il fascino di amsterdam

Io e mio marito decidiamo di prenderci una pausa dal lavoro in questo autunno italiano insolitamente freddo e di dirigerci verso Amsterdam, città libera e accogliente. Saranno cinque in tutto i giorni che trascorreremo in questa splendida città e precisamente da sabato 17 a mercoledì 21 ottobre 2009. Prenotiamo volo e albergo direttamente su...
Scritto da: Francy74
il fascino di amsterdam
Partenza il: 17/10/2009
Ritorno il: 21/10/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Ascolta i podcast
 
Io e mio marito decidiamo di prenderci una pausa dal lavoro in questo autunno italiano insolitamente freddo e di dirigerci verso Amsterdam, città libera e accogliente.

Saranno cinque in tutto i giorni che trascorreremo in questa splendida città e precisamente da sabato 17 a mercoledì 21 ottobre 2009.

Prenotiamo volo e albergo direttamente su internet e partiamo.

Sabato 17 ottobre ’09 Trasferimento dall’aeroporto Roma Fiumicino all’immenso Schipol di Amsterdam. Volo Alitalia delle 8 e 55. L’aeroporto Olandese è uno dei più efficienti di Europa tanto che nel 2009 ha vinto il premio quale “ miglior aeroporto europeo”. Perdersi è praticamente impossibile, le segnalazioni sono ovunque e il visitatore è condotto per mano grazie anche all’utilizzo dei colori. I box informativi sono ovunque e ovunque è possibile trovare qualcuno disposto ad aiutarti (qualora ce ne fosse bisogno). Non facciamo in tempo a scendere dall’aereo (dopo circa 2 ore e 10 di volo) che il nostro bagaglio è già sul nastro trasportatore …Decidiamo di mangiare un panino al volo in aeroporto per poter iniziare subito il nostro giro per la città.

Ci dirigiamo verso le macchinette elettroniche per fare i biglietti che ci consentiranno di prendere il treno fino alla stazione centrale di Amsterdam. Le macchinette per l’emissione dei biglietti sono di colore giallo e si trovano un po’ ovunque all’interno dell’aeroporto. Alcune di esse accettano solo carte di credito del circuito maestro e il costo del biglietto è di euro 3,80. Il treno puntualissimo e pulitissimo ci porta in circa 20 minuti nel cuore della città attraverso la bella stazione “Centraal Station” in stile neorinascimentale. All’uscita dalla stazione ci accoglie un freddo pungente ma anche un sole insolito che ci scalda subito il cuore. Il via vai della gente è intenso mentre davanti a noi si apre un primo scorcio della città fatto da un’immensa distesa di biciclette (immagine che ci accompagnerà per il resto del nostro soggiorno) e dallo sfondo dell’imponente chiesa di San Nicola.

L’albergo che abbiamo prenotato si trova proprio di fronte alla stazione. Si tratta dell’Hotel “A train” in Prins Hendrikkade. L’albergo è piccolo (34 camere in tutto) ma molto accogliente, il suo nome deriva dal fatto che l’interno è stato ricostruito sullo stile degli scomparti di un treno. Il personale è molto gentile e ben disposto a darci indicazioni. La stanza è molto piccola ma dentro c’è tutto il necessario per poter trascorrere serenamente le notti olandesi. Sicuramente da consigliare.

Appena arrivati decidiamo di immergerci subito nell’atmosfera stimolante della città attraverso una bella passeggiata nel quartiere “Nieuwe Zijde” (parte nuova) la parte centralissima che comprende anche piazza Dam e il Damrak. Tutta la zona pullula di gente e quello che colpisce subito è la mescolanza di etnie e di ristoranti di tutto il mondo, da quello argentino a quello thailandese. Le vetrine dei negozietti di souvenir che si affacciano sul Damrak occhieggiano al visitatore che attratto da tanti colori e odori sembra quasi subire un rito di iniziazione che lo renderà pronto a vedere il resto.

Sicuramente degno di nota in questa zona è il Begijnhof, una piccola città nella città. Qui vivevano nel 1346 le beghine, una confraternita cattolica di sorelle che sebbene non avessero preso i voti monastici, in cambio dell’alloggio all’interno del complesso, queste pie donne si prendevano cura degli ammalati e dei poveri. Il complesso è tutt’ora abitato da donne single e l’atmosfera che si respira con i giardini verdi e curati porta il visitatore in un’altra dimensione.

All’interno del complesso si può vedere, al n. 34, l’unica antica casa di Amsterdam in legno ancora esistente.

Continuiamo il nostro giro e, su indicazione della nostra guida, scegliamo un itinerario che partendo da piazza Dam arriverà al n. 487 dell’Herengracht e ci permetterà di passeggiare lungo i canali a piedi scoprendo l’architettura delle case che rappresentano la testimonianza più emozionante e tangibile del periodo d’oro della città.

Le case sono di mille colori e sfumature diverse, le grandi vetrate bianche e i portoni lungo la strada sembrano quasi invitare il visitatore ad entrare e a scoprire il privato di questo popolo civilissimo. Ogni appartamento è curato nei minimi particolari: fiori alle finestre e sui davanzali, gatti pigri in cerca di un po’ di calore, tutto sembra inneggiare alla calma e alla lentezza…Semplicemente fantastico per chi, come noi, ha scelto questa meta per sfuggire dalla frenetica vita e dal traffico della città di Roma.

Vi consigliamo di fare particolare attenzione alle biciclette che, padrone indisturbate della città, sfrecciano nelle immense piste ciclabili a volte a velocità un po’ sostenuta. Tuttavia tenete gli occhi alzati per poter catturare quanti più particolari possibili (e vi assicuro che ve ne sono molti) sulle facciate delle case lungo i canali.

Si è fatta l’ora di cena, decidiamo di tornare a mangiare nella zona del nostro albergo e ci deliziamo in un ristorante argentino buonissimo sul Damrak “Brasserie & Grill at James”dove possiamo gustare un piatto di immancabili patatine fritte, insalata e dell’ottimo pollo grigliato, il tutto condito dalla gentilezza e disponibilità del personale (diventerà infatti il nostro ristorantino ).

Domenica 18 ottobre ’09 La mattina della domenica ci sveglia un sole insolito. Ci rifocilliamo con la buona colazione dell’albergo a base di pane, marmellata, cioccolata e cappuccino.

La prima cosa che facciamo è rivolgerci al centro informazioni turistico che si trova proprio di fronte alla stazione centrale nel quale facciamo un biglietto valido per 72 ore a 15 euro a persona che ci consentirà di prendere autobus, tram e metropolitana nei giorni seguenti.

Per la giornata abbiamo in programma di passeggiare per la “Ouede Zijde” la parte vecchia della città che comprende anche il famoso quartiere a luci rosse che probabilmente, complice il giorno di festa, non sembra essere particolarmente affollato.

Per raggiungere questa zona scegliamo di prendere l’efficientissima metropolitana direzione “Nieuwmarkt” nella quale piazza principale si svolge un grande mercato con ogni genere di mercanzia. La nostra prossima meta ci conduce verso un itinerario di due ore circa lungo l’antico fronte del porto. Una zona dove è ancora possibile vedere gli antichi magazzini ora trasformati in abitazioni private. L’itinerario termina al museo navale dove è possibile ammirare il veliero Amsterdam. La fame inizia a farsi sentire e ci fermiamo a mangiare in un locale molto carino che si trova proprio di fronte alla casa di Rembrandt. Il locale si chiama “Tisfris” e si trova al 142 di St Antoniesbreestraat. Ve lo consigliamo, mangiamo degli ottimi panini in un atmosfera rilassante e cordiale.

Riprendiamo il nostro giro e, accompagnati da un cielo sempre più cupo che minaccia pioggia (il tempo ad Amsterdam cambia molto velocemente, da un sole splendente si passa alla pioggia in pochi minuti), ci dirigiamo verso la zona del plantage dominata dal complesso Artis all’interno del quale è presente l’orto botanico, il planetario, l’acquario, lo zoo e il museo geologico. L’area sembra molto bella ma 18 euro a persona per l’ingresso ci sono sembrati un po’ eccessivi e quindi decidiamo di passeggiare tra i viali alberati della zona e di spostarci verso la cerchia dei canali Est della città dove si estende una zona residenziale molto tranquilla. Da segnalare sicuramente l’Amstelved con la sua deliziosa chiesa in legno e le fantastiche case galleggianti. Delle vere e proprie abitazioni dotate di tutti i servizi attraccate lungo i canali. Alcune di esse sono veramente molto suggestive: in legno e piene di fiori, sbirciando nell’interno si possono immaginare atmosfere calde e accoglienti. Abbiamo bisogno di sederci un po’, pertanto decidiamo di fermarci a prendere un caffè al famoso “Cafè Schiller” in Rembrandtplein 24. Arredato in arte d’eco offre al visitatore un’oasi di pace e tranquillità e soprattutto un riparo sicuro dal freddo e dalla pioggia che nel frattempo ci ha sorpreso. Da segnalare in questa zona è anche il ponte “Magere Brug” (ponte magro), il più famoso tra i 1400 ponti di Amsterdam. Si tratta di un ponte levatoio costruito attorno al 1670. Veramente suggestivo! Dopo la nostra consueta cenetta nel nostro ristorantino decidiamo di dedicare la serata ad una bella crociera notturna sui canali di Amsteredam. Il nostro albergo ci ha fornito due sconti da 2 euro a persona per prenotare il giro attraverso la compagnia di navigazione “Holland international” che si trova proprio di fronte alla stazione centrale. Con 10 euro a persona potremo immergerci nella suggestiva atmosfera offerta dai canali nelle ore notturne. Il giro dura circa 1 ora e dalle 18 alle 22 parte ogni 30 minuti (mentre dalle 9 alle 18 ogni 15 minuti). La passeggiata è allietata dal calore presente nella nostra imbarcazione, dalla spiegazione in lingua italiana di ciò che si osserva e dall’illuminazione che rende i canali una tappa irrinunciabile. Le abitazioni che si scorgono sembrano immerse in una penombra di pace.

Lunedì 19 ottobre ’09 La giornata è dedicata alla visita dei musei che abbiamo selezionato. In particolare ci dirigiamo verso la casa di Anne Frank in Prinsengracht 267. Vi consigliamo di andare o prima dell’orario di apertura oppure verso l’ora di chiusura in quanto si trova sempre un gran numero di persone in fila che attende di entrare. Questo edificio ha costituito il nascondiglio della famiglia Frank e dei Van Pels durante l’occupazione nazista. In queste stanze Anne ha scritto il suo diario a testimonianza della vita trascorsa con difficoltà e paura da famiglie la cui unica colpa era quella di essere ebrei in un’Europa nazista. Si entra quasi con il fiato sospeso in queste stanze spoglie uniche testimoni di vite spezzate dalla crudeltà umana. Si cammina quasi in punta di piedi come se non si volesse disturbare troppo con la propria presenza. Al termine della visita durata circa 1 h e30 minuti decidiamo di intraprendere il secondo itinerario a piedi consigliato dalla nostra guida (1 ora e 30 la durata del percorso) che ci condurrà al Jordan (tranquilla zona cittadina con molte case sui canali) e alle isole occidentali dove si respira un’aria bohémienne dovuta ai numerosi artisti e amanti dell’arte che hanno fatto di questo luogo la loro dimora.

Da questa zona ci spostiamo verso la cerchia dei canali centrale che rappresenta l’area più amata da chi predilige la vita notturna. Da segnalare nel quartiere il grande magazzino “Metz & Co”, in Leidsestraat 34, dove decidiamo di fermarci a mangiare in quanto all’ultimo piano di questo elegante magazzino si trova un caffè ristorante dal quale si gode una vista panoramica della città meravigliosa (prezzo non proprio economico ma ottimi panini!).

La seconda parte della giornata scegliamo di trascorrerla presso la zona dei musei e in particolare ci rechiamo al Van Gogh Museum (ingresso euro 12,50 a persona) dove possiamo ammirare i più famosi dipinti del pittore olandese. Veramente notevole! In serata siamo piuttosto affamati e decidiamo di deliziarci con un cartoccio di patatine fritte condite da maionese e ketchup presso il famoso “Mannerkempis” best frites van nederland! Semplicemente una meraviglia, per 3,50 euro ci mangiamo un cartoccio medio di quello che rappresenta il cibo più utilizzato in Olanda.

La sera decidiamo di andare alla scoperta della cucina olandese e ci dirigiamo verso il ristorante “Keuken Van 1870” in Nieuwe Zijde. Si tratta di un’antica mensa per i poveri di Amsterdam che continua a servire piatti tipici a prezzi ragionevoli. Ci prendiamo un piatto di pollo con riso e verdure veramente ottimo (molto orientale ma d’altra parte l’influenza della cucina orientale si sente molto) e prendiamo uno Stamppot un piatto sostanzioso di cavolo verde, cicoria, pancetta croccante con purè di patate e salsiccia…Non aggiungerei altro.

Martedì 20 ottobre ’09 Scegliamo di mettere un po’ il naso oltre Amsterdam e decidiamo di dirigerci a Delft (a 50 km Sud Ovest di Amsterdam) famosa oltre che per le ceramiche anche per aver dato i natali al grande pittore Vermeer .

Per arrivare a Delft prendiamo il treno dalla Stazione Centrale (i biglietti per 2 persone andata e ritorno euro 39,50) e in circa 1 oretta di viaggio tranquillo, che ci consente di godere di un panorama unico fatto di mulini a vento e impianti eolici, arriviamo a destinazione.

Il freddo è particolarmente pungente ma la giornata è bella, ci incamminiamo per la via centrale di Delft e ci sembra di essere entrati nel mondo delle fiabe. L’atmosfera che si respira è irreale e fuori dal tempo…Che meraviglia! Anche l’accoglienza e la gentilezza delle persone ci scaldano il cuore. Mentre tentiamo di orientarci e di capire da che parte andare, un ragazzo esce dal suo negozio e ci porge gentilmente una cartina della cittadina. Che bello! Il freddo è talmente pungente che decidiamo di riscaldarci con un cappuccino nell’ottimo caffè “Leonidas” in Choorstraat. Il locale è molto carino e pieno di ogni leccornia…Ovviamente il personale è estremamente gentile…Con tutti nel senso che è entrata una signora con un piccolo cane al quale sono state portate due ciotole con l’acqua e i croccantini! Tra i principali luoghi da segnalare a Delft la Oude Kerk all’interno della quale riposano le spoglie del Vermeer e la Nieuwe Kerk dalla quale è possibile salire in cima alla torre del campanile dove dopo una non poco faticosa salita attraverso degli scalini a chiocciola che sembrano non finire mai si arriva ad un punto panoramico la cui bellezza giustifica la fatica.

Per il pranzo ci fermiamo sulla piazza principale, Markt, a gustare un ottimo sandwich fuori misura (tre piani di pane!).

Sostiamo un po’ nella piazza principale, ci attardiamo a vedere ogni tipo di souvenir venduto nelle numerose botteghe che si affacciano sulle stradine dei canali e con molta calma ci dirigiamo verso la stazione per prendere il treno di ritorno.

Mercoledì 21 ottobre ’09 Purtroppo il nostro soggiorno ad Amsterdam è terminato e dobbiamo tornare a Roma. Ma il nostro saluto è sicuramente un arrivederci ad una città che abbiamo trovato splendida, efficiente e accogliente, libera da condizionamenti culturali e tollerante senza limiti. Gli olandesi sembrano un popolo che bada più alla sostanza che non all’apparenza e questo lo si vede in tutte le piccole e grandi cose che fanno. L’immagine che porterò per sempre dentro di me sarà quella di una città a misura di uomo, dove l’uso dell’automobile è ridotto al minimo dove per strada si vedono tante giovani coppie con due o tre bambini piccoli trasportati nelle apposite biciclette, un popolo che evidentemente non ha paura di affrontare il futuro perché supportato, nelle proprie scelte, da un sistema socio culturale tipico delle regioni del Nord Europa, dove la qualità della vita è tra le più alte del mondo, dove si è compreso quali sono le cose più importanti che fanno di una persona un uomo/donna, un popolo dal quale noi italiani abbiamo sicuramente molto da imparare.

Ciao e grazie Amsterdam!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche