I colori e la magia di Amsterdam
360° di amsterdam
Si è soliti pensare ad Amsterdam come una città dalla vita unicamente notturna e chiassosa, i cui divertimenti a conseguenza delle eccessive tolleranze vengono portati all’esasperazione. La nostra piacevole sorpresa è stata nello scoprire anche l’altro lato, quello diurno. Cioè quello colorato, storico, pittoresco e molto molto romantico, adatto anche per giovani coppie non eccessivamente trasgressive come noi.
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1° giorno: MAGNIFICA SORPRESA
Dopo aver prenotato un volo low cost con partenza di prima mattina da Malpensa, arriviamo alle 9 a Schipol (il modernissimo aeroporto olandese) e all’ufficio informazioni acquistiamo a 10 euro c.a i biglietti per il treno che ci porta alla frequentatissima e a nostra opinione organizzatissima Centraal Station, nodo nevralgico dei trasporti olandesi. Uscendo da quest’ultima siamo estasiati alla vista che ci si apre a libro sulla pianeggiante città: l’azzurro dei canali con i loro traghetti, il frenetico traffico di ciclisti scampanellanti (qui la bici è il mezzo di trasporto principale!) sciami di turisti improvvisati fotografi. Gli edifici antichi dalle forme eleganti prima fra tutti la duecentesca Oude Kerk (o chiesa vecchia) sono sorti sulle antiche fortificazioni della città e contrastano piacevolmente con i palazzi più moderni come il Nemo, imponente e futuristico centro della scienza. Dirigiamo la nostra passeggiata lungo l’impronunciabile Stadhouderskade, una lunga e diritta via principale che percorriamo con il tram arrivando in pochi minuti davanti al nostro ostello prenotato senza troppo anticipo su internet, il Symphony hotel Paganini, economico (280 euro la camera doppia per 4 notti), assolutamente essenziale e non troppo pulito, ma in posizione centralissima e ben servita da autobus e tram! Siamo infatti praticamente di fianco all’Heyneken Museum che decidiamo di visitare appena lasciati i bagagli. Consumiamo la birra offerta in un elegante sala del museo e ripercorriamo in senso inverso la via, attratti come calamite da svariati negozi di souvenir e ristorantini di qualsiasi etnia, per poi cimentarci in un entra-esci dalle attrazioni più bizzarre: dal museo delle torture medievali, al Dungeon museum (un percorso del terrore dove i visitatori rivivono scene cruenti della storia coinvolti in prima persona da attori, molto suggestivo!) a quello dei personaggi in cera di Madame Toussauds nella principale Piazza Dam. Per l’acquisto dei biglietti d’ingresso consigliamo di rivolgervi all’ufficio informazioni davanti alla stazione centrale in quanto propongono tariffe leggermente ridotte sulle attrazioni singole ma che possono fare la differenza sull’acquisto di carnet di 3-4 attrazioni! Qui lo splendido sole che ci accompagna dal nostro arrivo ci invita a consumare un divertente Hot Dog” da bancarella” crogiolati sui gradini di fronte alla maestosa chiesa seicentesca Nieuwe Kerk, (chiesa nuova), sorta per accogliere i fedeli a conseguenza dell insufficiente capienza di quella vecchia vista poco prima. Facendo slalom tra ciclisti impazziti ed urlanti (attenzione! Qui hanno la precedenza rispetto a noi pedoni!) rientriamo in albergo.
2° giorno: NON SOLO TRASGRESSIONE
Secondo giorno dedito alla scoperta del trasgressivo Red district, l’oserei dire malfamato quartiere a luci rosse, che troppo spesso viene citato come simbolo di questa splendida città. Qui la prostituzione è tollerata e girovagarvi la notte può essere inquietante, ma non per questo va evitato, del resto fa parte di Amsterdam! Scegliamo infatti di visitare la zona di giorno, sorpresi nel scoprirne il lato pittoresco: oltre gli stretti cunicoli “incriminati” incontriamo una ragnatela di canali dalle sponde circondate da fiori coloratissimi e ci divertiamo ad attraversare ponti dalle strutture più ambigue (come i ponti levatoi dai meccanismi antichissimi). La musica arriva da qualunque parte, persino dalle piccole imbarcazioni colme di turisti che scivolano tranquille al nostro fianco (pensate che Amsterdam è attraversata per l’80% da canali interamente navigabili. Passeggiando lungo i canali incontriamo alcuni bizzarri musei che visitiamo rapidamente come il Marjuana Museum e il Sex Museum e scattiamo bellissime foto ricordo intorno all’antica porta della città Waag. La sera ci dirigiamo verso ovest e raggiungiamo Leidseplein, la piazza più vivace della città, dove ceniamo in un ristorante argentino (menù turistico carne e contorno 16 euro a testa) e guardiamo fino a notte inoltrata le spettacolari esibizioni dei numerosi artisti di strada. Scattiamo delle spiritose fotografie davanti al famoso coffee shop Bulldog e scivolando oltre le discoteche rientriamo esausti.
3° giorno: TRA TULIPANI E ARTISTI
Svegli presto per l’irrinunciabile visita all’affollatissimo mercato dei fiori Bloemenmarkt, dove da sotto una serie di tendoni e piattaforme galleggianti sul canale scopriamo un mondo di bulbi e semi di tulipani colorati e allegri souvenir come le calamite a forma di fiori o i famosi zoccoletti di legno, che acquisto prontamente, invogliata dalla simpatia dei ridenti venditori le cui teste sbucano a malapena dalle composizioni colorate.
Dedichiamo l’intera giornata alla visita dei principali musei che raggiungiamo aiutati dagli efficientissimi tram: prima la casa di Hanna Frank, nel quartiere Jordan, esperienza unica dove riviviamo tristemente la tragedia dell’olocausto, per poi passare verso est alla ricca zona dei musei, la Museumplein. Tra le sue vie che prendono i nomi di artisti famosi come il pittore Rembrant, visitiamo il Rijksmuseum con i suoi oltre 5000 dipinti e le altrettanti opere di scultura e stampe antiche (obbligatoria la foto ricordo arrampicati sulla gigantesca scritta IAMSTERDAM di fronte a questo!) e il Van Gogh Museum contenente le opere dell'”artista dei girasoli” (ingresso musei 15 euro circa).
Pranzo nella tranquilla zona del Voldenpark, dove ci concediamo una rilasante passeggiata immersi nel verde e nei suoi e stagni, abitati da aironi e anatre affamate. Gli abitanti in questo piccolo paradiso si sentono in assoluta tranquillità e lo capiamo vedendoli sdraiati sulle panchine mentre ascoltano musica, leggono libri o dormono spaparanzati su coperte stese al sole. È l’altra faccia di questa città, quella di chi necessita staccare completamente dai ritmi frenetici che ritroviamo appena usciti dai maestosi cancelli del parco.
4° giorno: ROMANTICI MULINI
Gita fuori porta che attendo sin dall’arrivo: prendendo un bus di fronte la vicina stazione (biglietto 14 euro a/r in coppia) raggiungiamo la pittoresca Zaanse Schans. Ci ritroviamo in un romanticissimo villaggio di case dai frontoni in legno verde giallo o blu, ispirato e riprodotto su modello degli antichi insediamenti del 1400, dove il tempo sembra fermarsi e le tradizioni si conservano immutate nel tempo. Deliziosa la visita alla fabbrica dei famosi zoccoletti colorati (con dimostrazioni e spiegazioni divertenti su come questa tradizione sia sopravvissuta nel tempo), la degustazione del formaggio tipico Gouda nelle latterie circondata da mucche e pecore che sembrano entusiaste nel partecipare alle nostre foto, ma soprattutto il percorso dei mulini. Entriamo nelle divertenti strutture e ci arrampichiamo letteralmente al loro interno fino a raggiungerne le enormi pale funzionanti: alcuni mulini sono adibiti a segheria, altri a frantoio, altri alla produzione di energia elettrica. Anche qui le fotografie sono meravigliose e il tramonto animato dalle vivaci pale ruotanti lascia senza fiato.
5° giorno: IN BICI TRA I CANALI
La nostalgia dell’ultimo giorno comincia a farsi sentire e decidiamo di fare un ripasso di ciò che abbiamo scoperto nella settimana nel modo più efficace e divertente: dandoci al ciclismo! Noleggiamo una bicicletta nella traversa dietro piazza Dam ed esploriamo la cerchia dei canali est, deliziati alla vista delle famose case galleggianti: imbarcazioni adibite a dimora, dalle più umili e improvvisate alle più lussuose con tanto di vetrate e geranei alle balconate, quasi tutte munite di cassette postali ed energia elettrica. Raggiungiamo il bellissimo ponte levatoio Magere Brug, parcheggiamo le biciclette facendoci spazio a fatica tra le centinaia di altre aggrovigliate insieme con catene e catenacci e visitiamo la maestosa Westerkerk, chiesa in riva al canale che ospita la chiesa del pittore Rembrandt. Cominciando ad accusare qualche dolore da sellino (la pavimentazione delle viuzze non è molto regolare!) riportiamo i nostri mezzi al noleggio. Dopo il pranzo nel simpatico ristorante italiano “Orvieto”, troviamo addirittura il tempo per una gita “galleggiante”: nei pressi del famoso e gigantesco parcheggio multipiani completamente colmo di biciclette vicino alla stazione prendiamo per 8 euro a testa il tipico battello turistico piatto semi aperto sui lati (meno romantico ma molto comodo ed economico rispetto alle costose barchette dei privati locali) e ci lasciamo trasportare da questi ultimi momenti di vita olandese, promettendoci di ritornare al più presto.
Silvi e Ste