I miei primi 40 anni a Dublino

Una piccola città facile da girare e con abitanti fantastici
Scritto da: eliguer
i miei primi 40 anni a dublino
Partenza il: 22/05/2015
Ritorno il: 25/05/2015
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
Ascolta i podcast
 
I 40 anni si fanno solo una volta nella vita e quindi perché non festeggiarli con le tue amiche, 4 giorni da sole come quando avevamo 20 anni, senza fidanzati, mariti e senza pensieri e problemi.

E così eccoci qui imbarcate su un volo Ryanair da Bergamo il venerdì sera io, Cri e Terry e Petra in partenza da Roma …. Devo dire che trovarsi là in aeroporto con la nostra Petra è stato come tornare indietro nel tempo e fare le cose senza pensarci che facevamo …

Siamo partite il venerdì sera con rientro il lunedi sera spendendo 100 euro a testa, comprato circa un mesetto prima della partenza. Volo perfetto! Visto che eravamo in 4 per andare in città abbiamo preso un taxi tanto il costo del pullman era praticamente uguale ed eravamo più comode!

Arriviamo al nostro hotel, il KILDARE STREET HOTEL: ottima scelta innanzitutto per la posizione, situato a due passi dalla Trinity College in Kildare Street appunto e poi l’hotel davvero molto carino. Eravamo in una stanza al terzo piano, senza ascensore, ma l’abbiamo chiesta noi lì perché proprio sotto c’è un pub e quindi per evitare di non dormire la notte …. Stanza con un letto matrimoniale e due letti over size, bagno abbastanza grande con vasca/doccia e prodotti di cortesia, un piccolo kit in camera caffè, the, acqua e biscotti. Noi abbiamo speso per 3 notti senza colazione 195 euro a testa, diciamo non economico ma con un buon rapporto qualità/prezzo visto la posizione e le camere. Il personale molto gentile e lì vicino c’è pure la fermata dell’autobus che arriva dall’aeroporto quindi perfetto! Direi ottimo hotel per chi fa solo qualche giorno e non vuole fare troppi sbattimenti!

SABATO: sveglia abbastanza presto dopo aver dormito praticamente 3 ore. Colazione al LEMON un posto carino vicino al nostro hotel dove fanno degli ottimi pancakes + caffè americano, 10 euro.

E via alla nostra prima meta: TRINITY COLLEGE. Fondato dal Elisabetta I nel 1592 e aperto ai cattolici solo 300 anni dopo. Divenne in breve tempo una delle università più prestigiose d’Europa, con alunni che poi divennero celebri scrittori quali Jonathan Swift, Oscar Wilde e Samuel Beckett. Da fuori è davvero rimasto come allora e all’entrata sei “salutato” da due statue di scrittori famosi. Superato l’ingresso entri in un mondo di pace e ti sembra di tornare indietro nel tempo. Sei in un grosso cortile con davanti a te il campanile, leggenda dice che se uno studente passa vicino a questo campanile mentre suona non supererà l’esame. Noi siamo andate a vedere subito il famoso BOOK OF KELLY, uno dei testi più antichi al mondo contenente i quattro vangeli tutto in miniature. Ti lascia senza fiato!

A me però è piaciuta molto di più e ci avrei passato delle ore la LONG ROOM, una sala lunga 65 metri con volta a botte, rivestita di scaffali contenenti 200.000 manoscritti antichissimi, busti di studiosi famosi, un arpa e una copia originale della proclamazione della Repubblica d’Irlanda. Tutta in legno con questi libri antichissimi, ti verrebbe voglia di prenderne uno ad uno, sederti su quelle panche antiche e leggerli …. Ovviamente non si può!

Usciti da questa full immersion di libri decidiamo di prendere il pullman a due piani scoperto, per ottimizzare un po’ i tempi e vedere Dublino da un altro punto di vista. Facciamo tappa al DUBLIN CASTLE, carino ma niente di che, purtroppo dell’originale è rimasta solo la Record Tower.

Giretto da fuori alle due famose cattedrali medievali ST PATRICK’S E CHRIST CHURCH e poi finalmente alla GUINNESS STOREHOUSE. Pur non essendo amanti di questo tipo di birra, devo dire che la visita alla fabbrica della birra merita davvero: sono organizzati benissimo ed è davvero interessante. Ti fanno dare un giro enorme strutturato in maniera eccezionale. Con l’entrata (noi il biglietto l’abbiamo preso con quello del pullman così abbiamo evitato la fila all’ingresso oppure prendetelo da internet) hai diritto ad una pinta di birra e all’audioguida in italiano. Parti dal basso per arrivare fino all’ultimo piano dove hai una vista bellissima su Dublino. Ti spiegano tutta la lavorazione della birra, dal seme all’imbottigliamento, dalla creazione delle botti al trasporto. Per pranzo ci siamo fermati lì ovviamente con del buon salmone, pane e formaggio di capra, the e scones a 10 euro.

E alla fine shopping al negozio dove c’erano un sacco di cose carine. Stanche ma entusiaste riprendiamo il nostro pullman che ci porta a fare un bel giretto e ci lascia ad una delle tante agenzie viaggi (noi siamo andati con la WILD ROVER con cui ci siamo trovati molto bene) dove prenotiamo per il giorno dopo la gita al SENTIERO DEI GIGANTI.

La sera andiamo a cena al BRAZER HEAD PUB: il pub più antico di Dublino, molto bello esteticamente e anche dentro molto grosso dove fanno anche musica dal vivo. Abbiamo preso fish and chips, salmone, hamburger, agnello stufato, 6 birre e dolce a 88 euro totali. Ottimo!

DOMENICA: sveglia alle 4.30 del mattino (e quindi anche stanotte abbiamo dormito a dir tanto 4 ore), bicchierone di caffè e via alla nostra bellissima gita di un giorno allle GIANT’S CAUSEWAY (il Sentiero dei Giganti) e a Belfast.

Abbiamo pagato 65 euro a testa tutto compreso, ci siamo alzate all’alba, siamo state in giro tutto il giorno dalle 7 del mattino alle 8 di sera ma ne è davvero valsa la pena! Stupendo!

Abbiamo trovato una guida JIM davvero molto brava e simpatico oltre ad essere bellissimo! E un autista JOHN altrettanto simpatico!

Il viaggio verso Belfast è stato molto bello, tra il verde dell’Irlanda e tantissime pecore bianche e nere. Siamo arrivati a Belfast al porto dove c’è il museo del Titanic in quanto fu costruito proprio a Belfast. Le gite comprese nel prezzo erano appunto la visita al museo oppure il Belfast Black Taxi Political tour che abbiamo scelto noi. In pratica siamo andati in giro con il classico taxi londinese con il tassista che ci faceva da guida spiegandoci la storia politica e il conflitto nordirlandese con l’IRa che per anni ha devastato queste terre. E’ stato davvero interessante!

In pratica Belfast è divista da un muro che divide protestanti e anglicani, un po’ stile Berlino ma mentre lì era una cosa forzata qui sono loro che lo vogliono. In questo muro ci sono dei veri e propri cancelli che sono aperti 12 ore al giorno per consentire alla gente di passare per andare a lavorare ma la notte e nel week end sono chiusi. Quindi lavorano insieme ma poi socializzano solo tra di loro. Nel 2014 è stata sancita la pace simbolicamente rappresentata da una croce ma di fatto restano ancora divisi. Tutto il muro è decorato con murales stupendi. A dir la verità vedere queste zone mi ha messo un po’ di tristezza anche perché non so se per l’ora o per il fatto che era domenica praticamente non c’era in giro nessuno e quindi molta desolazione… E ti fanno pensare… È come se si autoghettizzassero.

Ripartiamo alla volta del Sentiero dei Giganti. Arriviamo in cima a queste stupende scogliere con le onde dell’oceano che si infrangono contro le rocce. Facciamo un sentiero in cresta alle scogliere con un vento allucinante, poi scendiamo verso la spiaggia ed eccoci sopra a queste formazioni rocciose che sembrano tanti grandini. Stupendo! E poi ti chiedi come la natura possa aver fatto tutto ciò!

Dopo un pranzo a base di un ottimo fish and chips in un localino alla partenza del sentiero, ripartiamo alla volta di altre splendide scogliere e ci fermiamo per andare verso un ponticello di corda e legno sospeso tra due scogliere a picco! Paura… ma eccitante!

E così la nostra bellissima giornata finisce, torniamo stanche ma felici verso Dublino. Per cena mangiamo qualcosa al PORTERHOUSE CENTRAL un pub molto carino e antico in una laterale di Grafton Street.

LUNEDI’: il nostro ultimo giorno. Visto che avevamo l’aereo alle 18 oggi siamo state a zonzo girovagando e vedendo quello che ci mancava di Dublino e per fare l’ultimo shopping.

Con un comodo pullman (linea 4 o 9 da O’Connel Street) siamo andati ai GIARDINI BOTANICI che si trovano a nord di Dublino, nel quartiere del LIffey. Il tragitto è stato molto carino in quanto siamo passati dal caos del centro alla tranquillità della periferia, un affascinante miscela di splendore settencentesco e stile di vita tradizionale: vedi tutte queste casette tipicamente nordiche english style tutte di mattoncini rossi con il loro giardinetto tutto fiorito, le finestre con le tendine di pizzo e la vita normale. Ti sembra davvero di essere in una scena di un film in costume.

Il giardino è gratuito, molto grande con grosse serre, fiori e piante di tutti i tipi tenuto benissimo. È molto rilassante, ci vorrebbe almeno mezza giornata per goderselo appieno. Purtroppo avendo poco tempo abbiamo fatto un giretto breve.

Ripreso il nostro pullman ci siamo fermate per pranzo nel quartiere di TEMPLE BAR, quartiere bellissimo, molto caratteristico, pieno di locali e di negozi carinissimi e particolari. Abbiamo mangiato un piatto enorme di fish and chips in uno dei tanti locali! Shopping a GRAFTON STREET la via pedonale dello shopping con firme di tutti i tipi e costi, dalle grandi catene ai negozi particolari!

Ultimo giretto verso MERRION SQUARE per vedere la statua di Oscar Wilde che ovviamente era in zona di lavori in corso e nessuno sapeva dove era… Siamo riusciti a vederla da fuori!

Recupero bagagli e via per l’aeroporto!

Devo dire che Dublino è davvero una città bellissima, molto viva, piena di giovani, facile da visitare anche a piedi! Gli irlandesi sono eccezionali, almeno quelli che abbiamo incontrato noi: simpaticissimi, gentilissimi e molto allegri… è capitato quasi sempre che appena ci vedessero in difficoltà arrivassero subito in nostro aiuto con un mega sorriso… Ma proprio tutti… dai ragazzi ai signori in giacca e cravatta!

La città si vede tranquillamente in 3 giorni se non fai musei… Noi camminando parecchio l’abbiamo girata tutta in due giorni facendo il terzo giorno la gita fuori porta!

Viva Dublino e gli irlandesi!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche