Il Cile e i suoi colori
Il 2 settembre partiamo per il nord del Cile, con destinazione San Pedro de Atacama. Siamo accolti da Magda e Juan, che ci accompagneranno durante il nostro tour del deserto. Iniziamo subito con la visita alla fortezza di Quitor e all’oasi di Toconao, sorprendente per la sua inspiegabile vegetazione mediterranea. Ad una decina di km l’immensa distesa di sale del Salar de Atacama, caratterizzato dalla presenza dei fenicotteri…Disturbati dalla rumorosa presenza dei turisti; il nostro viaggio sul deserto continua verso il coloratissimo tramonto che si apprezza dalla valle della Luna, fino al meraviglioso spettacolo dei Geyser del Tatio a 4400 m all’alba del giorno dopo. Prima di lasciare il deserto ci concediamo una visita al villaggio di Machuca, solo 5 abitanti, e un po’ di shopping nei negozi artigianali della candida oasi di San Pedro. Lasciamo il deserto stranamente rassicurante per la misteriosa Isola di Pasqua. Stavolta siamo rapiti dalle gigantesche statue dei Moai e dall’inaspettata irrequietezza dell’Oceano Pacifico, le cui onde attirano decine di surfisti. Durante la nostra permanenza a Hanga Roa si celebra l’anniversario di annessione di Rapa Nui al Cile, e così scopriamo come gli indigeni conservino gelosamente le loro origini e la loro storia, riproposte…Ma solo per poche ore…Fortemente nelle danze, nei costumi e nella cucina. Il soggiorno sull’isola è disturbato dalla pioggia tropicale, ma non ci fermiamo e tentiamo anche un timido bagno sulla spiaggia bianca di Anakena, unico tratto dell’isola sabbioso e esteso 200 m. Sono passati quasi due mesi da questo viaggio e i colori del Cile sono ancora vivi nei nostri racconti.