I nostri bimbi a Londra
Ora per il ponte di ognissanti dall’1 al 4 Novembre 2007 decidiamo di rivederla portando con noi i nostri bambini uno di 4 anni e l’altro di18 mesi.
Peccato che stavano poco bene e solo alle 6.00 del mattino del giorno stesso della partenza io e mio marito decidemmo di partire. Il volo era alle ore 12.00 e visto che si trattava di un ponte dovevamo essere in aeroporto molto tempo prima. Preparammo la valigia in tempo record. I bimbi volevano salire a tutti i costi sull’aereo e noi decidemmo di affrontare il nostro primo viaggio all’estero con i bambini sebbene non fossero in gran forma.
Alle ore 9.20 eravamo già all’aeroporto di capodichino di Napoli dove prendemmo il volo diretto della british per Londra gatwick, arrivati li prendemmo il gatwick express (solo adulti biglietti a bordo 35 pound bimbi gratis), destinazione Victoria Station. Da Victoria prendemmo la Tube per King Cross St. Pancras. Arrivati a King Cross ci incamminammo alla ricerca del nostro albergo e capimmo che era un po’ distante. Infatti per il resto dei giorni per arrivare alla metro’ prendevamo il cabs pagando circa 3.50 pounds. Del resto quando viaggi con i bimbi devi renderti conto che non puoi stressarli troppo.
Arrivati in albero rimpinzammo i bimbi. Erano stanchi, ma entusiasti di aver volato ed arrivati in un altro posto. Io e mio marito eravamo fiduciosi della loro capacità di affrontare il viaggio, ma i bimbi ci stupirono con l’entusiasmo che manifestarono.
Il giorno dopo, ben riposati e coperti, iniziò la vera avventura.
Usciti dall’albergo londra era più affascinante che mai: il freddo era secco ed il cielo sereno con il sole che ci riscaldava, ed incominciammo a sentire l’odore di cipolla e hot dog. Non potevamo non scendere a regent park, attraversarlo e arrivare allo zoo di londra. I bimbi si divertirono come non mai soprattutto quando ci fermammo all’area dei gorilla.
Che dire due perfetti viaggiatori con voglia di scoprire, di avventurarsi e con una capacità di adattamento sorprendente. Non l’avremmo mai detto per due bimbi così piccoli. Ogni tanto si riposavano schiacciando un pisolino nel passeggino anche tutti e due insieme.
Dopo lo zoo nel quale ci fermammo a pranzo e a comprare dei souvenir, prendemmo un taxi diretto al museo delle cere. Nel 2000, io e mio marito, non riuscimmo a visitarlo, eravamo solo degli studenti e non potevamo permettercelo infatti visitavamo i musei dopo le 17.00 per godere dell’ingresso free.
Visitare il museo delle cere(circa 40 p) è un’esperienza da non perdere. Anche i bimbi si divertirono soprattutto il più grande felicissimo di aver stretto la mano a Spiderman e di aver fatto la foto con superman ed hulk. All’uscita dal museo, dove non visitammo al stanza del terrore per non spaventare i piccoli, la nostra fotocamera era praticamente scarica. Tanto che quando arrivammo, a piedi, a piccadilly Circus comprammo una macchinetta usa e getta. Dovevamo immortalare quei momenti e soprattutto giunti sempre a piedi a Trafalgar square non potevo non fotografare i due pazzi cioè mio marito e il baby più grande su uno dei leoni davanti alla national gallery.
Di li scendemmo a piedi a Westminister salutando il big ben. Ma erano le 18.00 i bimbi incominciarono ad addormentarsi nel passeggino e prendemmo la tube per il ritorno.
Arrivati in albergo chiedemmo al ristorante un po’ di pasta al sugo. Diciamo che ci accontentammo nonostante l’origano.
il giorno dopo l’itinerario partiva dal london eye( circa 40p bimbi free). Non ci sono parole per descrivere quella vista della città.
a piedi, per charing cross, (bimbi in passeggino) arrivammo a piccadilly. Di li visto che loro dormivano attraversammo leicester square per arrivare a convent garden. Il fascino particolare di quella piazza, un nuovo volto di londra fatto di artisti di strada, peccato il london trasport museum riaprisse i battenti a fine novembre.Quando i bambini si svegliarono, dopo pranzo, ritornammo indietro a piccadilly per imboccare regent street, dove c’era una parata di auto d’epoca strepitosa, destinazione hamley. I bambini non capivano più niente in quei 4 piani di giocattoli. Usciti pieni di buste voltammo per carnaby street (una via fantastica per lo shopping) e di li di nuovo a piccadilly. Erano circa le 16.30 e con la tube decidemmo di scendere a south kensington per fare una capatina al national history museum e far vedere il big dino ai bimbi. Di li di nuovo in albergo erano le 19.00 circa!!. La mattina dopo era il giorno della partenza, avevamo già tutto pronto per partire, erano le 7.30 ma non potevamo avviarci già a Gatwick senza prima portare i bimbi a bukingham palace e a s’james park dove tutti e 4 dico tutti e 4 ci mangiammo un grande hot dog con cipolla e salse. Ritornati in albergo prendemmo le valige ed un taxi diretto a victoria station alla volta dell’aeroporto.
alcuni suggerimenti che mi sento di dare: 1)non è sempre necessario prendere la tube: a piedi si possono raggiungere facilmente le vie più belle della città; 2) prendere albergo zona 1 o 2 ma necessariamento vicino alla stazione della tube; 3)con i bimbi piccoli ovvio sempre passeggino e fornellino per cucinare( anche se si va in albergo) latte e qualcosa portato da casa; qualche considerazione: viaggiare con i bimbi piccoli non è impossibile, l’importante è essere ben organizzati e rendersi conto subito del momento in cui sono stanchi. Quando vai all’estero tirendi conto che cambi non solo paese ma soprattutto mentalità. In poche parole la mente si apre alle nuove esperienze della conoscenza. Per concludere, questo è stato, inaspettatamente, finora il viaggio più bello fatto da me e mio marito, perchè eravamo in compagnia di due perfetti viaggiatori: i nostri bambini.
ciao a tutti e al prossimo viaggio.