Il Grande Nord a quattrozampe

Viaggio di 6000 km dall’Italia in auto attraverso Germania e Svezia fino in Lapponia – due adulti una bimba e un cane. Contiene info utili per chi desidera intraprendere un itinerario in Svezia-Lapponia con il quattrozampe di famiglia. Dopo mesi di sogni, organizzazione e attesa il giorno 1 febbraio 2008 finalmente siamo partiti!...
Scritto da: scoiattola
il grande nord a quattrozampe
Partenza il: 01/02/2008
Ritorno il: 16/02/2008
Viaggiatori: fino a 6
Viaggio di 6000 km dall’Italia in auto attraverso Germania e Svezia fino in Lapponia – due adulti una bimba e un cane.

Contiene info utili per chi desidera intraprendere un itinerario in Svezia-Lapponia con il quattrozampe di famiglia.

Dopo mesi di sogni, organizzazione e attesa il giorno 1 febbraio 2008 finalmente siamo partiti! Destinazione: Kvikkjokk, minuscolo paesino del parco nazionale del Sarek, Lapponia, Svezia.

Partecipanti: Lorenzo (43 anni compiuti in viaggio), Ilaria la sottocritta (3mhhm7), Gaia (10), e Rosalina (7, bellissima meticcia pastore tedeso/bernese). Non posso evitare di spiegare PERCHE’ vogliamo proprio andare lassù, come dicono la maggior parte delle persone, al freddo… e poi cosa vai a fare lì..? ho sempre pensato che alle persone che mi fanno questa domanda non serve assolutamente a niente spiegare il motivo… Non capirebbero! ma mi spiego: tutto quanto è iniziato quando Gaia mi ha fatto comprare un libro: “il sogno del lupo” di Ario Sciolari, senza sapere minimamente di cosa trattasse e con la valida motivazione che presenta due bellissimi lupi in copertina… Comprato, letto, direi quasi divorato…Mi sono ritrovata troppo incantata dalle descrizioni degli spazi del Grande Nord e di uno degli ultimi luoghi in Europa ancora selvaggi…E dato che stavo organizzando le ferie di carnevale, il passo è stato fulimineo e fulminante: dobbiamo andare in Lapponia! era diventato il mio sogno e in breve il nostro sogno… Con l’unica condizione di portare con noi la quattrozampe di famiglia, condizione che ho accolto con piacere ma che ha dato un’impronta (hehehhe…Impronta…) molto particolare a tutto il viaggio, senza contare che con noi ci sarebbe stata ovviamente anche Gaia, la nostra bambina.

L’organizzazione del viaggio è iniziata circa 4 mesi prima della partenza, utilizzando una Lonely Planet e il magico Web, ed abbiamo prestato molta attenzione al nostro mezzo, dato che tutto il viaggio è stato effettuato in auto, ed anche al nostro abbigliamento, date le latitudini. Abbiamo seguito i consigli di Ario, lo scrittore-esploratore-guida che è stato il promotore di tutto il nostro sogno ed anche la persona che ci ha affittato la nostra magica baita nel cuore della Lapponia.

ITINERARIO: Il viaggio è stato realizzato con tappe di, al massimo, 600 km al giorno (a parte il primo e l’ultimo giorno, volevamo arrivare a casa e dormire nel nostro lettuccio), intervallato da una tappa in nave sia all’andata che al ritorno.

Questa è stata la nostra tabella di marcia, pianificata prima della partenza e rispettata senza nessun problema: 01.02 Bolzano – Voelkern (Germania) km 860 02.02 Voelkern – Kiel km 298 imbarco e traghetto fino a Goteburg 03.02 Goteburg – Stoccolma km 468 04.02 Stoccolma – Umea km 640 05.02 Umea – Kvikkjokk km 530 dal 06.02 al 11.02 a Kvikkjokk 11.02 Kvikkjokk – Umea km 530 12.02 Umea – Stoccolma km 640 dal 13.02 al 15.02 a Stoccolma 15.02 Stoccolma – Goteburg km 468 imbarco e traghetto fino a Kiel 16.02 Kiel – Bolzano km 1150 . Letto così sembra un grandissimo tour de force… ma in effetti non lo è stato, abbiamo optato per la tratta Kiel-Gotheburg in nave ed è stata una buona idea, da un po’ di respiro dalla strada e ci siamo riposati molto bene, e anche nel ritorno fermarsi qualche giorno a Stoccolma è stata una buona idea. Vorrei precisare che viaggiavamo con una bambina che seppur grandicella ha sempre esigenze maggiori rispetto ad un adulto ed insieme ad un pastore tedesco che ha taaaaanto bisogno di passeggiatine, quindi anche per fare 500 km si partiva la mattina tra le 8 e le 8.30 e si arriva a destinazione sempre nel tardo pomeriggio, per consentire le pause necessarie. Volendo c’è anche la possibilità di mettere l’auto sul treno per tutta la Germania fino a Amburgo, e ci si toglie dalle scatole altri 1000 km, ma era ormai fuori dal nostro budget, e se ci sono delle autostrade che vale la pena di percorrere sono quelle della Germania: pochi o zero lavori in corso e quasi sempre tre corsie, senza contare l’educazione davvero teutonica degli automobilisti.

Uno dei nostri punti interrogativi riguardava lo stato delle strade in Lapponia, avevamo sentito descrizioni terrificanti di lastre ghiacciate invisibili nascoste sotto la neve… ma è andato sempre tutto benissimo, in effetti all’andata da Stoccolma in poi c’era neve sulla strada, e da Luleo in poi non ne parliamo, l’asfalto era sotto un bello strato di neve … ma eravamo pronti al peggio e il nostro mezzo (un 4X4) aveva pneumatici invernali e siamo andati sempre dappertutto senza catene, a parte il problema che abbiamo avuto all’arrivo a Kvikkjokk quando siamo sprofondati nella neve… ma questo è un altro argomento.

CANE: Vorrei precisare per amore di quattrozampe che Rosalina era alloggiata nel bagagliaio aperto con copertina termica, e avendo il box sul tetto nel bagagliaio ci stava pure sdraiata.

In nave poteva stare in cabina oppure nel ponte dedicato, ma si è trattato di una notte ed i momenti di solitudine quando eravamo a cena o colazione sono stati ampiamente ripagati da certi wurstelini buonissimi del ristorante. A Stoccolma siamo rimasti malissimo perché i cani generalmente non sono accettati nei ristoranti, e quando innocentemente siamo entrati nel mercato coperto con Rosalina (non era affisso nessun avviso di NO DOG ENTRY o qualcosa di simile) qualcuno ha gridato allo scandalo, nel vero senso della parola urlando: “Skandal! Skandal!”. Quindi i pranzi a Stoccolma li abbiamo consumati ai baracchini degli hot-dog che si trovano dappertutto nelle strade, e che sono buonissimi, ma con quel freddo non è il massimo mangiare all’aperto. Invece in Lapponia Rosalina si è divertita come una pazza, la neve lì e asciutta e secca, sembra finta, anche se ti riempi di neve basta spolverarsi con le mani e viene via tutta, quindi ideale per giocarci dalla mattina alla sera.

STRADE: Prima di partire abbiamo pensato a lungo se percorrere la E45 che da Gotheburg sale direttamente al Nord, oppure allungare un pochettino la strada e passando da Stoccolma salire lungo la E4. Purtroppo abbiamo trovato molte poche informazioni a riguardo… ora, non sappiamo in che condizioni fosse in febbraio la E45 dato che infine abbiami deciso per la E4, ma se non siete equipaggiati con gomme chiodate è meglio lasciar perdere la E45 e farvi da bravi bambini la vostra bella autostradina E4. Se ambite all’avventura, a noi è bastata la strada tra Jokkmokk e Kvikkjokk, 120 km di pura Lapponia, con tutti gli occhi puntati avanti con l’ansia degli alci che si catapultano sulla strada (ai bordi della strada la neve è altissima e devono saltare…Dai che scherzo, ma è vero che ti capitano all’improvviso).

DOVE ABBIAMO DORMITO: Gli alberghi/hotel/b&b sono stati scelti in base a diversi criteri: 1)prezzo 2)cani accettati 3)lungo il percorso, 4)per noi era anche importante che ci fosse un bagno solo per noi (in Svezia usano molto il b&b con bagno in comune) e che ci fosse 5)un parcheggio; inutile dire che tutti i criteri dal secondo in poi cozzavano con il primo, ma alla nostra età J abbiamo pensato che se dobbiamo ciucciarci 6000 km, cerchiamo almeno di goderceli e concediamoci anche delle soste perlomeno gradevoli. 1) La prima notte durante il viaggio abbiamo scelto a caso una pensione tipica lungo la strada, siamo usciti dall’autostrada e ci siamo fermati all’insegna più luminosa del paese, che per nostra fortuna corrispondeva ad un alberghetto dove i cani erano permessi, una bella stanza con colazione, e sono stati così carini da prepararci anche una piccola cena con qualcosa di caldo.

2) La seconda notte l’abbiamo trascorsa sul traghetto della STENA LINE, e qui apro un capitolo a parte: se intendete andare in Scandinavia con il traghetto, e avete un cane, dovete prima di tutto informarvi molto bene sulle normative per l’importazione di animali domestici, perché il cane deve essere vaccinato contro la rabbia minimo 120 gg. Prima di un esame sierologico necessario, e deve avere il passaporto europeo; secondo, la Stena Line è l’unica compagnia navale che consente, salvo variazioni recenti, di tenere il vostro cane con voi nelle cosiddette “cabine per cani”. Sono cabine come le altre, di tipo esterno a 4 cuccette, e si trovano tutte insieme in un corridoio riservato della nave, che dà accesso ad un piccolo ponte aperto dove i cagnetti possono uscire e fare i bisognini. In cabina c’è una cuccia, sacchettini per la cacca, e per il resto è una cabina come le altre, secondo noi molto carina e confortevole, i letti sono a castello, con quelli di sopra del tipo che si apre, come nei treni, e forniti di lenzuola, trapuntina e cuscini immacolati, vengono anche forniti asciugamani piccoli e grandi; in ogni cabina c’è un piccolo bagno con doccia e anche la tv (per addormentarsi i programmi danesi sono il massimo). Tutto è pulito e in ordine, molto piacevole. Abbiamo prenotato il traghetto circa 4 mesi prima del viaggio, on line nel sito della Stena Line, risparmiando sul prezzo perché i prezzi variano a seconda del giorno della partenza e prima prenoti meno spendi. Contemporaneamente alla prenotazione della cabina abbiamo prenotato il buffet scandinavo e la colazione. In alternativa si può prenotare la cena al ristorante con menù à la carte, ma il buffet scandinavo a noi è piaciuto molto, abbiamo assaggiato molte specialità scandinave e c’è molta scelta di cibi e bevande. La colazione si consuma nello stesso ristorante ed è molto ricca e varia. Sulla nave si trovano anche dei bar ed uno shop dove trovi cosmetici, alcolici, dolciumi, insomma un duty free, e si può pagare tutto in euro o corone svedesi. E poi ovviamente ci sono le slot machine dappertutto.

3) All’andata abbiamo dormito una notte in un B&B in stile inglese molto carino che si trova in un sobborgo di Stoccolma, si chiama Atum B&B ed è gestito da una coppia svedese, cordialissimi, tutto arredato in puro stile Ikea, veramente molto accogliente e con colazione abbondantissima. Hanno anche loro una cagnolina, una piccola terrier molto carina che con la nostra non andava molto d’accordo ma veniva tenuta al piano inferiore.

4) Un altro albergo in cui abbiamo sostato una notte sia all’andata che al ritorno è stato lo Scandic Umea Syd a Umea, che è un tipico albergo utilizzato da persone di passaggio, ma comunque accogliente, abbiamo cenato due volte al ristorante dell’albergo ed eravamo anche abbastanza soddisfatti, ma vorrei precisare che non si può pretendere in Svezia, almeno dalla nostra esperienza, di cenare come in Italia, però si può stare sicuri che in ogni ristorante ci sono piatti per bambini a prezzi speciali. I cani sono accettati ma non possono entrare le ristorante.

5) A Stoccolma abbiamo alloggiato allo Scandic Hasselbacken (la catena degli Scandic si trova in tutta la Svezia ma sono alberghi anche molto differenti uno dall’altro ma che assicurano un buon standard minimo, e tutti accettano cani), l’unico albergo che si trova sull’isola di Djurgarden, proprio accanto a molte attrazioni quali Skansen, il museo Vasa, il museo Nordiska, il museo biologico, l’acquario, il parco di Pippi Calzelunghe, ed è molto ben servito da collegamenti quali traghetti e autobus, e nella bella stagione anche il tram. Un’esperienza che a noi è rimasta piacevolmente impressa è stata arrivare la prima volta al Gamla Stan (centro storico di Stoccolma) con il traghetto da Djurgarden: è bellissimo arrivare dal mare! Arrivando si ha un bel colpo d’occhio delle antiche case che si affacciano sul mare, si attracca proprio al Gamla Stan e lì si possono fare tutti i vari giretti tra Palazzo Reale e musei vari, e poi si può tornare a Djurgarden con l’autobus dalla Stazione Centrale. Il biglietto del traghetto da Djurgarden al Gamla Stan non è compreso nella Stockholm Card.

6) Ma in assoluto il posto migliore dove abbiamo alloggiato è stata la nostra stuga (baita) a Kvikkjokk! Immersa nel bosco, si arriva da un sentiero costeggiato da betulle e pini imbacuccati di neve. La prima volta che siamo arrivati era tardo pomeriggio ed era buio pesto come in piena notte, percorrendo un sentierino tra la neve in mezzo alla foresta, abbiamo visto sbucare dalla notte queste finestrelle con tutte le lucettine accese come fosse Natale (è un’usanza in tutte le case svedesi, in particolare in Lapponia), e in casa la stufa finlandese di ghisa era accesa e l’aria profumava di legna di betulla… che sogno! LA LAPPONIA: A Kvikkjokk la prima sensazione che ho provato è di essere stata letteralmente teletrasportata in un altro pianeta: la luce, i colori, il silenzio sono molto diversi da quelli a cui sono abituata. Il sole non si alzava più di tanto dall’orizzonte per tutto il giorno, le ore di luce erano circa 7/8, comunque sufficenti per poter passeggiare con le ciaspole lungo i sentieri battuti dai gatti delle nevi dagli abitanti del paese (circa 12 in inverno). Abbiamo avuto giornate bellissime, senza una nuvola, con neve e cielo che concorrevano a creare le sfumature di rosa e azzurro più incredibili e pure che io abbia mai visto, ma non ci siamo mai allontanati più di tanto dalla base da soli, primo perché la neve era altissima (circa 1,5 m) e quindi se il sentiero non era battuto non andavi da nessuna parte, e poi comunque ti rendi conto di trovarti in una regione poco abitata e non è il caso di perdersi. Abbiamo fatto qualche giro nei dintorni ed una volta il nostro “appoggio” lappone, il mitico Bjorn, ci ha portato a vedere le rapide all’imbrunire. Al mattino quando uscivamo da casa trovavamo sempre nuove tracce di alci ed altri animali del bosco e per Gaia era molto emozionante. Noi abbiamo portato da casa quasi tutto quello che serve per farci da mangiare, comunque a Jokkmokk (a 120 km) si trovano ben due supermercati molto ben forniti. Un giorno abbiamo preso il pullman, alle 5.30, per andare a Jokkmokk a visitare il mercato invernale, che si tiene per circa una settimana ogni anno. E’ un grande mercato dove le mercanzie dei Sami si mescolano con merce di ogni tipo. Per la gente del luogo e per i Sami è un mercato molto importante, dove si concentrano la maggior parte delle loro entrate. A Jokkmokk si trova anche il museo Ajtte, ma purtroppo quel fatidico giorno era troppo affollato e si è visto ben poco.

Se non si è capito, un pezzetto di bianca e magica Lapponia invernale è e rimarrà sempre nel nostro cuore… tutta la Svezia è bella, ma la Lapponia è semplicemente magica. Con il vostro quattrozampe insieme a voi sarà ancora meglio.



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