Il Botswana di Daniele Somenzi di 2009
La mattina seguente,ci han consegnato il defender 4×4 con 2 tende da due sulla capotte, e partiti per il nord e poi ovest, guidando io, ci siamo fermati per la prima notte, ai confini tra Sud africa e Botswana. Cosi abbiamo potuto collaudare le tende che sono state una vera sorpresa,vista la versatilitä e comoditä.
Marco perde il suo orologio da polso regalatogli dalla sua morosa, al che alquanto incazzato non ha dormito tutta la notte, ribaltando tutto, e smontando perfino le ruote per guardare se era finito all+interno della camera d+aria.
Al termine del viaggio, tornato a casa a parma, Marco, scoprer che era finito in una tasca dello zaino,(che pollo) All’idomani viaggiamo tutto il giorno dopo essere entrati in Botswana, e accettato dagli altri il mio suggerimento di transitare in Zimbabwe, ci accampiamo vicino ad un elefante che pascola a pochi km dal confine di Pandamatenga, Dormire nel wild, e’ sempre molto eccitante, qualsiasi animale ti puo’ far visita, specialmente la notte.
Appena entrati in Zimbabwe, torniamo nel passato, il Parco nazionale di Hwange e’ spoglio di turisti, il che a noi va benissimo, ,io guidavo e loro 3 sulla cappotte dell’auto, a pranzo sostiamo a Robins,camp, appena dopo aver visto 6 licaoni, poi la sera sostiamo a Sinamatella, che ha del magico. Situato su una collina ti permette di fare safari,col binocolo anche senza usare l+auto ma da star seduto. La guardia armata di kalasnikow, la sera ci fa venire un po d+adrenalina portandoci nel buio per un breve safari notturno.
Dopo un safari mattutino, poi, ci dirigiamo verso le cascate Vittoria e lungo la strada deserta da auto per mancanza di benzina, ci fermiamo per scambiare vecchi vestiti con oggetti di legno fatti a mano.
Il giro con le canoe sul fiume zambesi e’ stato molto bello, anche se abbiamo rischiato che gli ippos ci rovesciassero. La visita all’hotel victoria falls, e’ sempre affascinante, anche se ora e’ vuoto, come tutti gli alberghi dello Zimbabwe, e questo grazie al dittatore Mugabe,che al pari di Saddam hussein,non vuol lasciare il potere.
Gli animali che incontriamo sono molti, ma le cascate troppo piene d’acqua, erano 40 anni che non raggiungevano quel livello. Infatti non si può nemmeno fare il rafting,che io feci qualche anno addietro.
Rientriamo in Botswana,e dopo aver fatto il pieno di benzina a Kasane, entriamo nel parco Chobe,che visitavo per la prima volta anche io. Animali a go go e vista stupenda,ci accampiamo proprio a 2 metri dalla riva del fiume zambesi, e la notte, gli ululati delle iene, incutono un certo timore.
La mattina seguente nel paradiso della natura, i babbuini schiamazzano a pochi metri da noi,e ci danno il buon giorno. Piu tardi ci addentriamo nella parte sud del chobe e le 4 ruote motrici, sono sempre in tiro, abbiamo anche tentato di togliere dalla strada un tronco non riuscendoci però, pena,l’insabbiamento.
Quella notte dormiamo ancora nel selvaggio, in direzione maun,Che raggiungiamo all’indomani dove ci accampiamo per 3 notti all’island safari lodge. Una notte i ragazzi la trascorrono nell’okavango delta dormendo in tenda tra i leoni e elefanti, facendosi trasportare fino a destinazione dapprima col motoscafo e poi dal mokoro.
Il permesso per entrare nel parco nazionale piu misterioso, lo abbiamo ottenuto, per una notte e 2 giorni, cosi finalmente dopo anni che lo desidero, entriamo nel selvaggio Central Kalahari, abitato tutt’oggi dai boscimani selvaggi.Animali tanti, anche un leone si è fatto avvistare, sciacalli orici zebre e springbok. La notte, in tenda prima del buio dopo aver cenato alle 5pm, qui non c’è tanto da scherzare, la selvaggina non perdona. Il ruggito del leone da stare in tenda col buio e la luna piena è al quanto raccapricciante, per fortuna però le nostre 2 tende sono in alto sul tetto del land rover.