I viaggi dei Barto: Normandia, Bretagna e Parigi

Tour on the road dalla Normandia alla Bretagna con tappa finale nella Ville Lumiere
Scritto da: pabarto
i viaggi dei barto: normandia, bretagna e parigi
Partenza il: 18/08/2017
Ritorno il: 30/08/2017
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
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I GIORNO 18 AGOSTO: GIVERNY – ROUEN – ETRETAT

Quest’anno durante l’inverno abbiamo cambiato più volte programma e alla fine abbiamo optato per la Francia e precisamente Normandia Bretagna e qualche giorno a Parigi visto che i nostri figli non ci sono mai stati. Io, Laura, Samuele e Mattia partiamo alle 6.20 da Pisa con volo Ryanair e dopo un‘ora e quaranta scarsa atterriamo a Parigi Beauvais in una mattinata grigia e piovosa.

Ritiro bagagli e auto, prenotata mesi primi con Rentalcars.com. Con estrema velocità ci viene consegnata un’Opel Meriva che onestamente non è un granchè per comodità e spazio… ma va bene così. La prima parte della giornata è all’insegna di Monet. Nostro figlio Samuele è appassionato di arte, pittura con una predilezione particolare per gli impressionisti. Prima tappa Giverny, che raggiungiamo dopo circa un’oretta sotto una pioggia incessante (dopo mesi di siccità alla fine non è così sgradevole). Parcheggiamo l’auto e già la pioggia ha lasciato spazio a qualche timido squarcio di azzurro, clima ideale per la visita ai giardini e alla casa dell’artista francese che ha passato gran parte della sua vita proprio a Giverny. Fatti i biglietti non ci resta che accedere ai giardini, fioriti all’inverosimile, uno spettacolo di colori e profumi veramente incredibile, con le gocce della pioggia caduta da poco, che se possibile rendono ancor più particolari le tonalità dei gladioli, degli iris, delle margherite, dei girasoli che ti proiettano in un mondo incantato. Ma questo è niente in confronto al laghetto delle ninfee con il ponticello in legno immortalato in uno dei quadri più famosi di Monet. Lo stile del giardino è molto Japanaise, l’artista era un grande estimatore del paese del Sol levante, e ti trasmette una pace e un senso di rilassatezza veramente piacevoli. La visita termina con il breve tour della casa dove il pittore ha vissuto dove un cenno di rilievo lo merita la stanza dove dipingeva e la cucina ricca di brillantissimi oggetti in rame.

Lasciato il giardino/museo e dopo un veloce pranzo a base di panini, ci dirigiamo verso la nostra prossima meta, Rouen, la cui cattedrale di Notre Dame è stata oggetto di molti dipinti di Claude Monet, da lui concepiti studiando gli effetti della luce in particolare al calar del sole. Non male neanche il centro storico della citta’ impreziosito dalla ex abbazia benedettina di St. Ouen e da alcune casette a graticcio sullo stile della regione dell’Alsazia. Ultima tappa, ma non per bellezza, le scogliere di Etretat, che raggiungiamo dopo un’oretta di auto. Lasciamo la Meriva in uno dei parcheggi di Rue de Havre poco fuori dal centro (piuttosto economico) e ci dirigiamo verso le spiagge dominate da Les Falaises d’Etretat. La marea è già leggermente salita di conseguenza non è possibile raggiungere a piedi dalla spiaggia la famosa “proboscide dell’ elefante” ma è comunque bellissima da vedere. Dopo svariate foto dalla spiaggia, ci avventuriamo dopo una scalinata, lungo il sentiero che sovrasta una dopo l’altra le bianche falesie della Normandia. Nonostante siano passate abbondantemente le sei del pomeriggio il sole continua a splendere, ma il suo calore è assai mitigato da un venticello pungente compagno di giochi dei numerosissimi gabbiani che abitano queste candide scogliere. Percorriamo buona parte del sentiero ammirando da un lato queste fantastiche falesie scolpite dai venti e dalle maree, e dall’altro dei perfetti campi da golf. Quando torniamo verso il centro della cittadina si è fatta ora di cena, decidiamo di fermarci al ristorante fronte spiaggia “L’Aguille creuse” dove ordiniamo le specialità del posto ovvero galette e mules frites, ce la caviamo con circa 40 euro in quattro (non male) rapporto qualità/prezzo eccellente. Il nostro Hotel della catena francese B&B è ad Honfleur a pochi chilometri da Etretat che raggiungiamo all’imbrunire dopo aver attraversato l’imponente Ponte de Normandie sopra la foce della Senna nei pressi di Le Havre. Spendiamo euro 110 in quattro con prima colazione, la stanza è piccola ma pulita e la colazione è abbondante e di buona qualità, la struttura è sul tipo dei Motel americani massimo due piani e senza ascensore.

II GIORNO 19 AGOSTO: HONFLEUR – LUOGHI SBARCO – MONT SAINT MICHEL

Oggi la giornata inizia con la visita di Honfleur piccolo centro portuale molto caratteristico posizionato alla foce della Senna. E’ possibile lasciare l’auto nel grande parcheggio a pagamento all’inizio della cittadina oppure ad uno gratuito vicino alla ruota panoramica (comunque anche quelli a pagamento sono piuttosto economici e sicuri). Accediamo al centro attraverso il ponte che ad ogni passaggio di un imbarcazione si apre bloccando il traffico cittadino. Honfleur merita senza dubbio una visita per i suoi vicoletti pittoreschi, per il lungo porto ricco di ristoranti e negozietti colorati e per l’aria marinara che si respira. E’ il giorno del mercato, le strade brulicano di persone, e gli ambulanti offrono ogni tipo di prodotto tipico della Normandia, dal pane ai formaggi dal miele al sidro dai dolciumi al Calvados (brandy a base di distillato di mele). Non resistiamo ed acquistiamo una piccola forma di Neufchatel (formaggio morbido tipo brie) e una bottiglia appunto di Calvados. Finita la visita torniamo a recuperare l’auto e ci dirigiamo verso i luoghi dello sbarco.

Dopo circa 45 minuti arriviamo ad Arromanches Les Bains, l’enorme spiaggia dove canadesi e inglesi sbarcarono con mezzi anfibi e truppe di terra. Sia sulla spiaggia che in mezzo al mare i ponti galleggianti utilizzati per sbarcare i mezzi anfibi ricordano quei giorni così sanguinosi ma così importanti per la conquista della libertà dell’ Europa dal dominio nazista. Qua e là per il paese è facile incontrare qualche simpatico testimone dell’epoca che ancora sfoggia divisa e medaglie con molto orgoglio. Proseguiamo lungo la costa fino al cimitero di Colleville sur Mer dove circa 4800 croci bianchissime su un’immensa collina ricordano i caduti statunitensi di quei giorni, il cimitero sovrasta le spiagge di Omaha beach e Utah beach dove sbarcarono invece gli americani dando inizio all’attacco contro il dominio tedesco. Finito questo tuffo nella storia ci dirigiamo verso uno dei luoghi più visitati al mondo… Mont Saint Michel che raggiungiamo attraversando la stupenda campagna della Normandia in un susseguirsi di piantagioni di granturco e paesini fioriti e curati all’inverosimile. Man mano che ci avviciniamo il monte e la sua Abbazia si mostrano in tutta la loro imponenza. Per la notte abbiamo prenotato al Saint Aubert Hotel che si trova all’interno di un’area ad accesso limitato (la reception vi fornirà un codice da digitare in prossimità di una sbarra). Il vantaggio di essere all’interno di questa area è quello di poter accedere al monte sia a piedi in pochi minuti, sia attraverso i bus navetta che si susseguono in continuazione. Una volta sistemati nella camera e dopo una doccia rilassante facciamo un primo assaggio di Mont Saint Michel approfittando del calar del sole. Inutile soffermarsi sulla bellezza di questo posto e sulla magia che ti trasmette, la bassa marea e la distesa di sabbia che lo circonda è veramente uno spettacolo particolare. Dopo le numerose foto di rito varchiamo l’ingresso e tra vicoletti e scale arriviamo all’ingresso dell’Abbazia che in questo periodo è visitabile fino alle 23. L’ingresso, come in molti musei francesi è gratuito fino a 26 anni di età, quindi paghiamo soltanto noi adulti. L’abbazia anche se un po’ spoglia è molto suggestiva e ti fa fare un salto indietro nel tempo. All’interno durante il percorso della visita si susseguono giochi di luce e ombre cinesi molto simpatiche e coreografiche. Il top della visita però è la terrazza fuori dall’ingresso della chiesa dalla quale si gode una veduta meravigliosa sulla baia di Mont Saint Michel in fase di bassa marea esaltata da un tramonto infuocato. Si è fatto tardi e decidiamo di andare a cena ma vista l’ora i ristoranti sono quasi tutti chiusi ad eccezione di uno dove mangiamo quattro pizze piuttosto discutibili ad un prezzo non certo conveniente (d’altronde siamo a MSM).

III GIORNO, 20 AGOSTO: MONT SAINT-MICHEL – SANT MALO’ – DINAN

Sveglia, colazione, navetta e nuova visita al monte baciato dalla luce del mattino sicuramente meno suggestiva ma comunque sempre di una bellezza unica. Altre foto giro nel borghetto e via verso l’auto lasciata nel parcheggio dell’Hotel da dove partiamo in direzione Bretagna. Prima tappa alla vicina Cancale, la patria delle ostriche, la marea è bassa le barche adagiate sulla sabbia (qui non hanno lo scafo per ovvi motivi) e i gabbiani volano felici spinti dal vento Bretone che ci accompagnerà per tutto il viaggio insieme a uno splendido sole. Lasciamo l’auto nel parcheggio gratuito sopra il porticciolo e scendiamo verso il borgo che di per se non è un granchè ma merita una visita per assaggiare le sue famose ostriche. Non vi consiglio di fermarvi ai costosi ristoranti lungo la promenade ma di raggiungere l’estremità del porto dove diversi banchetti uno accanto all’altro offrono la famosa dozzina a scelta tra varie grandezze ad un costo di 5/ 8 euro a seconda della qualità scelta… veramente gustose. Finito il pranzo saltiamo in auto e via verso Saint Malò dove, dopo aver parcheggiato l’auto in uno dei tanti parcheggi lungo le mura, ci addentriamo attraverso la porta di Saint Vincent e dopo una visita all’omonima cattedrale saliamo sul passeggio lungo mura al quale sarebbe un delitto rinunciare. Da qui si gode una splendida vista sulla baia e sulle spiagge che circondano la vivacissima cittadina bretone, una di quest’ultime ci invoglia a scendere e a rilassarsi godendosi i tuffi dei bagnanti dal trampolino che si affaccia sulla piscina naturale della Plage de Bon Secours. Tutto questo ci fa sentire un po’ a casa visto che lo stabilimento balneare che frequentiamo a Livorno ne ha uno molto simile. Ci aspettano ancora diversi chilometri prima di raggiungere il nostro B&B Hotel a Tregueux, ma lungo la strada incontriamo la caratteristica Dinan una cittadina medievale fortificata molto carina con le sue case a graticcio il castello e la bella veduta sul fiume. Lasciata la medievale Dinan in circa quaranta minuti arriviamo in Hotel ci rinfreschiamo e decidiamo di cenare al vicino Buffalo Grill una sorta di “Old Wild West” versione francese.

IV GIORNO, 21 AGOSTO: ILE DE BREHAT – COSTA DI GRANITO ROSA

Ci svegliamo di buon mattino in direzione Ile de Brehat che segna l’inizio della Costa di granito rosa. Per imbarcarsi sui piccoli traghetti “Vedettes de Brehat” è necessario raggiungere l’imbarcadero nei pressi di Ploubazianec, parcheggiare presso il parcheggio a pagamento (Euro 6 per l’intera giornata) e fare il biglietto di andata e ritorno (Euro 10,50). In cinque minuti di navigazione raggiungiamo l’Isola che a causa delle maree ha ben tre moli, quello dell’alta marea quello della bassa e quello della bassa ma non troppo. In questo piccolo paradiso è possibile muoversi soltanto a piedi o in bicicletta e la sua lunghezza è di soli tre chilometri. Noi optiamo per la bicicletta che è possibile noleggiare subito alla fine del molo (7 euro per due ore, 11 per cinque e 15 per l’intera giornata), cinque ore ci saranno sufficienti per girare tutta l’isola in tranquillità, scattare foto, fare soste per riposarsi etc. etc. Raggiungiamo subito l’estremo nord dell’isola ovvero il candido Faro di Paon circondato dalle scogliere rosa che troveremo lungo tutta la costa. Ad ogni punto di attrazione troverete il parcheggio per biciclette, il bagno e almeno un tavolo per fare pic-nic. Lungo le strette stradine dell’Isola è un continuo susseguirsi di casette in pietra con le imposte in legno colorate circondate da giardini curatissimi e fioritissimi. E’ difficile descrivere l’unicità e la bellezza di questo piccolo paradiso che, una volta visitato, giustifica il desiderio di volerci vivere. Lungo il percorso dell’Isola incontriamo altri caratteristici fari, un mulino che funziona con l’alternarsi delle maree, e una piccola chiesetta bianca che domina un po’ tutta l’Isola. Più o meno al centro della stessa troviamo il piccolo borgo composto per lo più da negozietti e ristorantini, tra questi la “Bouteille e’ la Mer” dove ci fermiamo a pranzare a base di fish&chips (patatine vere non surgelate) e galette di ottima qualità. Verso le sedici restituiamo le biciclette e ci dirigiamo verso il molo tre, quello della bassa marea, quello dove siamo sbarcati la mattina al massimo permette l’attracco di un gommone. Salutiamo a malincuore l’isoletta riprendiamo l’auto per raggiungere Ploumanac’h dal cui bellissimo faro ci avventuriamo in una passeggiata lungo un percorso costeggiato da enormi scogli di granito rosa che tanto ci ricordano la Sardegna. Baie, calette e sculture naturali forgiate dal vento tra le quali riconosciamo la tartaruga, la balena e alcune frutto della nostra fantasia tipo l’elefante il coniglietto e infine uno scoglio che tanto ricorda nientemeno che la faccia di Donald Trump (non per niente sulla fronte è cresciuto anche una sorta di muschio giallognolo). Nonostante cominci a far tardi non resistiamo a passare qualche minuto su una spiaggetta nei pressi del grosso faro per rinfrescarci i piedi nel tiepido (ebbene si) Oceano. Cena da Mc Donald lungo la strada del ritorno arrivo in Hotel, doccia e tutti a nanna.

VI GIORNO, 22 AGOSTO: PENISOLA CROZON E COSTA BRETAGNA

Oggi il programma prevede un percorso ancora sulla costa della Bretagna partendo da Morlaix attraverso la penisola di Crozon, Point du Raz fino a Auray dove passeremo la notte. Premetto che in un solo giorno è una discreta tirata di conseguenza dobbiamo fare delle scelte perché tutto non è possibile vedere. Iniziamo come detto percorrendo la penisola di Crozon costellata da pittoreschi borghi sul mare come Le Fret, Camaret sur mer, la fantastica spiaggia nell’ Anse de Dinan dove decidiamo di fermarci per pranzare e goderci lo spettacolo della sabbia pettinata perfettamente dalla marea e dal forte vento che soffia in questo golfo dove Surf, kite e carri a vela sono il divertimento per grandi e piccini. Morgat, Crozon spiagge lunghissime ci accompagnano fino a Pointe du Raz dove un bianchissimo faro vigila sulla scogliera a picco sul mare che a causa delle fortissime correnti e dei numerosi scogli a pelo d’acqua crea un susseguirsi di vortici veramente singolari. Si è fatta sera quindi saliamo in auto e raggiungiamo il nostro B&B Hotel ad Auray che risulterà di gran lunga il migliore tra quelli incontrati fino ad ora.

VII GIORNO, 23 AGOSTO: LE MANS – CHARTRES – MARNE LA VALLEE

Oggi abbiamo una tappa di trasferimento piuttosto lunga per raggiungere la nostra meta finale ovvero Parigi. Per spezzare il viaggio facciamo una prima tappa a Le Mans più o meno a metà percorso. Approfittiamo per visitare il museo e il circuito della mitica 24 ore, niente di imperdibile ma se vi capita di passarci può valere la pena. Molti sono i bolidi in esposizione che dal 1923 hanno preso parte a questa estenuante gara alla quale hanno partecipato sia piloti professionisti sia molti personaggi dello spettacolo tra i quali Paul Newan e Steve Mc Queen. La visita tra museo e circuito richiede circa due ore scarse al costo di Euro 30 per il biglietto famiglia. Prossima tappa Chartres per ammirare la strepitosa cattedrale gotica di Notre Dame, risalente al 1200, che già possiamo scorgere molto in lontananza. Veramente bellissima con le sue spettacolari vetrate e i suoi archi bianchissimi, l’ingresso è gratuito e vale veramente la pena di farvi una sosta. Vi sono vari parcheggi in zona che permettono di raggiungerla comodamente in pochi minuti a piedi. Il girovagare è ormai agli sgoccioli, saliamo in auto e ci dirigiamo al prossimo B&B Hotel di Torcy a circa 5 minuti da Disneyland Paris che visiteremo il giorno successivo. Ceniamo al vicino ristorante messicano El Racho (ce ne sono molti e per tutti i gusti vicinissimi all’Hotel che risulterà estremamente strategico per la visita del parco. Visto che la stazione della Rer (trenini che collegano Parigi alla periferia) è proprio di fronte all’Hotel decidiamo di raggiungere il parco con questo mezzo evitando traffico e costo del parcheggio Disney (20 euro). La Rer ci costerà soltanto 14 euro in quattro visto che al ritorno essendoci un enorme afflusso di persone, per facilitare il defluire della folla non ci fanno pagare il biglietto.

VIII GIORNO: 24 AGOSTO EURODISNEY

Descrivere la giornata credo sia abbastanza scontato, divertimento e spensieratezza allo stato puro per grandi e piccini. L’unico consiglio è di fare i biglietti via internet, sul sito della Disney o tramite Expedia perché il risparmio è notevole (in quattro quasi cento euro!!!). Altro consiglio utilizzate più che potete il fast pass, vi permette di accorciare un po’ i tempi delle file alle attrazioni e infine non perdetevi lo spettacolo notturno…eccezionale.

IX GIORNO: 25 AGOSTO PARIGI

Oggi appena svegliati e dopo una ricca colazione lasciamo l’Hotel per dirigersi verso Parigi accompagnati lungo tutto il tragitto, circa mezz’ora in auto, da una pioggia torrenziale. Prima passiamo dall’Aparthotel Adagio Access Port di Vanves dove resteremo per cinque giorni. L’appartamento è nuovo, pulito e a cinque minuti dalla metropolitana ben collegata con il centro, a circa cento metri c’è un supermercato dove poter fare la spesa e la zona è tranquilla e silenziosa… unica pecca il bagno un po’ troppo piccolo. Sistemati ci dirigiamo verso la stazione di Montparnasse dove restituiamo l’auto e ci dirigiamo quindi verso la nostra prima meta: Il Louvre. Ingresso gratuito per tutti fino a 18 anni per i cittadini della comunita’ europea fino a 26 anni come in tutti i musei di Parigi. Con circa venti minuti di coda riusciamo ad entrare dalla Piramide, facciamo i biglietti alle casse automatiche (15 euro) e poi ci godiamo il museo. Cena in appartamento e a dormire.

X GIORNO, 26 AGOSTO: PARIGI

Ci svegliamo con comodo, colazione e partenza in direzione dell’Ile de la Cité. Prima tappa la Saint Chapelle (ingresso 10 euro solo noi adulti) all’interno della Congiergerie, stupenda chiesa su due livelli dove da padrone la fanno vetrate e rosoni veramente immensi e coloratissimi. Successivamente ci dirigiamo verso Notre Dame che si presenta ai nostri occhi in tutta la sua magnificenza. La visita della cattedrale è gratuita mentre per accedere alle torri e alle campane oltre a circa 400 gradini è necessario prenotarsi ad una macchinetta posta su lato sinistro della cattedrale (non quello sulla Senna) e pagare un ticket di euro 10 . E’ consigliabile prenotarsi prima di visitare la chiesa in maniera da accorciare i tempi di attesa anche se non sono eccessivi. Non mi dilungo troppo sulla descrizione dei monumenti perché ci sono già molte guide e siti internet assai più autorevoli di me. Dopo la prova atletica stile Zeman per far visita ad “Emmanuel” la super campana di Notre Dame pranziamo e ci riposiamo all’ombra della casa di Quasimodo. Più tardi attraversiamo il Pont au double e ci dirigiamo verso il quartiere Latino dove tra viuzze colorate, ristorantini e allegri localetti merita una visita la chiesa gotica di San Severin, piccola ma molto molto carina. Questo quartiere per stile e caratteristiche si fonde perfettamente con il confinante San Germain de Pres dove due cose sono fondamentali, visitare l’omonima chiesa e lasciarsi cullare lungo le viuzze ricche di negozi locali e quant’altro. Da qui lungo la Senna arriviamo fino agli Champs Elysees anch’essi affollatissimi di turisti e non. E’ un po’ tardi e dopo due tappe obbligate al PSG store e al negozio Disney arriviamo fin sotto l’ Arco di Trionfo che con la luce del tramonto ci permette di scattare delle bellissime foto. Cena in appartamento, relax e nanna.

XI GIORNO: PARIGI

Oggi per la gioia dell’artista di casa” Samuele visitiamo il Museo d’Orsay (12 euro solo adulti) patria dell’Impressionismo del simbolismo e del post-impressionismo. Van Gogh, Monet, Manet, Sisley, Renoir e altri immensi artisti tra i quali il concittadino Leonetto Cappiello, fanno da padrone in questo stupendo museo ambientato all’interno di una ex stazione dei treni. Molto suggestiva è la veduta del Sacro Cuore e della collina di Montmartre dall’orologio del lato nord del museo. Finita la visita ci riposiamo e pranziamo con i panini preparati prima di uscire dall’appartamento e successivamente raggiungiamo la Tour Eiffel percorrendo il lungo Senna passando sotto il pont de la Concorde, il pont Alexandro III e il pont dell’Alma. La Tour Eiffel è ovviamente bellissima, imponente e sempre piacevole da vedere ma rispetto alla nostra prima visita a Parigi restiamo abbastanza sconcertati dalla poca cura dei giardini degli Champ de Mars. Dopo un’oretta di relax distesi sul prato passo passo raggiungiamo la zona del Trocadero da dove la vista della torre è veramente imperdibile.

XI GIORNO: PARIGI

Oggi facciamo tappa a Montmartre e alla basilica del Sacro Cuore che raggiungiamo a piedi anziché con la funicolare che seppur breve ci avrebbe risparmiato una discreta fatica visto che il caldo in questi ultimi due giorni è veramente insopportabile. Purtroppo, rispetto a 20 anni fa, la piazzetta dove gli artisti disegnano caricature, luoghi di Parigi e ritratti ci delude un po’ perché buona parte di essa ormai è stata fagocitata dai ristorantini che le fanno da cornice, rovinandone la poesia che la caratterizzava. Dopo aver pranzato con un Croque Monsieur (un toast ricchissimo di formaggio dentro e fuori) scendiamo dalla collina verso il Pigalle e il Moulin Rouge, ma lungo la via facciamo una sosta al Cafè des 2 Moulins (15 Rue Lepic) che ha fatto da scenario al film “Il favoloso mondo di Amelie”. Il locale è identico a quello del film in stile retrò e dove oltretutto abbiamo bevuto due caffè diciamo accettabili per essere a Parigi. La nostra giornata prosegue con un giro rinfrescante ai magazzini “La Fayette” fino a raggiungere la bellissima Place Vendome a mio giudizio una delle più belle di Parigi (su di essa oltre all’Hotel Ritz si affacciano numerosi negozi “ultragriffati”). Si è fatta l’ora di cena e stasera decidiamo di provare Hippopotamus una catena di ristoranti dove si mangia buona carne a un prezzo, considerando che siamo a Parigi, accettabile. Finita la cena ci concediamo la crociera notturna sulla Senna con la compagnia “Vedettes di Parigi” l’unica che la effettua senza obbligo della cena a bordo. Inutile dire che il fascino di Parigi di notte è irresistibile e in particolare la Tour Eiffel acquista in bellezza in maniera esponenziale. Il tragitto parte all’altezza appunto della torre fino al Pont d’Austerlitz e ritorno (adulti 15 euro). La giornata è stata lunga, calda bella ma stancante quindi metro e tutti a nanna.

XII GIORNO: PARTENZA

Oggi è il giorno della partenza, ma visto che abbiamo il volo alle 18.30 lasciamo i bagagli in deposito all’Hotel e facciamo ancora un breve giro per Parigi. Scendiamo alla stazione Bastille, ma purtroppo la famosa piazza è completamente incerottata per lavori di ristrutturazione. Ci dirigiamo allora al Parco Place de Vosges il più antico di Parigi, molto carino, e da lì senza una meta precisa camminiamo per le strade della ville lumiere, lungo la Senna attraverso i ponti fino al Louvre da dove il nostro soggiorno nella capitale francese era iniziato. Da lì prendiamo la metro ritiriamo i bagagli in hotel e raggiungiamo con il taxi l’aeroporto di Orly.

ALCUNE INFORMAZIONI

I musei francesi (almeno quasi tutti) sono gratuiti fino a 26 anni

Per quanto riguarda la metro consiglio i carnet da 10 biglietti, conviene l’abbonamento solo se pensiamo di fare molti viaggi durante il giorno (ma Parigi te la godi appieno soltanto camminando)

A pranzo o a cena se volete l’acqua chiedere l’eau en caraffe… è gratuita (l’acqua a Parigi è carissima)

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Etretat

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Honfleur

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Giverny

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Ile de brehat

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MSM

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Galette



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