Il grande nord
18 luglio Durante la pausa pranzo (si, oggi ancora si lavora) andiamo in stazione a Lugano a comprare i biglietti Inter-Rail (2 zone: B e C) e riservazione del primo treno letto della sera stessa, destinazione Berlino. La sera partenza da Lugano in cuccetta fino a Francoforte, dove abbiamo fatto colazione e siamo subito ripartiti per Berlino.
19 luglio Arrivo a Berlino in mattinata e subito visita allo storico “muro”, poi giro a piedi da Alexanderplatz fino in centro, attraverso le più importanti attrazioni di Berlino. Pausa rigenerante in Potsdamplatz e poi rientro alla stazione, da dove prendiamo il treno per Copenhagen. E’ stata un po’ massacrante la giornata, ma così la prima capitale l’abbiamo vista.
20-21 luglio Dopo una bella dormita in treno e relativo traghetto (quasi non ci siamo accorti di niente) siamo arrivati a Copenhagen. Preso subito un albergo (Ibis) e fatto un bel giro a piedi per il centro. Al pomeriggio la camera in albergo era pronta, quindi una bella doccia ci vuole proprio. Alla sera nuovamente giro in città, cena e qualche birra in un pub. Subito ci siamo resi conto delle bellezze locali. Il giorno seguente visita alla Sirenetta e altre attrazioni, il tempo non è dei migliori, quindi il pomeriggio ci siamo ritirati nell’Hardrock Café a meditare davanti ad alcune birre e pianificare in grandi linee le prossime giornate. La sera purtroppo perdiamo la coincidenza prevista a Malmö (il treno ci parte proprio sotto il naso, volevamo raggiungere Stoccolma), quindi il tutto è rimandato a domani mattina. Ricerca albergo a Malmö, ma purtroppo sono tutti occupati (almeno quelli che abbiamo provato), ritorno a Copenhagen all’Ibis che aveva ancora un paio di stanze singole libere.
22-23 luglio Levataccia, ma abbiamo il tempo di recuperare in treno. Appena arrivati a Stoccolma abbiamo trovato un hotel (camera senza finestre) e organizzato i prossimi giorni. Visita obbligatoria a Gamla Stan (la città vecchia), ma il tempo non ci facilita le cose, giro a piedi dell’isolotto Skeppsholmen. Fortunatamente il giorno seguente il sole è con noi, quindi noleggiamo delle bici per fare il giro dell’isola Djurgarden, poi un giro in centro nelle vie più bazzicate e commerciali. In serata ci aspetta una nave “da crociera” ad un prezzo da “barboni” con la quale raggiungeremo Turku ed in seguito Helsinki.
23-24 luglio Verso sera ci imbarchiamo sulla nave Amorella: sembra di entrare in un albergo, c’è tutto quello di cui si può aver bisogno. Bar, ristoranti, musica live, discoteca, supermercato, ascensori e bella gente. Sappiamo che non si dormirà molto, anchè perchè il panorama sul ponte della nave ci lascia ammutoliti. Alle 23.30 era ancora tramonto, alle 2 invece già alba, buio non è mai stato. Verso le 5 di mattina ci siamo appisolati per un paio d’ore, poi arrivo a Turku e subito prendiamo il treno per Helsinki. Preso albergo e via in giro per la città e alla scoperta del mercato all’aperto. Davide si rende conto che forse la Finnlandia è il posto dove verrà a morire (a tempo debito). Alla sera cena in un tipico ristorante lappone, dove abbiamo assaggiato per la prima volta la carne di renna. Il giorno seguente giro in barca per ammirare alcune attrazioni comodamente seduti, poi pranzo nuovamente al mercato e al pomeriggio partenza verso nord, prossima tappa Tampere.
25 luglio A Tampere siamo capitati proprio nel giorno in cui il paese festeggiava chissà cosa. Trattandosi di una città universitaria abbiamo trovato una marea di gente in giro, soprattutto nel parco che costeggia il fiume, pare che qui ci si ritrovi al parco con qualche cassa di birra per passare la serata. Alle 23 il cielo è ancora chiarissimo.
26-27 luglio La mattina presto si parte nuovamente verso il nord. Tappa a Oulu per il pranzo e subito partenza per Rovaniemi, capitale della Lapponia, città di Babbo Natale, in vicinanza del Circolo Polare Artico. Trovato subito un ostello comodo e accogliente. Anche qui c’era una festicciola di paese, cenato a base di salmone e renna poi siamo andati a prendere il sole (qui si usa fare così dopo cena). Tanta gente al parco sotto il sole serale, chi beve, chi mangia, chi fa sci nautico, fino alle 23 siamo rimasti li, poi il sole è scomparso dietro una montagna, quindi siamo tornati in centro a bere qualcosa e poi a letto (è chiarissimo, come si fa a dormire…). Il giorno seguente siamo andati al villaggio di Babbo Natale dove ci sono alcune cose da visitare: ufficio postale di BN, Circolo Polare Artico, Hasky Center e molti negozi di souvenir. Al pomeriggio ritorno a Rovaniemi e tappa rigenerante in un pub Irlandese dove abbiamo tastato alcune grappe di more artiche e mirtilli, oltre a qualche pinta di birra. Tutte ottime.
28 luglio Verso mezzogiorno prendiamo un pullman che ci porterà a Capo Nord, uno degli obiettivi del viaggio. Dopo 12 ore di bus con un autista soprannominato “Mika Hakkinen” e facendo slalom tra branchi di renne, finalmente arriviamo a Capo Nord, ma il tempo è dei peggiori. Tira un vento da paura a inizia a piovere. E come se non bastasse scopriamo che bisogna anche pagare l’entrata (roba da matti). Purtroppo non abbiamo visto il sole di mezzanotte, però abbiamo dormito all’aria aperta. Fortunatamente abbiamo trovato almeno un posto coperto, mentre due francesi in bicicletta si sono presi una lavata da paura. Comunque fa freddo e il vento non aiuta di certo, io sono riuscito a dormire qualche ora, Davide invece ha bestemmiato tutta la notte. Appena possibile andiamo via, troppo freddo fuori, oltre alla pioggia, al vento e alla nebbia.
29 luglio Con il primo pullman disponibile rientriamo a Honningsvag che è un paesello prima di Capo Nord, il vento aumenta e porta via tutte le nuvole, cerchiamo un bus per tornare su a Capo Nord, ma non c’è ne sono, comunque anche da qui lo spettacolo non è per niente male. Una bella tappa nel pub del paese ci vuole proprio, il barista ci fa provare la birra che fa lui personalmente (non male). Poi una passeggiata lungo il porto, ma nonostante il sole fa freddo, molto freddo, quindi andiamo in un ristorante a scaldarci le ossa e mangiare uno spezzatino di renna, mentre aspettiamo il bus della notte che ci porterà giù per la Norvegia.
30 luglio Le prime due ore di bus sono veramente uno spettacolo, panorama mozzafiato ed il sole splende sempre. Arriviamo ad Alta senza problemi, cambiamo il bus e l’autista, ma c’è un problema tecnico (un bip-bip che suona). Alla fine decidono di portarci in taxi a prendere un altro bus scassato che ci porterà a Tromsö, dove ci sarà la coincidenza con un altro bus per Narvik. Fortunatamente eravamo in pochi (la vecchia asiatica, i due francesi e qualche altro viaggiatore). A Narvik c’è un po’ di tempo libero per andare a mangiare e sgranchirsi le gambe. Si riparte e dopo qualche ora finalmente arriviamo Fauske dove riprendono le linee ferroviarie, purtroppo non è possibile riservare una cuccetta, perchè è troppo tardi e siccome non possiamo aspettare, ci prendiamo due posti normali e buona notte. Dopo 10 ore arriviamo a Trondheim dove facciamo subito un giro in centro e nel quartiere vecchio, un bel pranzo in un ristorante Italiano non ce lo leva nessuno (quando ci vuole ci vuole!). Visita di alcune attrazioni del posto, tappa al pub King’s Kross e poi cena a base di pizza. Dopo 3 notti senza un letto finalmente ci aspetta una cuccetta in treno.
31 luglio-1 agosto Mai dormito così bene in treno, sarà la stanchezza. Un compagno di cuccetta ci ha dovuti svegliare ad Oslo, altrimenti chissà dove saremmo finiti. Comunque siamo arrivati ed il tempo non è dei migliori, cerchiamo subito un hotel e facciamo una doccia (finalmenteeeeee). Visitiamo la città, ma presto inizia a piovere, pranzo in un ristorante. Visitiamo ancora qualche attrazione della città e ceniamo piuttosto presto, alle 21 siamo già in albergo e da domani ci aspettano circa 30 ore di treno per tornare a casa.
2-3 agosto Il tempo è sempre brutto, inoltre la notte comincia a fare buio (non siamo più abituati). Fortunatamente i treni sono tutti in orario e non ci sono contrattempi, quindi basta avere pazienza, tanta pazienza. Tra Copenhagen e Hamburg abbiamo il tempo per sgranchirci perchè il treno è sul traghetto e fortunatamente si può cazzeggiare in giro per la nave (ben assortita). Davide compera qualche sacchetto di “gommini” per riempire la pancia. Io compero una bottiglia di Jägermeister per affrontare la notte. Dopo vari cambi di treno, finalmente arriviamo a Lugano, dove fa un caldo da paura. Siamo distrutti, ma ne è valsa la pena. E domani si torna a lavorare, che bello.
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