I viaggi dei Barto: autumn in Venice

Inizio di autunno tra i sestieri di Venezia
Scritto da: pabarto
i viaggi dei barto: autumn in venice
Partenza il: 08/10/2016
Ritorno il: 11/10/2016
Viaggiatori: 4
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I GIORNO 08/10/2016

Non è la prima volta che andiamo a Venezia, ma essendo passati venti anni dall’ultima visita e non avendola, i nostri figli, ancora vista decidiamo di concederci un week end lungo durante questo primo scorcio di autunno.

I giorno: 8/10/2016

Partiamo Sabato 8 Ottobre subito dopo pranzo in direzione Favaro Veneto dove alloggeremo per tre notti presso l’Hotel Ducale approfittando anche di una notte gratuita accumulata con Hotel.com. L’albergo è pulito e silenzioso, ottima la colazione, lo staff gentile e la posizione strategica per chi non vuol soggiornare proprio a Venezia, a pochi metri di distanza infatti vi è sia la fermata del pullman che della tranvia che in circa 20 minuti raggiungono P.le Roma. Capitolo biglietti, una corsa su terra costa euro 1,5 per 75 minuti ed è possibile fare una tessera di 10 ticket al costo di euro 14 utilizzabile da tutta la famiglia, una corsa del vaporetto euro 7,50! Esiste inoltre un biglietto della durata di 24h (costo euro 20) utilizzabile su tutti i mezzi (consigliabile nel caso si voglia fare il giro delle isolette della laguna). Purtroppo non sono molto chiare le istruzioni per la timbratura del biglietto da 10 corse, quindi prego annotarvi quanto sotto frutto della nostra esperienza. Se ad esempio siete in 4 persone e avete un biglietto da 10 corse, dovete poggiare il biglietto sotto il display della macchinetta timbratrice e senza toglierlo digitare il tasto “+” tante volte quante sono le persone che vi accompagnano (ad esempio se siete in tre, poggiate il biglietto e senza toglierlo premete due volte il tasto “+” ed avrete una timbratura per voi più altre due per gli accompagnatori).

Detto questo torniamo a noi, tra una cosa e l’altra arriviamo a P.le Roma intorno alle 18 e facciamo un primo assaggio della città lagunare raggiungendo a piedi prima la Chiesa dei Frari (il coro ligneo è stupefacente) il Ponte di Rialto (purtroppo in fase di ristrutturazione) e successivamente Piazza San Marco. Cominciamo a sentire un po’ di fame e su suggerimento dei ragazzi stasera la scelta cade su Mc Donald’s in zona Strada Nuova. Mentre ceniamo comincia a scendere una fastidiosa pioggerellina che vista anche l’ora ci convince a prendere la via del ritorno.

II GIORNO: 09/10/2016

La giornata è freddina ma soleggiata, quindi colazione pullman e via in direzione Ponte dell’Accademia per raggiungere la Chiesa della Salute e Punta della Dogana da dove si gode secondo noi una delle migliori vedute di Venezia in particolare di Piazza San Marco e dei suoi gioielli. A poca distanza è possibile visitare il Peggy Guggenehim Museum, una splendida collezione di opere d’arte comprendente opere di Picasso, Pollock, Kandinsky, Ernst (marito di Peggy), De Chirico, Dalì Mirò e altri ancora nello splendido scenario del Palazzo Venier dei Leoni affacciato sul Canal Grande un tempo abitazione della espositrice. Questa stupenda collezione poteva andare distrutta completamente a causa dell’alluvione del 1966 ma fortunatamente il caso volle, che tutte le opere fossero già state impacchettate e spedite a Stoccolma per un’esposizione in terra scandinava. Finita la visita ci dirigiamo verso il Ponte dell’ Accademia dal quale è impossibile non scattare foto a non finire visto gli scorci meravigliosi che regala sul Canal Grande. Decidiamo di dirigerci verso Piazza San Marco godendo e assaporando ogni calle e ogni Campo che incontriamo perché questo secondo noi è il modo più bello per visitare questa città magari tralasciando qualche via sicuramente più turistica ma meno affascinante. Campo Santo Stefano, Campo Sant’Anzolo, Campo San Moisè e infine Piazza San Marco enorme, luminosa perfetta. Facciamo una ventina di minuti di fila prima di raggiungere l’ascensore che ci porterà sulla cima del campanile da dove, inutile dirlo si gode tutta la bellezza della città dei Dogi e delle isole che la circondano. Una volta lasciato il campanile, visto che manca un’ora alla chiusura visitiamo la Basilica di San Marco che con la fusione dello stile gotico romanico e bizantino non ci lascia certo indifferenti. Da non perdere la visita alla Pala D’oro (ingresso 2 euro), un paliotto conservato nel presbiterio della Basilica, composto da oro argento e innumerevoli pietre preziose, narrante vicende evangeliche e altre scene religiose. Lasciamo la Basilica e dopo un meritato momento di relax ci dirigiamo nuovamente verso la zona del Ponte di Rialto soffermandoci in particolare ad ammirare le bellissime maschere che sembrano osservarci dalle vetrine dei negozi. Un laboratorio però attira in particolare la nostra attenzione “La Bottega dei Mascareri”, è molto piccola, poco illuminata ma sprizza autenticità e tradizione da tutti gli angoli. Entriamo e ci accoglie, nell’angusto negozietto, l’autore (il Sig. Boldrin) di queste stupende opere appese un po’ ovunque tra l’odore della pittura, della colla e della carta che non sentirete in nessun altro negozio. Questo signore assai riservato mostra con orgoglio varie foto che lo ritraggono con personaggi dello spettacolo, da Tom Hanks a Sandra Bullock da John Travolta a Jeff Bridges e molti altri che mi sfuggono, hanno parlato di lui e delle sue opere il New York Times, l’ Herald Tribune le maggiori testate nazionali, trasmissioni televisive sulle reti nazionali per non parlare dei premi che gli sono stati assegnati. Siamo veramente affascinati da questo luogo e non possiamo fare a meno di acquistare una delle sue maschere che già fa un figurone appesa nel nostro salotto. Non mancate una visita a questa bottega, San Polo 80 (ai piedi del Ponte di Rialto) assaporerete veramente un momento unico della tradizione veneziana. Ancora due passi tra Calle e Fondeghi e poi cena alla Pizzeria “La Bella Pollastrella” vicino a Rialto prenotata con Groupon (buona pizza locale così così).

III GIORNO 10/10/2016

Altra giornata fresca ma soleggiata che dedicheremo al giro delle Isole di Burano e Murano. Ci procuriamo i biglietti da 24h che utilizzeremo per l’intera giornata tra tram bus e vaporetti. Dalla fermata di P.le Roma raggiungiamo con il vaporetto le Fondamenta Nove da dove cambiamo mezzo e in una mezz’ora raggiungiamo la più lontana delle isole, la coloratissima Burano. L’isoletta è veramente un chicco, ponticelli in legno per attraversare i piccoli canali sui quali si affacciano casette di diversi e intensi colori pastello. Una spiegazione a questa colorazione sembra doversi ricercare nel fatto che quest’ultima aiutasse i pescatori, che un tempo rincasavano piuttosto sbronzi, a distinguere la propria abitazione. Altra caratteristica del posto la lavorazione dei merletti che fanno bella mostra di se all’interno dei negozietti lungo le pittoresche stradine dell’isola così come è curioso il campanile pendente della Chiesa di San Martino.

Intorno alle 14 prendiamo nuovamente il vaporetto che in circa una ventina di minuti ci porta alla fermata “Faro” sull’isola di Murano. L’isola sicuramente non è bella come Burano, anche se molto più grande, ma la lavorazione del vetro e i suoi prodotti artistici certo la rendono veramente unica. Varie esposizioni si trovano all’interno dei negozi alcuni dei quali offrono al visitatore anche una dimostrazione molto interessante della lavorazione del vetro direttamente davanti alla fornace. Riproduzioni di animali, gioielli, personaggi di ogni genere prodotti dai maestri vetrai in ogni angolo dell’ isola, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta. Lasciamo l’isola prendendo il vaporetto alla fermata “Museo” e in circa venti minuti siamo nuovamente a Piazza San Marco da dove con la linea 1 raggiungiamo Rialto ammirando la magnificenza dei Palazzi che si affacciano sul Canal Grande, la vista dall’acqua sicuramente permette di assaporare la città molto più intensamente rispetto a quello che si può godere limitandoci soltanto a percorrerla a piedi. Scendiamo alla fermata “Rialto” che come dicevo in precedenza purtroppo è in fase di restauro e la cosa assai curiosa è che le spese per quest’opera di recupero non sono finanziate dallo Stato o dal Comune ma dal Sig. Rosso proprietario della Diesel. E’ arrivato a questo punto il grande momento del giro in gondola. Decidiamo di fare il giro della zona di Rialto con un simpatico gondoliere che durante il percorso che dura circa 30 minuti (euro 80 il costo totale) ci racconta aneddoti e curiosità della zona. Passiamo sotto il ponte più antico di Venezia e poi ci “imbuchiamo” all’interno di canali strettissimi in una delle zone più antiche di Venezia dove incontriamo la casa dove ha vissuto Marco Polo (Fontego dei Tedeschi) , ora un albergo, e quella dove si dice vi abbia soggiornato il Casanova (Rio della Fava). E’ veramente affascinante e rilassante percorrere i canali su una gondola e anche se un po’ costosa è un’esperienza che veramente ci sentiamo di consigliare a tutti. Una curiosità riguardante il ferro di prua della gondola, la forma ad esse rappresenta il Canal Grande i sei denti rivolti in avanti, i sestieri della città (San Marco, Cannaregio, Castello, Dorsoduro, Santa Croce e San Polo) il dente rivolto indietro la Giudecca, l’archetto sopra i sei denti rappresenta Rialto mentre la parte superiore del ferro il cappello del doge. Inoltre alcuni ferri hanno ulteriori tre denti decorati rivolti in avanti che rappresentano le tre isole (Torcello, Murano e Burano). Percorriamo quindi Rio San Salvador dove si trova l’unico ponte di Venezia da dove è possibile ammirare il campanile di San Marco in tutto il suo splendore, da qui spuntiamo nuovamente sul Canal Grande fino al Ponte di Rialto dove finisce il nostro emozionante giro. Ci spostiamo nuovamente verso San marco dove ceniamo al “Planet” (buona la pizza) prenotato anch’esso con Groupon la settimana precedente. Ultimo giro tra i negozietti e vaporetto da San Marco fermata “Zaccaria” dove con la linea 1N raggiungiamo P.le Roma non prima di aver percorso tutto il Canal Grande ammirandone il fascino notturno.

IV GIORNO 11/10/2016

Stamani lasciamo il nostro albergo in direzione Padova per la visita alla Cappella degli Scrovegni, nel complesso museale degli Emeritani, prenotata la sera precedente. La prenotazione è necessaria perché al massimo vengono ammesse 25 persone alla volta per una visita della durata di circa 15 minuti. La cappella dipinta da Giotto lascia veramente senza parole considerando anche che l’artista ha impiegato soltanto due anni per affrescarla. E’ inutile cercare di descriverla, l’unico consiglio che posso dare è quello di visitarla e godersela in silenzio. Comprese nel biglietto (euro 13 intero 8 e 6 i ridotti) la visita al Museo degli Emeritani (notevole la raccolta di pittori veneziani quali Tintoretto, Tiepolo, Veronese e Tiziano) e al Palazzo Zuckermann (raccolta di monete, argenti, ceramiche, avori e gioielli risalenti al periodo medievale). Per quanto riguarda il parcheggio consiglio il Park Padova Centro in via Trieste (1 euro l’ora coperto e custodito). La breve vacanza è finita purtroppo è tempo di rientrare… alla prossima.



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