatori, dove non c’è elettricità e acqua – se non quella depurata con apposite pompe – ma non manca la discoteca per ballare il merengue!!! Concludo qui questo piccolo racconto sulla mia esperienza a Bayahibe. Il villaggio è davvero per tutti quanti, coppie, amici, famiglie e persone “più grandi”. Penso sia una buona sistemazione sia per chi vuole godersi lo splendido mare e chi vuole scoprire qualcosa di più di questa fantastica isola.
Geekette