Ibiza: mare, divertimento e paesaggi bucolici

Consigli per andare alla scoperta dell'anima festaiola ma anche selvaggia e segreta dell'isola
Scritto da: sa_1306
ibiza: mare, divertimento e paesaggi bucolici
Partenza il: 26/07/2017
Ritorno il: 30/07/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Ascolta i podcast
 
Ibiza è un’isola dalle mille anime e sfaccettature: meta prediletta di teenagers festaioli, ma anche rifugio per famiglie che cercano l’acqua cristallina e un ritmo di vita lento e rilassato.

Ecco alcuni consigli per viverla al meglio:

· Evitare di alloggiare a Eivissa città, rumorosa e molto cittadina. Meglio cercare un appartamento nella zona di Cala Tarida, sulla costa ovest e a breve distanza da alcune delle calette più famose e belle da dove, non ultimo, si godono tramonti spettacolari.

· Noleggiare un auto. Assolutamente necessario se si vuole scoprire l’isola (e come non farlo?). I prezzi sono bassi e l’auto permette di coprire le distanze tra le varie località in totale libertà. Parcheggiare negli orari di punta e in alta stagione potrebbe non essere banale, ma ci sono molte opzioni.

· Portare maschera e boccaglio. Girovagando tra le varie calette è facile trovarsi a nuotare in acque cristalline insieme a una miriade di pesci (e a volte meduse!). Meglio partire attrezzati per non perdersi queste meraviglie!

· Munirsi di un ombrellone. Specialmente se si pensa di stare in spiaggia tutto il giorno avere un ombrellone con se potrebbe essere l’unico modo per resistere al sole e al caldo. Quasi tutte le spiagge hanno una parte attrezzata con lettini e ombrelloni a noleggio – una buona alternativa non troppo costosa per un paio di giorni.

· Mangiare e bere sull’isola è piuttosto caro (insalate a 15-16€). I ristorantini nelle calette sono sempre molto belli, con viste spettacolari e buon cibo, ma se si vuole risparmiare qualcosa meglio portarsi dei panini o comprare qualcosa nei vari supermercati (magari da mangiare sotto l’ombrellone).

· A Ibiza vale tutto: anche farsi un aperitivo al tramonto e poi buttarsi in acqua per un’ultima nuotata prima di vedere il sole tuffarsi nel mare alle 9. E prenotare per cena alle 11. Quindi take it easy, il ritmo lento e rilassato di Ibiza ti conquisterà da subito!

Mercoledì 26 luglio

Atterriamo ad Ibiza mercoledì sera alle 22.15. Dopo aver recuperato la macchina noleggiata su Internet ci dirigiamo verso Cala Tarida. Qui i nostri amici hanno affittato una villa con piscina e, con la scusa del battesimo del figlio, hanno organizzato un party con tanto di deejay. L’atmosfera vacanziera ci travolge subito. Peccato che verso l’1 i vicini si lamentino, chiamando la polizia. A quanto pare a Ibiza è vietato fare feste private, un bel controsenso per un posto famoso e rinomato per le sue nottate infinite, ma forse sono proprio i club dell’isola a richiederlo per assicurarsi che la gente li frequenti. Poco male, la giornata è stata lunga!

Giovedì 27 luglio

Iniziamo il giorno seguente con un caffè e la vista di Cala Tarida e dei suoi isolotti all’orizzonte. Dopo aver preso possesso dell’appartamento prenotato tramite Air BnB andiamo verso Les Salines, una delle spiagge più grandi e conosciute dell’isola che prende il nome dalle saline che si attraversano per raggiungerla. La spiaggia, di sabbia bianca e fine, è super affollata. Il mare è azzurro e limpido nonostante ci siano un po di onde. Pranziamo da Sa Trinxa, ristorantino sulla spiaggia con deejay set incluso; il cibo è molto buono, ma se si vuole chiacchierare non è esattamente l’ideale. L’atmosfera è giovanile e movimentata, con gruppi di belle ragazze e muscolosi ragazzi che sfilano sulla spiaggia promuovendo ogni tipo di festa o serata nei migliori locali dell’isola. Dopo un ottimo mojito, preparato con amore e dedizione da un giovane ambulante sulla spiaggia, torniamo verso casa. La serata inizia al Cotton Club, locale chic a Cala Tarida con una terrazza da cui si gode di un fantastico tramonto sul mare.

Facciamo qualche brindisi ma purtroppo in zona manca completamente la corrente elettrica e dopo un’ora veniamo trasferiti al locale gemello di Ibiza città. Lo stile è ugualmente chic e curato con una bella terrazza sul mare, ma l’atmosfera è meno intima ed elegante. La cena è ottima con piatti innovativi e particolari, come l’anatra alla pechinese rivisitata e un polipo freddo con succo di frutto della passione. I prezzi sono alti (100€ a testa), ma questo sarà una costante soprattutto se si frequentano locali eleganti. Dopo cena camminiamo fino alla città vecchia e ci fermiamo per un drink tra i locali al lato delle mura, regno, a quanto dicono, degli ultimi drag queen di Ibiza. Alle 3 peró la zona è piuttosto deserta e poco movimentata.

Venerdì 28 luglio

In piena sintonia con i ritmi dell’isola ci svegliamo alle 12 e ci godiamo la colazione in terrazza. La giornata è molto calda e poco ventilata. Andiamo alla scoperta di Cala d’Hort, un gioiellino incastonato tra le alte rocce e affacciato su Es Vedra, l’isolotto magico e misterioso di Ibiza. Passiamo qui quasi tutta la giornata, tra nuotate, relax e buon cibo.

Per il tramonto raggiungiamo alcuni amici a Cala Codolar, una piccola e più intima baia poco a nord di Cala Tarida. Qui il mare è calmissimo, con sfumature di verde intenso. Ci godiamo un aperitivo sui lettoni morbidi di fronte al mare, divino! La cena è prenotata per le 11 a La Brasa a Ibiza città e approfittiamo dell’attesa per girovagare tra gli stretti e bianchi vicoli della città vecchia, costellati di negozietti che vendono abbigliamento ed accessori in stile isolano. Il ristorante è simpatico, con un grande giardino interno, ma il caldo torrido e gli spazi stretti non ci fanno godere appieno della cena. Dopo una breve salita fino alla cima della città vecchia, da dove si gode una bella vista sulla città illuminata e su Formentera in lontananza, torniamo verso casa.

Sabato 29 luglio

Il quarto giorno andiamo alla scoperta del nord-est dell’isola, una zona meno battuta dal turismo di massa e con un ritmo più lento e intimo. La prima tappa è Cala Salada, poco a nord di Sant Antoni. Il sentiero per raggiungere la cala è ad accesso limitato ed è consigliato lasciare la macchina al parcheggio gratuito appena fuori dal centro cittadino da dove parte una navetta ogni 15 minuti che in una decina di minuti ti porta alla cala. Evitando così una sfacchinata sotto il sole cocente. La baia è formata da due spiagge di sabbia fine separate da una breve zona rocciosa. Il mare sembra una tavolozza contenente tutte le sfumature del blu, dall’azzurro quasi trasparente al blu intenso. Sembra di nuotare in una piscina se non fosse per i pesci che ti circondano. Il luogo è meta prediletta di tanti naviganti che ormeggiano le proprie barche nelle acque limpide e tranquille di Cala Salada. Fortunatamente peró le boe sono piuttosto al largo, lasciando ampio spazio per nuotare e godersi le calde e limpide acque.

Quando il sole comincia a bruciare ripartiamo in direzione est attraversando il centro dell’isola. Il paesaggio intorno a noi è dominato dal rosso della terra bruciata dal sole, dal verde degli alberi da frutta e dal blu intenso del cielo. Ci fermiamo ad un mercato di produttori locali sulla strada prima di fare tappa all’Ecocentro di Santa Gertrudis, un locale che offre prodotti e piatti biologici e a km 0 in un bel giardino ombreggiato e circondato da cactus. Il paesino, dominato dalla tipica chiesetta bianca in stile coloniale, è molto piacevole.

Dopo pranzo continuiamo verso est fino ad arrivare a Las Dalias, dove ogni sabato si tiene il più famoso mercatino hippie di Ibiza. Questa zona è da sempre patria degli hippie dell’isola, anche se il mercatino è diventato negli anni sempre più turistico. Merita peró sicuramente una visita: l’atmosfera è piacevole e rilassata. Tra i banchi che vendono vestitini, parei, collanine e ogni tipo di accessorio fiorato è facile trovare souvenir o oggetti da regalare.

Da qui in circa 20 minuti arriviamo a Cala Benirras, una piccola baia con sabbia a granelli da dove è possibile contemplare uno dei più bei tramonti dell’isola, con il sole che scende lento dietro un faraglione appuntito che si staglia all’orizzonte. Anche qui l’acqua è calda e trasparente, con riflessi verde smeraldo. Bersi una corona di fronte al mare calmo è un’esperienza da non perdere. All’ingresso della spiaggia c’è anche un piccolo e colorato mercatino hippie.

Torniamo per cena a Cala Tarida e mangiamo dell’ottimo pesce sulla terrazza del ristorante S’Espartar. Dopo cena raggiungiamo alcuni amici ad una festa hippie nella zona nord dell’isola: un’altra faccia della festaiola e modaiola Ibiza.

Domenica 30 luglio

L’ultimo giorno comincia con un bagno nelle acque cristalline di Cala Tarida. La presenza di hotel e appartamenti la rende meta ideale di famiglie con bambini ma questo non compromette in alcun modo la limpidezza delle sue acque e la possibilità di nuotare in mezzo ad una miriade di pesci.

Per pranzo scegliamo un grande classico: Temakinho, ristorante nippo-brasiliano a cui siamo affezionati e che ha una sede a Marina Botafoch, sul porticciolo turistico di Ibiza da cui si gode di una bellissima vista sulla città vecchia.

La nostra mini ma intensa vacanza è giunta al termine..ma è tempo di programmare il prossimo viaggio in quest’isola incredibile!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche