I love New York City

In giro per le vie, i musei e i monumenti della Grande Mela
Scritto da: sanfra
i love new york city
Partenza il: 26/11/2011
Ritorno il: 03/12/2011
Viaggiatori: 6
Spesa: 1000 €
Un pomeriggio Alessio, un mio amico, mi chiama per chiedermi se 350€ (!!!) per un Roma –NewYork diretto Alitalia è un buon prezzo… dopo un momento di stupore e sgomento, gli dico che è fantastico e se vuole andare a NY deve prenderlo. Il tragitto fino a casa è un continuo ripensare a quel prezzo, quale sarà la fregatura e cose del genere, arrivato accendo il pc e vedo li quel prezzo… senza pensarci due volte lo prendo e poi avviso la mia ragazza che a novembre saremmo tornati a NYC!

Nel frattempo lo stesso volo lo prendono altre due coppie di amici, tra le quali Alessio, e decidiamo che la cosa più conveniente è prendere casa e non un hotel. Iniziano le ricerche che porteranno ad un appartamento sulla 46th street tra l’8th e 9th Avenue…Praticamente Time Square! La casa la troviamo su www.airbnb.com sito già collaudato da me nel mio precedente viaggio a New York.

Quindi ci troviamo con 800€ a testa per casa, volo e assicurazione di viaggio.

Arrivati, dopo un volo a dir poco fantastico, tocchiamo il suolo del New Jersey a Newark. L’attesa per uscire dal terminal è lunga ma dopo circa un’ora siamo sul nostro pulmino direzione Manhattan!

L’appartamento con tre camere, due bagni, cucina e salotto è in una posizione fantastica, ad un solo isolato da Times Square, abbiamo tutto a portata di mano! Ora pronti via e si comincia…

La prima sera è passata cosi, molto easy, cena da Bubba Gump e poi a letto. Siamo distrutti,siamo svegli da 22 ore,con 10 di volo e sei di fuso orario!

Dopo pancakes e muffin, la giornata può cominciare. Passeggiando tra i grattacieli riusciamo a vedere un’alba bellissima!

Da bravi cattolici, la domenica mattina siamo andati a messa, alla Mount Olivet Baptiste Church, 201 Lennox Av. ad Harlem. Esperienza bellissima, siamo stati subito avvicinati da un signore che si è presentato e ci ha dato il benvenuto. Dopo la cerimonia cantata da favolose voci di donne e uomini, anche il Ministro della chiesa ha voluto salutarci, ringraziarci e augurarci un metaviglioso soggiorno in città. La volta precedente ero stato in un’altra chiesa di quelle che sono su tutte le guide, niente a che vedere on questa, molto più coinvolgente e intima. Dopo un “rapido” spuntino in un baracchino lungo la Lennox, abbiamo raggiunto l’imbarcadero di South ferry per raggiungere Staten Island, il modo migliore per vedere la Statua della Libertà e lo Skyliner di South Manhattan con Wall Street e Wtc.

La cena è stata molto interessante, Empanada Mama sulla 9th Av. Piccolissimo ristorante take away di cucina colombiana e sud americana, piatto forte le empanadas. Giusto una manciata di tavoli, ma la fortuna ha voluto che ce ne fosse uno da sei ad attenderci! La scelta delle empanadas è molto varia ed abbondante, ottime quelle Chicken spicy (veramente spicy!) e Tuna Jalapeño, cosi come le birre, oltre alle tradizionali hanno una buona birra dominicana e alcune messicane. La serata finisce presto data la stanchezza fisica che ci limita le attività, ma le giornate procedono con lunghe camminate alternate a momenti di shopping.

Dopo la solita immancabile colazione da Starbucks puntiamo verso Brooklyn per percorrere il ponte verso Manhattan. Purtroppo lo scenario non è dei migliori, il ponte è in fase di restauro e la vista per lo più coperta dai bandoni dei lavori. Questo non compromette la passeggiata, resa piacevole da una temperatura mite che facilita la marcia. Immancabili i ciclisti che sfrecciano strillando verso i turisti che occupano la loro corsia per fotografare lo skyline… Anche questo è NY! Dopo lo shopping al Pier 17, puntiamo Canal street, dove ci separiamo, alcuni vanno a casa mentre altri battono la zona di SoHo. Per tutti l’appuntamento è per la cena a Chinatown. Il ristorante cinese scelto è chiuso, quindi andiamo in quello di fianco, al 109 Lafayette st. La cameriera ci fa subito sedere e ci mette pressione per ordinare, noi dobbiamo interpretare le figure ed associarle alle voci del menù, ma alla fine ce la facciamo!!! Del ristorante ci colpisce subito la poca igiene, il tavolo era coperto di uno strato appicicoso simile a sugna, lo stesso per le sedie, per non parlare dei bicchieri di terracotta, versandoci l’acqua c’erano strane presenze che galleggiavano… Nonostante tutto questo, siamo ancora vivi per raccontarlo! Il cibo era comunque buono.

Essendo una giornata cupa e grigia, le previsioni promettono pioggia, ci dirigiamo verso il Woodbury Outlet, ad un’ora abbondante da NY. Il viaggio in pullman al costo di 42$ (!) scorre veloce e tranquillo, appena arrivati ci separiamo in gruppi e iniziamo lo shopping. La fortuna ci assiste solo per pochi minuti, una fitta e finissima pioggierellina inizia ad abbattersi su di noi, rendendo tutto più difficoltoso.

Il giorno dopo, sapendo che al Guggenheim c’è una mostra di Maurizio Cattelan, e considerando che l’artista ha deciso di ritirarsi, ne approfittiamo per andarla a vedere. Il museo è bellissimo e unico con la sua spirale, le opere sono appese nella tromba del museo, già questo vale il prezzo del biglietto. Iniziamo dal sesto piano e scendiamo, seguendo quello che è l’ordine delle installazioni. Fantastico nel suo genere e veramente creativo, alcune opere hanno in qualche modo colpito l’opinione pubblica per la loro provocazione, i bambini impiccati a Milano, il dito medio esposto in piazza… Che dire, sono entusiasta di esser riuscito a vederla!

Dopo lo shopping mattutino, giovedi pomeriggio ci rilassiamo con una bellissima passeggiata per Central Park all’ora di pranzo. Entriamo dalla 96th, costeggiando il lago iniziamo a scendere verso sud, arriviamo al Onassis Reservoir, il Belvedere castle, la statua di Alice in Wonderland. Purtroppo il diluvio di un paio di giorni fa ha fatto danni, e alcuni sentieri sono chiusi. Dal parco passiamo a Park Av fino alla 5th Av, andiamo a vedere l’albero di Natale al Rockfeller Center e la pista di pattinaggio, che sinceramente mi credevo più grande!!! Anche oggi i nostri mille chilometri a piedi li abbiamo fatti…

La mattina successiva inizia con una passeggiata per le viette del West Village, molto caratteristiche con le loro casette basse e i mattoni rossi. Le strade non seguono la normale logica delle vie di Manhattan, cioè Nord Sud, Est Ovest, ma sono state lasciate con la disposizione originale del primo insediamento di coloni. Passaggio per Washington Square e poi diretti alla High line, ex ferrovia sopraelevata dismessa, riqualificata e trasformata in un giardino pensile sospeso tra i palazzi. Veramente affascinante, con la luce del tramonto che riflette sugli specchi dei grattacieli.

Il giorno successivo siamo ripartiti. Spero che questo racconto sia utile a qualcuno.



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