Il girotondo del Lago di Garda: da Sirmione a Salò, passando per Riva del Garda
Arriviamo a Sirmione nel tardo pomeriggio, quando la luce si fa soffusa e l’atmosfera si tinge di arancio. Il nostro hotel, consigliatissimo, (hotel Luna, 85€ per una doppia con colazione), si trova proprio nel cuore del centro storico di Sirmione, di fronte alle terme. Abbiamo quindi il permesso di entrare, a bordo della nostra Sedici, all’interno delle mura scaligere, oltre il ponte che separa il promontorio della Sirmione antica dal resto d’Italia. Troviamo il paese immerso in un’atmosfera vivace e di festa, nonostante sia quasi ora di cena i negozi sono tutti aperti, ed i turisti affollano le viuzze del paese.
Affascinati e distratti da ciò che osserviamo attorno a noi, sbagliamo un piccolo incrocio, e ci ritroviamo in una stradina laterale. Alcuni negozianti corrono in nostro aiuto e gentilmente ci guidano verso la nostra meta, ci fanno cenni per la retromarcia, ci suggeriscono il percorso. Si parlano tra loro, chiamandosi per nome. Mi da l’idea che si conoscano da una vita, che si capiscano al volo. Ancora una volta, una peculiarità del nostro paese: trovarsi in un luogo dove si sentono parlare molte lingue straniere ed, al contempo, si respira la genuinità di una dimensione a misura d’uomo.
Tempo di sistemarsi in hotel e siamo già a zonzo per il paese, cerchiamo un ristorante, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta: tutti offrono ottime pietanze, a prezzi accettabili. E’ Venerdì sera, dopo una settimana di lavoro, ma passeggiare sul lungo lago in compagnia di cigni, anatre e papere, con le luci che si riflettono sull’acqua calma del lago, spazza via ogni stanchezza.
Di Sirmione è facile innamorarsi, sarei potuta rimanere una settimana intera tra le Terme, le grotte di Catullo e le passeggiate sul lungolago…sarà per la prossima volta, l’indomani mattina, di buon ora, inizierà il nostro vero e proprio, primo itinerario on the road!
MEDIA=6
Detto fatto, alle 8 del mattino siamo già a bordo! Passando per Peschiera del Garda, dove catturiamo qualche scatto della cinta veneziana e della darsena, arriviamo a Lazise, gioiello sulla riviera degli ulivi. Anche qui il nucleo antico è circondato da mura e torri scaligere, ma l’impronta è decisamente medioevale. Appena arrivati in piazza, la chiesetta di San Nicolò, costruita proprio sulla riva del lago, cattura la mia attenzione. Poco oltre il porticciolo e l’antica Dogana veneta, oggi location dedicata a mostre, eventi e concerti. Il lungo lago è elegante e raffinato, le viuzze interne vivaci e piene di negozietti. Un po’di shopping sarebbe certamente invitante ma il motore chiama! Prossima tappa: Bardolino. Qui siamo proprio fortunati, senza neppure saperlo ci ritroviamo nel bel mezzo della festa del rosato…di Bardolino, Ça va sans dire! Il lungolago è tinto di rosa, delle passerelle e delle bancarelle che celebrano il rosé di produzione locale.
Come potevamo tirarci indietro? 4,50 € l’iscrizione e con il nostro bicchiere dentro la tracollina rosa, ci aggiriamo per gli stand dei vari produttori. Il paese è in festa, arrivano anche gli sbandieratori che, tutti in fila, fanno roteare in aria le loro bandiere colorate, a ritmo di tamburi: che emozione!