I deserti millenari…Overland!
Con questo lungo viaggio è già il 3 Novembre e al mattino ci alziamo presto, facciamo un’abbondante colazione e alle 9 si da inizio al tour. Arriviamo alla reception dove c’è già il truck. Carichiamo i bagagli e siamo già nell’avventura perchè anche il salire sul camion non è propriamnete comodo visto che si sale da un gradino che è abbastanza alto ed è sempre necessario aiutarsi con un aggancio. C’è già il gruppo e qualcuno inizia già a presentarsi. La guida di nome Neil si presenta e poi illustra come sarà la giornata. Prima tappa in un centro commerciale a Windhoek. La guida fa scorta di cibo che servirà per i giorni seguenti mentre ognuno di noi si compra una scorta di acqua, bevande varie e snack a piacere. Terminata la spesa, torniamo al truck e sistemiamo le bevande nella cassa frigo insieme al ghiaccio e il cibo nelle casse della dispensa. Pronti a partire. Il caldo è tanto. Siamo diretti verso il deserto del Namib e per la precisione in una riserva privata dove campeggeremo.Il paesaggio inizia a cambiare ed è abbastanza brullo ma cambia man mano che percorriamo la strada. Alle 3 circa ci fermiamo per il pranzo e Neil ci porta in un localino dove delle “mami africane” ci portano un ottimo piatto composto da wurstel, polpetta di carne, patate alla tedesca…Tutto ottimo. Spendiamo c.A 10 euro in 2 compresa una coca e una birra. Alla fine queste fantastiche signore ci fanno uno spettacolino dove cantao e ballano delle canzoni popolari…Ovviamente vogliono la mancia e noi gliela diamo molto volentieri.
Proseguiamo e arriviamo a destinazione. Entriamo nella riserva e iniziamo subito a vedere una miriade di Sprinbok che sono delle piccole antilopi. Proseguiamo e ci fermiamo in una casa dove entriamo e registriamo i nostri dati su un librone. Qua ci abita una simpatica coppia che vive li e presumo siano i proprietari di questa riserva o i guardiani. Sono una coppia molto allegra e quando noi partiamo loro sono sulla porta di casa che ci salutano abbracciati…Sembra una scena da film! Proseguiamo e dopo pochi minuti siam giunti a destinazione. Ecco il nostro campo…È ai piedi di un monte” Qua ci sono dei bagni e delle postazioni per le tende e anche la zono per la cucina già predisposta con anche un lavello e l’acqua e non è poco.
Neil ci dice che si puo dormire anche fuori ma la maggior parte di noi fa la tenda. Lui ci illustra come farla e poi ognuno di noi si arrrangia ma in pochi minuti è fatta.Sistemiamo le nostre cose poi andiamo a lavarci…Ma qua ecco la prima sorpresa…L’acqua scende a gocce e lavarsi è impossibile ma ci basta per infrescarci un po’. Neil prepara la cena, noi ci sistemiamo nelle tende e intanto siamo affascinati da questo paesaggio che abbiamo intorno e ci piace il fatto di pensare che li ci siamo solo ed esclusivamente noi. La cena è pronta. Ci sono dei vassoi in acciaio con gia diversi scomparti dove è possibile sistemare il cibo. Ognuno si serve da solo e ci si siede su una sedia attorno al fuoco con questo vassoio sulle ginocchia e la torcia ad aiutare a far luce perche oltre al fuoco non c’è altra fonte luminosa. Ceniamo, beviamo una tazza di thè attorno al fuoco mentre qualcuno lava i piatti. Neil ci illustra il programma per il giorno dopo e mentre siamo li sentiamo passare di corsa una animale che era sicuramente grosso ma non abbiamo visto cos’era ma nonostante tutto ne eravamo affascinati. Dopo qualche chiacchiera si va a letto presto.La nottata è calda e dormiamo con la tenda aperta.
Sveglia alle 6 con il cinguettio degli uccellini. Facciamo colazione in questo immenso silenzio e alle 7 e 30 circa partiamo per una passeggiata in mezzo a questa riserva. Camminiamo sotto un sole che a quest’ora picchia già. Ogni tanto Neil si ferma e ci da spiegazione del territorio, del suo aspetto, delle montagne di origine vulcanica, degli animali che vivono in questa zona e come si sono divisi il territorio tra loro. Ci spiega i nidi sugli alberi, gli insetti, le impronte di animali che incontriamo e vediamo che ormai hanno fatto dei veri sentieri in quanto passano sempre nello stesso punto. A un certo punto la guida si ferma e prende in mano “sterco” di sprinbok che è simile a quello delle capre ( a vedere) e qua improvvisa una gara: mette in bocca una pallina di “sterco” e la sputa…Chi la sputa piu lontano vince ma a questa gara l’Italia non partecipa grazie!!! La nostra passeggiata finisce in cima ad un promontorio dove ci fermiamo ad ammirare il paesaggio, gli struzzi che mangiano, lucertole al sole ma siamo soprattutto affascinati dall’immenso silenzio che ci accompagna. Neil torna al campo mentre noi ci fermiamo un po’ in questo punto. Dopo una ventina di minuti torniamo tutti insieme al campo seguendo le istruzioni che ci aveva dato Neil prima di andarsene. Facciamo un branch e passiamo la giornata al relax. C’è chi legge, chi dorme, chi ride e chi gioca a carte e straccia l’avversario come me e yuri (che è ovviamente l’avversario). Ceniamo molto presto con un ottimo piatto di spaghetti. Alle 6,6 e 30 partiamo sopra ad una jeep per il nostro safari notturno. L’aria è molto fredda ma fa niente è tutto troppo bello per lamentarsi. Arriviamo su una duna e qua il paesaggio è meraviglioso ed è reso ancor piu bello dal sole che sta per tramontare. Ammiriamo esterefatti quello che i nostri occhi vedono poi al calar del sole proseguiamo il nostro safari per ammirare gli animali che con il fresco della sera escono. C’è pieno di sprinbok ma anche Genbok e struzzi. Tanti uccelli e un cielo stellato che non avevo mai visto cosi bene. Neil si ferma e ci fa una breve lezione di astronomia ma sta di fatto che qua si vedono pianeti quali Jupiter, costellazioni come quella di scorpione alla perfezione e la via lattea che piu chiara non potrebbe essere. Dopo esser stati 20 minuti con la faccia al cielo torniamo al campo e ci scaldiamo attorno al fuoco con una tazza di thè. Ci raggiunge anche il ranger della riserva con la moglie che avevamo conosciuto al nostro arrivo e si siedono con noi attorno al fuoco. Il marito ha una risata che spacca e che ti coinvolge per forza di cose perchè ride di gusto con tutta la bocca aperta…Che bello! Siamo però tutti un po’ stanchi anche perchè il giorno dopo ci si deve alzare alle 4 così andiamo tutti a letto presto. Buona notte Africa! Sveglia alle 4! Dobbiamo smontare la tenda, caricare tutto e partire x Sossusvlei per riuscire ad essere alle dune nel momento in cui il sole sorge. Dopo una paio d’ore si strada arriviamo alla duna 45, cosi chiamata perchè si trova a 45Km da Sesriem. Lo spettacolo è sicuramente mozzafiato. Ci mettiamo in cammino sulla duna a piedi scalzi e saliamo fino al punto piu alto.Sopra di noi il sole scalda e sotto i piedi sentiamo il fresco della sabbia sottostamte…È una bella sensazione. Lo spettacolo è unico. Siamo su questa duna colorata di arancione dal sole che sorge e tutto intorno non c’è nulla se non qualche albero abbastanza secco. Il sole che sorge fa si che le nostre ombre siano lunghissime e ci divertiamo a fare le foto. E’ l’alba ma il sole è già caldo e la sabbia sotto i piedi pure. Scendiamo dalla duna e nel frattempo Neil ha preparato la colazione così sorseggiando un thè caldo ammiriamo questo spettacolo unico. Attorno a noi i colori continuano a cambiare man mano che il sole sale.
Proseguiamo il nostro percorso e arriviamo al Sesriem Canyon. Parcheggiato il truck facciamo una passeggiata di un’ora e mezza circa in mezzo a queste dune. Neil ci spega come si sono create e la presenza di fiumi che sono visibili solo nella stagione delle piogge. Dopo una sosta sulla cresta di una duna ad ascoltare le spiegazioni Neil ci da alcune dritte e ci lascia decidere cosa e dove vogliamo andare e all’unanimità decidiamo di proseguire per riuscire a vedere una gola profonda fino a 30 metri che non è altro che un lago asciutto che si riempie di un sottile strato d’acqua nella stagione delle piogge. Proseguiamo da soli. Arriviamo a fatica, a causa del grande caldo, a questo lago e qua lo spettacolo è unico. Si vede un lago asciutto con tati tronchi neri di piante ormai fossili. Il tutto è contornato da dune altissime che sembrano infuocate. Il caldo è tanto e si vede il calore nell’aria…Incredibile.Prima di scendere al lago mi siedo stremata su una duna con Katia, una ragazza tedesca, a fare 2 chiacchiere sotto un sole che è potentissimo. Dopo una sosta in questo posto senza tempo ritorniamo a fatica al punto d’incontro con Neil. Lungo il percorso ci sono gli struzzi che mangiano. Sono davvero belli e anche vicini! Ci siamo tutti. Con una jeap torniamo al nostru truck. Neil prepara il pranzo: un ottimo panino con verdura e prosciutto! Ci riassettiamo un po e ci riprendiamo dal calore soffocante delle dune. Ripartiamo ma dopo poco ci fermiamo nuovamente per bere qualcosa di fresco. La temperatura è davvero alta! Siamo al Solitaire,un famoso punto di ristoro per l’ottima Apple pie che fanno qua. C’è veramente troppo caldo e l’idea di mangiare una mega fetta di apple pie non mi gusta però ha davvero un ottimo aspetto. Proseguiamo e dopo poco arriviamo al nostro campo. Anche questo si chiama Solitaire ma Solitaire guest farm in quanto qua c’è anche una struttura con camere, piscina, ristorante… Noi però campeggiamo ma possiamo usufruire della piscina. Inotre ci sono dei bei bagni con anche la luce e soprattutto acqua. Il paesaggio è bellissimo e tranquillissimo. Sistemiamo subito la tenda poi andiamo a fare un bagno nella piscina che non è molto grande ma vista l’alta temperatura della giornata direi che si gusta molto. Doccia e poi mi siedo a scrivere il mio diario di viaggio in mezzo a questo paesaggio stupendo e con un tramonto che colora l’orizzonte di un giallo che credo solo in Africa si riesca a vedere. Sembra davvero di vedere un documentario. Nel campo c’è uno sprinbok che gira intorno e si avvicina ai turisti, è addomesticato e per evitare che faccia male con le sue corna gliele hanno arrotondate con della cera.
La sera è moto fredda. Mangiamo un’ottima grigliata di carne e poi a letto presto perchè a parte il freddo siamo veramente stanchi per la sveglia alle 4 del mattino. Ci svegliamo alle 6 e 30 e il buongiorno mi viene dato uscendo dalla tenda e mettendo la mia faccia a contatto con lo Sprinbok che a quanto pare vive qua.E’ un po’ manesco in quanto insiste per annusarmi e leccarmi le gambe. Mi sposto un po’ e cerco di allontanarlo e lui mi da una cornata. Disfiamo la tenda e faccio una sosta al WC e appena entro nel bagno vedo un gruppo di 4 Suricate che giocano come dei matti. Non ho mai visto questi animaletti ma sono davvero simpatici. Esco e li indico alla guida che mi dice che si chiamano Suricate ma lui gli da un altro nome. Li facciamo un po’ giocare e li osserviamo…Saltano, fanno buchi, corrono e quando sono distanti l’uno dall’altro la mamma emette un suono di richiamo. Fantastici! Facciamo colazione in mezzo a questa meraviglia di animali. Carichiamo il truck e siamo pronti a partire:destinazione Swakopmund. E’ molto caldo anche oggi. Prima sosta la facciamo al Tropico del Capricorno ma qua ci fermiamo giusto il tempo di qualche foto e di una breve spiegazione da parte di Neil. Proseguiamo fino alla Moon valley e qua sembra davvero di essere sulla luna. Siamo immersi in un canyon e il paesaggio è totalmente differente da quello che abbiamo visto fino ad ora.Ripartiamo e attraversiamo distese di terra dove il contrasto è dato dal cielo azzurro perchè la strada si distingue a fatica dal circondario…È tutto color sabbia…Bianco! Arriviamo nelle immense distese dei campi di licheni. Queste piante magiche che sembrano morte ma basta una goccia d’acqua per farle rinascere. Arriviamo a Swakopmund nel primo pomeriggio. Siamo nel B&B Inn Drifters. Ci da un’accoglienza molto calorosa una signora molto simpatica. Ha anche preparato il pranzo:un toast meraviglioso e un’insalata con carote e ananas altrettanto meravigliosa. Ci sistemiamo dove c’è posto per mangiare, chi al tavolo, chi su uno sgabello e chi al bancone del bar. Mentre pranziamo ci fa vedere un video dove vengono illustrate tutte le attività che possiamo decidere di fare il giorno seguente in questa città. Io e yuri scegliamo Quad biking ma non prenotiamo subito…Ci pensiamo un po. Nel frattempo ci sistemiamo nella stanza che è spaziosissima e con 3 letti super comodi. Dopo una brevissima sosta in camera proseguiamo la giornata facendo 2 passi per la città. Andiamo subito alla ricerca di una memory-card per la macchina fotografica di Yuri visto che il mio amore è a corto di memoria nella macchina fotografica. Dopo diverse soste una ragazza ci indica di andare da “SupaTronix” che è un piccolo negozietto di elettronica con un po’ di tutto. Ci serve un ragazzo super simpatico e molto disponibile. Yuri ha trovato la card ma non è siuro che vada bene cosi va al B&B a prendere la macchina per provare la memory card e vedere se va bene ma quando lui prova a inserirla la carta entra a fatica perchè si accorge che c’è un dentino piegato. La memory card non va! Dopo diversi tentativi e dopo aver cercato di aggiustare il difetto gli da una carta sostitutiva piccola e per fortuna la macchina funziona. Compriamo anche un adattatore per le spine che qua sono strane e dopo aver ringraziato questo ragazzo per la sua disponibilità usciamo soddisfatti…Ma yuri resta un idiota! Proseguiamo il pomeriggio in spiaggia ma l’aria è davvero fredda. Torniamo al B&B per le 17, prenotiamo il quad biking per il giorno dopo, doccia, ritrovo con il gruppo, giochiamo a Uno (fantastico gioco di carte molto aggregativo) e poi ceniamo. Restiamo un po’ in compagnia ma poi a letto presto che stasera si dorme in un letto.
Al mattino sveglia alle 8 e 30 con calma. Colazione e alle 9 e 20 passano a prenderci per portarci a fare Quad biking.Arriva un giovane ragazzo di colore anche simpatico. Saliamo sul pulmino e durante il tragitto ci fermiamo a prendere altre 2 ragazze (ovviamente straniere). Arriviamo a destinazione dopo pochi minuti. Paghiamo e poi, sempre lo stesso ragazzo, ci porta a scegliere il casco della nostra misura. Scelto il casco ci fa scegliere il quad e ci spiega che c’è il modello automatico e quello con le marce. Io ovviamente scelgo quello automatico e Yuri quello con le marce. Ci spiega alcune norme di sicurezza da seguire e poi partiamo. Dopo poco io mi pianto nella sabbia ma viene lui a trarmi in salvo. Il quad è facile da pilotare ma la difficolta sta nel fatto che girare il manubrio sulla sabbia è molto differente che sull’asfalto e serve un po’ per prenderci la mano. Ripartiti saliamo e scendiamo dalle dune. Siamo immersi nel deserto. Io sono l’ultima della fila (ma non per mia scelta) e durante una parabola la tipa davanti a me si pianta e io obbligata a frenare pure. E due! Arriva sempre la guida a salvarci. Ripartiamo e dopo un po’ arriviamo in cima ad una duna e ci fermiamo. Il paesaggio è bellissimo. Tutta sabbia intorno! Ci sono tanti altri quad! Il tempo di qualche foto, di bere un po’ d’acqua e si riparte…Tutti in fila! Ripartiamo e questa volta va molto meglio, dopo poco che siamo in “strada” riesco a sorpassare la tipa che mi è davanti e che è lenta come una lumaca! Gran bel sorpasso! Saliamo e scendiamo dalle dune e ci divertiamo molto. Arriviamo in un secondo punto panoramico meraviglioso: qua si vede il mare! Piccola sosta ad ammirare lo spettacolo. Ripartiamo e il viaggio sta per finire. Rientriamo “ai box” e ci facciamo riportare al B&B. Stiamo un po’ li a giocare a “UNO” poi andiamo a pranzo, ognuno per conto suo. Io e yuri ci fermiamo in un pub sulla spiaggia. Passiamo il pomeriggio in spiaggia ma il vento è molto freddo e non si riesce a mettersi in costume. Torniamo al B&B, ci laviamo e poi alle 7.30 c’è il ritrovo con il gruppo che si va a cena fuori. Andiamo a piedi in un ristorante che si chiama “Napolitana” cucina tipica Italiana ma loro dicono che qua i piatti tipici Namibiani sono una favola. Sarà…Ma a noi sembra una presa in giro. Cmq ordiniamo ognuno a scelta ma noi come la maggior parte optiamo per una piastra di 3 pezzi scelti di carne tra cui lo Springok, il gembok e il Kudu forse. E’ una meraviglia e ceniamo in 2 con nemmeno 30 euro bevande incluse..Un sogno per noi italiani. Dopo cena ci fermiamo un po’ al tavolo del bar del locale a bere qualcosa in compagnia con il gruppo ma l’aria è davvero gelida. Alle 11 nemmeno con alcuni del gruppo rientriamo. La padrona del B&B che era a cena con noi ci spiega come fare ad entrare e dove sono le chiavi. Torniamo solo in 4 (noi 2,Karine e Lisbet), altri passano la serata li e c’è anche chi va a ballare.A letto presto e al mattino sveglia alle 7 e 30. Colazione al B&B poi dopo i saluti alla padrona di casa con calorosi abbracci, mentre lei resta sul cancello a salutarci noi ci accingiamo a piedi al supermercato a far scorte di snack e bevande. Neil nel frattempo va a far rifornimento al camion e poi ci raggiunge. Dopo aver fatto spesa partiamo e la destinazione è Skelton Coast e Cape Cross. Arriviamo a Skelton Coast e c’è un vento freddissimo. Ci fermiamo solo per andare ad ammirare i relitti di navi che sono ancora in mare arenati sulla costa ai tempi dei grandi traffici mercantili. Qua il vento è sempre forte e il mare sempre molto agitato e questo ha provocato la scomparsa di molti relitti e alcuni sono addirittura inacessibili. Dopo una breve visita proseguiamo per Cape cross per vedere la piu grande colonia di otarie. Gia a 200 metri di distanza si sente una puzza pazzesca. Arriviamo e anche qua c’è un vento fortissimo e gelido. Ammiriamo questa colonia che è davvero enorme. E’ talmente grande che devono uccidere un certo numero di esemplari all’anno per evitare che diventino troppe. Sono belli questi enormi animali che sono buffi a vedere. Si mettono sdraiati a prendere il sole con le pinne alzate e nelle posizioni piu strane. Ripartiamo e dopo un paio d’ore di guida arriviamo a Spitzkoppe e siamo subito assaliti dalla bellezza di questo posto.Vedevamo queste enormi montagne già prima di arrivare sul posto e i colori in contrasto con l’azzurro del cielo ci affascinavano. Arriviamo che è ormai pomeriggio le 15 e 20 c.A.Montiamo la tenda e poi pranziamo. Neil ci ha preparato un pranzo veloce. Alle 16 viene a prenderci una guida che ci accompagna a fare una bella passeggiata in mezzo a queste meraviglie. Ci illustra delle piante molto particolari che hanno un uso medico e poi arriviamo al muro dei “Bushman” dove ci sono delle raffigurazioni lasciate dai Boscimani che era l’uomo preistorico del luogo. Sono delle pitture rupestri che si sono conservate per la conformazione della roccia che si presenta riparata da eventuali piogge e sole ma una buona parte sono sparite nel tempo. Ci spiega che i boscimani per parlare usavano 4 suoni e li imita…E ci invita a provare ma per npoi è impossibile ma è molto divertente vedere lui che parla facendo degli strani suoni con la bocca.La spiegazione e il giro dura circa un’ora dopo di che siamo liberi. Io e yuri ci arrampichiamo subito su una roccia enorme che è proprio posizionata davanti alla nostra tenda. Appena sopra c’è una pozza d’acqua naturale ed è probabile che gli animali vengano ad abbeverarsi durante la notte.Siamo in cima a questa montagna ed ammiriamo un paesaggio incantevole non solo dai colori ma anche dal silenzio che lo accompagna.Restiamo ad ammirare. Scendiamo e ci dirigiamo a piedi verso un’altra zona di quest’area che è altrettanto meravigliosa. Ci arrampichiamo in mezzo a queste rocce dalla conformazione strana e facciamo foto. Ci accorgiamo che nascosti tra le rocce ci sono degli animaletti che sembrano dei castori e sono simpatici. Sta arrivando la sera. Ammiriamo il tramonto e la cima dei monti si copre con le nubi. Dal caldo del giorno scende in meno di un’ora un freddo pazzesco.C’è pure il vento che è fastidioso e molto freddo. Non è possibile farsi la doccia in questo posto perchè non c’è. C’è solo un water appoggiato sopra ad un buco e tale wc è riparato da 3 pareti fatte di tela e sedendosi sul wc si ammira un paesaggio incantevole ma non è molto confortevole e nemmeno intimo.Tutto molto pittoresco ma nell’insieme ci sta pure bene. Ceniamo ma il freddo è molto e la pietanza si raffredda all’istante. Terminata la cena arriva la guida del giro del pomeriggio con un gruppetto e ci accendono il fuoco. E’ un fuoco bello e potente che con il vento sembra danzare. Si presentano e dicono che loro cantano cosi ci fanno uno spettacolino con canti africani. Cercano di farci ballare e io li seguo. Ci cantano HACUNA MATATA, e cercano di coinvolgere donne e uomini. Chiamano gli uomini a far finta di suonare uno strumento imitandone il suono…E qua c’è da pisciarsi addosso dalle risate. Yuri è veramente ridicolo. Ci divertiamo molto. Questa serata africana finisce con una pioggerellina che inizia a scendere cosi dopo una mancia al gruppo corriamo alla tenda e ci infiliamo dentro. Ci laviamo i denti con l’acqua della borraccia e con le salviettine…È l’unica soluzione visto che non c’è acqua a disposizione se non quella del nostro truck. Durante la notte mi sveglio e sento dei rumori di animali che sono molto vicino alla tenda. Esco anche per fare pipi e vedo delle ombre poco lontano e un rumore di zoccoli così provo a puntare la torcia ma non riesco a vedere. Però la sensazione è bella. Durante la notte piove e anche forte. Ci svegliamo alle 6 e 30 del mattino. Facciamo colazione, carichiamo la tenda e partiamo alla volta di Twyfelfontain.Il viaggio è lungo. Ci fermiamo a visitare il sito archeologico dove ci sono le incisioni preistoriche. Terminata questa visita molto faticosa vista la temperatura alta proseguiamo e dopo poco ci fermiamo lungo la strada per pranzare. La temperatura è alta.Stiamo in strada per molte ore fino ad arrivare al parco naturale di Plwang. Entriamo in questo parco e poco dopo iniziamo a vedere giraffe e zebre. I primi animali che vediamo dall’inizio del viaggio.Durante il percorso vediamo capanne sparse fatte di legna e terra. Ci fermiamo a comprare la legna.Appena fermi arriva un gruppetto di bambini che tenta di venderci delle collane attraverso i vetri del camion su cui viaggiamo. Neil scende, e arriva subito una giovane mamma con un bambino in braccio che prende i soldi della legna. Ai bambini diamo un pacco di biscotti, una mela e qualche caramella.
Dopo un percorso su un terreno molto dissestato arriviamo al campo che è veramente disperso nel nulla e qua ci siamo solo noi. Posizioniamo la tenda e poi andiamo tutti a fare il bagno in una pozza d’acqua naturale. L’acqua è calda, è anche piena di alghe verdi ma non importa è bello comunque starci dentro a sguazzare. Stiamo li a divertirci un po’ poi andiamo a fare la doccia…Stasera l’abbiamo!!!! Ceniamo con un’ottima grigliata preparata da Neil. Passiamo la serata attorno al fuoco sotto un cielo di stelle che è difficile dimenticare ma siamo abbastanza stanchi cosi tutti a letto presto.
E’ gia il 10. Svegli alle 6 e 30. Colazione ammirando un paesaggio silenzioso e meraviglioso. Si parte per Opuwo. Il percorso è molto dissestato…È un vero fuori-strada…Si vola da una parte all’altra del camion!Le cinture di sicurezza sono ovviamente un optional! Arriviamo ad Opuwo dove iniziamo a vedere le prime popolazioni Himba e Herero per la strada.Ci fermiamo a far rifornimento di bevande in un supermercato lungo la strada.Arrivati nel parcheggio del supermercato veniamo subito circondati dalle persone del posto che cercano di venderci collane e braccialetti. Neil li liquida dandogli le bottiglie vuote di plastica che abbiamo accumulato sul camion. Dopo questa breve sosta proseguiamo e verso l’una ci fermiamo per prepararci un panino. Facciamo sosta lungo il ciglio della strada, ma qua non passano molte macchine.Il vento è molto caldo ed è quasi fastidioso. Proseguiamo e finalmente arriviamo alle Epupa falls. Campeggiamo in un camping abbastanza affollato: l’Omarunga camp.Il camp affaccia sulla riva del Kunene River ed è bello. Questo fiume è popolato dai coccodrilli. Montiamo la tenda a pochi metri dal fiume poi andiamo a vedere la cascata che dista 5 minuti a piedi dal camping.Ammiriamo questa cascata e dopo le foto di rito torniamo alla tenda. E’ metà pomeriggio cosi trascorriamo le ore prima della cena ad ammirare le acque del fiume che scorrono. E’ tutto silenzioso ma soprattutto bellissimo. Giochiamo anche a UNO per passare il tempo e Yuri ovviamente non puo non giocare. Mi metto ad osservare questa meraviglia di posto e al tramonto vedo un piccolo branco i scimmie che si sono avvicinate all’acqua probabilemte per abbeverarsi. Prima di cena facciamo una piccola passeggiata fuori dal camp e attorno ci sono delle capanne dove vive la gente del posto. Ci inoltriamo in una specie di bosco che sembra esser stato trasformato in una discarica. Ci avviaciniamo al fiume e vediamo qualche coccodrillo che dorme sulla riva. Torniamo ed è ora di cena. Mangiamo carne e un’ottima pasta e stasera c’è pure il dolce: mele cotte con biscotti caramellati. Qualcosa di squisito.
Stiamo attorno al fuoco! Ma siamo stanchi e inoltre nel camping ci sono delle regole precise: dopo le 9 e 30 niente rumori così anche stasera a letto presto. Dormiamo con il rumore del vento sotto un cielo stellato che si intravede dalla tenda. Ci svegliamo con il silenzio del fiume e il cinguettio degli uccellini.Smontiamo come ogni mattina la tenda e andiamo alla cascata a vedere questo meraviglioso spettacolo matttutino. C’è molta piu acqua della sera prima e non manca l’arcobaleno a dare un tocco magico a tutto. Facciamo foto su foto poi aspettiamo Neil sulla strada che ci viene a prendere.Partiamo e facciamo sosta al villaggio Himba. Abbiamo una guida che ci accompagna. Arrivati consegnamo farina e zucchero che avevamo comprato proprio per loro. La guida iniza a spiegarci come vivono e come sono organizzati. Questa è davvero l’Africa che si vede nei documetari. I bambini ci affascinano e si divertono a farsi fotografare, a fare le linguacce. Non si riesce a descrivere quello che si prova a stare in mezzo a questa gente. Ci accompagna però l’odore che hanno sulla pelle, che è particolare e qua si respira nell’aria.Mentre noi facciamo visita al villaggio Neil cambia una gomma al camion.Ci dirigiamo verso l’Etosha. Stiamo molte ore in strada con diverse soste per mangiare, far rifornimento di provviste e fare pipì. Arriviamo sotto sera al Buschfeld Park, una struttura che assomiglia più ad un albergo, nelle vicinanze dell’Etosha. Qua c’è anche la piscina. C’è la possibilità di dormire anche in stanza ma a noi non interessa…Optiamo per la tenda. Ci sitemiamo sulle aree verdi che ci sono e poi dopo il montaggio della tenda che ormai direi che ci riesce alquanto bene ci rilassiamo in piscina al sole. Neil ci chiede anche cosa vogliamo per cena perchè qua non sarà lui a cucinare perche non glielo permettono ma mangeremo al ristorante a pagamento ovviamente. Yuri prende la Zebbra e io il Kudu.Prima di cena ci troviamo tutti per un aperitivo al bar del ristorante e ci sediamo attorno al tavolo tutti insieme a giocare a UNO. E’ come sempre un momento molto divertente. Stiamo li fino all’ora di cena. Ci sediamo tutti insieme attorno al tavolo ed è una cena molto gradevole e tutto è molto buono. La carne davvero ottima. A fine cena Neil ci riunisce attorno al bancone per bere in compagnia un “Chupito”. Lui ci spiega che la tradizione vuole che si incori una canzone e poi alla fine si prenda in bocca il bicchierino e si butti tutto giù in un sorso solo. La canzoncina e il balletto a seguire parla dello “sprinbok” che è allegro, furbo e bello ma deve sempre stare attento al leone. Facciamo questa cosa tutti insieme e ci divertiamo..Come sempre del resto. Serata tranquilla, tra risate e giocate a carte…Ma la stanchezza si fa sentire. Alle 11 siamo gia tutti verso le nostre tende. Dormiamo molto bene. La temperatura è ottimale. Sveglia alle 6 e 30. Un the veloce e siamo gia in viaggio in direzione del parco Etosha. Dopo esserci fermati in un paese a ritirare il permesso di entrata al parco siamo diretti verso la meta finale. Entriamo nel parco che sono circa le 10 e subito appena dopo l’entrata ci fermiamo in una piazzola a fare colazione. Si capisce immediatamente che qua la temperatura è molto alta. Dopo aver ricarcato le batterie partiamo per il nostro safari. Neil ci spiega che ogni volta che vediamo un animale diciamo “STOP” e lui si ferma così possiamo osservarlo bene. Dopo poco arriviamo subito in una pozza d’acqua e vediamo un elefante enorme che sembra davvero finto da tanto che è immobile. Attorno a lui ci sono tanti altri animali tra cui gazzelle, antilopi… Proseguiamo e ci imbattiamo in un’altra pozza d’acqua dove un branco di elefanti sta facendo il bagno. E’ quasi commovente vederli nell’acqua. Stiamo ad osservarli fino a quanto non escono dall’acqua e se ne vanno. La nostra giornata trascorre così, sul truck ad osservare gli animali spostandoci da una parte all’altra. Ci fermiamo per il pranzo all’Halali che è un camping-resort. Qua è possibile andare alla Waterhole (pozza d’acqua) ad osservare gli animali. C’è anche una piscina dove, vista la temperatura estremamente alta è possibile fare il bagno. Restiamo li fino alle 15 e 30 c.A poi ripartiamo alla scoperta di nuovi animali. Ne vediamo diversi, moltissime giraffe e anche elefanti. Verso le 18 arriviamo a Namutoni che è il nostro camping. Mentre le guida svolge le operazioni di rito per poter dormire qua, noi andiamo a piedi verso la waterhole perchè stanno arrivando le giraffe ad abbeverarsi. E’ il tramonto e il sole acceca. Stiamo immobili, senza fiatare ad aspettare che arrivino le giraffe. Dopo poco arrivano. Si posizionano davanti a noi e sembrano guardarci. Ci impiegano un po’ a posizionarsi ma finalmente assumono la posizione buffa che gli permette di bere. Abbiamo davanti a noi una giraffa che beve e dietro il sole al tramonto. Questa è l’Africa che ti entra nel cuore.
Restiamo li per un po’ ad osservare giraffe e zebre che bevono poi però dobbiamo andare al campo a montare la tenda che ormai è fin troppo buio. La montiamo nonostante la mancanza di luce, ceniamo e restiamo ad ascoltare attorno al fuoco i versi dei leoni che sono la fuori, poco lontano da noi. Prima di andare a dormire ci rechiamo ancora alla waterhole con la speranza di avvistare un leone o qualche altro animale ma non c’è nulla. Peccato. Andiamo a letto con i versi degli animali che ci accompagnano nel sonno. Sveglia presto come sempre. Si smonta nuovamente la tenda e il secondo giorno di safari ha inizio. La temperatura è già alta ma non tanto da non poter avvistare i leoni…E così è!!! Dopo poco che siamo in viaggio vediamo un leone in lontananza che è vicino ad una zebbra morta. Poco distanti da lui ci sono gli avvoltoi e gli sciacalli che aspettano che il leone si allontani per potersi avventare sulla preda.Assistiamo ad una scena davvero bella: il leone che si nasconde nella macchia, lascia spazio agli avvoltoi e sciacalli e improvvisamente corre fuori ruggendo e allontanando tutti dal suo pasto. Stiamo li per quasi mezzora e la scena si ripete. Proseguiamo a riusciamo a vedere un branco di leoni che riposa sotto un albero. Sono femmine con i piccoli. Sono lontani ma si avvicinano e riusciamo a vederli molto bene. Il leone è un animale molto affascinante. La giornata trascorre così tra un posizionamento e un avvistamento di un animale. Facciamo la sosta per il pranzo nella stessa area in cui ci siamo fermati ieri. Oggi è ancor piu caldo. Si sta quasi male. Passiamo il pomeriggio tra chi va in piscina e chi come me non ha le forze per camminare e resta sdraiata all’ombra a bere qualcosa di fresco. Alle 15 e 30 ripartiamo e verso le 18 siamo all’altro camping l’Okaukuejo. Anche qua c’è una waterhole ed è famosa per l’avvistamento di elefanti e rinoceronti. Resto a filmare e ad osservare questi imponenti elefanti per molto tempo e sono davvero bellissimi sotto questa luce di un tramonto stupendo che li accompagna.La waterhole è poco distante dal camp così ne approfitto per restarci un po’ di piu mentre mando yuri avanti a montare la tenda. Lo raggiungo, terminiamo di montare la tenda, facciamo l’ultima cena tutti insieme poi io torno alla “pozza” ad ammirare i rinoceronti e gli elefanti. In questo camping come il prercedente c’è la corrente elettrica e quindi posso ricaricare la telecamera nelle colonnine che si trovano un po’ dappertutto. Come sempre a letto presto e come sempre sveglia presto. Colazione e poi giunge voce che c’è il leone alla waterhole così corriamo la ed è vero. E’ nascosto e non si vede benissimo ma c’è e si sente pure visto che non manca il suo ruggito che ad esser sincera fa battere il cuore. Dopo questo spettacolo torniamo al campo e partiamo, stiamo tornando verso la capitale. Usciamo dall’Etosha e ci mettiamo in viaggio, facciamo sosta a Okiahandja in un mercato di artigianato per comprare dei ricordini quali statue, collane, braccialetti. E’ molto bello e caratteristico ma non molto a buon mercato. Arriviamo alla capitale verso le 14. Neil ci propone di fermarci a pranzo in un locale tipico a mangiar carne e noi non ci tiriamo indietro. Ci porta in un ristorantino in stile africano molto bello. Pranziamo con un’ottima carne alla piastra e ne approfittiamo per dare la mancia alla guida.Gli consegnamo una busta con il denaro e sopra ognuno di noi ha scritto una frase. La nostra era :”yuri who likes snakes” visto che è stata una frase che ha fatto ridere un po’ tutti.
Terminato il pranzo arriviamo all’albergo Safari, e qua termina il viaggio e qua si dividone le strade di tutti. Ci salutiamo, ci facciamo consegnare la stanza che è una bellissima suite e ci rilassiamo nella vasca da bagno e ci laviamo i capelli che hanno sofferto in questi giorni. Finalmente un letto comodo. Ceniamo con un’insalata al bar dell’albergo e a letto presto che siamo stanchi. Ci svegliamo il giorno dopo con calma per le 9 e mezza, facciamo un’abbondante colazione e alle 11 lasciamo la stanza. A mezzogiorno vengono a prenderci e ci portano all’aereoporto.Siamo i soli del gruppo che partono a quest’ora. Affrontiamo questo viaggio che è lunghissimo e dopo 24 ore di cui 14 di volo arriviamo a Bologna.E qua termina l’avventura che ci porteremo nel cuore.