I ponti coperti del Trentino: Val d’Ega, Val di Fassa e Val di Fiemme
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SABATO 15 AGOSTO 2020 – NOVA PONENTE
Partiamo prima dell’alba, proprio il giorno di Ferragosto in quanto a noi questa festività non interessa. Lasciamo i ridicoli festeggiamenti del 15 Agosto ai “poveri” di fantasia e ci mettiamo in viaggio. Il viaggio si svolge senza problemi in quanto, a quell’ora del mattino, il traffico è scorrevole e giungiamo al nostro hotel di Nova Ponente, Hotel Regglbergerhof, che stanno ancora servendo la colazione. Nell’attesa che la nostra camera sia pronta, facciamo colazione anche noi. L’hotel è un discreto 3 stelle superior, di livello medio, posizionato in una zona tranquilla di Nova Ponente (Bz) a oltre 1300 m. di altitudine. L’albergo non è niente d’eccezionale ma decisamente comodo e funzionale. E’ totalmente a gestione familiare ed i vari componenti della famiglia proprietaria, tutti operativi nella struttura, sono estremamente gentili e disponibili.
In particolare il figlio Roland, titolare della struttura, è molto amichevole e ci dispensa un sacco di ottimi consigli sulle escursioni da effettuare nei prossimi giorni. Suggerimenti che seguiremo e che si riveleranno molto utili per integrare il nostro programma di gite, già parzialmente stilato. La nostra camera è sufficientemente grande con un bel balcone in legno, con tavolino e sedie. Facciamo un giro di perlustrazione dell’albergo e poi andiamo a riposare in quanto, quel giorno, ci siamo svegliati molto presto e la stanchezza si fa sentire. Nel pomeriggio ci dedichiamo un po’ alla lettura e ad un caffè sulle terrazze dell’hotel. Per ferragosto è prevista una cena speciale con un buffet di aperitivo servito nel bar dell’hotel, dove apprezziamo, in particolare, delle gustose frittelle di verdure. Dopo di che ci trasferiamo al ristorante per proseguire la cena. Siamo però stanchissimi, gli occhi ci si chiudono e non riusciamo nemmeno ad arrivare al dolce. Così ci ritiriamo per un sonno ristoratore. A’ demain!
DOMENICA 16 AGOSTO 2020 – PIETRALBA
Colazione media in hotel. Purtroppo qui il servizio ristorante è un po’ scadente ed i cibi che al buffet finiscono, non vengono facilmente reintegrati. Bisogna arrivare prestissimo se si vuole trovare tutto. Questa mattina, essendo domenica e per evitare traffico, decidiamo di visitare un posto situato a pochi km. da noi: il Santuario di Pietralba. Non siamo affatto fans dei luoghi religiosi, tanto più di questo posto che non è granché. Diciamo che ha un esterno piuttosto imponente ma interni poco interessanti. Oltretutto, all’aperto, è in pieno svolgimento la messa domenicale in tedesco e con troppi devoti che “vagano, vagano, vagano, gironzano, gironzano, gironzano” (citaz. Ligabue “I ragazzi sono in giro”). In conclusione: EVITABILE. Un’occhiata da lontano è più che sufficiente.
Approfittiamo poi per perlustrare in auto i dintorni dell’hotel con prati verdi e fitti boschi di conifere. Visitiamo la piazzetta centrale di Nova Ponente con un paio di locali con tavolini all’aperto, la chiesa parrocchiale ed il colorato piccolo cimitero a lato della stessa.
Sempre a Nova Ponente, in località Rio Nero (Schwarzenbach in tedesco), rimaniamo colpiti dal ruscello che fornisce il nome alla zona e che scorre a margine della strada principale. Lì scorgiamo anche un piccolo mulino decorativo, collocato sempre sulla stessa via e vicino al grazioso Schwarzenbach Hotel, che tanto ci piace e che terremo in considerazione per le prossime vacanze.
Rientriamo poi in albergo per caffè e torta in terrazza e per il riposo pomeridiano. Il resto del pomeriggio lo dedicheremo alla lettura, un po’ di Tv, un veloce bagno in piscina e uno Spritz all’aperto in attesa della cena. Questo sarà il nostro ritmo giornaliero per l’intera settimana. Per cena, questa sera, è prevista una grigliata di carne che apprezziamo. Un breve passaggio al bar dell’hotel dove Max assaggerà ogni sera una grappa diversa e poi a nanna.
LUNEDÌ 17 AGOSTO 2020 – CANAZEI E CAMPITELLO DI FASSA
Quest’oggi ci alziamo prestissimo in quanto vogliamo recarci in Val di Fassa, zona con tanto traffico in questo periodo di vacanze, come Roland ci ha opportunamente informato. Tra l’altro il tempo è incerto: inizialmente molto nuvoloso ma poi il sole risplenderà. Fortunatamente riusciamo ad arrivare a Canazei abbastanza velocemente. Canazei, è proprio il caso di dirlo, è una ridente località di montagna. “Ridente” in quanto le belle case in stile tirolese ed i vari hotel, sono tutti molto colorati e trasudano allegria con i variopinti fiori alle finestre. L’attrazione principale del paese è rappresentata dal fiume scrosciante che scorre in centro con alcuni ponti, tra cui l’accattivante ponte coperto di legno. Un altro edificio fotografato, che colpisce molto per la ricca decorazione multicolore, è una casa privata vicino al ponte coperto, denominata “La Floriana”. E’ impossibile vederla e non rimanerne affascinati, tralasciando la Canazei ricca di negozi e locali. Si trova in prossimità della chiesetta ed è dedicata a San Floriano. L’artista Giancarlo Debertol l’ha arricchita con stucchi, merletti, incisioni e pitture fantastiche. La catena di legno è fatta con pezzi unici; i balconi hanno incisioni elaborate ed i due tronchi all’ingresso introducono in un mondo fiabesco. Insomma: è la casa più fotografata di Canazei. Da non perdere.
Visitiamo poi la piazzetta centrale con alcuni negozi, dove acquisteremo i primi souvenir da Souvenir Canazei – P.za Marconi.
Di ritorno, ci fermiamo a Campitello di Fassa. Occorre precisare che tutti i paesi della Val di Fassa, lungo la strada che collega Canazei a Moena, sono molto graziosi e meritano tutti una sosta: Campitello di Fassa, Pozza di Fassa, Vigo di Fassa, Mazzin e Soraga di Fassa. Quest’oggi scegliamo Campitello, sempre attraversato da un piccolo fiume con cascatelle e ponticelli: Anche qui non mancano le case colorate ed una bella fontana/lavatoio centrale.
Entro le 13 siamo di nuovo in Hotel per caffè, riposo e letture. Ceniamo, come al solito, con poca scelta di piatti, pietanze troppo semplici (come a casa) e quantità scarse, anche se spesso ci propongono il bis. In fatto di cibo, l’ ‘Hotel Regglbergerhof, non ci soddisfa proprio. Negli scorsi anni siamo stati ospiti in altre strutture del Trentino Alto Adige, decisamente migliori ed allo stesso prezzo di mezza pensione.
MARTEDÌ 18 AGOSTO 2020 – NOVA LEVANTE
Questa mattina andiamo nella vicina Nova Levante che si trova a 11 km. da Nova Ponente. Anche qui c’è il fiume con piccole cascate che attraversa il centro cittadino ed un ponte coperto di legno, dalla forma un po’ particolare. Oltrepassata Nova Levante si giunge a Carezza con il famoso Lago di Carezza dal colore particolare. Noi però non ci soffermeremo in riva al lago, ma lo vedremo solo transitando davanti, in quanto ci siamo già stati nel corso di un precedente viaggio, qualche anno fa’.
Preferiamo invece fare sosta a Nova Ponente in località Stenk, dove si trova il ponte coperto più piacevole del nostro viaggio: non eccessivamente lungo ma splendidamente adornato di fiori. Sotto di esso il ruscello frusciante ed accanto l’Hotel Mondschein, forse un po’ troppo moderno ma in ottima posizione panoramica.
Nel pomeriggio Max si reca all’Enoteca Obkircher di Nova P. consigliataci da Roland, per l’acquisto di vini e grappe locali da portare a casa. In particolare, vorrebbe acquistare le stesse grappe aromatizzate assaggiate in hotel: una grappa diversa ogni sera tra cui grappe fruttate, al fieno, ai lupini e altro ancora. Anche all’enoteca Obkircher è possibile degustare prima di acquistare, dopodichè non rimane che l’imbarazzo della scelta. Infatti Max tornerà in hotel con una discreta scorta di bottiglie.
MERCOLEDÌ 19 AGOSTO 2020 – MOENA
Oggi ci svegliamo presto perchè abbiamo in programma di recarci a Moena e sappiamo che potrebbe esserci traffico. Infatti è così e ci impieghiamo un po’ più del dovuto per arrivarci. Parcheggiamo senza difficoltà in un grande parcheggio a pagamento proprio in centro città. Moena viene definita “La fata delle Dolomiti” e non è difficile capirne il motivo considerato che si presenta proprio come una località da favola. Notiamo con piacere che anche Moena ha il consueto ponte coperto anche se piccolissimo; il più piccolo della Valle. Moena è una cittadina molto allegra, colorata e vivace. Ci piace in particolare la piazza dove spicca la grande casa arancione, sede di un negozio di formaggi (tra cui il famoso Puzzone di Moena). Moena ci piace molto e vorremmo ritornarci la prossima volta che verremo da queste parti.
In tarda mattinata riprendiamo l’auto e rientriamo in hotel facendo una strada diversa rispetto all’andata, transitando per il paese di Tesero che, forse, meriterebbe una visita. Ma siamo stanchi e rimandiamo alla prossima volta.
GIOVEDÌ 20 AGOSTO 2020 – PASSO DI LAVAZE’
Quest’oggi visitiamo un luogo vicino a noi: il passo di Lavazè. Parcheggiamo davanti al grazioso laghetto circondato da verdi prati e ci avviamo verso il sentiero sterrato che corre lungo il perimetro del lago stesso. Facciamo quindi il giro completo del piccolo bacino d’acqua adibito alla pesca sportiva, ammirando il bel panorama circostante.
In magnifica posizione, prospiciente il lago, notiamo un vecchio albergo di montagna abbandonato: SPORT HOTEL LAVAZE’. Che spreco! Come si può chiudere un edificio simile dalle grandi potenzialità? Adeguatamente ristrutturato sarebbe un sogno!
Proseguendo sulla strada si raggiunge il passo Oclini. Si tratta di una località sciistica da cui partono degli impianti di risalita e, per questo, affollato di escursionisti. Non troviamo nemmeno un parcheggio, o meglio, non vogliamo neanche parcheggiare. Non ci piace e ce ne andiamo. Passo Oclini: SCONSIGLIATO.
VENERDÌ 21 AGOSTO 2020: MOLINA DI FIEMME
Ultimo giorno, ultima colazione e ultima escursione giornaliera. Domani si torna a casa. Oggi abbiamo deciso di fare una puntata in Val di Fiemme e precisamente a Molina di Fiemme.
Partiamo in direzione Cavalese e dopo circa 40 minuti scorgiamo il ponte coperto di Molina di Fiemme. Poco dopo questo punto, si può vedere il lago artificiale di Stramentizzo che, però, è molto deludente, mal tenuto e con acqua color verde fango. Meglio lasciar perdere e parcheggiare sul lungofiume a Molina di Ledro. Qui inizia una bella passeggiata nel verde, costeggiando l’argine del fiume. Ci sono prati, panchine fiorite e persino dei moderni attrezzi ginnici. La Val di Fiemme è famosa per la produzione di legname ed infatti, proprio lì, troviamo un’enorme catasta di tronchi tagliati, tutti ben allineati quasi a voler formare una grande installazione. Ogni singolo tronco ha un diametro di almeno 50 cm. con tanti fitti cerchi a testimoniare gli anni di vita del ceppo. Proviamo a contare gli anelli di un qualsiasi tronco e vediamo che sono proprio tanti; un po’ dispiace per tutti quegli antichi alberi tagliati ma forse c’era bisogno di fare del disboscamento.
Camminiamo lungo il fiume fino a raggiungere il ponte coperto; è un po’ più lungo degli altri ed ha il tetto in legno coperto da lamiera. Ovviamente lo attraversiamo perchè i ponti coperti sono troppo belli e devono essere obbligatoriamente attraversati per essere vissuti appieno. Noi li attraversiamo sempre tutti altrimenti non siamo soddisfatti. Sul ponte si può respirare ancora, a pieni polmoni, il profumo del legno che ne costituisce la struttura.
Attraversando il ponte si raggiunge l’altro argine dove si sviluppa il centro di Molina di Ledro. Si tratta di un piccolo centro tranquillo e idilliaco col suo piccolo ruscello centrale, le belle case con gerani e surfinie, nonchè la classica fontana della piazza.
In centro troneggia l’Hotel Ancora, un caratteristico 4 stelle tutto in legno scuro e con ponticello d’ingresso per oltrepassare il fiume che scorre davanti all’hotel.
Ritorniamo poi alla nostra auto e rientriamo in albergo transitando, come al solito, davanti al vicino Hotel Pfoesl e rimanendo ancora colpiti dalla particolarità dell’edificio. Si tratta di un futuristico e lussuoso hotel in legno scuro, con una visibile piscina esterna riscaldata di cui vediamo fuoriuscirne il fumo. Qui è evidente l’intenzione di abbinare tradizione e modernità anche se, a prima vista, è quest’ultima a prevalere.
Ultima cena e, successivamente, saldiamo il conto del soggiorno in quanto il giorno successivo dobbiamo partire PRESTISSIMO per evitare il traffico del rientro.
SABATO 22 AGOSTO 2020: RITORNO A CASA
Siamo arrivati all’epilogo delle nostre vacanze estive 2020 e, prima delle 6, di soppiatto, scendiamo in garage e partiamo. Le cose vanno secondo i piani, non incontriamo traffico ed addirittura, alle 9.40 siamo già a casa, facendo già programmi per il prossimo anno. Chissà mai che torniamo da queste parti…
DANI E MAX
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