Il fascino di Santorini e dei suoi tramonti

Come molti sono rimasta affascinata da quest’isola dopo aver visto il film di Muccino “Che ne sarà si noi” e finalmente quest’anno sono partita per questa meta tanto desiderata insieme ad Andrea, il mio ragazzo.. Siamo partiti il 9 agosto da Bologna con volo charter con scalo a Mykonos. Arriviamo a Santorini verso sera. Abbiamo scelto...
Scritto da: sabry c.
il fascino di santorini e dei suoi tramonti
Partenza il: 09/08/2007
Ritorno il: 16/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
Come molti sono rimasta affascinata da quest’isola dopo aver visto il film di Muccino “Che ne sarà si noi” e finalmente quest’anno sono partita per questa meta tanto desiderata insieme ad Andrea, il mio ragazzo.. Siamo partiti il 9 agosto da Bologna con volo charter con scalo a Mykonos. Arriviamo a Santorini verso sera. Abbiamo scelto di soggiornare a Thira, capitale dell’isola. Il nostro albergo è piccolo, a conduzione familiare e i colori predominanti sono il bianco e il celeste. Appena arriviamo in albergo non perdiamo tempo e ci dirigiamo verso il centro del paese, molto affamati e pieni di curiosità. Thira si presenta con le sue stradine strette, lastricate di pietra, brulicanti di gente e piene di negozi, (moltissimi orafi!) bar e ristoranti. Si affaccia sulla caldera, a picco sul mare, su una parete rocciosa di 300 m. Le case si appoggiano l’una all’altra degradando verso il mare e dai vari terrazzi si può contemplare un panorama unico! Scegliamo uno dei tanti ristoranti presenti in paese e mangiamo due bei piatti di Souvlaki alla modica cifra di € 8 a testa. Il cameriere è molto gentile e ci offre anche due bicchieri di Ouzo, il tipico liquore greco fatto con l’anice.

Il secondo giorno noleggiamo un motorino per € 20 il giorno (cifra media richiesta dai noleggiatori), ma ci va molto meglio rispetto ad altri, dato che è nuovo. Santorini è un’isola piccola, lunga 30 Km e larga circa 6-7 Km e il motorino è il mezzo ideale per girarla, anche se di notte manca un po’ d’illuminazione e percorrere lunghe distanze non è proprio bellissimo. Comunque c’è anche un ottimo servizio di autobus: ogni paese di interesse turistico è collegato con Thira. Sia di giorno che di sera abbiamo visto con frequenza passare i pullman.

In sella al nostro motorino ci dirigiamo verso le spiagge. Tutte le spiagge si trovano nella parte pianeggiante dell’isola, ossia quella opposta alla Caldera. Le località balneari più famose sono Kamari e Perissa, separate da un monte roccioso (Monte Elias) ed hanno spiagge lunghe di sabbia e ghiaia nera. Raggiungiamo Perissa, caratterizzata da un lungomare lungo vari Km, su cui si affacciano numerose taverne e locali lounge per aperitivi o per trascorrere una serata, che già dal primo pomeriggio cominciano a diffondere musica. Per l’esattezza la maggior parte di questi locali si trova a Perivolos, ossia la parte finale del lungomare, dove si concentra la maggior parte dei giovani. Qui la spiaggia è un po’ più grande, la sabbia più fine e l’accesso al mare è più agevole, nel senso che non ci sono scogli. Diciamo che è la spiaggia più animata dell’isola, dove vengono anche organizzate delle feste. Ovunque è possibile noleggiare ombrelloni e sdraio alla modica cifra di € 6, ma sono comunque presenti le spiagge libere, anche se il sole greco picchia parecchio e dopo un po’ si sente la necessità di un riparo. In alcune spiagge, addirittura, se non si arriva presto, si rischia di non trovare un ombrellone libero! Vorrei comunque consigliare a chi ha l’occasione di andare a Perissa, di noleggiare l’ombrellone da Forum: costa un po’ di più rispetto alla media (€ 9), ma dà un servizio eccellente: hanno il proprio bar e ristorante sul lungomare ed effettuano servizio in spiaggia, servendo cocktail, bibite e tutto quello che si desidera direttamente sotto l’ombrellone, ma la cosa che ci ha colpito di più è che se vai a mangiare al loro ristorante e presenti lo scontrino della spiaggia, ti scalano i 9 euro dal pranzo! Increduli abbiamo speso € 17 pranzo più spiaggia! La sera, con più calma, decidiamo di conoscere un po’ meglio la vita notturna di Thira. Andiamo a mangiare in una taverna del centro e anche lì rimaniamo piacevolmente colpiti dalla gentilezza delle persone: eravamo in fila con altra gente ad aspettare il tavolo e il proprietario offre a tutti un bicchiere di vino! Il vino è uno dei prodotti tipici di Santorini, ovunque ci sono vigne…Dicono che il terreno vulcanico si presti molto a questo tipo di coltivazione e a dire il vero i risultati sono ottimi!!! La vita notturna di Thira è molto vivace: un’intera strada del centro storico è piena di discoteche: ce ne saranno circa dieci. Noi decidiamo di trascorrere la serata al Taj Mahal, locale in stile orientale, dove oltre a ballare è possibile fumare il narghilet ed assistere a spettacoli di percussionisti e ballerine di danza del ventre. La vita notturna si protrae fino al mattino, perfino i bar e i negozi di souvenir che si trovano vicino ai locali rimangono aperti fino a tardi. Dalle 7 alle 9 invece c’è il deserto più totale…La città si addormenta in attesa di cominciare una nuova giornata.

Il terzo giorno continuiamo nell’esplorazione della parte sud dell’isola: direzione Akrotiri e Red Beach. Ad Akrotiri si trova il sito archeologico dell’antica civiltà di Santorini, quella che fu distrutta dall’eruzione vulcanica del 1650 A.C., che ha cambiato la conformazione dell’isola, facendo sprofondare il vulcano (di cui è rimasta la punta) e dando origine alla caldera che rende così particolare Santorini. Purtroppo gli scavi erano chiusi a causa di un cedimento che si era verificato nei mesi precedenti. Non ci rimane così che contemplare la magnifica vista sulla caldera che offre la zona di Akrotiri spingendoci fino al faro, che è proprio la punta estrema dell’isola. Il forte vento ci accompagna per tutto il tragitto. Da Akrotiri ci dirigiamo verso la Red Beach. Parcheggiamo il motorino e proseguiamo a piedi seguendo un percorso un po’ impervio (portatevi le scarpe da ginnastica!), ma lo spettacolo che si apre davanti a voi una volta raggiunta è del tutto unico! La spiaggia si trova in fondo a una parete rocciosa di colore rosso (che dà un’idea un po’ di precarietà!) e sembra di essere in un paesaggio marziano!!! Purtroppo il mare mosso e il forte vento non ci hanno permesso di godere a pieno di questa spiaggia, così abbiamo ripreso il motorino in direzione di Vlichada. Mentre percorrevamo la strada per Vlichada, ci sembrava di essere nel Gran Canyon! Intorno a noi c’era un paesaggio piuttosto arido ed assolato, con qualche vite di tanto in tanto e delle pareti rocciose che ci sovrastavano. Una volta raggiunta la costa, anche questa ci ha riservato una sorpresa paesaggistica: sulla spiaggia si affacciano delle alte pareti rocciose. Dall’altra parte della spiaggia, invece, c’è un piccolo porto di pescatori, mentre il paese risulta un po’ più in alto.

Per la cena stavolta ci siamo affidati ai consigli di un turista per caso. Invece di cenare a Thira, dove i prezzi sono un po’ più alti siamo andati nel paese vicino (a soli 2 Km), Karterados, che è meno affollato dai turisti ed abbiamo trovato una taverna dove mangiare dell’ottimo pesce ( e non solo) a prezzi competitivi! Non siamo mai riusciti a spendere più di € 15 a testa! Il locale si chiama Skaramagas ed anche loro si sono rivelati molto carini offrendo sempre il cocomero alla fine della cena! Dal momento che ci hanno conquistato, abbiamo mangiato lì per il resto della vacanza! Il quarto giorno abbiamo deciso di rilassarci sulla spiaggia di Kamari: anche questa è nera e lunga qualche Km separata da Perissa dal monte Helias, sulla cui vetta si trovano i resti dell’antica Thira. (aperti solo la mattina).

Kamari è una località molto carina, dove si concentrano molte strutture turistiche. C’è un bel lungomare dove si susseguono taverne, negozi, locali per aperitivi e i prezzi sono economici.

Per quanto riguarda la spiaggia, la parte migliore è quella vicino al monte, perché è più sabbiosa, e l’ingresso in acqua è più agevole, mentre via via che ci allontaniamo si trovano in riva scoglietti poco simpatici. Proprio per questo motivo gli ombrelloni nella parte migliore della spiaggia sono i primi che vanno a ruba e se arrivate particolarmente tardi (come noi!) rischiate di non trovarli neanche dalle altre parti.

Sulla strada del ritorno verso Thira, decidiamo di fare un giro a Pyrgos, paese arroccato al centro dell’isola. E’ veramente carino e consiglio a tutti di farci una puntatina per due motivi: si trova in una posizione panoramica e dalla sua vetta (dove ci sono i resti di una fortezza veneziana) è possibile avere una vista sensazionale su buona parte dell’isola.; le sue stradine sono strette e si arrampicano verso la vetta del paese creando un effetto labirinto.

Il quinto giorno abbiamo deciso di fare l’escursione al vulcano, con bagno nelle hot springs (acque calde ad effetto idromassaggio), giro a Thirassia, aperitivo e contemplazione del tramonto. In ogni parte dell’isola ci sono agenzie che propongono escursioni per tutte le tasche ( a seconda della durata). Noi alla fine abbiamo aderito a quella del tour operator, consapevoli del fatto che è un po’ più costosa, ma ci era piaciuta l’idea del tramonto in barca che non molti proponevano. E devo dire che ne è valsa la pena! L’escursione sul vulcano è stata molto faticosa…Alle 3 del pomeriggio, salire su questo promontorio completamente nero in mezzo al mare non è il massimo del refrigerio! Tuttavia, una volta raggiunta la vetta, il panorama è mozzafiato. Se siete fortunati e trovate una giornata limpida (come la nostra) potete avere una visione quasi a 360 gradi della parte più suggestiva di Santorini: si vede Thira con le sue casette bianche aggrappate alla roccia, che sembrano neve sulla cima di una montagna, si vedono le due punte streme dell’isola Oia e Akrotiri e poi dietro di voi Thirassia e gli altri isolotti che compongono la Caldera. Dopo questa faticaccia non c’è niente di meglio che un bel tuffo nelle hot springs, che si trovano nella baia appena dietro il vulcano. La barca ci lascia a largo e raggiungiamo a nuoto la baia, sentendo l’acqua che diventa sempre più calda e sempre più rossa, a causa dell’alto contenuto di ferro…Una piacevole esperienza! Facciamo poi tappa al porto di Thirassia per l’aperitivo e verso le 19.30 la barca si mette in posizione per la contemplazione del tramonto. Per circa un’ora stiamo ad osservare il sole che scende, la luce che cambia e i diversi colori che assume il paesaggio: è veramente bello! E’ incredibile l’importanza che viene data al tramonto in quest’isola: è un vero e proprio business: aperitivo al tramonto nei numerosi bar panoramici, oppure cena in una delle taverne in posizione strategica…Tuttavia, considerando le bellezze paesaggistiche e lo scenario da favola che l’isola offre, devo dire che ne vale proprio la pena! Da questo giorno in poi entriamo nel circolo vizioso dei tramonti, e il giorno seguente decidiamo di andare a visitare OIA, località famosa proprio per il tramonto, meta inevitabile per ogni turista! Partiamo la mattina da Thira e percorriamo la strada secondaria, quella cioè che costeggia la parte pianeggiante dell’isola. E’ un po’ più lunga dell’altra, ma è un’occasione per visitare un lato dell’isola un po’ meno conosciuto. Durante il nostro tragitto abbiamo incontrato poche persone e il paese più grande che abbiamo attraversato è stato Vourvoulos. Per il resto abbiamo trovato qualche casa e qualche taverna sparsa qua e là. Di tanto in tanto si incontra qualche spiaggia; le più conosciute sono quella di Kolumbus (per nudisti) e la Paradise Beach, che è alle porte di OIA. Noi ci siamo stati, ma non è niente di particolare, io preferisco le spiagge di Kamari e Perissa. Tuttavia è molto tranquilla e adatta a chi vuole evitare l’affollamento.

Che dire di Oia? E’ talmente perfetta che sembra finta! La caratterizzano i mulini a vento e le chiesette dalle cupole celesti, che qui sono proprio tante! Parte delle strade sono lastricate di marmo, le case rigorosamente bianche e con la luce del sole è inevitabile rimanere abbagliati.

Percorriamo circa 270 scalini per raggiungere il porticciolo di Ammoudi, che è sottostante ad Oia. E’ un luogo veramente delizioso, un porticciolo di pescatori con 3 o 4 taverne che cucinano pesce appena pescato. Percorrendo un sentiero che costeggia il mare si raggiunge lo scoglio di S.Nicola, uno dei pochi punti sul lato della caldera dove l’acqua non è troppo profonda ed è possibile fare il bagno in un mare cristallino, con sfumature che vanno dal verde al blu. Dopo questa pausa rinfrescante ci prepariamo per tornare su al paese e qui viene il bello! In salita tutti gli scalini che abbiamo fatto all’andata non sono proprio una passeggiata. Dovevano esserci i ciuchi, ma probabilmente quando siamo passati noi avevano fatto sciopero.

In centro ad Oia ne approfittiamo per curiosare fra i negozietti e le botteghe degli artisti, alla ricerca di qualche souvenir, ma i prezzi non ci convincono: Oia è senz’altro la parte più costosa dell’isola.

Si avvicina l’ora del tramonto ed arrivano fiumi di persone…Anche noi ci spostiamo in cerca di un posticino libero. Il silenzio, i colori e la magia di questo momento ci colpiscono ancora, ma soprattutto rimaniamo sorpresi dalle migliaia di persone sedute ovunque: sui muretti, sulle scale, sui tetti delle case. L’ultimo giorno della nostra vacanza lo dedichiamo tutto al relax sdraiati sulla spiaggia di Kamari. La sera la passiamo come sempre a Thira e decidiamo di percorrere la strada panoramica che conduce a Imerovigli, una località molto esclusiva, dove si trovano gli alberghi più lussuosi, con piscine e Jacuzzi a picco sul mare. La strada che collega i due centri è molto suggestiva e noi la percorriamo durante il tramonto, per salutare questa isola nel modo più consueto.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche