Il caos di BKK, la pace delle spiagge
Siamo partiti il 24 dicembre e rientrati il 9 gennaio. Viaggiato con Thai. Nel complesso una bella vacanza, meno economica del previsto, con le uniche difficoltà legate al cibo e alle pessime condizioni igieniche generali. Comunque nessuna infezione intestinale, ma del sano digiuno in situazioni a rischio. Temperatura perfetta. Tempo prevalentemente brutto.
BANGKOK. Tre giorni all’inizio e uno alla fine. Abbiamo alloggiato al Rembrandt, un bell’albergo, piuttosto ben collegato. Una vera metropoli, caotica, inquinata, sempre viva, affascinante. Si gira benissimo con skytrain e con i battelli sul fiume. I taxi costano poco. Consigliamo quelli giallo-verdi. Sconsigliamo quelli fucsia. Si può mangiare a qualsiasi ora. In tema di shopping, altrove non abbiamo trovato né gli stessi prezzi né la stessa qualità. Comprate dunque nella capitale ciò che vi serve. Il mercato dove ci siamo trovati meglio è il Suam lum night bazar, che si raggiunge con lo skytrain e una passeggiata attraverso il lumphini park. Vi avverto però che non ci sono più i prezzi stracciati di prima dello tsunami. Pochi turisti. Pochissimi italiani. ao nang. Quattro giorni all’inizio, poi altri due verso la fine. Abbiamo alloggiato al Red Ginger Chic, albergo nuovo, molto bello, solo un po’ caro. Località piena di svedesi ed anglosassoni, consigliata quindi per chi cerca anima gemella nordeuropea. Shopping appena discreto. Ottimo punto di partenza per le escursioni. Ne abbiamo fatte diverse. L’isola che ci è piaciuta di più è stata koh Poda. koh lanta. Anche qui quattro giorni. Raggiunta in barca da Ao Nang. Abbiamo alloggiato al Lanta river sand resort. Vere e proprie capanne di legno e foglie di palma. Dopo un giorno di difficoltà, ci siamo adattati perfettamente. Si mangia anche benino. Causa maltempo, niente escursioni, se non quella alla vicinissima koh Bubu, che però non vale niente. Noleggiate una jeep per visitare l’isola fino al parco nazionale, che si trova all’estremità sud, e trovarvi una spiaggia dove stare in santa pace. Shopping scarso in generale, ma buono per l’artigianato in legno.
KOH JUM. Due giorni (bastano e avanzano). Isola molto selvaggia. Noi eravamo nella parte montuosa, al ting rai bay resort. Consigliamo invece la sua parte pianeggiante, con spiagge sabbiose. Si può girare in motorino in poco tempo. Nonostante l’altissima stagione, era deserta.
Siamo a disposizione per ulteriori informazioni.
Buon viaggio.
Matteo e Carla