Il fascino invernale di Salisburgo
Abbiamo viaggiato in auto, di domenica, con una tranquillità assoluta e, incontrando poco, pochissimo traffico. Partiti alle 06,00 di mattina, siamo giunti a Salisburgo intorno alle 13,00. Quasi 700 km. Tutti in autostrada, attraverso panorami alpini stupendi. Circa 40 euro la spesa tra pedaggi e bollino per l’Austria. Il clima è stato assai favorevole, considerando la stagione e, soprattutto, le nevicate che stavano imperversando in luoghi non lontani dal nostro itinerario (Rimini-Bologna-Venezia Udine-Villach-Salzburg). Escludendo il rischio ghiaccio in prossimità del Tarvisio e qualche sfarfugliata di neve dopo il confine austriaco, non c’è stato davvero niente di cui preoccuparsi. Giunti a destinazione ci sistemiamo subito nell’Hotel Gerl a Wals (pochi km. Dal centro). La stanza è in realtà un appartamento di circa 50 mq. Con ingresso, soggiorno-pranzo con divano letto, angolo cottura, camera doppia e bagno con vasca. C’è naturalmente anche il terrazzo. L’arredamento è caratteristico anche se ha qualche annetto. L’unico vero punto a sfavore è però l’illuminazione, decisamente troppo scarsa. Ad ogni modo, tutto questo spazio con cui a Rimini ci fanno almeno tre camere triple, costa 88 euro a notte, ed è ovviamente compresa anche la prima colazione a base di tutto quello che si vuole. Nella struttura c’è anche la piscina riscaldata coperta. Alle 14,30, dopo esserci sistemati e rifocillati, siamo già in centro per sfruttare le residue ore di luce. Senza andare tanto per il sottile, lasciamo l’auto nel primo parcheggio pubblico che ci capita e che si rivelerà la vera spesa eccezionale di questa avventura: circa 16 euro per 4 ore! Ad ogni modo siamo a due passi dalla Mozart Platz, da dove inizia il nostro itinerario. A seguire la Resident Platz, la Dom Platz e l’Alter Markt, prima di immetterci nella famosissima Getreidestrasse con i suoi negozi e le sue insegne in ferro battuto. L’atmosfera natalizia si respira a pieni polmoni, anche se non ci sono più i mercatini e anche se la neve si vede solo un po’ sui tetti e sui monti che circondano la città. Gli addobbi delle vetrine e, soprattutto, delle innumerevoli e bellissime chiese dove sfoggiano alti e decoratissimi abeti, bastano a trasmettere lo spirito del periodo. Al resto pensa la città, con i suoi magnifici monumenti, i suoi incantevoli scorci e l’imponente fortezza di Hoensalzburg posta sul monte Kapuzinenberg alto 100-150 mt., che domina il centro ed è visibile da ogni punto. E poi la musica: dai cori nelle chiese ai musicanti nelle strade. Questa è sempre fatta con garbo e stile. Non è eccessivamente freddo e la sosta in pasticceria è più per assaggiare le prelibatezze locali (in particolare la torta sacher), che non effettivamente per scaldarci. Rientriamo in albergo verso sera e ceniamo nel ristorante dello stesso a prezzi modici. Cucina tipica, senza infamia ne’ lode. Durante la notte nevica, poco ma incessantemente e alla mattina temiamo il peggio mentre stiamo per guardare fuori e, invece… Il sole! Colazione ricca e di corsa in centro per godere della splendida combinazione sole – tetti innevati che rendono Salisburgo ancora più incantevole. Questa volta lasciamo l’auto nel parcheggio sotto il monte Kapuzinenberg su cui c’è la fortezza, più grande, comodo ed economico (14 euro tutto il giorno). Naturalmente la prima tappa è proprio quella della fortezza che raggiungiamo con un trenino a cremagliera (biglietto famiglia per tre comprendente andata-ritorno ed accesso al castello, 17,50 euro). Si può comunque arrivare anche a piedi in 15-20 minuti. La fortezza è magnifica, grande ed ottimamente conservata e, da essa si gode un panorama splendido della città (forse solo Firenze da Piazzale Michelangelo è paragonabile ad esso). All’interno le cose da vedere sono molte, fra cui un interessante museo, che però è a pagamento. Tornati a terra, attraversiamo il fiume Salzach per dirigerci verso i giardini Mirabell (quelli del film “Tutti Insieme Appassionatamente”) che dicono fioriti anche in inverno. Non è proprio così, anche se qualche fiore invero non manca e il fascino è comunque sempre notevole. Nel pomeriggio completiamo la visita dei monumeti e delle chiese più importanti, oltre a visitare la casa di Mozart e percorrere la Linzer Gasse, altra strada pedonale ricca di negozi. Quindi torniamo in albergo. La mattina dopo si riparte e, lungo la strada del ritorno, questa volta incontreremo la neve. Niente di preoccupante in quanto sull’autostrada non attecchisce mai e, come unico inconveniente ha quello di rallentarci un po’ e, soprattutto, di farci desistere dal fare una capatina a Villach. Verso sera siamo di nuovo a casa. Sono passati solo tre-giorni-tre, eppure sentiamo di avere fatto un’esperienza indimenticabile. Il fascino di Salisburgo entra direttamente nel cuore.
Luciano