Una fuga di fine anno nella seconda città più grande del paese: ecco perché è lei la meta da scoprire, anche contro la sua fama
Avete presente quando nel dubbio di fare o non fare qualcosa, vince la propensione alla scoperta? Ebbene, volendo verificare l’esistenza dei voli Ryanair a bassissimo costo, il risultato è stato un soggiorno a Marsiglia. Davanti ad una cosa del genere non puoi fare altro che preparare la valigia ed andare. Sicuramente non è la più blasonata delle città della Costa Azzurra, ma per 2 giorni è sicuramente carina da visitare, rude perché dal punto di vista architettonico c’è poco, ovverosia la Basilica di Notre dame de la Gard; Musée des Civilisations de l’Europe et de la Méditerrané; Cathédrale de Marseille Notre-Dame de la Major; Chateau d’If. Per il resto i vari arrondissements (quartieri), sono ancora allo stato grezzo, non è una città aperta al turismo che si intende in genere, con la macchina fotografica in mano, la gente è molto aperta e disponibile, già questo li differenzia molto dai “francesi del nord”. Per quanto riguarda la criminalità che le ha fatto guadagnare una brutta nomina, personalmente non me ne sono accorta, non è né più e né meno ciò che ci si aspetta dalle città metropolitane e popolose. Infatti è la seconda città di Francia per popolazione.
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Diario di viaggio a Marsiglia
Giorno 1 – Vieux Port, La Joliette, Le Panier
Partendo da Catania con l’ultimo volo della giornata, arriviamo all’aeroporto di Marsiglia che è già l’una di notte prendiamo un comodo bus/navetta che collega lo scalo alla stazione centrale St. Charles, il centro di Marsiglia è piccolo, per cui la distanza all’aparthotel Staycity in zona al Vieux Port, prenotato, è di 10 minuti a piedi (fermata metro Colbert). Se vi è piaciuto il cartone Ratatouille, sappiate e preparatevi mentalmente a fare la conoscenza dei suoi amici, quelli veri, che si appropriano delle strade senza vergogna insieme ad i gabbiani lo compari, potreste dire è normale siamo a vecchio porto, ed invece sono sparsi in tutta la città (complice la penuria se non la totale assenza di gatti).
La mattina siamo pronti a girare la città, passeggiamo nel quartiere storico La Joliette, dato il poco tempo non faremo nessuna carta turistica, ma solo quella dei mezzi pubblici valida per 72 ore, entriamo nella Cathédrale de Marseille, Notre-Dame de la Major, ammiriamo lo stile delle vetrate e dell’arte sacra, ed il grande presepe allestito accanto al sagrato, tutto molto suggestivo, anche la vista che si gode sul porto, il mare d’inverno è davvero suggestivo, compriamo qualche snack e prendiamo il bus che ci porta al vecchio porto, dove è allestito un gradevole mercatino di natale con ruota panoramica, speravamo di porte prendere il battello che porta al Castello d’If, ma qual giorno non era possibile perché era chiuso (Lunedì). Poco male, dopo una breve sosta al vecchio porto per pranzare, decidiamo di prendere un altro autobus per in direzione della Basilica di Notre dame de la Gard. Questa chiesa gode di una vista stupenda, direi che è la tappa obbligata di ogni visitatore della città, protettrice delle rotte dei marinai ogni sorta di modellino di barca, vascello etc… pende dal soffitto.
Purtroppo il vento non ci permette di stare troppo sulle terrazze, avendo una bimba piccola, decidiamo di visitare il Musée du Santon (49 rue Neuve Sainte-Catherine; h10-12.30 e 14-17 lun-sab) prendiamo il bus, per riscendere e purtroppo arriviamo alle 17:15 ed è chiuso. Proseguiamo la passeggiata in direzione del vieux port, e ci imbattiamo nel museo del sapone (Le Savon), il prodotto principe di Marsiglia, si trova accanto al saponificio, il proprietario è davvero cordiale, se pur non parli l’italiano, si capisce perfettamente tutto. Bene a questo punto ci vuole una pausa aperitivo con vista sul porto, e dritti a casa. Ci prepariamo per uscire la sera e provare la cucina locale al quartiere de Le Panier, non è lontano a piedi dal nostro appartamento, ma l’ingresso è ripido ed irto di scale, vi assicuro che con il passeggino non è stato facile.
Comunque andiamo a casa di Etienne, su consiglio della proprietaria scelgo le linguine ai frutti di mare, mio marito è più avventuroso e sceglie la pizza metà e metà. Che vi devo dire, buono ma non è Pizza, ha le dimensione della focaccia, la metà bianca ha mozzarella e un’acciuga e la parte col pomodoro ha invece un’oliva. La pasta era buona, con quattro cozze, il sugo buono era come lo faceva mia nonna, ma anche in questo caso le quantità petite (sinceramente per 17 euro di spaghetti, mi aspettavo qualcosina in più), meno male che ci stava il vassoio del pane per fare la scarpetta altrimenti… era una tragedia, non per me ma per mio marito! Stanchi andiamo a dormire.
2° giorno – Vieux Port
Avendo fatto la spesa, e la comodità della cucina facciamo colazione a casa, e con tempi piuttosto rilassati prendiamo il bus sotto casa in direzione Vieux Port, passando da la Canabierè, via principale, dove un tempo lavoravano la canapa per le navi, il Frioul If Express in, 1 quai de la Fraternité, gestisce un servizio di traghetti andata e ritorno €11, 20 minuti, fino a 10 corse al giorno, aspettando il nostro turno delle 12,facciamo compere al mercatino di natale, dai Santon del presepe, ai Savon, il passo è breve, dato che al castello/fortezza non c’è di che mangiare, ci facciamo imbottire 2 baguette con formaggi e salumi locali, saliti sul traghetto ci dicono di scendere alla n.3 fermata che è If (piccolo aneddoto: fate in fretta a scendere perché non vi aspettano, anche se avete), perdiamo questa fermata rimaniamo a bordo e fortunatamente stavolta siamo a visitare la fortezza descritta da Dumas nel “Conte di Montecristo”, anche in questo caso la tappa è obbligata, la suggestione che regala la fortezza ed i colori del paesaggio sono imperdibili. Tornati sulla terra ferma facciamo un salto alla Gallerie La Faiette, dentro il quale si trova il museo di Storia, ma poiché la bimba non vuole andare decidiamo di fare un giro per le vie principali ed al mercato. Poi andiamo di nuovo al porto al piccolo “Temple Bar” per l’aperitivo con le fritturine, visti i prezzi stellari per la boillabaisse decidiamo che è meglio mangiare a casa, per cui compriamo tutto al Carrefour vicino casa, e ceniamo con formaggi, una specie di caponata (ratatouille), roast beef e patate al forno. Facciamo le valige dato che la partenza del giorno dopo è di mattina, presto
3° giorno – Rientro in Italia
Metro fino alla stazione centrale St. Charles da lì bus/navetta per l’aeroporto, siamo fortunati, nonostante il traffico sia allucinante, riusciamo a prendere l’aereo e fare i controlli di sicurezza in tempo.
N.B. è utile l’app. moovit per girare Marsiglia, fornendo le alternative tra bus/metro/tram/ tragitti a piedi. Sconsiglio la metropolitana se viaggiate con bambini, non ci sono molti ascensori e sono più comodi gli autobus. Che dire se non “Bon voyage!”.