Il Cammino di Compostela
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Sicuramente molti lettori storceranno il naso, ed a ragione, alla lettura del titolo che ho deciso di dare al mio breve racconto del viaggio in Spagna sulle orme dei veri viandanti della Compostela, ma per me e la mia compagna il tempo è tiranno! Per il lavoro che svolgiamo non possiamo avere dei periodi di ferie che ci permettano di poter “canonicamente” dare corso al vero cammino per arrivare a Santiago di Compostela e quindi abbiamo organizzato il viaggio sulle tracce dei viaggiatori ma utilizzando la macchina, ovviamente con molto meno fascino del vero cammino, ma assaporando anche noi i luoghi in cui “loro” passano utilizzando qualche comodità che non guasta al corpo, ma anche alla mente.
31.05
Partenza da Catania ( con scalo a Roma ) con volo Easyjet puntualissimo e abbastanza comodo nei posti a sedere, arriviamo a Barcellona nella tarda mattinata per poi subito dopo spostarci alla stazione in modo da prendere il treno ad alta velocità che in tre ore e mezza ci porterà a Pamplona, da dove comincia il vero viaggio sulle orme dei fedeli della Compostela.
Alloggiamo al Maisonnave hotel, ottimo, in pieno centro storico, a pochi passi da tutte le attrazioni che la cittadina offre. Personale gentilissimo, ci hanno fatto usare la camera anche oltre l’orario consentito senza dover pagare nessuna differenza. Desidero segnalare anche il ristorante dell’albergo sia per il servizio di ottima qualità sia per il cibo veramente ottimo.
01.06
Dopo aver fatto colazione passeggiamo per le vie cittadine, il quadrilatero della città vecchia è abbastanza agevole per essere visitato, basta prendere come riferimento la Plaza del castillo e perdersi in tutte le viuzze che da essa si ramificano per tutto il centro storico. Oggi è domenica e quasi tutti i negozi sono chiusi ma c’è una maratona cittadina con arrivo nell’Avenida de Carlos III che anima le vie, altrimenti, tranquille della città. In tarda mattinata, nonostante l’abbondante colazione non resisto alla tentazione di comprare un panino ( il primo di tanti altri ) con il famoso prosciutto crudo iberico. Mi mangio anche le dita per com’è gustoso!
La macchina, prenotata dall’Italia, sarà disponibile soltanto nel pomeriggio, per questo motivo chiediamo, alla reception dell’albergo, la cortesia di poter usufruire delle camere oltre l’orario del check-out. Ci accordano la permanenza in camera fino alle 16.00 senza alcun aggravio di spesa, ho la riprova del grande senso di ospitalità della gente del luogo!
Tardo pomeriggio, con un taxi, ci facciamo portare all’aeroporto di Pamplona, quasi deserto per la poca attività, ed attendiamo l’apertura dello sportello Hertz per il ritiro della macchina.
Ci dirigiamo verso Olite dove alloggeremo nel locale Paradores, splendido castello d’epoca, dove abbiamo anche la cena.
02.06
Sveglia con calma ed ottima colazione, il paesino, a torto, non è neanche contemplato nella fedele guida touring, ma ci facciamo lo stesso due passi e così scopriamo e visitiamo il Palacio des Reyes de Navarra, capolavoro dell’architettura civile gotica del XXV secolo con alte torri da cui si gode un bellissimo panorama sui vigneti circostanti e con un giardino pensile molto curato. Molte chiese di buon valore artistico e numerose botteghe cooperative che sono cantine di produzione del vino locale.
Prendiamo la macchina e visitiamo l’eremo di Ermita de la Virgen de Eunate in stile romanico molto raccomandato dalla guida ma che a noi non colpisce più di tanto. Proseguiamo per il Puente de la Reina nell’omonima cittadina famosa appunto per il suo ponte romanico e Navarrete, piccolo centro che ha mantenuto l’aspetto medievale con le sue vie porticate e la bella Iglesia de la Asuncion in cui è custodita una pala barocca. Prossima tappa a Najera con il gioiellino rappresentato dal Monasterio de Santa Maria la Real ed il suo magnifico chiostro de los Caballeros.
Tardo pomeriggio raggiungiamo Santo Domingo de la Calzada ed alloggiamo nel locale paradores. Cena compresa nel costo della camera.
03.06
Il programma odierno prevede la visita della cittadina, che è da sempre una delle mete più importanti del Cammino de Santiago. Degne di nota e’ la cattedrale al cui interno, tra le varie opere vi è un sontuoso, quanto insolito, pollaio gotico.
Successivamente andiamo a San Millan de la Cogolla con i suoi pregevoli monasteri de Suso ( monastero superiore dichiarato patrimonio dell’umanità ) e de Yuso che è l’imponente monastero inferiore, sono entrambi visitabili con guida in spagnolo, davvero molto interessanti! Il secondo ha al suo interno delle pregevoli opere architettoniche mentre il primo oltre che essere un eremo con una bella chiesa interna ha un panorama, sulla valle del fiume Cardenas, mozzafiato anche per i colori della vegetazione sottostante.
Successivamente andiamo al santuario de San Juan de Ortega, il quale sorge lontano dalle odierne vie di comunicazione, in un ambiente naturale ancora incontaminato. Ho voluto inserirlo nel mio itinerario non tanto per la visita del luogo di per se, ma perché importante meta per i pellegrini e dato che anche noi facciamo il “cammino” anche se in maniera particolare era giusto fare una puntatina.
Il tardo pomeriggio lo dedichiamo a Burgos. Abbiamo visitato la città in un precedente viaggio in Spagna e quindi “ripassiamo” la cattedrale, normalmente si visita a pagamento ma proprio oggi l’entrata è gratuita e quindi ne approfittiamo. E’ una delle più belle e maestose cattedrali spagnole, iscritta dall’Unesco nel patrimonio mondiale dell’umanità, immancabile punto di riferimento per chi si trova in città. Passeggiamo per le viuzze adiacenti alla chiesa, quindi riprendiamo la macchina alla volta di Lerma dove alloggiamo al paradores. Cena compresa.
04.06
Oggi è il nostro anniversario e quindi ho preparato una sorpresa speciale, in serata, per la mia compagna. Ci dirigiamo verso Fromista, paesino famoso esclusivamente per la chiesa di San Martin, vero gioiello artistico di tutto il romanico castigliano, stanno per chiudere ( è quasi ora di pranzo ) ma riusciamo a godere delle opere artistiche al suo interno. Solito panino con prosciutto iberico (slurp!) e birrozza quindi via verso Carrion de los Condes dove visitiamo il Monasterio de San Zoilo che oggi ospita un lussuoso albergo, il Monasterio de Santa Clara e le vie adiacenti, meta finale Leon dove ritorniamo con piacere al bellissimo paradores, per l’occasione speciale ho prenotato una cena a lume di candela e suite.
05.06
La mattinata la dedichiamo, anche qui al “ripasso” della città con il bel centro storico, la casa di Botines opera neogotica di Gaudi’, Plaza Mayor dominata dalla facciata del Consistorio Antiguo, la basilica di San Isidoro ed ovviamente la cattedrale famosa per la bellezza e la purezza del suo stile architettonico, è uno dei capolavori del gotico maturo in Spagna.
Astorga ci aspetta, quando arriviamo e già pomeriggio ed è tutto chiuso per la pausa pranzo, posteggiamo ai piedi della cattedrale e del palazzo episcopale, per la tipologia delle costruzioni ( che visiteremo ) sembra di essere tornati indietro al tempo delle fate o ad Eurodisney al castello della bella addormentata. Degno di nota è la visita del centro storico della cittadina e della cattedrale e del suo museo. Prossima tappa Ponferrada. Bella la Plaza de las Eras e le vie del piccolo centro storico, vorremmo visitare il castello dei templari, ma l’ingresso è a pagamento e non ne abbiamo voglia!
Alloggeremo al paradores di Villafranca del Bierzo. Cena compresa.
06.06
Saliamo verso O Cebreiro dove sulla sommità dell’omonimo passo, visitiamo il caratteristico paesino con le piccole casette circolari, costruite con le pareti in pietra ed i tetti di paglia, molto carina la chiesa de Santa Maria che custodisce una pregevole statuetta romanica della Vergine Maria ed il calice del famoso miracolo della trasformazione del pane e del vino nella carne e nel sangue di Cristo. Ridiscendiamo il passo e visitiamo Samos con la sua maestosa abbazia benedettina (obbligatoria la visita guidata). L’intenzione sarebbe quella di vedere il tramonto alla punta estrema della Spagna fino a capo Finesterre, ma la strada è lunga, ed io sono stanco di guidare! Decido che non ne vale la pena (forse a torto) e ritorno sui miei passi verso la metà finale di tutti i pellegrini che si rispettano: Santiago de Compostela. Alloggeremo in pieno centro storico al Hotel Pazo de Altamira, camera superior con vista sui tetti antichi del centro storico e sul mercato di Santiago. Poco prima del tramonto andiamo al parco de Santa Susanna de Alameida da dove si ha una vista magnifica della città vecchia e della cattedrale con il sole che si rispecchia sul simbolo del cristianesimo e punto di arrivo del pellegrino, scattiamo foto bellissime. Ceniamo nel ristorante che è annesso al nostro albergo.
07.06
Visitiamo Santiago sotto una piogerellina fastidiosa, ma che non fermerà mai dei “pellegrini” atipici come noi. Meno male che nella parte antica della città ci sono dei portici dove ripararsi. Passeggiamo per le piccole vie che caratterizzano il centro storico e che portano alla spettacolare Plaza de Obradoiro sovrastata dalla scenografica facciata della cattedrale dove entriamo ed abbiamo la fortuna di assistere alla rappresentazione del Botafumerio, cioè all’oscillazione del grande ostensorio d’argento che contiene l’incenso che viene sparso per tutta la parte longitudinale della cattedrale. Visitiamo, inoltre, Praza das Praterias, Praza da Quintana.
Siamo, quasi, alla fine del viaggio e facciamo tappa tecnica a Corugna, piove e ci rinchiudiamo al Marriot vicino all’aeroporto da dove l’indomani mattina prestissimo abbiamo l’aereo che via Barcellona ci riporterà direttamente a Catania.
Nonostante abbiamo fatto in macchina questo pellegrinaggio inconsueto fino a Santiago de Compostela, siamo riusciti lo stesso a ” respirare” le emozioni di un vero pellegrino specialmente nei paesini dove loro alloggiano a si riposano dalle tremende camminate del giorno. Abbiamo avuto la possibilità di interloquire e quindi di carpire e capire le emozioni che si provano ad intraprendere un cammino di fatica ma sopratutto di fede, in una terra che è bella e altrettanto mistica.
In questo viaggio abbiamo voluto, io è la mia compagna, quanto più possibile e per il tempo che ci è stato concesso, poter avere una vaga idea di cosa vuol dire affrontare una “fatica” di questo tipo di percorso in un mondo che è stato organizzato e costruito ad uso esclusivo del pellegrino e della forza della sua Fede, abbiamo avuto la fortuna di conoscere tante persone, sia italiane ma molte di più straniere, che ci hanno raccontato e spiegato cosa voleva dire affrontare “il cammino” e la fatica di ogni giorno non solo a piedi ma anche in bici e con ogni tipo di tempo, per la ricompensa di arrivare ad una meta ambita ed agognata misurandosi oltre che con il proprio fisico, anche con la propria anima e la propria coscienza di uomo e di cristiano.