I Balcani su due ruote
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Iniziamo a pianificarlo poco prima dell’estate e la scelta ricade sui Balcani, incuriositi da regioni diverse tra di loro, ognuna con un fascino particolare. La data di partenza è per la fine di settembre per un motivo prettamente logistico: noi abbiamo due figli e con l’inizio della scuola lasciarli ai nonni diventa meno gravoso.
Il costo del nostro viaggio è stato all’incirca di 900/1000€ a persona.
Eccovi il mio diario, buona lettura!
Venerdì 23 settembre
Partiamo da Orvieto, la città in cui viviamo, e la nostra prima tappa è a Verona, dove io e mio marito abbiamo il concerto in arena di Zucchero.
Sabato 24 settembre
Il giorno dopo si parte alla volta della Slovenia, Lago di Bled. Al confine ricordatevi di acquistare la vignetta, il bollino da esporre sulla moto per transitare sull’autostrada e sulle superstrade slovene. Decidiamo di arrivare a Bled da una strada secondaria che attraversa diversi piccoli paesi e sale fino a 1277metri s.l.m. Purtroppo un piccolo incidente con la moto ci costringe a rallentare il nostro piano di viaggio, ma per fortuna, a parte qualche danno alla carrozzeria e qualche livido per me e mio marito, riusciamo a proseguire e soprattutto a non farci rovinare la vacanza. Arriviamo a Bled verso le 19, facciamo un piccolo giro sul lago per qualche foto, ma ormai sta facendo buio e freddo, così decidiamo di andare in hotel, nella vicina cittadina di Radovljica. L’albergo (Pension Lectar) è molto carino, tutto arredato in stile: dalla cucina salgono ottimi profumi, per cui, provati dal viaggio e dall’incidente, decidiamo di cenare lì e la scelta si rivela ottima.
Domenica 25 settembre
Oggi dobbiamo un po’ recuperare il tempo perso: optiamo per le gole di Vintgar e rinunciamo al castello di Bled, convinti anche dalle recensioni on line. Le gole sono un vero spettacolo: una passeggiata di circa 2 ore (andata e ritorno) per un costo esiguo di 4€. Si cammina per la prima parte su una passerella di legno sospesa che corre lungo la parete di roccia. Soddisfatti risaliamo in moto in direzione delle grotte di Postumia. Prendiamo una strada che costeggia il lago e il panorama è veramente bellissimo: l’isola di Bled se ne sta fiera in mezzo al lago e tutt’intorno le pletne (tipiche imbarcazioni del posto) che attraversano il lago, gente che prende il sole e che fa passeggiate a piedi o in bici.
Arriviamo a Postumia verso le 15,30: prenotiamo la visita alle grotte per le ore 17. Purtroppo non riusciamo a vedere il Castello di Predjama che chiude alle 18. Mangiamo un panino e nel frattempo visitiamo la parte dedicata agli animali dell’ipogeo, compresa nel biglietto di 28€. Alle 17 saliamo sul trenino che ci conduce all’interno della grotta, dove la temperatura è di circa 10 gradi (quindi copritevi bene). Quello che i nostri occhi vedono non appena il viaggio inizia è uno spettacolo unico: un’ora e mezza all’interno della grotta con il naso all’insù e la bocca aperta per lo stupore. Un’audioguida descrive l’intera visita, che si svolge per metà con il trenino e per metà a piedi. Quando usciamo sono ormai le 18,30, il tempo di un caffè e si riparte alla volta di Trieste. Il nostro b&b (Residenza Le 6 A) è in centro, quindi ci facciamo una doccia e usciamo per cenare e fare una passeggiata in centro fino alla meravigliosa Piazza Unità d’Italia.
Lunedì 26 settembre
Appena fatta colazione si riparte verso Rovigno, in Istria. La città vecchia è molto carina e curata, saliamo sul promontorio fino alla chiesa di Sant’Eufemia. Per chi ha voglia consiglio di salire in cima al campanile (2,7€): dopo l’avventura di salire una scala con gradini in legno consumatissimi, la vista di cui si gode ripaga. Pranziamo in uno dei tanti locali presenti, facciamo una passeggiata per la Grisia (la via degli artisti) e riprendiamo il viaggio verso Baska, nell’isola di Krk.
Tagliamo per metà l’Istria e risaliamo lungo la strada che costeggia la costa, da dove il panorama è bellissimo.
A Baska pernottiamo alla Pansion Burin: doppia con colazione inclusa 32€.
Martedì 27 settembre
Dedichiamo l’intera giornata al mare e al relax. Baska è una località molto frequentata durante l’estate e, nonostante il periodo, anche noi troviamo un po’ di turisti, anche qualche intrepido che fa il bagno nonostante la temperatura dell’acqua. Il mare è cristallino e in spiaggia si sta bene, molto ventilato, cielo terso e sole. Verso le 16 saliamo in moto, ripercorriamo tutta l’isola di Krk, attraversiamo il ponte e ci addentriamo verso l’interno della Croazia, alla volta dei laghi di Plitvice. Man mano che avanziamo la temperatura si abbassa sempre più, fino a toccare i 3 gradi! Finalmente raggiungiamo l’hotel nel paese di Korenica, una bella doccia calda e optiamo per una cena nel ristorante dell’albergo.
Mercoledì 28 settembre
Dopo la colazione partiamo verso i laghi di Plitvice, ad una ventina di km di distanza. Visto il tempo a nostra disposizione optiamo per il percorso F, che ci permette di vedere tutti i laghi inferiori: bellissima passeggiata, ne vale veramente la pena (circa 15€ a persona).
Alle 16 ripartiamo alla volta di Zara, evitando rigorosamente le autostrade e superstrade, per poter godere anche del paesaggio e delle strade belle e panoramiche. Alle 19 siamo a Zara: Il tempo di una doccia e usciamo per cenare e passeggiare nella città vecchia. Arriviamo all’organo marino: il suono che si sente è veramente spettacolare.
Giovedì 29 settembre
La mattina facciamo di nuovo una passeggiata per la città, piccola e molto curata, qualche foto e si riparte alla volta di Mostar. Imbocchiamo la strada che scende lungo la costa, dove il panorama come sempre è mozzafiato: facciamo più soste per fotografare il paesaggio costellato di isolotti. Prima di arrivare a Mostar facciamo tappa alla cascate di Kravice: uno spettacolo impossibile da descrivere a parole!
Arriviamo a Mostar verso le 20: il nostro albergo, Hotel Villa Nadin, è a pochi minuti a piedi dalla città vecchia. Le camere sono molto carine, ampie e comode. Il costo per una matrimoniale è di poco più di 40€, ottima scelta. Ci sistemiamo e usciamo. In pochi minuti siamo nella città vecchia che di notte tutta illuminata ha una fascino particolare. Ci fermiamo a mangiare da Tima – Irma, che consiglio vivamente: prezzi bassissimi e piatti buonissimi! La proprietaria, inoltre, è di una grande simpatia e alla fine della cena ci regala pure una bottiglia di birra!
Venerdì 30 settembre
Torniamo in centro e scopriamo una Mostar completamente diversa dalla sera precedente: botteghe aperte e turisti ovunque. Non vi nascondo che quando ho attraversato lo Stari Most ho provato un’emozione fortissima e gli occhi mi si sono inumiditi: nel 1992 ero una bambina, ma mi ricordo bene le immagini della guerra e del ponte bombardato in tv. E’ una giornata assolata e Mostar ci appare in tutta la sua bellezza. Scambiamo anche due chiacchiere con la gente del posto e una cosa che non mi dimenticherò mai è stata la frase che mi ha detto il proprietario di un negozio dove ho acquistato degli orecchini: “il ponte ci deve unire e mai più dividere!”. Molte persone parlano o capiscono l’italiano, proprio per la presenza dei nostri soldati durante gli anni della guerra. Saliamo in cima al minareto della moschea Koski Mehmed, dalla quale si ha una vista mozzafiato su tutta la città. Vi consiglio anche di fare una visita al cimitero: non si può non rimanere tristemente colpiti dalla distesa di lapidi bianche con incisa la stessa data, 1993. Per curiosità andiamo a visitare la casa Muslibegovic, una residenza ottomana, che, però, non ci lascia particolarmente colpiti. Di nuovo a pranzo da Tima – Irma (ci era piaciuta troppo), qualche rapido acquisto e rimontiamo in sella alla volta della capitale: Sarajevo. Durante il tragitto incappiamo in una carovana di macchine che sostengono un leader politico locale e, senza sapere minimamente chi sia, ci accodiamo a loro strombazzando e ottenendo i saluti dei bambini che si affacciano dalle macchine divertiti.
La città ha l’aspetto un po’ caotico delle grandi metropoli piene di traffico. L’hotel si trova a due minuti a piedi dalla piazza con la famosa fontana Sebilj, il simbolo di Sarajevo.
Sabato 1 ottobre
La mattina prendiamo un taxi, attraversiamo il viale dei Cecchini dove sui palazzi sono ancora presenti i segni dei bombardamenti e andiamo a visitare il Tunnel della guerra: sono rimasta molto provata da questa esperienza, che mi ha lasciato un po’ stordita per tutta la giornata, ma che, comunque, consiglio di fare, perché non possiamo certo dimenticare le brutture della nostra epoca. Ritorniamo in città e ci immergiamo nella Bascarsija, il quartiere turco, dove l’atmosfera mi ricorda molto quella di Istanbul. Il tempo è scandito dal canto del muezzin, che si sente ovunque nella città. Passeggiamo per il centro, passando davanti a diverse moschee (impossibile visitarle perché pregano in continuazione!), visitiamo la chiesa Ortodossa e quella Cattolica, mentre troviamo chiusa la Sinagoga perché è sabato. Per mangiare c’è solo l’imbarazzo della scelta: locali a go go di qualità discreta e a prezzi economici. Al tramonto la città cambia volto: è sabato sera e le vie si riempiono di ragazzi ben vestiti pronti per trascorrere il we come in ogni altra città “occidentale”.
Domenica 2 ottobre
Facciamo colazione e partiamo in direzione di Cattaro (Montenegro). La strada per uscire da Sarajevo è molto panoramica: si attraversa la vallata in cui si trova la capitale della Bosnia e siamo circondati da pendii ricoperti di boschi. Dopo un’ottantina di chilometri entriamo in Montenegro e qui inizia una strada meravigliosa: imbocchiamo la E762 piena di tornanti e gallerie scavate nella roccia, ad ogni curva la vista che si apre è mozzafiato. Purtroppo ad una sessantina di km da Cattaro dobbiamo desistere a causa della pioggia che ormai ci accompagna da un po’ e dopo una sosta dobbiamo continuare verso Dubrovnik, dove avremmo comunque trascorso la notte. Arriviamo a Dubrovnik verso le 21, un po’ provati dal viaggio. Alloggiamo all’Apartment Noa, a 500 metri a piedi dalla città vecchia.
Lunedì 3 ottobre
Dedichiamo la mattinata alla visita di Dubrovnik. Percorriamo tutte le mura, che da sole rappresentano un vero spettacolo e che offrono una vista meravigliosa sulla città vecchia, con i suoi tetti ordinati, e sul mare adriatico e l’isola di Lokrum.
Facciamo una passeggiata lungo lo Stradun (la via principale) e riprendiamo la moto. Prima di ripartire decidiamo di fermarci a pranzo al monte Srd, dove arriva la funivia: noi saliamo con la moto. La strada è molto panoramica e una volta arrivati in cima la vista è stupenda: tutta la città vecchia con l’isola di Lokrum e il mare adriatico che si estende all’infinito. Pranziamo al Panorama Restaurant: non è economico, ma la vista che ci regala vale tutto il prezzo pagato! Ripartiamo in direzione di Spalato. Purtroppo dopo una sessantina di km ci becca l’acqua, per cui a quel punto, dopo una lunga sosta in un autogrill, imbocchiamo l’autostrada e arriviamo a Spalato verso le 22.
Martedì 4 ottobre
L’appartamento dove alloggiamo è proprio in centro e avendo il traghetto alle 18 trascorriamo la giornata a goderci la bellissima città. Visitiamo il palazzo di Diocleziano e saliamo in cima al campanile. Ci concediamo un bel pranzo in uno dei tanti ristoranti del centro e passiamo il tempo rimasto a comprare gli ultimi regali per poi imbarcarci sul traghetto che ci riporterà dai nostri figli dopo una bellissima vacanza nei Balcani.