Il lago delle palafitte! Un weekend sul Lago di Ledro
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7 Agosto 2020 – MOLINA DI LEDRO
Sono i giorni più caldi dell’anno e, oltretutto, questo weekend prevede traffico da bollino NERO. Urge pianificare una partenza “intelligente” per quanto possa essere intelligente mettersi in viaggio questo fine settimana. Ma noi siamo temerari, niente ci ferma e niente ci fa paura. Alle 6.30 del mattino saliamo sulla nostra Harley Davidson con sidecar annesso e dalla provincia di Varese partiamo, direzione Trentino. Prendiamo l’autostrada A4 fino a Brescia Ovest. Una sosta per colazione e benzina all’ultimo Autogrill possibile e poi usciamo dall’autostrada. Qui seguiamo le indicazioni per Trento-Madonna di Campiglio, percorrendo questa strada decisamente panoramica e poco trafficata, già sperimentata in passato. Si costeggia il lago d’Idro e si attraversano borghi pittoreschi tra le province di Brescia e Trento, con case antiche, vecchie fontane zampillanti e piccoli corsi d’acqua. Tutti questi elementi assemblati tra loro rendono il viaggio, anche se lungo, estremamente gradevole, nonchè preludio per una vacanza top. All’altezza della cittadina di Storo lasciamo la strada principale per iniziare la salita per la Valle di Ledro. Prima però attraversiamo il piacevole centro storico di Storo in provincia di Trento. Storo viene così definito da una rima popolare: “ridente e vago, ha per corona i monti e per confine il lago” e non credo vi sia descrizione più adatta per questo piccolo borgo che, purtroppo, attraversiamo solo di passaggio.
Appena oltrepassato il centro, inizia la strada in salita, sufficientemente ampia ma con numerosi tornanti che ci accompagnerà fino al Lago di Ledro, meta finale del nostro peregrinare. Affrontiamo la salita con calma e prudenza ed alle 11.00 siamo a destinazione.
Da Pieve di Ledro s’inizia a costeggiare il lago, ancor più bello di come ricordavamo, fino a raggiungere il nostro hotel a Molina di Ledro.
Siamo già stati ospiti all’Hotel San Carlo la scorsa volta e non vedevamo l’ora di ritornarci. Si tratta di un hotel panoramico con camere con ben 2 balconi affacciati sull’acqua; grandi vetrate negli ambienti comuni con vista a 180° sul lago e terrazza all’aperto con romantici tavoli con vista, dove è possibile usufruire del bar e ristorante. Insomma: una full immersion lacustre per la gioia dei nostri occhi. Il tempo di un caffè e la nostra camera è pronta. Riposiamo un po’ per rigenerarci delle fatiche del viaggio e poi riprendiamo il sidecar per fare il giro completo del lago.
Poche parole per descrivere il lago di Ledro: uno smeraldo tondo circondato da montagne, verdi in questo periodo dell’anno, tipiche di questa zona trentina di pre-montagna. Eh si… perchè l’acqua del lago ha proprio questo intenso color verde smeraldo che, nelle ore pomeridiane, quando il sole è più intenso, diventa quasi turchese.
Ceniamo al ristorante del nostro hotel, su una terrazza quasi sospesa sul lago e attendiamo l’arrivo di mia figlia Clarissa e del suo ragazzo Davide, che sono partiti da casa nel tardo pomeriggio, subito dopo il lavoro. Ero un po’ in ansia per questo loro viaggio in moto, posticipato rispetto al nostro: non conoscevano la strada in quanto non erano mai stati qui e non volevo affrontassero il tratto di strada con i tornanti al buio della sera. Ma va tutto alla perfezione ed alle 20,45 sono già arrivati. Che bravi! Scaricano i pochi bagagli al loro Albergo Alpieve a Pieve di Ledro e poi ci raggiungono al nostro per il resoconto del viaggio e per pianificare la giornata successiva. Clarissa e Davidino alloggiano in un hotel diverso, a 5 km da noi, in quanto il nostro era al completo. Il loro Hotel non è malaccio ma si trova a 150 m. dal lago e quindi meno interessante del nostro. Fortunatamente è economico (Eu 92,00 la camera doppia, colazione esclusa). Bicchierino della staffa, arrivederci a domani e Buona Notte.
8 Agosto 2020 – MOLINA DI LEDRO E RIVA DEL GARDA
Non c’è niente di meglio che svegliarsi il giorno del proprio compleanno ammirando dal letto il panorama del lago di prima mattina, già punteggiato dalle prime canoe. La sera precedente, per non perdere neppure un secondo della visuale notturna, non abbiamo neppure tirato le tende.
Alle 9 abbiamo appuntamento con Clarissa e Davidino per fare colazione tutti insieme al nostro hotel. La sala dispone di grandi vetrate vista lago e la colazione è ottima, con salumi e formaggi trentini (tra cui l’immancabile speck), brioches ed un paio di torte.
Subito dopo prendiamo le moto ed andiamo a Riva del Garda, distante 12 km. da Molina di Ledro. La strada però è, come al solito, tutta tornanti e bisogna procedere con cautela. Riva del Garda è veramente la Regina delle località lacustri del Garda. E’ ancora meglio di come la ricordavamo: il bel lungolago con moli e darsene, le eleganti piazze affacciate sull’acqua, con palazzi d’epoca e tavolini all’aperto, fontane con papere e l’affascinante Rocca, posta su un isolotto artificiale, che ospita il MAG (Museo Alto Garda).
Facciamo un giro per negozi, ma quando la temperatura inizia a salire torniamo a Ledro. Mentre io e Max riposiamo in hotel, Clarissa e Davidino affittano un pedalò e fanno il bagno posizionandosi proprio sotto il terrazzo della nostra camera. Come li invidiamo; e pensare che noi non abbiamo portato nemmeno il costume.
Facciamo merenda con dei grossi “Eiscafè” con panna in attesa del momento della cultura: la visita al Museo delle palafitte del lago di Ledro.
Dovete sapere che, proprio accanto al nostro hotel San Carlo, si ergono alcune palafitte risalenti all’età del bronzo (2.200-1350 a.C). Qui è stato allestito un vero e proprio museo, con possibilità di vedere le palafitte all’interno, nonchè le varie suppellettili del periodo Preistorico.
Per la cena di compleanno abbiamo riservato in hotel il miglior tavolo all’aperto nel punto più panoramico: io scelgo una succulenta tagliata di manzo, Clarissa dei tradizionali spatzle (gnocchetti trentini) mentre Max e Davide scelgono il “Piatto Ledrense” cioè un assortimento di salumi e formaggi del luogo. Per finire, una fetta di Strudel ed una buona torta al cioccolato bianco e limone.
Al termine, facciamo una breve passeggiata nei dintorni, ammirando la vista delle palafitte illuminate e ci diamo appuntamento al giorno dopo per colazione e rientro.
9 Agosto 2020- RITORNO
Dopo una colazione sostanziosa, salutiamo il personale dell’hotel e ci rimettiamo in sella per il viaggio di ritorno. Iniziamo lentamente la discesa, curva dopo curva, con l’aria fresca del mattino; perchè lì, a 600 m. sopra il livello del mare, si sta bene e serve anche il giubbotto. Arriviamo così tranquillamente a Storo, dove noto particolari del bel paesaggio che mi erano sfuggiti all’ andata. Ad esempio scorgo la piazzetta di Storo con un antico caseggiato adornato di gerani, la tipica fontana trentina e, per la gioia dei miei occhi, una bella vasca-lavatoio colma d’acqua.
Poi ricosteggiamo il lungo e stretto lago d’Idro e, all’altezza di Brescia, riprendiamo l’autostrada. Putroppo sono le 11.30 del mattino e in autostrada ci sono 38°. Ho i bollori, il viaggio sembra interminabile e sto male per il troppo caldo e per il troppo sole. Arrivo a casa in uno stato pietoso. Ci vorranno ore al fresco per riprendermi ed un lungo bagno in piscina. Ma credetemi: ne è valsa la pena.
DANI, MAX, CLA E DAVIDINO
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