Ich bin ein Berliner

Andare a Berlino era sempre stato un mio “sogno”, mai realizzato ora per un motivo ora per un altro. Alla fine, però il momento di andare a vedere e scoprire la capitale tedesca è arrivato. Prenotiamo già a Luglio, con Ryanair. Riusciamo a prendere i biglietti a 0 euro (per modo di dire…alla fine li pagheremo 60 euro, di sole tasse),...
Scritto da: colaci77
ich bin ein berliner
Andare a Berlino era sempre stato un mio “sogno”, mai realizzato ora per un motivo ora per un altro.

Alla fine, però il momento di andare a vedere e scoprire la capitale tedesca è arrivato.

Prenotiamo già a Luglio, con Ryanair. Riusciamo a prendere i biglietti a 0 euro (per modo di dire…Alla fine li pagheremo 60 euro, di sole tasse), partendo direttamente dalla mia città e facendo scalo a Francoforte.

Come “base”, dopo aver contattato decine tra hotel e ostelli, scegliamo l’ostello “Three Little Pigs”…A dispetto del nome, la scelta è stata stra-azzeccata. 4 notti, colazione inclusa, in una tripla le abbiamo pagate 96 euro a persona. La posizione è molto centrale, a meno di un km a piedi da Potsdamer Platz.

Partiamo di sabato e in 5 ore (scalo incluso) arriviamo a destinazione; con la metro (super puntuale e funzionale) impieghiamo un’altra ora per arrivare all’ostello. Effettuiamo il check in, saldiamo e ci sistemiamo in camera, che è spartana e con i bagni al piano, ma i letti sono comodi e in definitiva come ce l’aspettavamo.

Trascorriamo la serata in Potsdamer Platz. E’ sabato, ma non sembra. C’è poca gente in giro, un po’ di piu’ nei locali. Potsdamer Platz è stata ricostruita dopo il crollo del muro e a dominarla è il Sony Center, con il tetto che sembra un’astronave e con un palazzo grattacielo tutto fatto di vetri e illuminato giorno e notte. Prima di accedervi, all’uscita dalla stazione della metro, sono stai collocati alcuni resti del muto, con accanto a ciascuno le didascalie che ne ricordano la storia. La fame la fa da padrona e ceniamo da McDonald’s, dove l’acqua costa quasi piu’ del panino… Arriviamo fino in Pariser Platz, dove si trova la maestosa Porta di Brandeburgo: bellissima!! Pensare che fino a 20 anni fa davanti a lei c’era il Muro! Foto di rito da tutte le angolazioni e poi a nanna…La prima giornata ufficiale in terra tedesca sarà dura…

Sveglia alle 7.45…Abbondante colazione e via in metropolitana verso l’Isola dei Musei. I miei compagni di viaggio si fermano al Pergamon Museum, una sorta di British Museum tedesco..Io però non ho molta voglia di visitarlo e così proseguo la mia visita solo soletto, visto che nella zona di cose da vedere ce ne sono tantissime.

E infatti…300 metri più avanti ecco il Duomo…Bello e maestoso anche lui, anche se un po’ sporco, anzi mi chiedo subito perché non lo ripuliscono un po’…La parte posteriore del Duomo si affaccia sullo Spree, il fiume di Berlino, visitabile a bordo di traghetti che partono ogni ora. Attraversando la strada, si arriva presso il Marx&Engels Forum, null’altro che una piazza circondata da alberi con al centro le statue di Karl Marx e Friedrich Engels…Ancora più avanti, ecco la Marine Kirche, il Neues Rathaus (il municipio), la FernsehTurm (la torre della televisione) e la fontana del Nettuno.

Infine, il quartiere Nikolaiviertel. È molto grazioso e dominato dalla Chiesa con doppia guglia che ha lo stesso nome del quartiere. La chiesa oggi è però un museo che comunque non è visitabile perché, mi sembra, in ristrutturazione. Il quartiere in se’ è molto particolare, sembra una città nella città; non ci sono automobili, ma a farla da padrone sono locali e negozietti; sembra un paese di montagna in miniatura.

I miei compagni di viaggio, non hanno ancora terminato la loro visita al Pergamon e io, non sapendo cosa visitare ancora, scorgo in lontananza le cupole della Neue Synagoge; controllo sulla cartina e mi accorgo che la distanza non è proibitiva, tutt’altro. Mi dirigo quindi verso il quartiere ebraico dove, oltre la Sinagoga, posso osservare un monumento dedicato alle vittime ebree dell’Olocausto e le pareti di due palazzi su cui compaiono dei nomi di persone. Sono i proprietari delle case che, bombardate durante la guerra, non sono state più ricostruite; infatti, tra i palazzi che espongono le targhe, c’è un grosso buco e la numerazione passa dal civico 13 al 17.

La visita al Pergamon è terminata e mi ritrovo quindi con i miei due compagni di viaggio. Visitiamo brevemente il mercatino che dal Pergamon si snoda fino allo Spree e decidiamo di andare verso Alexander Platz. La piazza, benché la più famosa della città è spoglia (da menzionare solo uno speciale orologio meccanico con i fusi di tutto il mondo) e ci tratteniamo solo per il pranzo.

Il pomeriggio lo dedichiamo ad altri due punti simbolo di Berlino, la porta di Brandeburgo e il Checkpoint Charlie, antico punti di confine tra Berlino Est e Berlino Ovest. Oggi resta solo un riproduzione di quello originale, ma basta quello e qualche fotografia d’epoca per tornare indietro di 20 anni e pensare a come le cose siano così velocemente cambiate. Vicino al Check Point Charlie, c’è la Topografia del Terrore, una serie di fotografie che ripercorrono i crimini perpretati dal nazismo a Berlino. La mostra, si trova al di là dei resti del muro che in questa zona è praticamente intatto e continuo.

Accanto alla Porta di Brandeburgo, degna di menzione anche il memoriale dell’Olocausto, una serie di blocchi di marmo a testimoniare le innumerevoli vittime del Nazismo.

In serata, ceniamo presso un ristorante italiano e poi passiamo un po’ di tempo in un tendone dove si sta svolgendo un Oktoberfest in miniatura, con centinaia di berlinesi impazziti che cantavano e urlavano sotto l’effetto di qualche litro di birra… La giornata è stata faticosissima ma siamo solo all’inizio.

La seconda giornata è simile alla prima; ci dedichiamo però alla zona del Tiergarten.

Visitiamo nell’ordine: Siegesaule (Torre della Vittoria, dove saliamo dopo una serie interminabile di gradini e da cui purtroppo godiamo solo parzialmente del panorama, vista la foschia che c’è), Olympiastadion (campioni del mondo!), Schloss Charlottenburg (residenza estiva della principessa Sofia) e Wilhelm Gedachtnis Kirche. La chiesa è la cosa che mi è piaciuta di più di Berlino: è stata bombardata durante la Seconda Guerra Mondiale e da allora non è stata mai restaurata. Il tetto è infatti parzialmente danneggiato, così come uno dei due piccoli campanili. Anche la struttura si vede come sia ancora danneggiata da allora…Davvero particolare!! Ceniamo presso un ristorante spagnolo, notiamo che anche stasera di gente in giro ce n’è poca e andiamo a nanna.

Il resto giorno dovrebbe essere dedicato al relax, ma invece…Tanto per cominciare ci svegliamo con un pioggia battente che non darà tregua fino alle 16…Poi scegliamo di dedicarci ad un po’ di shopping e non possiamo che farlo sul Kufurstendamm…Circa 4 km di negozi…Chi ce l’ha fatto fare!!!! Non finiva più…Infatti, arrivati alla fine, prendiamo la metro per tornare indietro…

Visitiamo anche il Ka De We, una sorta di Harrod’s tedesco e ammiriamo la scultura Berlin, che sta a dimostrare la riunificazione della città.

La serata la trascorriamo in Savigny Platz, la zona migliore per trascorrere la serata; di gente in giro ce n’è sempre poca, ma almeno la scelta dei locali è molto vasta e annovera ogni tipo di cucina (tedesca, italiana, vietnamita, cinese, greca, spagnola).

La vacanza è finita…Berlino ci è piaciuta molto, ma tutti e tre concordiamo sul fatto che il passato è troppo recente perché venga accantonato; ci è sembrato di vedere una città potenzialmente bellissima e con offerte di tutti i tipi (culinario, culturale, divertimento) ma non del tutto sfruttate.

Magari ci tornerò tra dieci anni e mi accorgerò che le potenzialità si sono concretizzate.

Auf wiedersehen Berlin!



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