Il Grand Canyon d’Europa: a meno di 200 chilometri dall’Italia c’è uno dei luoghi più incantevoli del Vecchio Continente

2 giorni intensi in mezzo alla natura, con viste mozzafiato e stupendi panorami.
Scritto da: Gabry1962
il grand canyon d'europa: a meno di 200 chilometri dall'italia c'è uno dei luoghi più incantevoli del vecchio continente
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Da sempre una delle destinazioni più amate da chi viaggia in moto, ma non solo, le Gole del Verdon sono riconosciute all’unanimità come il “Grand Canyon d’Europa”. Facilmente raggiungibili dall’Italia in appena 3 ore dal confine, ecco perché vale la pena metterle in lista per un viaggio d’estate.

Diario di viaggio sulle Gole del Verdon

Giorno 1: Ivrea, Embrun, Moustiers Sainte-Marie 

Partenza in mattinata dai dintorni di Ivrea, oltrepassiamo il colle del Monginevro per poi arrivare in Francia. Attraversiamo Briançon per poi fare una sosta pranzo ad Embrun.

Dopo aver lasciato l’auto nel libero parcheggio Rue de la Liberté (dove si trova una lavanderia automatica) arriviamo in Place Eugene Bathelon, bella piazza centrale contornata da vari locali e case colorate. A dire il vero, parecchi luoghi di ristoro erano chiusi. Proseguiamo nella via centrale pedonale per poi consumare all’aperto, sotto gli alberi, due panini presso il bar l’Entracte. Sorpresa non piacevole. Gli uccelli che si trovavano sugli alberi, hanno pensato bene di lasciare il loro ricordino sulla maglietta di mio marito, peccato.

A seguire raggiungiamo la Tour Brune e la cattedrale Notre Dame du Real, con lavori esterni in corso. L’interno non è male, ma la bellezza della chiesa sta nel portale romanico con colonne sorrette da leoni accovacciati. Bel rosone centrale. Lì vicino i giardini con un belvedere sulla Valle della Durance. Con l’auto raggiungiamo il vicino lago, ma al momento di scendere un acquazzone ci coglie di sorpresa.

Proseguiamo quindi per Moustiers Sainte-Marie dove abbiamo pernottato una notte presso l’hotel Colombier al costo di euro 101.00 a notte (senza colazione). Questo magnifico paesino, arroccato tra due rupi, lo raggiungiamo dopo circa due ore di strada, percorrendo inizialmente strade con ai lati stupendi paesaggi naturali, un pezzo di autostrada, A51, per poi attraversare altri bei paesaggi di colline a terrazzo di ulivi.

Verso le 16.00 iniziamo il giro del paese, molto carino e caratteristico, oltre che turistico. Diviso da un torrente, ha strette viuzze in salita, sembra un presepe: dominato da una stella dorata è pieno di fascino con i suoi vicoli, le piccole piazze, le sue fontane, botteghe e negozi, e case dalle facciate colorate. In alto si nota una bella chiesetta, la Cappella di Notre-Dame-de-Beauvoir che decidiamo di raggiungere percorrendo un ripido sentiero con i suoi 262 scalini. Ci vuole una mezz’oretta, la salita è tosta con pietre consumate, si rischia di scivolare. In cima la chiesa trecentesca non è niente di che, se non per la posizione.

Cena presso il Ristorante La Cantina, dove si è mangiato bene, senza prenotazione.

Giorno 2: Gole del Verdon e Lac de Sainte-Croix

lac de sainte-croix

Iniziamo con il percorrere il versante nord (rive droite) delle gole del Verdon. Partendo da Moustiers, si prende la D952, direzione Castellane. Lungo il percorso ci sono diversi belvedere: il primo spettacolare è Belvedere du Galetas che si raggiunge dopo circa 7/8 km, dal quale si gode una panoramica dall’alto sul Ponte de Galetas, che divide il lago di Sainte -Croix dalle gole. Un’altra sosta la facciamo al Belvedere du Mayreste. Si arriva e si supera La Palud-sur-Verdon sino al belvedere du Pointe Sublime. Si lascia l’auto al parcheggio (pagamento 1.50 dopo 15 minuti gratis) e si percorrono circa 600 metri per giugere al belvedere. Più avanti, prima del tunnel, una strada sulla destra conduce al belvedere du Couloir Samson. È una strada senza uscita, dove si può prendere un sentiero che porta al fondo delle gole (noi non lo abbiamo fatto). Proseguiamo sino al ponte Carajuan, e dopo una foto, arriviamo al ponte de Soleils, dove svoltiamo a destra per fare il versante sud (rive gauche). La strada inizia con il costeggiare il livello del fiume, per poi salire sino a vedere il borgo di Trigance. Anche da questa parte numerosi belvederi: Balcons de la Mescia, dove il fiume Artuby si getta nel Verdon, Pont de L’Artuby a 160 metri di altezza, all’uscita del tunnel du Fayet, dove sulla destra si trova un ampio spazio panoramico.

Sosta all’hotel Gran Canyon dove pranziamo con un’insalatona. Scolliniamo il Col d’Illoire, a circa 1000 metri di altezza, per poi ammirare in lontananza il lago di Sainte-Croix. Alla fine del percorso del versante sud, si arriva ad Aiguines. Prima di arrivare nel borgo, una deviazione a piedi sulla destra, porta alla cappella Saint Pierre des Liens, dalla quale si gode un spettacolare belvedere sul castello e sul lago.

gole del verdon

Da Aiguines scendiamo verso il lago sino ad arrivare al Pont du Galetas. Da qui iniziamo a fare il giro del lago (40-50km) con numerose fermate panoramiche e con visita al paesino Sainte Croix du Verdon, dove fra l’altro consumiamo un gelato nella Taverne du Lac.

Concluso il giro, ci avviamo verso La Palud dove abbiamo pernottato una notte presso l’Hotel Le Provence en Verdon, al prezzo di euro 132,00 con colazione.

Ceniamo nel loro ristorante Styx una buona cena (60 euro).

Giorno 3: Giro delle Cretes e Castellane

castellane

Dopo aver fatto colazione ci rechiamo a ritirare le 2 bici elettriche (costo di euro 60.00 per tre ore presso Verdon-e-bike (pagamento in contanti), prenotate il giorno precedente ed iniziamo a fare il giro delle Cretes, un circuito di 23 km con la presenza di vari punti panoramici sulle gole. Bello il giro, però avendo già fatto il giorno precedente il giro delle Gorges du Verdon, l’ho reputato un po’ un doppione, anche se devo dire che in certi punti le gole si vedono più ravvicinate. Dopo il giro in e-bike, tappa a Castellane, dove pranziamo in uno dei bar che si trovano in centro (Cafè Fontaine).

Da basso si vede la Chapelle Notre-Dame de Roc che domina il paese, raggiungibile con percorso a piedi della durata di mezz’ora, che però non facciamo in quanto ci aspettano ore di strada per il rientro in Italia. Attenzione alle multe stradali, sia io che mio fratello qualche settimana prima, l’abbiamo ricevuta: la mia, velocità consentita 80 – velocità considerata 81 totale 45.00 (Direzione Malijai verso L’Escaleb).

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