Il mare di Londra
Mare e Fish a 40 minuti di treno da Londra!
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Eravamo a Londra già da quasi due mesi ormai, quando parlando ci accorgiamo che da altrettanto tempo non facevamo viaggi o gite fuori porta, una cosa davvero scandalosa per due come noi! Quindi, che fare? Come risolvere il problema e liberare un po’ di stress? Semplice! Basta qualche chiacchiera tra amici e si scopre che a soli 40 minuti di treno dalla città, oltre ad esserci il mare (tra le cose che dell’Italia ci mancavano di più) c’è anche il posto dove cucinano il fish&chips più buono di tutta l’Inghilterra. Insomma, un’occasione da prendere al volo. Aspettiamo l’arrivo del sabato, sveglia presto, biglietti alla stazione per sole 16 sterline a coppia e si parte! Credetemi, partire anche solo per la gita di un giorno dopo tanto tempo, è una vera emozione: attesa, curiosità, trepidazione. Nel viaggio in treno ci godiamo anche una splendida vista della campagna inglese, campi da golf e paesini alla Harry Potter. Intravediamo anche una splendida vista sul mare in un paesino e decidiamo che al ritorno ci saremmo fermati anche là (non c’era nemmeno bisogno di rifare il biglietto!)Stazione di Southend, si scende. Ci incamminiamo lungo il viale principale della cittadina, a due passi dalla stazione, senza paura di sbagliare direzione: seguiamo la vista del mare, che appare subito, come una visione. Lungo la strada tanti negozi, pub, pasticcerie. E l’odore del mare si confonde con quello delle cucine, stuzzicando naso e palato. Alla fine del vialone la vista del mare e della spiaggia si fanno sempre più belle. Due cose in particolare attirano la nostra attenzione: il luna park proprio là sotto (Adventure Island) e un pontile che sembra non finire mai. Qualche foto e subito via con l’ascensore, per arrivare al livello della spiaggia e scendere proprio davanti al parco giochi, di cui a dire la verità, l’unica cosa interessante (almeno per lui) sembra essere un rollercoaster con discese da brivido. Passiamo subito avanti (22 sterline per una discesa sulle montagne russe non ci sembra una cosa sana) e ci ritroviamo alla biglietteria del pontile, che scopriamo essere il più lungo del mondo (quasi 3 km), tanto che si può percorrere anche con un trenino che fa la spola tutto il giorno. Decidiamo di andare prima a mangiare, essendo ormai ora di pranzo, e che poi saremmo tornati per affrontare a piedi i 6 km che ci aspettavano, con la pancia bella piena. Non sapevamo se c’era qualche posto particolare dove cucinassero così divinamente come si diceva il fish&chips, così tentiamo la fortuna e ci finiamo nel primo ristorante che troviamo: il ristorante di un albergo che fa angolo all’inizio del vialone principale. Ordiniamo ovviamente senza nemmeno leggere il menù (che è servito solo a farci stupire del fatto che stavano già prendendo prenotazioni per le feste di Natale) e… La fortuna ci ha aiutato! Abbiamo mangiato patatine fritte, piselli e pesce panato più buoni che avessimo mai assaggiato, sia in Italia che a Londra. Da leccarsi i baffi! Il tutto spendendo una ventina di sterline in due. E in tutto questo, le finestre del ristorante offrivano una vista meravigliosa del mare. Così, col palato soddisfatto, torniamo al nostro bel pontile e ai nostri 6 km. L’ingresso al pontile costa 2 sterline a persona, e con una sterlina in più danno anche un bel ricordo: un certificato che attesta che il giorno X le persone Y hanno attraversato il pontile più lungo del mondo. La passeggiata lungo il pontile è davvero bella, ci sono panchine per riposarsi e godersi il panorama, oltre ad ottimi spunti per foto meravigliose (di cui lei è un’appassionata). Arrivati alla fine, si trova un bel piazzale con il bar, la stazione del treno, un piccolo museo e un negozio, davvero economico, gestiti dai volontari per il salvataggio in mare. Dato il vento forte e il freddo che sentivamo, decidiamo che il ritorno ce lo saremmo fatto sul treno. All’arrivo ci consegnano l’attestato e ce ne andiamo contenti a fare una passeggiata lungomare. La sabbia là è di un colore particolare, quasi ocra, e piena di minuscoli sassolini sulla riva. Infine torniamo in stazione, pronti per la prossima meta: Chalkwell, il paesino con la splendida vista sul mare, dove arriviamo dopo appena dieci minuti di treno. E’ un vero e proprio paesino, senza niente, senza nessuno. C’eravamo solo noi, la sabbia, il mare e il tramonto. Da qui, oltre ad avere impresso negli occhi delle immagini favolose del mare, abbiamo assistito a due fenomeni altrettanto belli: all’ora del tramonto, su una nuvola che aveva quasi la forma di una fenice, appaiono i colori dell’arcobaleno. L’unico rimpianto è stato quello di non essere riusciti a fotografarla, ma nei nostri ricordi resterà come una delle immagini più belle mai viste. L’altro fenomeno che ci ha colpito è stato vedere in quanto poco tempo si ritirasse il mare, lasciando le barche ferme al porticciolo praticamente posate sulla sabbia. Poco dopo iniziò a fare buio e così, ancora emozionati, decidiamo di tornare a casa.