I ellàs mou, La mia Grecia

La nostalgia cavalca le note di Haris Alexiou e l'odore dell'origano raccolto l'ultima volta; quello stesso odore che, a sera, riempie prepotente le narici, facendoti sentire libero, lontano da casa ma a casa. La Grecia, la sua gente, le isole pelate e battute dal sole e dal vento, spiagge di sabbia, sassi e scogli, mare cristallino. Isole,...
Scritto da: Ottavia Tomei
i ellàs mou, la mia grecia
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La nostalgia cavalca le note di Haris Alexiou e l’odore dell’origano raccolto l’ultima volta; quello stesso odore che, a sera, riempie prepotente le narici, facendoti sentire libero, lontano da casa ma a casa.

La Grecia, la sua gente, le isole pelate e battute dal sole e dal vento, spiagge di sabbia, sassi e scogli, mare cristallino.

Isole, centinaia di isole, alcune quasi sconosciute ai greci stessi, piccole ma immense per quanta gioia regalano. Piccoli, grandi inni alla libertà.

Vestigia della civiltà nostra madre, montagne, ruscelli gelati e boschi incontaminati.

La discreta e disarmante ospitalità e il sorriso dei vecchi che ti accompagna ogni giorno.

Tutto questo e molto, troppo altro è per me la Grecia; conoscerla – quindici anni fa- e amarla è stato un tutt’uno.

Per quanto mi è possibile, mi piacerebbe aiutare a conoscerla chiunque lo desideri.

Ciao



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