Il Golfo dei Poeti e Le Cinque Terre a 5 Stelle

Le Cinque Terre, riconosciute dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, sono oggi Parco Nazionale ed Area Protetta. I cinque paesini di Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso, dislocati su un’area di 10 km, sono incastonati tra le rocce a strapiombo sul mare in un susseguirsi e alternarsi di promontori rocciosi, colline...
Scritto da: giogio77
il golfo dei poeti e le cinque terre a 5 stelle
Partenza il: 29/04/2006
Ritorno il: 01/05/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Le Cinque Terre, riconosciute dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, sono oggi Parco Nazionale ed Area Protetta. I cinque paesini di Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso, dislocati su un’area di 10 km, sono incastonati tra le rocce a strapiombo sul mare in un susseguirsi e alternarsi di promontori rocciosi, colline verdissime, terrazzamenti sul mare, baie e piccole spiagge. Le Cinque Terre sono riuscite a mantenere nel tempo valori naturali e ambientali incomparabili e di straordinaria bellezza. Qui nasce il noto vino da tavola DOC Cinque Terre, la Vernaccia di Corniglia e il raro e pregiato Sciacchetrà, vino dolce e liquoroso prodotto da uve passite. Quindi le Cinque Terre sono un paesaggio unico al mondo dove uomo e natura convivono, da sempre, in straordinaria armonia. L’Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre per regolare il flusso turistico nella zona e mantenere intatto il territorio ha “regolamentato” la fruizione dei servizi offerti al turista. Tra le tante iniziative c’è l’introduzione della Cinque Terre Card, uno strumento utile per semplificare la visita alle Cinque Terre e un aiuto per preservare il territorio delle Cinque Terre visto che i proventi così ricavati dall’ente parco sono destinati al recupero del territorio per salvare le Cinque Terre. La Card costa 5, 40 € al giorno e consente un numero illimitato di viaggi sui treni del tratto Levanto – La Spezia, e viceversa, e l’accesso a tutti i percorsi pedonali compresa la Via dell’Amore (il cui transito costa normalmente 3 €).

Il primo giorno, arrivati a La Spezia, dopo aver parcheggiato l’automobile, siamo andati in Stazione. Qui abbiamo fatto la Cinque Terre Card e siamo saliti sul treno che collega tutti e cinque i paesini delle Cinque Terre. Prima destinazione: Riomaggiore. Per raggiungere le Cinque Terre, infatti, conviene affidarsi ai comodi e frequenti collegamenti ferroviari. Inoltre il treno non è assolutamente invasivo dal punto di vista ambientale dal momento che passa quasi tutto il tempo in galleria ed è una specie di metropolitana che fa la spola da una paese all’altro.

In circa 10 minuti arriviamo alla Stazione di Riomaggiore e facciamo un breve giro del paese che a nostro avviso è il meno bello fra i cinque. Riomaggiore è tutto raccolto in una stretta vallata sviluppatosi verticalmente su una scogliera degradante verso il mare. Il paese si sviluppa lungo la via principale ottenuta coprendo il torrente Rivus Major che dà il nome al borgo mentre le alte case color pastello di pietra e ardesia tutte addossate le une alle altre sono intersecate da ripide scale e scalinate. Terminato il nostro giretto, da Riomaggiore, nei pressi della stazione, imbocchiamo la celebre Via dell’Amore, il sentiero più famoso delle Cinque Terre che collega Riomaggiore a Manarola. La “Via dell’Amore” è una passeggiata lastricata di circa 1 km, a picco sul mare circondata dalle verdi colline e in parte scavata nella roccia, con dei fantastici scorci sulla costa sottostante e sul mare aperto. La Via dell’Amore è una meta fissa ed irrinunciabile per coppie di innamorati e turisti ma anche di chiunque metta piede in questi fantastici posti. Il sentiero non presenta alcuna difficoltà, è comodo, curato, si percorre passeggiando in 30 minuti e di solito è pieno zeppo di turisti. Il pedaggio per attraversarla è di 3 €, se però si possiede la Cinque Terre Card non si pagherà altro. Nei punti più panoramici del percorso sono state sistemate delle panchine che consentono piacevoli soste e anche noi ne approfittiamo per mangiare il nostro pranzo a sacco. Dalla via dell’Amore una scalinata scende fino alla Stazione di Manarola, da dove, attraverso un tunnel, si arriva in paese.

Manarola, il secondo paesino delle Cinque Terre, è un bellissimo e pittoresco borgo arroccato su una grande e scoscesa scogliera di roccia scura, circondato dalle tipiche terrazze con vigne, uliveti e muretti a secco. Delizioso il piccolo porticciolo riparato in una gola chiusa tra due speroni rocciosi. Bella la passeggiata per il centro storico con Via Roma, la via principale del borgo che sorge sulla copertura del Rio Groppo, piena di negozietti tipici, e i carruggi fiancheggiati dalle alte case colorate e le terrazze sul mare. Scendendo verso Punta Bonfiglio si arriva alla stradina che gira intorno alla Punta dalla quale si può godere del migliore colpo d’occhio sul paese e si possono fare le migliori fotografie del borgo. Terminato il giro turistico da Manarola ci dirigiamo verso Corniglia imboccando il pianeggiante sentiero azzurro che costeggia il mare tra olivi, oleandri e macchia mediterranea. Il sentiero è molto bello, si percorre in circa 1 ora e non presenta particolari difficoltà, se non dei brevi tratti in salita. L’ultimo tratto del sentiero però, oltre che dalla lunga spiaggia di ghiaia e ciottoli di Corniglia, è caratterizzato dalla “Lardarina”, un’erta scalinata “spezzagambe” di 365 gradini che conduce direttamente al centro di Corniglia, l’unico che non affaccia direttamente sul mare. Volendo, invece della scalinata, si può aspettare il pulmino ecologico (gratuito per i possessori della 5 Terre Card) che collega la Stazione di Corniglia al centro del paese.

Corniglia è un paesino molto suggestivo e caratteristico arroccato su uno sperone roccioso circondato dai vigneti. E’ il paese più piccolo e meno turistico delle Cinque Terre ma offre una vista panoramica incantevole. L’abitato, circondato dalle colline intensamente coltivate a vigneti, si sviluppa lungo via Fieschi, la strada principale che ha un andamento parallelo alla costa con i suoi negozietti tipici e le case che da un lato affacciano sulla strada e dall’altro guardano il mare. Dopo un giro in paese attraversando via Fieschi e ammirando la trecentesca Chiesa di San Pietro in stile gotico – ligure riprendiamo il nostro cammino attraverso il sentiero azzurro che in circa 1 ora e 20 ci condurrà a Vernazza e che è certamente meno agevole del precedente. Il sentiero, attraverso un bosco verdissimo, è arduo e talmente stretto da costringerci a camminare l’uno dietro all’altro. La vegetazione mediterranea è a tratti invadente, ci sono tantissimi gradini naturali e irregolari e alcuni tratti del sentiero sono a strapiombo sulla scogliera e senza alcuna protezione. Lo spettacolo però ripaga la fatica visto che il sentiero si apre su tratti di costa davvero spettacolari con panorami da cartolina e in un tratto scende proprio sopra la spiaggia di Guvano, la più nota e selvaggia delle Cinque Terre. Verso la fine poi il sentiero è quasi tutto in discesa e in prossimità di Vernazza la visione sull’abitato sottostante è bellissima. Vernazza è un autentico gioiello e tra i paesi delle Cinque Terre è quello che più degli altri ha conservato il caratteristico aspetto di borgo di mare grazie al suo comodo e sicuro porticciolo naturale. Arroccato su uno scoglio proteso verso il mare e racchiuso in un anfiteatro naturale di roccia Vernazza è un elegante borgo con belle case ornate da logge e porticati e la bellissima piazzetta panoramica situata di fronte al porticciolo. Il delizioso porticciolo è dominato dalla Chiesa di Santa Maria di Antiochia, costruita interamente in pietra che sembra uscire direttamente dall’acqua e dalla Fortezza dei Doria che oggi ospita un ristorante. Dalla Piazzetta si può salire sul punto più alto del paese dove tra le torri di vedetta e i tratti di mura svetta il Belforte, la bella torre cilindrica panoramica. Si arriva così in cima e per accedere alla terrazza e alla torre si deve pagare 1 € ma ne vale veramente la pena. Ritornati nella piazzetta, dopo un po’ di relax e un gelato, riprendiamo la via della Stazione e in 20 minuti di treno ritorniamo a La Spezia. La sera adiamo a cena in un bel ristorante sulle colline spezzine con una bella vista sulla città sottostante e poi andiamo a fare un giro a Portovenere, distante 13 km da La Spezia, con la sua suggestiva piazzetta dominata dalle alte case torri illuminate.

Il secondo giorno, ritornati alla stazione di La Spezia prendiamo il primo treno in direzione nord per Monterosso, l’unico paese delle Cinque Terre che non eravamo riusciti a vedere il giorno precedente. Purtroppo le condizioni meteo non sono favorevoli come il giorno precedente ma non ci scoraggiamo. In 30 minuti di treno arriviamo alla Stazione di Monterosso. Monterosso è il più grande, famoso e attrezzato dei paesi delle Cinque Terre. Raccolto in una piccola e incantevole insenatura circondata da colline ricoperte di vigneti ed uliveti, è diviso in due zone: Monterosso Antica e Fegina, separate dalla medievale Torre Aurora. Appena arrivati ci dirigiamo verso la lunga spiaggia di Fegina con la ciclopica Statua del Gigante, proprio in riva al mare, e dopo una passeggiata sul lungomare, dove si snoda il moderno e attivo quartiere residenziale pieno di ristoranti, bar e alberghi, ci inoltriamo per il centro storico di Monterosso Antica. Monterosso Antica, come gli altri centri delle Cinque Terre, è caratterizzato dalle tipiche case-torri attraversate e divise tra loro dagli stretti carruggi. Qui, in uno dei tantissimi negozietti tipici, acquistiamo il famoso limoncello di Monterosso e il pesto rosso e ci fermiamo a pranzo in una focacceria gustando due buone focacce liguri. Dopo pranzo ammiriamo la gotica Chiesa di San Giovanni Battista con la sua facciata a righe bianche e nere, visitiamo i resti del Castello a strapiombo sul mare e facciamo una passeggiata lungo i primi metri del sentiero che porta a Vernazza e che offrono un magnifico colpo d’occhio su Monterosso, la sua spiaggia e la sua scogliera. Il cielo è molto nuvoloso e quindi, onde evitare un acquazzone per strada, non percorriamo tutto il sentiero che in due ore ci porterebbe a Vernazza ma ci torniamo in treno. A Vernazza ci godiamo una passeggiata tra gli stretti e caratteristici carrugi, le tante scalinate e la bella Via Vernazza piena di negozietti che conduce al porto. Il cielo sembra rimettersi al bello e così dal centro ci inerpichiamo per il primo tratto del sentiero che dal borgo porta Monterosso e dal quale si gode una vista magnifica su Vernazza e il suo porto. Da qui raggiungiamo la stazione e torniamo in treno a La Spezia. Cena in pizzeria a Santo Stefano di Magra, bel paese a circa 10 km da La Spezia tra le colline della Val di Magra con una vista notturna superlativa sulla zona circostante e dritti a nanna. Il terzo giorno raggiungiamo in macchina Portovenere, incantevole borgo marinaro e porto turistico di rilievo situato sulla punta più occidentale del “Golfo dei Poeti”. Portovenere è una delle località più suggestive e romantiche della zona. Bellissime la sua irrinunciabile passeggiata con le alte case torri color pastello affacciate sul mare, il porticciolo animato di yacht e la Basilica di San Pietro a picco sul mare in stile gotico genovese a strisce bianche e nere. Passeggiando per il paese si arriva in cima alla collina dalla quale si gode una vista incantevole dell’alto della Basilica di San Pietro, ci si ritrova davanti alla Chiesa di San Lorenzo e infine si raggiunge il cinquecentesco Castello eretto dai genovesi per controllare il passaggio sul golfo dal quale si gode una splendida vista sul borgo e sul mare. Infine una lunga e ripida scalinata immette in Via Capellini, l’antico e stretto carruggio ricco di portali in marmo ed ardesia dal quale diparte un intreccio di vicoletti in salita sui quali affacciano le caratteristiche botteghe artigiane, locali e negozietti di souvenir. Lasciata Portovenere torniamo a La Spezia dove ci fermiamo a pranzo in una focacceria dove gustiamo la migliore focaccia assaggiata in questi giorni. Dopo pranzo facciamo un giro della città godendoci una passeggiata sul Lungomare con le sue alte palme, il porto turistico e quello militare che è il più importante d’Italia. Dopo la sosta a La Spezia raggiungiamo Lerici, distante solo 10 km. Lerici è un’accogliente località turistica con un bel porticciolo circondata da un promontorio roccioso pieno di ulivi secolari. Bella la passeggiata tra le case colorate e i negozi che affacciano sul mare e il Castello di San Giorgio che domina il paese e dal quale si gode una vista spettacolare sul Golfo dei Poeti. Lasciata Lerici purtroppo il nostro lungo week end è finito ed è ora di tornare a casa. Alla prossima !!! Giovanna & Stefano



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