Il Cile e i suoi colori

Il nostro viaggio inizia il 30 agosto. La prima tappa è Santiago del Cile. Il nostro albergo si trova sull'Avenida General O'Higgins; in pochi minuti quindi siamo subito in centro, davanti al Palacio de La Moneda, alla Plaza de Armas, popolata da amatoriali giocatori di scacchi, e al Mercado Central. La città conserva poco della sua storia...
Scritto da: Salvina M
il cile e i suoi colori
Partenza il: 30/08/2005
Ritorno il: 16/09/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
Il nostro viaggio inizia il 30 agosto. La prima tappa è Santiago del Cile. Il nostro albergo si trova sull’Avenida General O’Higgins; in pochi minuti quindi siamo subito in centro, davanti al Palacio de La Moneda, alla Plaza de Armas, popolata da amatoriali giocatori di scacchi, e al Mercado Central. La città conserva poco della sua storia coloniale, si scorgono invece grandi e imponenti palazzi rigorosamente moderni. Il giorno dopo visitiamo Valparaiso; iniziamo una lunga e piacevolissima camminata per la città, che si conclude con la visita della casa di Pablo Neruda, conosciuta come “La Sebastiana”. In questa giornata predominano i colori: bianco, giallo, rosa, verde, rosso, azzurro; sono i colori delle facciate delle piccole case di Valparaiso.

Il 2 settembre partiamo per il nord del Cile, con destinazione San Pedro de Atacama. Siamo accolti da Magda e Juan, che ci accompagneranno durante il nostro tour del deserto. Iniziamo subito con la visita alla fortezza di Quitor e all’oasi di Toconao, sorprendente per la sua inspiegabile vegetazione mediterranea. Ad una decina di km l’immensa distesa di sale del Salar de Atacama, caratterizzato dalla presenza dei fenicotteri…Disturbati dalla rumorosa presenza dei turisti; il nostro viaggio sul deserto continua verso il coloratissimo tramonto che si apprezza dalla valle della Luna, fino al meraviglioso spettacolo dei Geyser del Tatio a 4400 m all’alba del giorno dopo. Prima di lasciare il deserto ci concediamo una visita al villaggio di Machuca, solo 5 abitanti, e un po’ di shopping nei negozi artigianali della candida oasi di San Pedro. Lasciamo il deserto stranamente rassicurante per la misteriosa Isola di Pasqua. Stavolta siamo rapiti dalle gigantesche statue dei Moai e dall’inaspettata irrequietezza dell’Oceano Pacifico, le cui onde attirano decine di surfisti. Durante la nostra permanenza a Hanga Roa si celebra l’anniversario di annessione di Rapa Nui al Cile, e così scopriamo come gli indigeni conservino gelosamente le loro origini e la loro storia, riproposte…Ma solo per poche ore…Fortemente nelle danze, nei costumi e nella cucina. Il soggiorno sull’isola è disturbato dalla pioggia tropicale, ma non ci fermiamo e tentiamo anche un timido bagno sulla spiaggia bianca di Anakena, unico tratto dell’isola sabbioso e esteso 200 m. Sono passati quasi due mesi da questo viaggio e i colori del Cile sono ancora vivi nei nostri racconti.



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