I Love Rugby in Dublin

Per me l’ultima tappa di questo viaggio ma per miei amati “tutti neri” è la penultima che li porterà al loro quarto grand slam.
Scritto da: kiwitalian
i love rugby in dublin
Partenza il: 17/11/2010
Ritorno il: 21/11/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Per me l’ultima tappa di questo viaggio ma per miei amati “tutti neri” è la penultima che li porterà al loro quarto grand slam.

17/11

Partenza, questa volta con un’ora e mezzo di ritardo, da Ciampino ed arrivo all’aeroporto di Dublino. Volevamo prendere il bus della Airlink (€10 a/R) ma scopriamo che l’ultimo parte alle 23.30 e siccome siamo oltre la mezzanotte siamo costrette a prendere l’autobus della Aircoach (€12 a/r) che ci lascia in O’Connell Street a due passi dallo Spire. Per fortuna il nostro hotel è vicinissimo e in 5 minuti a piedi lo raggiungiamo. Ottima scelta grazie alla posizione, ma se non ci fosse stata l’offerta trovata su booking.com e avessimo pagato la quota intera non l’avrei mai scelto a causa del pessimo rapporto qualità/prezzo.

18/11

Iniziamo con calma la giornata con cappuccino e muffin e subito dopo ci dirigiamo all’altra sponda del fiume Liffey. Lo percorriamo verso ovest fino ad arrivare alla Christ Church Cathedral che visitiamo per pochi spicci grazie alla riduzione per studenti (chiedetela sempre e ricordatevi di portare con voi un documento di riconoscimento tipo ISIC perché lo richiedono!). Entriamo poi nel castello di Dublino (non ha niente a che fare con quello di Edimburgo!) ma la storia è molto interessante e la simpatica guida (parlante inglese) rende tutto meno pesante. Nei pressi c’è anche il City Hall e il George’s Street Arcade, un mix di shopping, intrattenimento e cibo che va dai fiori, agli abiti vintage alla cartomante! Dopo di ché andiamo a visitare la St Patrick’s Cathedral veramente imponente. Ritorniamo sui nostri passi e ci dirigiamo verso la Guinness Storehouse, attrazione numero 1 della città! Il museo è fatto benissimo, viene spiegato come viene prodotta la birra, c’è un assaggio della “scura del giorno” per poi arrivare al Gravity Bar all’ultimo piano dove puoi degustare un’ottima pinta ammirando il panorama, poiché è il punto più alto di Dublino. Non ci rendiamo neanche conto ma sono le 4 e ancora non abbiamo pranzato! Decidiamo di prendere un paio di sandwiches ma non di più perché tanto fra poco è ora di cena e anzi torniamo in hotel a riposarci un po’ per poi riuscire e cercare un pub dove mangiare il famoso Irish stew (stufato cotto con la Guinness) e ascoltare un po’ di musica locale. Dopo cena ci perdiamo fra le viuzze del Temple Bar e le decine di pub festaioli, poco importa che giorno della settimana sia.

19/11

Oggi la giornata non parte benissimo…mi accorgo che gli sms inviati non arrivano a destinazione e le chiamate fatte alla ragazza neozelandese finiscono stranamente tutte nella segreteria telefonica (in seguito mi dirà di non aver ricevuto nessun in segreteria). Quindi il mio consiglio è prima di partire per l’Irlanda (in altri Paesi non ho mai avuto di questi problemi) assicuratevi che ci sia copertura di rete e che tutte le funzioni del vostro telefono siano sbloccate, basta chiamare il vostro operatore. Risolta la situazione il mio umore si ritira su, anche perché incredibile ma vero non ha ancora mai piovuto (e mai lo farà per il resto del soggiorno!) e grazie pure ad una cioccolata calda versione maxi che a malapena finisco. Decidiamo di fare un giro un po’ alternativo e ci dirigiamo lungo il Liffey ma questa volta verso est. Passiamo davanti alla Custom House e i tanti a diversi ponti prima di arrivare ai Grand Canal Docks, tutti rinnovati e molto caratteristici, secondo me meritano una visita! Continuiamo verso sud fino ad arrivare all’AVIVA Stadium, dove si terrà l’incontro di rugby contro l’Irlanda, dalla moderna architettura dovute alle recenti ristrutturazioni e veramente molto bello. Torneremo qui domani pomeriggio, quindi torniamo verso il centro città e dopo aver passeggiato per Merrion Square, visto alcuni dei musei lì vicino e attraversato St Stephen’s Green cerchiamo un posto in cui pranzare. Nel primo pomeriggio iniziamo i nostri giri per lo shopping natalizio in Grafton Street e nella zona circostante.

Stanche andiamo a riposarci in hotel ed essendo il compleanno della mia amica ci prepariamo e andiamo a cena al The Oval (potevamo non andarci?) dove sugli schermi fanno vedere la partita Galles-Fiji. Continuiamo la serata in zona Temple Bar con la nostra amica Elisa, che sta studiando là, e alcuni dei suoi amici.

20/11

Ci svegliamo abbastanza tardi provate dalla serata e anche perché le cose da vedere sono ormai pochissime (anche qui bastano due giorni pieni per visitare la città visto che le attrazioni sono abbastanza vicine fra loro). Dopo il brunch a Temple Bar ci dirigiamo al Trinity College ma decidiamo di non visitare la libreria. Passeggiamo per le vie vicine e sbirciamo in ogni vetrina poi ci incamminiamo verso lo stadio che raggiungiamo in 30-45 minuti a piedi. Le persone sedute vicino a noi sono molto simpatiche e nonostante sia là per tifare contro l’Irlanda sono molto ospitali, come del resto tutti gli irlandesi, e incuriosite ci fanno milioni di domande.

Altra vittoria memorabile, altri festeggiamenti.

21/11

Passiamo l’ultima mattina nella zona intorno a O’Connell Street e dopo aver pranzato in un ristorantino messicano riprendiamo le valigie e saliamo sul bus diretto all’aeroporto dove per l’ultima volta incontro la mia amica neozelandese che non rivedrò prima di settembre 2011 (eh si i mondiali di rugby si terranno proprio in Nuova Zelanda!). Lasciamo così una città molto giovane e ricca di storia che consiglio a tutti di visitare prima o poi, e perché no come base di partenza per un tour dell’isola di smeraldo intera!



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