Il Belgio fra Amsterdam e Parigi

10/08/03 Si parte finalmente! Anche quest’anno on the road, io e Giacomo. La prima tappa è Friburgo, ci arriviamo a pomeriggio inoltrato causa fila al San Gottardo e a Lucerna. La città è deserta e fa caldo, l’hotel sembra una casa di cura per anziani!! Non ci demoralizziamo e andiamo in centro che per fortuna è molto bello,...
Scritto da: Letizia Bellucci
il belgio fra amsterdam e parigi
Partenza il: 10/08/2003
Ritorno il: 21/08/2003
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
10/08/03 Si parte finalmente! Anche quest’anno on the road, io e Giacomo. La prima tappa è Friburgo, ci arriviamo a pomeriggio inoltrato causa fila al San Gottardo e a Lucerna. La città è deserta e fa caldo, l’hotel sembra una casa di cura per anziani!! Non ci demoralizziamo e andiamo in centro che per fortuna è molto bello, girelliamo un po’ fra le piazze e le stradine, certo che non c’è molta gente….Ma aspetta, vanno tutti in quella direzione, seguendo la massa ci ritroviamo in una festa, nel parco, precisamente la “festa delle candele”, sui prati grandi composizioni di candele accese dai bambini, stands gastronomici e naturalmente…. Birra a fiumi. Non ci tiriamo indietro ed entriamo subito nell’atmosfera e come gli altri Friburghesi ci incamminiamo sullo Schlossberg fermandoci nelle varie piazzole per fare il pieno… di birra. In cima siamo un po’ brilli e manca poco che la discesa ce la facciamo a ruzzoloni.

11/08/03 Lasciamo l’hotel Helene e il suo simpatico oste, direzione Bruxelles. Facciamo sosta a Lussemburgo: la benzina costa meno. Arriviamo a Bruxelles nel pomeriggio, trovare l’hotel non è facile e fa un caldo tremendo. Lo troviamo, è molto bello, non per niente ha 4 stelle… purtroppo capiamo subito perché ci costa solo 60 Euro a notte: non ha l’aria condizionata, la camera è un forno. Va bè, doccia e poi in centro a piedi. La capitale belga ci fa una buona impressione il centro è molto tipico e ci sono un sacco di locali e di ristoranti, entriamo in uno a caso che però si rivela essere il più caro; poi torniamo nella gran place, sono tutti seduti in terra, ci sediamo anche noi e ad un certo punto si spengono tutte le luci, black out ? ma no! Parte la musica e gli edifici vengono illuminati di diversi colori al ritmo della musica classica, veramente spettacolare! Siamo stati proprio fortunati ad essere lì in quel momento! Contenti ci alziamo e seguiamo la folla che fa la fila per toccare una statua, porterà fortuna!! Poi raggiungiamo la statua del bambino che fa pipì….In realtà non è così interessante ma sembra essere il monumento nazionale!! Sulla via di casa (!!!) ci fermiamo per un birrino.

12/08/03 Siamo indecisi su cosa fare in questa giornata a Bruxelles…. Decidiamo di prendere la metro e andare nella zona dell’Eisel. C’è un parco di divertimenti, il Brupark, ma la piscina ci mette tristezza (è al chiuso) e l’Europa in miniatura non ci ispira, guardiamo l’Atomium da fuori… Giacomo ci vorrebbe entrare ma io mi rifiuto dopo avere visto le facce della gente che esce!!! A piedi attraversiamo un parco molto grande e quasi deserto a parte dei corvi enormi, io sostengo che il centro non è distante ma vengo subito smentita alla prima indicazione che chiediamo. Si riprende la metro verso il quartiere della CEE, mangiamo una baguette in una piazza con fontane e bambini e nonni (!!!) che ci fanno il bagno dentro, un acqua park improvvisato. Andiamo a vedere il Museo delle Scienze Naturali, la cosa più interessante sono i dinosauri, gli insetti in verità mi fanno un po’ impressione e gli animali impagliati sono alquanto lugubri….Ma Giacomo è contento. Poi torniamo in centro, il caldo è infernale, cerchiamo di vincerlo bevendo come cammelli, i bar e le gelaterie sono letteralmente presi d’assalto. Facciamo un po’ di shopping vicino all’hotel dove ci sono davvero bei negozi, poi ci compriamo vino bianco e patatine per un aperitivo in camera!! Questa volta il ristorante per la cena lo azzecchiamo: è un ristorante belga-tunisino vicino all’hotel dove mangiamo bene e spendiamo il giusto. Poi birra e nanna.

13/08/03 Alè si va a Amsterdam!! Si parte intorno alle 10 e il viaggio è tranquillo fra prati verdi e mucche e qualche mulino a vento. Giacomo si lamenta perché la strada è sempre in discesa (sarà perché siamo nei paesi bassi?). Arriviamo nella città dei canali intorno alle 13. L’hotel (Hotel Janson) lo troviamo subito ed è molto caratteristico: corridoi stretti e scale ripide, noi dormiamo in una stanza minuscola nel sotto tetto e abbiamo la cabina doccia accanto al letto. Decido che mi piace. Anche la città mi piace subito: prima cosa fa fresco, poi siamo vicino al Museumplein e il prato davanti al RijlskeMuseum è pieno di gente a giocare a pallone o a prendere il sole; andiamo verso il centro attraversando i canali e ammirando le house boat che sono delle vere e proprie case galleggianti con tanto di fiori alle finestre; poi ci sono migliaia di bici, tutti vanno in bici, dal manager agli studenti, dai rasta alle vecchiette. Vaghiamo tutto il pomeriggio fra Piazza Dam, casa di Anna Frank, negozi. La sera ceniamo in un ristorante argentino vicino a Leidsplein, anche questa zona è molto movimentata ma solo nel senso positivo del termine.

14/08/03 Giacomo riesce a portare la colazione in camera senza rovesciare tutto per le scale ripidissime: bravo! Io non ce l’avrei mai fatta. Visitiamo il Museo Van Gogh (molto bello) dove troviamo dei pratesi – in tutte le nostre vacanze incontriamo prima o poi qualche nostro concittadino – Poi andiamo al Rjilske ma va via la luce e questa volta è davvero un black out. Mangiamo un panino sul prato. Torniamo in piazza Dam e poi ci incamminiamo verso la stazione e il quartiere a luci rosse, ci sono le donne in vetrina anche di giorno. Convinco Giacomo a fare il giro in battello, lui quasi si addormenta io invece mi diverto un monte a vedere gli edifici colorati dal canale e le chiatte da vicino, usciamo anche nel porto e vediamo un parcheggio per bici che ne contiene più di duemila!! Scesi dal battello andiamo a visitare il museo erotico, c’è un po’ di tutto: foto, statue, manichini, le cose più interessanti sono quelle di epoche passate. Tornando verso l’albergo ci fermiamo a comprare qualche souvenir, soprattutto bulbi di tulipano. Per la cena torniamo verso Leidsplein e mangiamo in un ristorante greco. Poi assistiamo ad uno spettacolo di mangiafuoco.

15/08/03 Mi dispiace andare via ma oggi dobbiamo raggiungere Bruges. Ci mettiamo circa tre ore fra paesaggi un po’ monotoni. Vinti dalla fame ci fermiamo in un Mac donald’s alla periferia di Bruges, poi andiamo all’albergo che è in centro proprio sul canale. Dopo un riposino partiamo alla scoperta delle bellezze della città, in realtà tutto il centro è un vero e proprio chicco!! Gli edifici in stile gotico sono tutti tenuti benissimo, poi ci sono bei giardini e canali e stradine e chiese fantastiche. Giriamo a caso perché dovunque ci si giri c’è qualcosa di bello da vedere, facciamo decine di foto e ci fermiamo nei negozi di souvenirs. Arriva l’ora di cena così mangiamo moules e frites in ristorante abbastanza economico, dopo vogliamo fare una passeggiata perché con il buio e i monumenti illuminati è tutto ancora più bello ma, incredibile!! Fa freddo nonostante abbiamo i giubbotti!! Allora che facciamo?? Ebbene sì andiamo al cinema a vedere Terminator 3 in lingua originale con sottotitoli in francese e olandese, no comment sul film, la cosa positiva è che data la scarsità di dialoghi si capiva tutto. A nanna col piumone.

16/08/03 Di nuovo in macchina….Verso Parigi un po’ impauriti per il caldo che ci aspetta. In realtà quando arriviamo capiamo che la “canicule” è passata, fa caldo sì ma non come ci aspettavamo dopo aver seguito i TG nei giorni precedenti. Il nostro hotel è nel 9° arr. Vicino alla Gare du Nord, la macchina la cacciamo in un garage. Partiamo subito per una prima perlustrazione: a piedi dall’albergo arriviamo all’Operà, poi Madeleine, place de La Concorde, Jardins de Tuileries dove ci fermiamo a riposare. Parigi ci sorprende con la sua imponenza. Torniamo con la metro e poi andiamo a cena vicino a Les Halles in un ristorante italiano che di italiano aveva molto poco.

17-18-19/08/03 Questi tre giorni li passiamo a Parigi e camminiamo come pazzi per vedere e fare tutto quello che ci interessa: vistiamo Notre Dame e la sua cripta, mangiamo baguettes insieme ai piccioni, ci perdiamo nel quartiere latino e poi raggiungiamo la Sorbonne e il Jardin du Luxemburg dove ci riposiamo intorno al laghetto guardando i bambini che fanno navigare barchette di carta; visitiamo il museo D’Orsay e i suoi impressionisti poi ci facciamo spennare in un bistrot perché ci era presa voglia di gelato; guardiamo la tour Eiffel che “sberluccica” e scansiamo quelli che ci vogliono per forza vendere una rosa, ci fermiamo per un birrino in un bar di fronte alla gare du Nord insieme a delle facce non proprio raccomandabili; saliamo a Montemartre sotto una pioggerellina fastidiosa che non ci permette di ammirare il panorama, poi camminiamo per Pigalle e ci fermiamo a vedere quanto costa una cena con spettacolo al Moulin Rouge: troppo.

Andiamo al Louvre di lunedì pomeriggio dopo le 15 perché costa meno, ma è invaso da orde di giapponesi che fanno a botte per fotografarsi di fronte alle opere d’arte e di bambini che sono molto più disciplinati dei giapponesi, i sarcofagi egiziani non finiscono più, la Gioconda la intravediamo fra migliaia di teste. Usciamo stremati ma più acculturati. Ci riposiamo seduti ai bordi della fontana/piscina accanto alla Piramide insieme a turisti di tutte le nazionalità, poi birrino al Jardin de tuileries “Purtroppo manca solo un giorno”.

Ceniamo nel quartiere Latino in una pizzeria insieme ad una coppia di palermitani simpatici, poi ascoltiamo heavy metal in un pub.

L’ultimo giorno è tutto per lo shopping, Giacomo passa un’ora nel Virgin Megastore poi io mi vendico facendogli girare in lungo e in largo tutti i sette piani dei Magasins La Fayette, guardiamo le vetrine di Cartier in place Vendome. La sera fisso con il mio amico Daniele ed altra gente davanti all’hotel de ville e poi passeggiamo fra Marais e Le Halles. “Ci rivediamo fra qualche giorno a Prato…..Purtroppo”.

20/08/03 Questi giorni son volati e dobbiamo iniziare ad avvicinarci a casa, ho un po’ il morale a terra e in macchina più che altro dormo. Decidiamo di non fare tutta una tirata e ci fermiamo a Ginevra, c’è un traffico pazzesco, ci innervosiamo poi andiamo alle informazioni turistiche dove ci prenotano un alberghetto per la notte. Usciamo per la cena e fatichiamo a trovare un bancomat – incredibile in Svizzera!- poi ci fermiamo in una pizzeria nella città vecchia dove Giacomo credendo di ordinare una pizza con bacon si ritrova a doverne mangiare una completamente affogata nel sugo di carne. Bleah!. Diluvia poi smette e andiamo sul lungo lago, c’è il Casinò e un sacco di arabi. Finiamo i franchi in un pub. Strana questa Svizzera! 21/08/03 Stasera dormiremo nei nostri letti e mangeremo la pasta dopo 10 giorni di astinenza! Passiamo il traforo del monte Bianco, il Piemonte, Genova, Versilia, tra poco siamo a casa e ci saranno racconti, foto, ricordi.



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