Iaorana Polinesia
12 maggio, aereo Air tahiti per Bora bora (in polinesiano Pora Pora), arriviamo a bora dove ci attende l’imbarcazione che ci porterà ad incontrare la signora che ci condurrà all’hotel matira. Qui ci attende la proprietaria molto simpatica ed un bungalow lagoon view, un po’ spartano, ma con tutte le comodità, quindi assolutamente perfetto. Purtroppo il tempo non ci assiste e dopo un rapido bagno nel mare cristallino, il pomeriggio prosegue con un acquazzone tremendo, quindi mega pennichella, visto che il jet leg è ancora con noi.
13 maggio, verso le 9.30, ci imbarchiamo sul Gulliver, con il nostro capitano Michele ed una coppia di signori (Roberto e Gabriella) che si rivelano da subito simpaticissimi, meno male. La giornata prosegue tra navigazione di bora, bagni e chicchere.
14 maggio visita a Vaitape (bora) shopping di perle alla gioellieria: abbiamo comprato 2 perle intagliate, non sapevamo che esistessero, sono uniche nel loro genere e ovviamente bellissime. Michele è un’ottima guida e ci illustra sulla cultura polinesiana a tutto tondo, in serata approdiamo davanti al Bloody Mary, cena e rientro sulla barca, vediamo il plancton che di notte è fluorescente, fantastico;
15 maggio navigazione verso Taaha con bagno nei giardini di corallo con la nostra guida polinesiana Norbert, amico di Michele, ci fa vedere tutti gli abitanti del giardino: squaletti, murene e tantissimi pesci colorati, oltre alle mante direi molto sfacciate ci venivano addosso per mangiare ciò che Norbert gli proponeva;
16 maggio visita a Taaha l’isola della vaniglia con tappa da mamì Naumi, grand mamì dolcissima che, per averle comprato 3 collane ed un po’ di vaniglia, ci ha regalato 4 collane ed 1 bracciale tutti fatti da suo figlio, i polinesiani non hanno molto senso del business, però che donna dolcissima ci è rimasta nel cuore; torniamo in barca e attracchiamo di fronte all’hibiscus;
17 maggio sbarco all’hibiscus, visita della piantagione di vaniglia, con spiegazione da parte di Bryan, danese trasferitosi in polinesia e maritatosi qui, che ci ha spiegato per filo e per segno dall’impollinazione dell’orchidea (lo sapevate che la vaniglia è un’orchidea?) dalla caduta dei “baccelli”, ai loro massaggi, (ci ha detto che la vaniglia è come una donna, più la massaggi meglio è) ed ai vari metodi di impiego, ossia essenze, polvere, creme, profumi, ecc…Rientrati dalla piantagione procediamo con la liberazione della tartaruga “Garcia” da parte dei nostri compagni di crociera, che bello liberalrla in mare aperto dopo averla accarezzata sotto il mento, per farla tranquillizzare, esperienza unica;
18 maggio visita di Raiatea la sacra, chiamata così perchè è il luogo con i reperti sacri più antico della polinesia, una specie di stonehenge polinesiana. Qui c’è il marae il luogo in cui ci sono i reperti archeologico/sacri di tutta la Polinesia, da qui partivano con i farae (imbarcazioni casa) per la scoperta del pacifico, sono arrivati fino alle Haway…a visita prosegue con il mercato artigianale, bellissimo, i polinesiani hanno una manualità e fantasia meravigliosi, peccato siano pigri..Il mercato ortofrutticolo ordinato e molto pulito, shopping in una merceria in cui acquistiamo a metà prezzo le pezze di tantissimi tipi per fare i pareo, con tessuti originali fatti a Tahiti e non in Cina ( la misura dei pareo è 120cmx180cm). Visita ad una galleria d’arte dove acquistiamo la conciglia di madreperla intagliata all’interno, bellissima. E’ ora di pranzo andiamo a mangiare da Chez Michele, poisson cru, pollo al curry, salsa alla vaniglia, e chi più ne ha più ne metta, il dopo pranzo continua con l’escursione via terra di Raiatea, non pensavamo la polinesia potesse avere una simile estensione di foreste e vegetazione lussureggiante, sembra una jungla e non di stare su un’isola del pacifico;
19 maggio sbarco dal Gulliver (peccato è già finita) Michele il nostro capitano ci ha deliziato e viziato per 6 giorni con cucina polinesiana e non solo, in seguito lo rimpiangeremo, ma eravamo coscienti di questo e quindi un pochino preparati. Ci accompagna all’aeroporto di Raiaitea, dove prendiamo l’aereo per Rangiroa e ci imbarchiamo sulla Archipels, cominciando la seconda parte del nostro viaggio, per visitare fino al 26 maggio Tikeau e Rangiroa, spiagge rosa, motu disseminati come coriandoli, cocchi, pesci volanti, squaletti e squali pinna nera, delfini della baia di Tiputa che si grattavano la schiena sulla chiglia del catamarano, snorkeling tra un “mare” e “muro” di pesci, murene, razze, arcobaleni, doppi e poi barbecue su motu deserti, imparare a fare i piatti con un intreccio di palme.. non finirei più di descrivere tutto ciò che i nostri occhi sono riusciti a vedere.
26 sbarco dal Dream tahiti e visita alla “fabbrica di perle” di Rangiroa, con spiegazione del come vengono fatte le perle, solo con conchiglie provenienti dal fiume mississipi, rese antisettiche, hanno il minor rigetto da parte dell’ostrica, shopping d’obbligo, filo di perle nere, ed arriviamo all’ultima tappa del nostro viaggio, ossia l’Hotel Le maiatai, bellissimo bungalow lagoon view, il tempo purtroppo non ci assiste, ma è stato molto clemente per il resto del soggiorno.
27 maggio ultimo saluto a Rangiroa, prendiamo il volo per Papeete dove, dopo 11 ore di attesa all’aeroporto, ci aspetta il volo di ritorno a casa. Le ore di volo sono state infinite, ma una volta arrivati siamo stati ripagati abbondantemente del sacrificio.
Maururu e nanà Polinesia