I viaggi dei Barto: Mosca, San Pietroburgo e l’Anello d’oro

La Russia turistica di Mosca e San Pietroburgo e quella rurale di Suzdal e Vladimir
Scritto da: pabarto
i viaggi dei barto: mosca, san pietroburgo e l'anello d'oro
Partenza il: 05/07/2019
Ritorno il: 15/07/2019
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
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Partiamo il giorno 05/07 alle ore 17.30 da Pisa con volo Pobeda diretto a Mosca, compagnia oltre le più rosee aspettative (aereo nuovissimo pulito e puntualissimo) che consigliamo vivamente. Atterriamo alle 20 ora locale all’ aeroporto di Vulkovo e, dopo i controlli piuttosto veloci e il recupero dei bagagli ci trasferiamo all’hotel con l’Aeroexpress un treno veloce che collega ogni aeroporto di Mosca direttamente al centro città in una mezz’ora circa. La stazione si trova di fronte all’uscita dell’aeroporto, treno modernissimo dotato di wifi corse ogni mezz’ora a prezzi modici (4 euro c.ca a persona) come un po’ tutti i mezzi di trasporto in Russia. Soggiorneremo per 4 notti presso l’Aparthotel Adagio Mosca Kievschya, bellissima struttura in una zona collegata splendidamente tramite la metro a tutte le principali attrazioni della città (piscina, palestra, centro benessere) a circa euro 85 a notte per 4 persone.

1° GIORNO 06/07 SABATO (PIAZZA ROSSA E CREMLINO)

Dedichiamo la giornata alla visita del Cremlino e della zona adiacente alla Piazza Rossa. La visita si suddivide in due settori, il Museo dell’Armeria e la piazza delle cattedrali (entrambi all’interno del Cremlino ma con accessi e biglietti separati. Avevo provveduto ad acquistare i biglietti via internet per evitare file alle casse ma tutto sommato non cambia molto perché comunque sia l’e-ticket va comunque convertito in biglietto vero e proprio presso casse dedicate e il risparmio di tempo non è così importante…consiglio quindi di farlo sul posto. Abbiamo deciso di visitare la mattina il museo dell’armeria, che onestamente non ci abbia entusiasmato più di tanto anche perché la parte più interessante dedicata ai diamanti (che comunque necessita di un biglietto separato) era purtroppo chiusa, e il pomeriggio la piazza delle cattedrali. Consiglio questa soluzione per fare una sosta tra una visita e l’altra e magari approfittandone per pranzare visto che all’interno non è possibile. La sosta l’abbiamo dedicata alla visita dei magazzini Gum che si affacciano sulla splendida Piazza Rossa a nostro giudizio forse una delle più belle piazze che abbiamo visto, un’area vastissima racchiusa da una parte dalle mura rosse e perfettamente conservate del Cremlino dall’altra dai magazzini Gum e dalla altre due estremità dalla cattedrale di San Basilio e dal Palazzo sede del Museo della Storia Russa. Tornando ai magazzini Gum dobbiamo dire che sono veramente bellissimi (diversi da tutti quelli tipo Harrod’s o La Fayette), aiuole fiorite, panchine colorate, piante e fontane fanno da contorno a moltissimi negozi con prezzi non proprio “russi”. Ci mangiamo quattro ottimi hamburger facciamo un ulteriore giretto per il magazzino e poi usciamo per fare un tentativo per la visita al Mausoleo di Lenin dove è possibile vedere la salma perfettamente mummificata dello statista sovietico. Non tutti i giorni è possibile visitarlo e il tempo è piuttosto limitato dalle 10.00 alle 13.00, le file sono lunghissime ma l’esperienza è a nostro avviso piuttosto interessante. Oggi però rinunciamo perché vista l’attesa sicuramente per le 13.00 non riusciremo ad entrare, quindi ci dirigiamo verso l’ingresso della Piazza delle Cattedrali all’interno del Cremlino. Vi si accede dalla Torre di Troitskaya e dopo aver superato il Palazzo di Stato ci troviamo in una piazza non molto grande circondata da 5 splendide cattedrali ognuna dedicata ad un santo o ad un avvenimento sacro (Cattedrale di San Michele, della Dormizione, della deposizione della veste) sulle quali domina il campanile di Ivan il Grande. Questa visita ci soddisfa pienamente e rimaniamo impressionati oltre che dalle chiese dalla cura maniacale del verde all’interno e all’esterno del Cremlino in particolare nell’area intorno al mausoleo dove splendidi abeti accompagnano l’entrata e l’uscita dei visitatori. Lasciamo il Cremlino e ci riposiamo su una panchina del giardino Alexander I anch’esso molto lussureggiante e fiorito. Dopo questa sosta refrigerante ci approssimiamo alla bellissima cattedrale di San Basilio tanto spettacolare fuori quanto insignificante al suo interno (almeno a nostro giudizio). In pratica si compone di cinque piccole cattedrali all’interno di un’unica struttura che però non offrono opere o oggetti di rilevanza tanto da giustificarne una visita nemmeno troppo economica. L’ultima parte della giornata la dedichiamo ad una passeggiata lungo l’elegante via Nikolai per poi tornare presso l’hotel non prima di una cena al Mac sotto di esso.

2° GIORNO 07/07 DOMENICA (MAUSOLEO DI LENIN, MERCATO IZMAILOVO E MUSEO DELLE BELLE ARTI)

Oggi proviamo nuovamente a visitare il Mausoleo di Lenin e dopo un’oretta di fila finalmente riusciamo ad entrare non senza aver respinto vari tentativi di salta fila da parte di turisti furbacchioni che tentavano di inserirsi all’ultimo momento per evitare l’attesa (alla soglia del passaggio finale ho fatto anche da scudo per impedire l’ultimo attacco disperato di alcuni furbetti ricevendo il plauso e la riconoscenza degli onesti visitatori dietro di me). La visita del Mausoleo è gratuita e dura pochi minuti in quanto dopo aver superato i controlli stile aeroporto i visitatori vengono fatti scorrere senza sosta all’interno del cubo dove riposa la salma di Lenin perfettamente conservata. Siamo ormai in prossimità delle 12 e decidiamo di andare al mercato di Izmailovo alla periferia di Mosca (si raggiunge con la linea 3 della metro scendendo alla stazione Partizanskaya) visto che la Domenica sembra sia il giorno più ricco di espositori e ambulanti. Uscendo dalla stazione della metro si notano subito le torrette colorate che delimitano l’area del caratteristico mercato per lo più frequentato da moscoviti. Sembra di entrare in un paese delle favole, casette in legno colorate e stand stile “Portobello” che vendono articoli di ogni tipo, dai classici souvenir (dal vero artigianato locale ai prodotti evidentemente made in china o giù di lì) ad oggetti di antiquariato, dalle divise dell’armata rossa a giocattoli a dir poco preistorici, musicassette, matrioske, spille di ogni tipo, colbacchi, tappeti, orologi antichi, dipinti, oggetti in legno e prodotti tessuti a mano. Purtroppo le guide turistiche non pubblicizzano molto questo posto ma sinceramente perderselo sarebbe un vero peccato. Girando questo mercato sembra veramente di tornare indietro di qualche decennio respirando un’atmosfera veramente unica. Acquistiamo una matrioska dipinta a mano da un ambulante molto simpatico e gioviale (cosa rara da queste parti) ed altri oggetti caratteristici da portare a parenti e amici. Il costo di questi oggetti per le nostre tasche è veramente irrisorio come un po’ tutto da queste parti dal cibo ai mezzi di trasporto (fa eccezione il vestiario che forse costa più che in Italia), A malincuore lasciamo questo posto fiabesco e torniamo verso il centro di Mosca per pranzare e prendersi un’oretta di relax. La giornata finisce con la visita del Museo Puskin delle Belle Arti che espone opere di notevole valore, Tintoretto, Canaletto, Rembrandt, Rubens, Picasso, Degas, Monet e molti altri. Siamo abbastanza stanchi quindi cena e nanna.

3° GIORNO 08/07 LUNEDì (GORKIJ PARK, CROCIERA SULLA MOSCOVA E VIA ARBAT)

Stamani ce la prendiamo calma (anche perché da queste parti alle 23.00 siamo sempre all’imbrunire quindi le giornate sono lunghissime) e dopo aver preparato dei panini ci spostiamo in direzione Gorkij Park. L’entrata del parco onestamente non promette niente di entusiasmante ma man mano che ci addentriamo all’interno scopriamo un verde veramente impensabile, aiuole curatissime laghetti con cigni e paperelle ponticelli stile Central park, noleggio pedalò, biciclette, campi di calcetto e di beach volley, ristoranti e chioschi che vendono frutta e zucchero filato (ciliegie, lamponi e mirtilli vengono venduti in ogni angolo della città in grossi bicchieri di plastica a poco più di un euro). Ci rilassiamo e sonnecchiando su alcune sdraio in legno e muratura fronte “lago dei cigni” prima di recarsi all’imbarcadero in fondo al parco per avventurarci nella mini crociera sulla Moscova carina ma non imperdibile. La giornata volge al termine quindi decidiamo essendo l’ultima sera nella capitale russa di fare due passi sulla Via Arbat (considerata la più elegante e frequentata della città). Qualche giretto nei negozi che la costeggiano cena da Shake shark (hamburgheria made in Usa, la perestroika ha fatto miracoli) e ritorno in albergo per un meritato riposo.

Mosca è stata veramente una grande sorpresa, pulita, ordinata, molto curata a livello di parchi e verde pubblico oltre che sicura visto che i controlli non vengono certamente lesinati.

4° GIORNO 09/07 MARTEDì (ANELLO D’ORO)

Di buon mattino lasciamo Mosca e con il treno della compagnia RZD raggiungiamo la cittadina di Vladimir a circa 160 km dalla capitale, dove ci aspetta Andrey che con un taxi ci accompagnerà a Suzdal distante da Vladimir circa 40 km. Arriviamo presso l’Hotel (Guest House 12 months) dopo circa 40 minuti sotto una fastidiosa pioggerellina, se non parli russo qui ci si esprime a gesti e comunque tutto fila liscio (la Guest House è molto carina tutta in legno camera spaziosa e la titolare anche se non spiccica una parola che non sia russo è molto disponibile e sorridente…cosa piuttosto strana da queste parti). Diciamo che qua la Russia è molto diversa da quella vista a Mosca, la piccola cittadina è veramente molto molto carina, casette in legno colorate, molto verde, il fiume che la percorre in tutta la sua lunghezza offre degli scorci veramente particolari, ovunque ambulanti che vendono miele funghi e gli immancabili cetrioli (vi abbiamo trovato anche la sagra) sembra che il tempo si sia fermato agli anni 50/60. Nelle viuzze meno centrali purtroppo notiamo anche case abbastanza fatiscenti e auto veramente da museo (ricordate la Lada… ecco qui ne troverete quante ne volete) per non parlare dei mezzi pubblici veramente molto approssimativi e scalcinati. Cominciamo la nostra visita dal monastero di Sant’Eufemia (risalente alla fine del 1600) che con le sue fortificazione e i suoi torrioni domina l’intero centro abitato. Dopo aver attraversato il fiume su un ponticello di legno e fatto una breve salita entriamo all’interno della struttura dove sono conservati dei bellissimi manoscritti che ovviamente ci limitiamo ad osservare in quanto tutte le spiegazioni sono ovviamente in cirillico. Molto curate anche le varie chiesette all’interno del monastero con le caratteristiche cupole colorate o dorate arricchite da coloratissimi affreschi al suo interno. Lasciamo il monastero e visto che la pioggia non ne vuol sapere di smettere e che lo stomachino brontola ci avviciniamo a quello che sembrerebbe un ristorante. Si presente sulla porta un ragazzo vestito tipo cosacco che ci invita ad entrare. Il locale è in realtà un ristorante (in russo Pectopah) ricavato all’interno di una casa arredata in maniera veramente particolare, tavoli in legno sedie di stoffa imbottite nessuna uguale all’altra, candelabri di ceramica su ogni tavolo, stufe in rame, gabbia degli uccellini in ferro e legno e infine un bellissimo giradischi a manovella ancora funzionante sulle note di Kalinka. Ci sediamo e finalmente troviamo una persona che parla inglese. Ci gustiamo alcuni piatti tipici (zuppa di pollo e noodles fatti in casa, medaglioni di maiale con funghi e formaggio fuso, una specie di frittata di patate con panna acida e caviale rosso, pane nero arrostito con formaggio fuso e per finire un ottimo dolce alle carote e frutta secca annaffiato da sciroppo di fragole. Tutto questo per poco più di dieci euro a persona. Da qui percorriamo la via principale fino al centro della cittadina, lungo la via incontriamo numerose chiesette ortodosse, un mercatino abbastanza naif dove si vendono cianfrusaglie di ogni tipo oltre agli immancabili cetrioli e funghi. Più ci avviciniamo al cosiddetto centro e più notiamo il tentativo di aprirsi al turismo non sempre riuscitissimo ma il bello di questo posto è proprio l’atmosfera retrò che si respira e come possiamo cogliere che la Russia non è tutta come Mosca o San Pietroburgo ma che all’interno il lavoro da fare è ancora molto. Passato questo mercatino lungo un viale alberato raggiungiamo il Cremlino di Suzdal, chiesa bianchissima con cupole blu tempestate di stelle dorate (eccezionale) passato il quale ci troviamo nuovamente ad attraversare il fiume che taglia in due un verdissimo prato dove un cavallo e un paio di mucche si dividono tutto quel bendidio. Altri scorci molti caratteristici, anatre cigni e uccelli acquatici ovunque il tutto dominato dal museo dell’ architettura in legno e della vita contadina completamente all’aperto dove la scena principale se la prendono le caratteristiche chiese in legno e i piccoli magazzini dei contadini sapientemente ricostruiti (carino ma non imperdibile). La giornata ormai volge al termine quindi ceniamo e andiamo in camera visto che minaccia nuovamente pioggia.

5° GIORNO 10/07 MERCOLEDì (VLADIMIR E PARTENZA PER SAN PIETROBURGO)

Dopo aver fatto colazione in Hotel (tutto compreso nei 62 euro spesi per la camera) ci viene a prendere Alexander sempre con il taxi per riportarci a Vladimir. Per questi spostamenti credo che il taxi sia il mezzo migliore e più sicuro, i pullman non ci sono sembrati proprio il massimo, cartelli in cartone sul vetro per indicare la destinazione tutto rigorosamente scritto in cirillico, la biglietteria veramente caotica dove le indicazioni in inglese sono veramente approssimative. Noi ci siamo rivolti alla compagnia Kiwitaxi con la quale puoi prenotare un mezzo anche con poco anticipo a prezzi veramente economici (circa 30 euro per fare una quarantina di Km). Vladimir ci accoglie anch’essa sotto la pioggia e a prima vista ci rendiamo subito conto che non è granché interessante, facciamo un giretto per il centro (sicuramente più grande di Suzdal) arriviamo fino alla porta d’oro, che rappresenta l’opera di maggior risalto della cittadina (in effetti non è male) e dopo mangiato aspettiamo che smetta di piovere per tornare a piedi verso la stazione dove ci aspetta il treno che ci riporterà a Mosca. Ritiriamo i bagagli lasciati in deposito alla stazione raggiungiamo con la metro quella di Leningradisky e da lì prendiamo il treno notturno per San Pietroburgo. I treni sono assai moderni puliti e puntualissimi con servizi che in Italia forse riceviamo solo in prima classe. All’interno della cabina oltre ai quattro letti, troviamo ciabattine, saponi e 4 cestini con panini acqua e biscotti per la colazione…mentre alle 7.30 della mattina successiva ci vengono recapitati anche dolcetti caldi e yogurt!!

6° GIORNO 11/07 GIOVEDì (SAN PIETROBURGO)

Alle 8.30 del mattina arriviamo a San Pietroburgo che ci accoglie con i suoi 12° gradi e uno stile architettonico completamente diverso da Mosca. Una sola stazione della metro e siamo a circa 15 minuti a piedi dallo Sreda Aparthotel (appartamento un pò piccolo per quattro persone ma completamente ristrutturato e in posizione strategica). La titolare ci accoglie comunicandoci che purtroppo manca l’acqua calda e che il problema sarà risolto il giorno successivo (e così sarà anche se verso le 22). L’appartamento fa parte di un grandissimo condominio che si affaccia su un chiostro raggiungibile attraversando un arco non molto visibile. Lasciamo i bagagli visto che la camera sarà disponibile dalle 14 e facciamo il primo assaggio della città visitando il Museo Fabergè (il noto gioielliere francese accaparrato dagli zar). Il museo è piccolo ma veramente da non perdere, le famose uova e i gioielli sono veramente unici e particolari e capiamo come mai gli zar avessero preso quasi in ostaggio questo singolare gioielliere. Ritirate le chiavi dell’albergo optiamo per un primo giro della città che ricorda un po’ Parigi (per i suoi palazzi) e un pò Venezia o Amsterdam per i suoi canali. Prima tappa la Cattedrale del Salvatore del Sangue versato (purtroppo semi incappucciata per lavori di ristrutturazione), rispetto a San Basilio forse fuori è meno bella ma all’interno è veramente senza confronto. Completamente affrescata con mosaici stupendamente conservati merita una visita forse più di ogni altra cosa in questa città. Proseguiamo lungo il canale che ci porterà sulla Prospettiva Nevsky, la via principale della città, molto caotica di giorno, molto carina e accogliente per una passeggiata serale. Cammina cammina arriviamo finalmente nella grande piazza sulla quale si affaccia il Palazzo d’inverno (Hermitage) che con il suo colore verde menta ben si sposa con il cielo azzurro che in questo tardo pomeriggio ci offre la città. Facciamo qualche foto ci rilassiamo un po’ ammirando questo palazzo residenza degli zar fino alla rivoluzione che nel 1917 decreto’ la fine dell’impero russo e dopo cinque anni di guerriglie la vittoria dell’armata Rossa portò alla nascita dell’ Unione sovietica. Ci portiamo alle spalle del palazzo che si affaccia sulla Neva (il fiume che lambisce San Pietroburgo) e dal passeggio lungo fiume si staglia davanti a noi la Fortezza di San Pietro e Paolo che si trova sull’isola di Petrogradsky facilmente raggiungibile con la metro o attraverso i ponti che la collegano alla terraferma. L’ora è tarda anche se qui prima delle 23 non fa buio completamente, ci fermiamo a comprare qualcosa di pronto e andiamo a cenare presso il nostro appartamento. La stanchezza si fa sentire, visto che in treno pur se comodissimo non abbiamo dormito moltissimo, quindi dopo cena un pò di relax e poi nanna.

7° GIORNO 12/07 VENERDì (PALAZZO PETERHOF)

Oggi dedichiamo la giornata alla visita della reggia di Peterhof costruita agli inizi del 1700 da Pietro il grande. La reggia si compone di vari palazzi e da splendidi giardini (parco inferiore e superiore) con imponenti fontane. Distante circa 30 km da San Pietroburgo si affaccia sul golfo di Finlandia ed e’ raggiungibile tramite aliscafo dall’imbarcadero nei pressi del Palazzo d’inverno (veloce ma piuttosto caro) oppure con pulmini bianchi o gialli (chiamati marshrutka) che in circa 35 minuti raggiungono Peterhof dalle stazioni metro di Avtovo di Baltiskaya, Kirovsky Zavod e Prospekt Veteranov a prezzi decisamente economici (giusto per farsi un’idea, l’aliscafo ci sarebbe costato circa 20 euro a persona mentre tra pulmino e metro siamo arrivati a stento a 3 p.p.). Esistono due biglietti separati, uno per i giardini ed uno per il Palazzo, noi visto il tempo assai clemente decidiamo di iniziare con i giardini e le sue splendide fontane, prima fra tutte la “Gran cascata” proprio sotto il Palazzo centrale che ci lascia veramente a bocca aperta. La visita dei giardini in autonomia, ovvero a piedi, richiede qualche ora ma esiste un’opzione più veloce usufruendo dei trenini elettrici con guida parlante russo prenotabile nei vari chioschi sparsi per il parco. Onestamente girarseli a piedi magari facendo qualche piacevole sosta sedendosi sulle numerose panchine disseminate per tutto il parco è molto rilassante quindi consiglierei di evitare questi trenini. Nel tardo pomeriggio terminata la visita dei giardini chiudiamo la serata con la visita del Gran Palazzo che, come ho detto, richiede un biglietto separato disponibile presso la biglietteria proprio accanto allo stesso. La visita non richiede molto tempo in quanto, visto il numero dei visitatori, abbiamo accesso in orari scaglionati divisi per gruppi senza la possibilità di sostare troppo nelle varie stanze. Non perdetevi questa esperienza perché gli interni sono veramente mozzafiato. In conclusione da un confronto familiare tutti siamo d’accordo nel ritenere questo complesso superiore anche a Versailles…opinione personale ovviamente. Lasciamo lo splendido palazzo sul quale si specchiano gli ultimi raggi di sole, guadagniamo l’uscita attraverso il Parco superiore, pulmino e ritorno per la cena e il giusto riposo.

8° GIORNO 13/07 SABATO (HERMITAGE E CROCIERA SULLA NEVA)

Ci svegliamo con calma (inutile correre qua le giornate sono veramente lunghe) e ci dirigiamo in direzione Hermitage per la visita del museo considerato, a ragione, uno dei più prestigiosi al mondo. Mi sembra inutile dilungarsi sulle opere, in primis perché non sono la persona più adatta…e poi perché sono tutte cose che ognuno può trovare su guide, sito internet etc. etc. Mi sento però di dare un consiglio che vi farà risparmiare un po’ di attesa per l’ingresso. Prima cosa da dire è che il museo si compone di due parti in due strutture separate quella nel Palazzo dello Stato maggiore e quella del Palazzo d’inverno con ingressi e biglietti separati. Il consiglio che mi sento di dare è quello di iniziare la visita dal Palazzo dello Stato Maggiore (magari facendo il biglietto cumulativo per entrambi i musei) e nel pomeriggio attraversare l’immensa piazza e dedicarsi al Palazzo d’inverno magari dopo aver pranzato visto che all’interno dei musei non è possibile farlo. Noi siamo entrati verso le 12 al Palazzo dello S.M. facendo circa 5 minuti di fila, verso le 15 siamo usciti (le biglietterie erano prese d’assalto) abbiamo pranzato e siamo entrati al Palazzo d’inverno quasi svegliando la guardia tanto non c’era nessuno in attesa…. La ragione è presto detta in quanto la mattina l’Hermitage è preso d’assalto dai croceristi che in un paio d’ora girano i saloni con i tipici ritmi cinesi/giapponesi e il pomeriggio o ripartono per altre destinazioni oppure visitano il resto della città. In conclusione immensa ammirazione per le opere esposte ma altrettanta magnificenza per lo splendore delle sale all’interno del Palazzo d’inverno o Hermitage che dir si voglia. Dopo una sosta cambiamo completamente genere e ci imbarchiamo alle spalle del Palazzo per una sfiziosa crociera sulla Neva che in circa un’ora ci scarrozza per i canali della città facendola gustare da un’altra prospettiva. Esiste anche un giro notturno (intorno alle 23.30) per godersi la città e i numerosi ponti sul fiume illuminati ma visto le temperature (mai sopra i 20°) abbiamo optato per quella del tardo pomeriggio che risulterà comunque piuttosto freddina (veniamo infatti dotati anche di copertina di pile per niente fuori luogo).

9° GIORNO 14/07 (PALAZZO DI CATERINA)

Dedichiamo il nostro ultimo giorno alla visita del Palazzo di Caterina, la residenza estiva degli zar, nella cittadina di Puskin a circa 30 km da San Pietroburgo. Per raggiungerlo anche questa volta optiamo per la combinazione metro+autobus, infatti dalla stazione della metro Moskovsckaya prendiamo una marshrutka (K-342 e K-545) e in circa 25 minuti siamo davanti all’ingresso (altre opzioni sono il treno dalla stazione Vitebsky a quella di Puskin però un po’ distante dal Palazzo oppure il taxi). Anche qui i biglietti sono separati, uno per i giardini e uno per il Palazzo. Iniziamo dai giardini, belli ma decisamente non paragonabili a quelli di Peterhof. La parte del leone la fa quindi il bellissimo Palazzo al quale, visto il numerosissimo stuolo di visitatori, è possibile accedere a gruppi di 25 persone ad intervalli di 15 minuti. Dopo circa un’oretta e mezza di fila finalmente entriamo nel Palazzo, la visita delle bellissime stanze (in particolare la camera d’Ambra ricostruita minuziosamente nel 2003 dopo che fu depredata dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale), risulterà abbastanza veloce per l’impossibilità di sostare a piacimento nelle varie stanze al fine di favorire il defluire dei visitatori. Anche questo palazzo direi che è una tappa obbligata, sarebbe un peccato visitare San Pietroburgo e perderselo. Il consiglio che posso dare è quello di prenotare i biglietti sul web (almeno per gli interni del palazzo), noi non l’abbiamo fatto per non avere troppi legami sul programma ma col senno di poi prenderemmo la cosa in seria considerazione. Torniamo in appartamento verso le 19 e dopo un’oretta di relax usciamo per dedicare l’ultima serata della nostra vacanza ad un giro on night della città. Ceniamo da “True Burger”, un locale molto carino sul canale vicino alla Cattedrale del Sangue Versato, per poi fare un giretto sulla Prospettiva Nevsky, lungo i canali e sulla Piazza del Palazzo d’inverno…la sera San Pietroburgo ha un fascino molto particolare e con questo ci saluta visto che la vacanza è ormai giunta ai titoli di coda.

10° GIORNO LUNEDÌ 15/07 (PARTENZA)

Stamani “keep calm and closing the luggages”, pranziamo nel vicino giardino del castello di Mikhailovsky prima di tornare a recuperare i bagagli prendere la metro fino alla stazione Moskoscaya e da lì con il bus 39 fino all’aeroporto di Pulkovo dove ci aspetta il volo Alitalia diretto a Pisa dopo uno scalo a Roma Fiumicino. прощай россия (Arrivederci Russia).

CONCLUSIONI

Cambio valuta

Non cambiate i soldi in Italia non è affatto conveniente, i bancomat sono ovunque e il cambio applicato è decisamente più favorevole.

Trasporti

Per spostarsi a Mosca la metro e’ comodissima e le indicazioni sono sia in cirillico che in caratteri “latini” quindi non ci sono problemi di comprensione. Il costo di una corsa è pari a 38 rubli (circa 50 centesimi) consigliata la carta Troika acquistabile presso le biglietterie e ricaricabile presso le macchinette automatiche o le biglietterie stesse e che soprattutto può essere usata da più persone.

Stesso discorso per la metro di San Pietroburgo anche se meno capillare rispetto a Mosca e meno utile in quanto la zona più interessante della città è piuttosto raccolta e si gira benissimo a piedi. Invece del classico biglietto l’accesso funziona con i gettoni (circa 50 centesimi a corsa) oppure semplicemente passando una carta di credito del circuito Mastercard sul lettore degli accessi riservati a chi ha un passeggino o i bagagli.

Ogni aeroporto è collegato benissimo al centro di Mosca tramite l’Aeroexpress un treno veloce e moderno e assai economico che può essere prenotato facilmente via internet (da 4 persone in poi è consigliato il biglietto cumulativo).

Per l’aeroporto di Pulkovo è consigliabile il bus 39 fino o dalla stazione di Moscoskaya (costo circa 1,5 euro a persona per c.ca 20 minuti di tragitto.

Se avete intenzione di spostarvi fuori Mosca o San Pietroburgo sono molto efficienti i treni della compagnia Rzd prenotabili facilmente via internet sul sito ww.rzd.ru (non sono prenotabili soltanto quelli per così dire “regionali” che si distinguono perchè non offrono l’opzione della scelta del posto a sedere.

Per quanto riguarda il taxi è risultata molto efficiente la compagnia Kiwi Taxi prenotabile da internet anche con poco preavviso (puntuali ed economici)

Biglietti

Non consiglio di prenotare in anticipo i biglietti del Cremlino in quanto l’orario è abbastanza aleatorio (ognuno entra quando vuole dopo accuratissimi controlli) e le file alle biglietterie non sono affatto lunghe.

Consigliati invece quelli per la visita del Palazzo Caterina a Puskin

Nella maggior parte dei musei, palazzi e chiese l’ingresso è gratuito per gli under 16 e con forti sconti per gli studenti (ma mi raccomando documento da esibire e tessera dello studente altrimenti si paga l’intero) inutile aggiungere che l’acquisto online pregiudica qualsiasi sconto.

Guarda la gallery
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San Basilio

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Suzdal

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Hermitage

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Cattedrale del Sangue versato

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Suzdal sagra del cetriolo

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Piazza delle cattedrali Cremlino di Mosca

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Palazzo Peterhof



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