Il Baltico in modo insolito

Tre capitali: Helsinki, Tallin e Stoccolma
Scritto da: Giacomo & Giuly
il baltico in modo insolito
Partenza il: 14/08/2013
Ritorno il: 21/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Questo diario è forse un po’ lungo, ma non abbiamo voluto tralasciare nessuno spunto utile su Helsinki, Tallin e Stoccolma, tre capitali ben collegate fra loro dai traghetti che battono bandiera estone, finlandese o svedese e percorrono il Baltico, consentendo di spostarsi in modo diverso rispetto ai tour solitamente proposti. Si può iniziare il viaggio come nel nostro caso da Helsinki, o da Tallin per raggiungere Stoccolma passando per Helsinki oppure da Stoccolma: ciò potrebbe dipendere dalla disponibilità dei voli dalla zona d’Italia dalla quale si desidera partire.

La giovane Elsinki, un vero e proprio museo d’architettura a cielo aperto, incanta per le sue luci e suoi colori. Il contrasto fra le moderne costruzioni di Elsinki e le possenti torri e campanili medioevali di Tallin è sorprendente. A Tallin colpiscono anche le grandi case dei mercanti, ancora dotate della carrucola che permetteva di sollevare la mercanzia fino ai piani alti, e gli edifici delle Gilde (corporazioni di mercanti), che testimoniano i fiorenti traffici commerciali medioevali. A Stoccolma si respira l’aria della grande capitale, a differenza della piccola Tallin e della pur moderna Helsinki: la costante presenza dell’acqua che caratterizza ogni scorcio della città, e le tante navi che sono parte integrante del panorama, la rendono unica.

Quando: sempre

Durata: una settimana

Viaggio: aereo/traghetto

Costo a persona (approssimativo): 700 €

14.08.13 – I mille colori di Helsinki

Sveglia alle 2 di notte per prendere il pullman che dalle Marche ci porta a Roma Fiumicino, da dove, precisamente alle 11.15, decolla il volo low-cost della Norwegiam che ci porta a Helsinki. Purtroppo o per fortuna siamo molto abituati a viaggiare low-cost, dato che la nostra voglia di visitare nuovi luoghi è sempre tanta e le nostre finanze non ci permettono di meglio! Quindi tutto ciò che ci servirà in questa settimana l’abbiamo fatto entrare nei nostri trolley, e abbiamo con noi dei tramezzini visto che a bordo non ci serviranno il pranzo. In corriera restiamo svegli ma in aereo dormiamo profondamente. Atterriamo all’aeroporto di Vantaa, a 25 Km da Helsinki, e prendiamo un caffè espresso. Amara sorpresa: 3,60€! Durante tutta la settimana di viaggio, al massimo, lo pagheremo 1€ in meno, ma niente a che spartire con il prezzo a cui noi italiani siamo abituati per un caffè! In compenso l’autobus della Finnair ci porta alla stazione centrale di Heksinki a meno di 5€ a testa!

Arrivati alla stazione ne rimaniamo incantati: opera del grande architetto finlandese Saarinen, in stile tardo Art Nouveau, in gran parte rivestita di granito rosa, secondo noi è una delle maggiori attrazioni di Helsinki. Ammiriamo la torre dell’orologio e ci accorgiamo che purtroppo le due famose coppie di statue che tengono le lampade sferiche sono imballate dentro i ponteggi perché in ristrutturazione! Peccato! Rimane comunque il senso di forza e solidità che la costruzione trasuda, assieme all’inusuale leggerezza.

Mappa della città alla mano ci dirigiamo verso l’hotel che abbiamo prenotato, l’Omena Yrjönkatu. La catena “Omena”, che in italiano significa “mela”, unica parola finlandese cha abbiamo imparato, ha la particolarità di non avere reception e spazi comuni, quindi non vi si possono lasciare i bagagli per il tempo durante il quale non si dispone della camera alla quale si accede tramite un codice inviato qualche ora prima dell’arrivo via sms. Per noi che soggiorniamo a Helsinki per un tempo ristretto non c’è problema, altrimenti sconsigliamo gli hotel della catena Omena. Com’è la camera? Lineare e non particolarmente bella ma il rapporto qualità/prezzo è buono; comunque moderna, essenziale e funzionale come tutta Helsinki!

Il tempo di rinfrescarci e ci avviamo verso il porto, dove siamo colpiti dal luccichio delle cinque cupole rivestite da sottili lamine in oro, rosse e verdi, a forma di cipolla, della cattedrale russo-ortodossa Uspenski, insediata su un masso di granito rivolto verso il mare. Entriamo e abbiamo la fortuna di assistere ad una salmodiante funzione bizantina molto più solenne e “mistica” rispetto a quelle cattoliche. Apprezziamo così il sapore orientale di questa città nordica, porta tra il Baltico e la Russia.

Dal porto alla Piazza del Senato, cuore di Helsinki, la camminata è stupenda! Incontriamo costruzioni dai colori pastello, in particolare ci colpisce il Municipio, della stessa tinta del cielo sereno, e la residenza del Sindaco color mattone. La maestosa Piazza del Senato richiama quelle di San Pietroburgo, è circondata da edifici dei primi del XIX secolo, età di rifondazione della città: dal Palazzo dell’Università a quello del Consiglio di Stato, che oggi ospita il Governo e l’ufficio del Primo Ministro finlandese, fino alla bianca Cattedrale luterana di Helsinki in stile neoclassico su cui si innalza un imponente cupola verde; rispetto all’esterno però gli interni ci deludono, perché abbastanza spartani. Nel centro della piazza trova posto una statua dell’imperatore Alessandro II, a ricordo del rapporto della Finlandia con la Russia zarista.

E’ ora di cenare e noi che abbiamo pranzato con dei tramezzini siamo molto affamati. Helsinki non ci offre però alternative fra ristoranti e paninerie take-away! Optiamo per un ristorane, così conosciamo la loro cucina, che fa delle patate un elemento primario, utilizzate per accompagnare sia piatti di carne che di pesce. Incominciamo il pasto con un buffet a cui segue un abbondante piatto unico, come da abitudini locali; fra il vino e la birra consigliamo quest’ultima, le pur buone etichette di vino infatti sono decisamente care. Usciti dal ristorante la nostra passeggiata è brevissima per colpa di un’antipatica pioggerellina e della nostra stanchezza, quindi ci addormentiamo abbastanza presto, nonostante le giornate insolitamente lunghe e le brevi notti che caratterizzano ancora ad agosto queste latitudini.

15.08.13 – Helsinki: un museo d’architettura a cielo aperto

La pioggia e il cielo cupo, il cui colore non è più paragonabile a quello del Municipio, sembrano volerci scoraggiare ad uscire. Nulla può trattenerci però, dato che abbiamo solo oggi per vedere Helsinki perché per domattina è fissata la nostra partenza per Tallin!

In mattinata riusciamo a visitare, senza mezzi pubblici, ma camminando per la città, la Chiesa nella Roccia, il Museo d’Arte contemporanea Kiasma e il Parlamento Finlandese. Dall’esterno la Chiesa nella Roccia ci appare come una cinta muraria naturale di granito; il tetto a cupola in rame è particolarissimo e, quando entriamo, ci appare ancora più particolare la strana combinazione architettonica di elementi naturali e artificiali. Il Kiasma, da lontano, ci sembra un po’ ostile, forse per la sua struttura rivestita in acciaio; gli interni assumono però un aspetto avvolgente, con curve ampie e corridoi ben illuminati, in particolare quello del piano terra intriso di luce naturale che dona brillantezza alle bianche pareti; le mostre al suo interno cambiano frequentemente ma non ci interessano, perché ad Helsinki le vere mostre sono le architetture degli edifici stessi. La struttura del solenne Palazzo del Parlamento è in granito rosa con quattordici pompose colonne corinzie.

Imperdibili, l’uno di fronte all’altro, il fiabesco e appuntito Palazzo liberty del Museo Nazionale di Saarinen e dall’altro lato della strada i bianchi e puri solidi del Centro Finlandia Talo dell’altro genio dell’architettura finlandese Alvar Aalto. Mentre li ammiriamo iniziamo ad avvertire un certo languirono. Per fortuna ci accorgiamo che Helsinki, per il pranzo offre molte più possibilità rispetto alla cena: i vari localini espongono foto di invitanti piatti a prezzi abbordabili, con tanto di orario di preparazione che arriva fino alle 15 o 16.

Dopo pranzo torniamo verso il porto e la vivace e colorata Piazza del Mercato piena di bancarelle. Anche qui si sarebbe potuto pranzare! Magari con il pesce fresco appena scaricato dalle barche ormeggiate. Si vende di tutto, dalle bamboline ai cappelli di volpe, noi acquistiamo un “omena” da magiare subito e della frutta fresca che porteremo con noi all’Isola di Suomenlinna.

Per il resto della giornata non pioverà più, e noi dedicheremo tutto il tempo alla visita della Fortezza di Suomenlinna, raggiungibile tramite traghetti che partono e tornano ogni venti minuti fino alle 2 di notte al prezzo di circa 5€ a testa andata e ritorno. Un tempo era la più grande fortezza del Mar Baltico, oggi è l’unico esempio di architettura fortificata dell’epoca: l’idea di forza avvolge tutta l’isola, con le sue “casematte”, le trincee e i vecchi massicci cannoni che sembrano ancora pronti per spapare le loro salve. Questa gita alla Fortezza è per noi anche l’occasione ideale per un picnic di gustosa frutta e per belle passeggiate a bordo mare; fin quando la stanchezza non ci costringe, dopo aver cenato con un sandwich, a tornare nel nostro hotel.

16.08.13 – Tallin: guglie verso il cielo

Sveglia abbastanza presto! Il nostro traghetto, della Viking line, salpa alle 11.30, ma noi, oggi che non sembra voler piovere, vogliamo passeggiare, pur con i trolley al seguito, per godere ancora per qualche ora delle luci e dei colori di questa moderna città. Passiamo per la Piazza del Senato e andiamo al Porto, dove alla Piazza del Mercato comperiamo un cartoccio di pesce fritto appena pescato e frutta da portare con noi. Salpiamo ammirando il luccichio dorato delle cupole della Cattedrale di Uspenski e la cupola verde della Chiesa di San Giovanni, che si stagliano su una selva di campanili neogotici e grattaceli moderni. Oltrepassiamo l’Isola di Suomenlinna e scorgiamo ancora i bastioni e gli spalti della sua Fortezza. Cosa ci ha colpito di più di questa città che ci è apparsa tutta un museo di architettura con la sua poliedrica carrellata di stili che si snoda dal neoclassicismo e giunge al contemporaneo? Le luci e i colori!

A bordo acquistiamo solo un dolce ed un caffè a prezzi simili a quelli a terra, perché quanto abbiamo portato con noi dalla Piazza del Mercato ci permette di fare comunque un pranzo molto abbondante. Dopo due ore e mezza di traversata ci troviamo difronte ad un panorama diversissimo da quello che abbiamo lasciato; alle moderne costruzioni si sostituiscono possenti torri e campanili medioevali dalle cuspidi affilatissime che sembrano infilzare il cielo come spilli… Tallin dal mare è uno spettacolo indescrivibile! Non ci sono parole che rendono l’idea di quanto vediamo! Scesi dal traghetto, sempre mappa alla mano, ci dirigiamo verso il Go Hotel Shnelli, ubicato fra le mura della Città Vecchia di Tallin e la sua stazione ferroviaria; lo abbiamo prenotato visto il prezzo abbordabile ma siamo un po’ preoccupati perché il passaggio dei treni potrebbe infastidirci ed impedirci di dormire.

Camminando dal porto all’hotel siamo attratti dalla Grande Porta della Costa, quella che nel medioevo rappresentava l’uscita della città più vicina al mare, e vi riconosciamo subito, per la forma tozza, la torre dal nome Margherita la Grassa (Paks Margareeta), bastione di forma circolare che proteggeva l’ingresso della città. Attraverso questa porta entriamo dentro le mura e ci ritroviamo immersi in un atmosfera surreale! Non ci sono paninerie ma solo locali tipici dove il personale è rigorosamente vestito alla medioevale. Rimaniamo colpiti dalla Chiesa gotica di Sant’Olav, il cui campanile più elevato di Tallin ci aveva già impressionato dal mare, e dalle Tre Sorelle, complesso gotico di tre caratteristiche case dei mercanti col tetto a punta e grandi finestroni, oggi adibite ad hotel. Prima di uscire dalle mura notiamo molte grandi case di mercanti, ancora dotate della carrucola che permetteva di trainare la mercanzia ai piani alti. Entriamo in un baretto e vediamo dei bei piatti di pesce affumicato a prezzi abbordabili, scopriamo però che, come ad Helsinki, non li riprepareranno per la cena: per tutta la durata del nostro viaggio dovremo abituarci, come al prezzo del caffè, a questa strana abitudine. Ci troviamo sul Pikk, viale che conduce alla Collina di Toompea, ma noi ci dirigiamo direttamente verso il nostro hotel. Appena lo scorgiamo ci accorgiamo che le camere che danno verso la Città Vecchia offrono una splendida vista ma a noi capita una di quelle verso la stazione; non c’è tempo per lamentarci perchè la meravigliosa Tallin ci aspetta. Anche qui il rapporto qualità prezzo è comunque buono; la camera, rispetto a quella che avevamo ad Helsinki, è meno moderna ma più spaziosa.

Usciti dall’albergo ci troviamo in un rilassante parco con il Laghetto Shnelli, dal quale prende il nome il nostro hotel, e ci dirigiamo verso la Collina di Toompea, da qui raggiungibile tramite scalette e scorciatoie. Ci colpiscono di questa collina le case basse e larghe, così diverse da quelle dei mercanti nella città bassa, alte e fittamente addossate le une sulle altre! Si capisce subito che qui risiedeva la nobiltà!

Visitiamo la Cattedrale ortodossa di Alexander Nevsky, dalle splendide proporzioni, ricca di mosaici e dipinti policromi, che però sappiamo essere profondamente odiata dagli abitanti di Tallinn che hanno chiesto (invano) che venisse abbattuta. Dall’alto questa cattedrale domina Tallinn come vollero i russi, e simboleggia quindi un periodo da dimenticare. Su questa meravigliosa collina sorge il Castello di Toompea, antica fortezza medioevale che si fonde con due deliziose ali barocche: oggi ospita il Palazzo del Parlamento e del Governo con la sua torre detta Ermanno il Lungo su cui sventola la bandiera estone. Da qui si può godere di un’eccezionale vista sui tetti della Città Vecchia.

Scendiamo ora nella parte bassa della Città Vecchia e raggiungiamo la piazza principale… un vero incanto! Qui ha sede il Municipio, unico in stile gotico in tutto il Nord Europa; in cima ad esso fa bella mostra di sé la filiforme torre Vana Toomas (Vecchio Tommaso) dal nome della statua/banderuola posta sulla sua guglia.

La piazza è piena di ristoranti e il personale vestito alla medioevale propone accattivanti menù; ci lasciamo coinvolgere in una cena tipica a base di maiale, che qui viene utilizzato in tutte le sue parti e cucinato in modi sfiziosi, e assaggiamo anche le tipiche salsicce di sangue servite insieme alla marmellata di frutti di bosco. Dopo aver mangiato passeggiamo fra le vie affollatissime, piene di localini tipici e di negozi di souvenir e ambra del Baltico; ci sembra davvero di essere tornati, rispetto ad Helsinki, indietro di mille anni, come se qui il tempo si fosse fermato al medioevo.

17.08.13 – Tallin città di mercanti

Dedichiamo tutta la giornata alla parte bassa della Città Vecchia, che è stata un fiorente centro commerciale, come testimoniato non solo dalle case dei mercanti, ma anche dalle sedi delle loro corporazioni (Gilde). La Città Vecchia è circondata da quasi 2 km di mura con ancora 16 delle 46 torri che difendevano la città, oggi trasformate in bar e ristoranti. I nomi delle torri sono tutti molto strani: abbiamo già menzionato Margherita la grassa, Ermanno il lungo e il Vecchio Tommaso; la più famosa si chiama Sbircia in cucina (Kiek in de kök) perché la sua altezza permetteva alle guardie di guardare dentro le case.

In mattinata visitiamo la gotica Basilica di San Nicola di Bari, oggi museo di arte religiosa che fra le altre pale espone la Danza macabra di Bernt Notke, un vero capolavoro del “gotico internazionale”: scheletri che danzano con il Papa, l’Imperatore, il Re, il Vescovo ed infine con una giovinetta!

Durante il pranzo un fuori programma ci porta a mangiare alla stazione, perché dobbiamo tornare in camera per ricaricare la nostra macchina fotografica, così ordiniamo un menù simile a quello della sera prima… certo un conto è consumarlo nella splendida piazza principale, un altro conto qui, ma mangiamo più o meno allo stesso modo a metà del prezzo e di certo non ci dispiace!

Dalla stazione vediamo partire ed arrivare pochissimi treni, quindi i nostri timori si sono rivelati infondati; il trasporto ferroviario non è molto sviluppato anche se i collegamenti con le principali città sono comunque garantiti.

Ci rilassiamo immersi nel verde che costeggia il Laghetto Shnelli, poi, ripresa la macchina fotografica, rientriamo dentro le mura. Tallinn ha un centro storico piccolo e pur senza volerlo passiamo più volte per le due strade più famose: la Vene, piena di boutique, e la Pikk, lungo la quale si incontrano gli edifici delle Gilde; imperdibili quello della Gilda maggiore, quello di S. Olaf che ha ospitato la prima Gilda che nel medioevo comparve a Tallin, e quello rinascimentale della Casa delle Teste Nere, che prende il nome dal suo protettore San Maurizio, moro convertitosi al cristianesimo e per questo perseguitato.

Fra le visite di questo pomeriggio anche la Farmacia del Municipio, una vera farmacia funzionante arredata però nel quattrocento e ospitata in un edificio del trecento, una delle più antiche d’Europa; e il Museo-Monastero Domenicano, vecchio convento con l’antico e ogivale chiostro rustico.

Ceniamo in un ristorantino che propone un menù a buffet di pesce ad un prezzo accettabile, così assaggiamo gustosissime aringhe e salmone affumicato, e dopo un’altra bella passeggiata torniamo a dormire contentissimi della peculiare atmosfera che ci pare di respirare.

18.08.13 – Un po’ di Italia a Tallin

Sveglia presto, scendiamo dalla camera con i trolley che lasciamo al deposito bagagli dell’hotel per riprenderli alle 17, quando un taxi ci porterà al porto da dove, a bordo di un traghetto della Tallink, faremo rotta verso Stoccolma. Si tratta dell’unico taxi che utilizzeremo in tutta la settimana di viaggio, che al costo di 5€ ci porterà al terminal della Tallink permettendoci di passeggiare liberamente per tutto il tempo restante in modo da andarcene “sazi” di questa splendida cittadina.

Passiamo tutta la mattinata, fino alle 14:30 circa, al Kadriorg (Valle di Caterina), posto a poco più di un chilometro da Porta Viru, che raggiungiamo grazie ad un tram. Lo Zar “Pietro il Grande” e sua moglie Caterina trascorrevano qui le loro estati dopo la conquista dell’Estonia da parte dei russi; si tratta di un parco con giardino all’italiana che troviamo magnifico; al suo interno si trova un Palazzo bianco e rosso ispirato alle ville italiane del ‘700. Vicino al Palazzo, che ospita un museo, vi è anche l’elegante residenza del Presidente della Repubblica. Tornati a Porta Viru, appena fuori dalle mura, vediamo l’unico Mc Donald di tutta Tallin e pranziamo qui. Poi restiamo per un po’ in questa zona dove ci sono costruzioni recenti la cui altezza ovviamente supera quella delle torri e dei campanili, in particolare il palazzo Hotel Viru, di 21 piani, e quello dell’Hotel Radisson Sas di 26 piani.

Prima di lasciare Tallin camminiamo tutto intorno alle mura, anche per salutare le torri dagli strani nomi: tanto verde e tanti angoli fioriti perché si stanno preparando per il Flower Festival che inizierà il 24 agosto.

Ci ritroviamo sul traghetto che ci permette di godere di nuovo dello splendido spettacolo di Tallin vista dal mare. La lasciamo, come per Helsinki, con la consapevolezza di aver visto tutto quello che ci interessava vedere, soddisfatti di come ci siamo organizzati e di come abbiamo utilizzato il tempo a disposizione. Navigare ci piace e finché si vede terra non lasciamo il ponte; poi, una volta che il giro dell’orizzonte è riempito dal nero Baltico, giriamo per il traghetto e cerchiamo, fra i ristoranti, quello dal miglior rapporto qualità prezzo. Ci avevano detto che rischiavamo di trovare gente ubriaca a bordo, data la presenza dei free tax, in realtà ci sono tante tranquille famigliole. Anche se questa nave è più bella di quella della Vikink line, la vita a bordo non ci entusiasma e torniamo presto in cabina. Facciamo il punto sulle spese fatte: voli, traghetti e hotel li avevamo prenotati dall’Italia e qui finora abbiamo speso quasi esclusivamente per mangiare; siamo soddisfatti e ci accingiamo a visitare Stoccolma, dove sappiamo ci saranno da pagare interessanti ma costosi ingressi.

19.08.13 – Stoccolma grande capitale

Ci accorgiamo di aver commesso qualche errore di organizzazione: abbiamo prenotato una cabina interna ma non era sull’oblò che avremmo dovuto risparmiare, Stoccolma si avvicina e il suo arcipelalago di 24.000 isole è uno spettacolo che ci rattrista non poter godere dalla nostra cabina; inoltre la Tallink non attracca in centro ma in piena periferia, quindi non possiamo vedere compiutamente dal mare la città. A chi raggiunge Stoccolma dal mare e magari non ha tempo di partecipare alle tante e pubblicizzate minicrociere sull’arcipelago, consigliamo di scegliere una rotta che giunga al molo centrale. Scesi dal traghetto tentiamo di raggiungere la non vicina e mal segnalata uscita della metropolitana; mentre la cerchiamo vediamo partire gli autobus che portano al centro città, ai quali non abbiamo pensato in tempo utile.

Il nostro alloggio è su una nave, la M/S Birger Jarl, varata nel 1953, oggi in disarmo, all’ancora presso i moli dell’Isola di Gamla Stan difronte al Palazzo Reale e utilizzata come ostello; è molto suggestiva, una cinquantina di anni fà era una delle più lussuose che percorrevano il Baltico! Stavolta però non ci troviamo d’accordo sulla valutazione della nostra camera: a me Giacomo sembra di dormire dentro un armadio, visto il poco spazio intorno al letto, senza un comodino o una qualsiasi mensolina; a me Giuly intriga molto quest’insolita sistemazione. Non c’è comunque tempo per discutere perché Stoccolma ci aspetta!

Passeggiamo un po’ a Gamla Stan, e ammiriamo, oltre al magnifico Palazzo Reale in stile barocco, il Museo dei Nobel posto all’interno della neoclassica Antica Borsa e la Chiesa di Riddarholm. L’atmosfera che si respira è quella di una grande capitale, così diversa dalla piccola Tallin e dalla pur moderna Helsinki.

Pranziamo con delle appetitose baghette farcite in mezzo al verde e agli olmi secolari del parco Kungsträdgården, popolare punto di ritrovo della popolazione.

Decidiamo di acquistare il biglietto dei pullman Hop on – Hop off, dal tetto scoperto, che permettono di girare la città con audio guide e di scendere e risalire a piacimento alle fermate previste, non prima di averci pensato un po’ perché il costo del biglietto è alto: 260 corone a testa (circa il doppio di quanto spenderemo per gli ingressi al Vasa Museum, al Palazzo Reale e al Municipio); la durata è di 24 ore dal momento della convalida ma in realtà le ore sono meno di 8 perché, come tutto da queste parti, le corse sono attive solo dalle 10 alle 17 e 30! Siamo però stanchi di camminare a piedi come abbiamo sempre fatto a Helsinki e a Tallin!

A bordo dell’Hop on – Hop off passiamo per Skeppsbron, viale fiancheggiato da sontuose costruzioni ecclettiche della fine del XIX secolo, e scendiamo sull’Isola di Djurgàrden per visitare il Vasa Museum. Il Vasa è il solo galeone del 1600 ancora esistente al mondo: affondò nel suo viaggio inaguarale nei fondali fangosi dei canali di Stoccolma che lo hanno preservato per 330 anni consegnandolo a noi quasi integro; tutto intagliato e scolpito con il castello di poppa coperto da mascheroni allegorici, tamoni e gorgolle. Consigliamo a chi visita Stoccolma di non perdere quest’interessante museo perchè restituisce uno spaccato unico di un intera epoca.

Usciamo dal meseo dopo le 17 e 30 quando le corse del nostro Hop on – Hop off sono finite. Questa è l’unica zona servita dai tram dal sapore antico che potrebbero riportarci a Gamla Stan ma preferiamo passeggiare per la verde Isola di Djurgàrden, un tempo riserva di caccia del re ed oggi parco nazionale urbano. In quest’isola ci sono anche il Museo Nordico contenuto in un castello fiabesco, il parco divertimenti Gröna Lunds Tivoli e lo Skansen, museo all’aperto più antico d’Europa che riproduce la vita rurale svedese con capanne e fattorie; quest’ultimo ci intriga molto e, mentre ceniamo con un sandwich, ci ripromettiamo di tornare a Djurgàrden per visitarlo.

20.08.13 – Panorami d’acqua

A bordo del pullman Hop on – Hop off ci godiamo, fra gli altri, i magnifici panorami di Södermalm, l’isola più grande di Stoccolma, il quartiere storico di Norrmalm, i moderni palazzi allineati del centro direzionale e le Torri Reali chiamate Kungstorner che negli anni ’20 erano i grattacieli più alti d’Europa. Non ci dispiace ripassare in posti che conosciamo perché le vedute fatte di acqua e verde deliziano i nostri occhi: di Stoccolma ci colpisce la costante presenza dell’ acqua che caratterizza ogni scorcio della città, e le tante navi come la nostra M/S Birger Jarl che sono parte integrante del panorama.

Scendiamo al Municipio, splendido esempio di eclettismo svedese fatto di mattoni rosso scuro, che si affaccia sull’acqua del lago Malaren. Si può accedere agli interni, però, solo con un tour guidato, quindi prendiamo nota degli orari e risaliamo sul nostro Hop on – Hop off per scendere al parco Kungsträdgården dove pranziamo.

Dedichiamo il pomeriggio al Palazzo Reale, vicinissimo alla nostra M/S Berger Jarl, dove torniamo per cambiarci perché, per fortuna, fa molto caldo rispetto a quando ci siamo svegliati. L’architettura barocca della vasta residenza reale ci avvolge e visitiamo anche gli interni: le settecentesche Sale di Ricevimento, la Sala Reale con il trono d’argento della regina Cristina, le Sale della Cavalleria, il Museo delle Antichità di Gustavo III, il Museo Tre Kronor, la Sala del Tesoro, e l’Armeria Reale con vesti e armature nobiliari. Ne è valsa la pena? Secondo me Giacomo si, secondo me Giuly era meglio investire tempo e denaro all’Isola di Djurgàrden per vedere lo Skansen…

Fino a sera giriamo per Gamla Stan e la vicina Riddarholmen, dalla quale si può ammirare il Municipio con la sua torre riflessi sul mare. Fra le stradine di acciottolato si susseguono case in tutte le sfumature del giallo; ristoranti, bar e negozi sono spesso ricavati dentro cantine con volte in mattoni e affreschi medievali. Secondo noi la Piazza Grande di Gamla Stan (Stortoget), dove ceniamo con un sandwich, è il posto più incantevole di Stoccolma! Questo è il vero centro storico: qui ritroviamo la stessa atmosfera di Tallin!

20.08.13Un po’ di Italia a Stoccolma

Sveglia presto come l’ultimo giorno trascorso a Helsinki e a Tallin, lasciamo i trolley al deposito e facciamo il possibile per approfittare al massimo del tempo che ci rimane fino alle 14 quando al Cityterminal ci aspetta l’autobus che porta all’aeroporto di Skavsta. Da qui alle 16.45 decolla il nostro volo low-cost della Ryanair che atterra direttamente a Falconara nelle Marche.

Ci troviamo al Municipio quando parte il primo tuor in italiano e attraversiamo una magnifica infiliata di sontuose Sale: fra queste quella Consiliare, quella dorata interamente rivestita da mosaici di tessere d’oro, e la famosissima Sala blu, che blu non è, dove si tiene il grandioso ricevimento dei Premi Nobel. In questa maestosa piazza coperta si respira aria italiana perché ispirata ai cortili dei palazzi rinascimentali italiani, con tanto di terrazzino e fontana per dare l’impressione di essere all’aperto! Siamo entrambi contentissimi di aver partecipato a questo tour.

Torniamo a Gamla Stan per un saluto alla nostra adorata Piazza Grande e assistiamo al suggestivo cambio della guardia davanti al Palazzo Reale.

Prima di lasciare Stoccolma torniamo per la terza volta a pranzo al parco Kungsträdgården, adoriamo le sfiziose insalate di mare e le baghette farcite in tanti modi diversi che preparano qui nel chioschetto circondato da olmi secolari, non a caso ci complimentiamo col gestore, un nero dall’aspetto simpaticissimo. A Stoccolma però non siamo stati vari nella scelta di dove mangiare e non siamo mai stati in un ristorante, quindi non abbiamo conosciuto la cucina locale come ad Helsinki e a Tallin… quanti buoni motivi per tornare! In ogni caso, se non per tre giorni di fila, raccomandiamo a chi si trova a Stoccolma di pranzare in questo chioschetto.

A chi organizza un viaggio simile a questo consigliamo di trattenersi almeno un giorno rispetto a noi a Stoccolma.

In autobus, lasciata la capitale, la Svezia ci appare nel suo aspetto consueto: un susseguirsi di foreste, laghi, e ondulate praterie.

All’aeroporto sorpresa! Incontriamo una coppia di compaesani che abitano a 50 metri da casa nostra… certo il mondo è davvero piccolo! Hanno l’automobile all’aeroporto di Falconara e gentilissimamente ci offrono un passaggio, che accettiamo, fino a casa. Loro sono a Stoccolma da una settimana, ci raccontano delle casette in legno e degli animali che hanno visto allo Skansen, della loro minicrociera sull’arcipelago… quante cose ancora da vedere a Stoccolma! Torneremo davvero presto!

Giacomo e Giuly

Per la prenotazione dei traghetti consigliamo: www.lindaline.fi, www.eckeroline.fi, www.tallinksilja.com, www.vikingline.fi www.birkacruises.se.

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TALLIN case di mercanti dette Le tre sorelle

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Helsinki stazione centrale

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TALLIN guglie verso il cielo

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STOCCOLMA Piazza grande della città veccia

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STOCCOLMA panorami d'acqua

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HELSINKI ampie e luminose curve del Kiasma

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STOCCOLMA Municipio visto da Riddarhomen



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