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VIAGGIO IN MAROCCO 17 Novembre 01 Dicembre 2002 Premessa non scriverò mai marocchino/a in quanto il vocabolo ha un’ accezione dispregiativa da noi in Italia 17 Domenica sveglia biologica fortunatamente perché nel casino mi ero dimenticato di accendere quella elettronica. Piove che Dio la manda quando salgo sul bus che mi...
Scritto da: Trendy Trendy
Partenza il: 17/11/2002
Ritorno il: 01/12/2002
Viaggiatori: da solo
Spesa: 500 €
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VIAGGIO IN MAROCCO 17 Novembre 01 Dicembre 2002 Premessa non scriverò mai marocchino/a in quanto il vocabolo ha un’ accezione dispregiativa da noi in Italia 17 Domenica sveglia biologica fortunatamente perché nel casino mi ero dimenticato di accendere quella elettronica. Piove che Dio la manda quando salgo sul bus che mi trasborda a Porta Nuova, alla stazione FFSS ,e sul treno comincia il mementum delle cose che ho lasciato a casa.. Bazzecole comunque.. Arrivo a Milano, veloce trasferimento a Malpensa ove sono in superanticipo.. Cerco di stampare il file degli appunti sul MAROCCO ricavato da Internet, visto che la cartuccia della mia stampante era finita (per una volta che mi serve) ma oltre che visionarlo non ottengo altro in quanto gli uffici sono chiusi e solo eccezionalmente l’impiegata della Franco Rosso mi lascia accedere al PC, recupero il biglietto aereo dal banco FRANCO ROSSO poi mi imbarco su volo ROYAL AIR MAROC che parte ed arriva puntualissimo a Marraketch ove cambio un po’ di euro all’aeroporto; il cambio=1 dirham=€ 0,10.

La città mi accoglie in un clima Primaverile ed in poco tempo raggiungo l’hotel in taxi (dopo che c’è stata una lite furibonda tra vari proprietari per accaparrarsi il cliente.. Arrivo a destinazione, pago (da mongolo avevo scelto il gran taxi e non il petit per cui ho dovuto sborsare 50 dirham=10.000 lire) e mi impossesso dei “”miei appartamenti””, conosco Alejandro spagnolo di Barcelona con cui faccio amicizia ed insieme, arrivato il fatidico Allah akbar Dio è grande segnale che il Ramadam è finito, andiamo in una bettola vicina a sfamarci con Harira, zuppa di ceci ed altro per poi proseguire verso il centro città cui arrivare è molto facile in quanto il minareto della Kotouiba, la più grande moschea di Marraketch, è visibile da tutte le parti e segna il centro città (Medina); ritorniamo verso le ore 23 dopo aver fatto un giretto dentro al mercato e cenato ulteriormente nella piazza Jamee Hfna con pesce (cibo scadente e moneta molto sonante.. La classica fregatura per turisti) arrivati a destinazione ho appena il tempo per lavarmi i denti e mettere il pigiama che crollo in un sonno profondo.. Durante la notte mi sveglio dal freddo: l’escursione termica è notevole e capisco ora il perché della presenza sul letto di ben due coperte di lana, coperte che avevo guardato con ridicolo sussiego, io che ho sempre caldo.. Cmq si dorme da Dio con questo bel fresco sotto le coperte al caldo. 18 Lunedì sveglia ad ore normali (08,30) colazione io a base di farinacei ed Alejandro a base di frutta: scopro tante cose dell’amico spagnolo: che è un ex prof che ha lasciato il lavoro per girare il nord e centroafrica per un annetto è un tipo molto calmo riflessivo e posato.. Mi accodo a lui per l’intera giornata e ritorniamo alla Medina passando per la stazione degli autobus ove annoto gli orari per andare a Chemaia a casa del fratello di Kerim conosciuto in Italia.. La giornata è frizzante il mattino ma anche serena e secchissima per cui il fresco/freddo non si avvertono poi così tanto.. Raggiunto il centro compro una scheda telefonica dell’operatore meno conosciuto per cui trovare cabine è molto difficile, fortunatamente l’operatore che me l’ha venduta me la ricompera (autosconto 30%) fregatura n..Ro due COMPRARE SOLO SCHEDE MAROCCO TEL.. Io cmq chiamerò sempre con le monete nelle numerosissime boutique telephonique. ,postazioni telefoniche che si sostituiscono alla carenza di apparecchi domestici.. Al bazar seguo Alex nei suoi acquisti ed egli è un po’ tortellino ma mi astengo da fare osservazioni dopodiché, visto che il sole si è alzato nel cielo ed il caldo avanza ed avendo io una capigliatura non molto folta, decido di acquistare un tipico copricapo mussulmano e strappo il prezzo che volevo io dopo una estenuante contrattazione di circa 15 minuti, Alex mi guarda allibito e mi nomina suo intermediario .. Gli spiego ciò che ho appreso nella lettura di numerosissimi report di viaggio e dalla pratica: mai disdegnare la merce, mai fare gli sbruffoni e spacconi mai far finta di andarsene piccati, solo usare un po’ di psicologia : della serie..” ah la sua merce è bellissima ma le mie disponibilità sono limitate, molto limitate per cui appena il venditore chiede:” limitate fino a quanto?”, il gioco è fatto o giù di lì..Intanto i crampi della fame si fanno sentire ma c’è il Ramadam (niente cibo acqua sigarette dalle 5 del mattino sino alle 17,45 di sera ah sì anche niente sesso ma questa entità e’ da dimenticare in toto in questi paesi) ed io sono determinato a rispettarlo (già ho trasgredito facendo una abbondante colazione alle 9 di mattino) ed Alex è concorde, quindi si tira dimenticando il richiamo del pancino.. Per distrarmi entriamo nella zona ove operano gli artigiani del legno che scolpiscono con rara maestria tavole di cedro per fare gli intarsi sui letti… verso le 16,30 riesco a chiamare Said a Chemaia annunciando che arriverò da lui il giorno seguente poi ci incamminiamo verso l’alloggio che raggiungiamo dopo varie soste lungo il percorso: Marraketch di giorno rivela la sua doppia identità: citta’ araba al centro(MEDINA che poi stà per centro) ed europea (sembra di essere a Parigi con i suoi lunghi boulevard)tutta intorno; la città è circondata da una cinta muraria restaurata e punto comune a moltissime città marocchine.

Dopo una doccia salutare ci avviamo alla locanda solita ove consumiamo il rituale pranzo del Ramadam che poi è un concentrato di calorie: Harirar datteri dolcetti a base di miele e zucchero e tantissimo the’ alla menta tanto buono quanto dolce e la sera nuova capatina verso il centro ove scopro alcuni negozi di spezie ed affini: molto tipico il musk una specie di panetto di profumo molto delicato: ne acquisto un po’. Ritorniamo tardi dopo aver visto nella piazza Jamme Afna’ i classici incantatori di serpenti e venditori di sogni, ed in sottofondo un incessante ed assordante rullio di tamburi che ritma tutto: i passi il parlare etc. Passiamo nuovamente vicino al Theatre Royal che avevo visto ed immortalato in alcune foto la sera precedente.

19 Martedì dopo aver salutato Alex che se ne và a Essaouira al mare sulla costa atlantica e poi in Mauritania., bighellono per la parte europea faccio visita all’ufficio turistico regionale, un vero portento di restaurazione, cambio altri euro mi collego con Internet per scaricare la posta ed infine faccio ritorno all’hotel per preparare armi e bagagli e partire per Chemaia che dista circa 80 kilometri: arrivato alla stazione degli autobus (gare routiere) sono assalito da vari imbonitori alle cui tentazioni non cedo, mi dirigo al punto vendita dei biglietti ed acquisto per una cifra bassa (6000 lire circa) il biglietto..In MAROCCO accanto agli autobus di gran linea CTM esistono anche quelli della concorrenza meno confortevoli ma più popolari economici ed ETNICI e visto che la mia intenzione principale è quella di vedere questa componente essenziale della civiltà MAROCCOs mi sono sempre servito di questi che magari non hanno l’aria condizionata ma che offrono uno spaccato veritiero del vivere giornaliero.. In fondo sono sempre partito ed arrivato lo stesso.. Riuscendo però ad intavolare chiacchierate molto interessanti a bordo ed altro…Il bus ha il motore acceso da un bel po’ faccio notare gli effetti pestilenziali ma mi dicono che spegnendolo potrebbe non ripartire quindi desisto dal ribadire le mie rivendicazioni ecologiche.. Usciamo da Marraketch e proprio alla periferia vedo un ipermarket tipo RINASCENTE, si chiama MARIJORIE (o qualche cosa del genere) ah la civiltà occidentale è arrivata fino qua.. Mi propongo di farci una capatina al ritorno..Dopo circa un’ora e 30 minuti arriviamo a Chemaia sotto un vero e proprio diluvio, chiamo Said che viene a prendermi e mi accompagna in calesse (taxi populaire) alla sua casa ancora in costruzione nei piani alti…Ebbene finalmente eccomi in una famiglia MAROCCOs :descrizione: Said ,capofamiglia signora rigorosamente avvolta da abiti che le coprono tutto da capo a piedi (volto scoperto comunque) e due figli uno Hassam di 4 anni un terremoto, vero concentrato di simpatia con cui faccio subito amicizia e altra figlia di 2 anni di cui non ricordo il nome e che immediatamente corre tra le braccia della mamma neanche fosse arrivato l’orco…La casa e’ agibile solo al pian terreno in una zona nuova di questa cittadina che conta circa 50.000 abitanti e le cui risorse sono l’agricoltura e la produzione di sale con un hinterland prettamente ad indirizzo agricolo.. Allora arrivato vengo fatto accomodare nella sala ove regna un forte odore di cera di legno sulla mobilia appena comprata mi pare di essere un po’ in qualche casa del Tirolo…Dopo le rituali presentazioni consegno a Said quanto portato dall’Italia e la cosa è molto gradita, specialmente il caffè.. Prometto di cucinare gli spaghetti la sera successiva.. Intanto si sono fatte le 17,45 ora di pappe che vengono consumate rigorosamente davanti alla TV (che palle.. Ma per far star buoni i bambini!!!!) io mi incarico di imboccare Hassam con le mani in quanto le posate sono poco usate da queste parti ma paese che vai…(COMUNQUE E’ UN CONTINUO LAVARSI LE MANI…) è un gusto e mi pare di essere tornato indietro di tanti anni quando preparavo la pappa al mio amato figliolo Jammy e poi gliela davo con il cucchiaino.. Ah un tuffo al cuore(ora che sono separato egli mi manca tanto!!!! ) Dopo la prima cena io e Said usciamo, egli deve andare alla moschea per la preghiera e poi ce ne andiamo all’osteria ove tutti giocano a carte ad un gioco che mi pare molto familiare: si’ infatti è scala 40.. Sono i colleghi insegnanti di Said che giocano e con loro, in un francese che non pensavo essere così fluente, dialogo del più e del meno.. Soprattutto di informatica e di calcio..I miei trascorsi di radiocronista per una emittente radio mi aiutano non poco a discutere di tattiche e commentare gli ultimi mondiali.. ritorniamo a casa per la seconda cena ma io ho poca fame e scopro che i bambini sono ancora svegli andranno a nanna verso le ore 23.30; nel mentre la moglie di Said ha lavorato come una mula.. Che brutto nascere donna nei paesi mussulmani e dire che da queste parti sono sunniti perché per gli sciiti mi hanno detto sia ancora peggio.. Richiesto di un parere in merito Said e più tardi il fratello Kerim in Italia mi ha detto che la donna all’interno della famiglia è la vera sovrana e vedrebbe un’aiuto da parte del consorte come un’ intrusione boh sarà ma io la penso molto diversamente ma di nuovo PAESE CHE VAI… finalmente si va a nanna ed io dormo su di un divano con il materasso durissimo con l’effetto di una dormita soporosa e profonda..

Mercoledì 20 Sveglia ad orari normali, mi ha svegliato Hassam il mio giovane amico con un bel bacetto sul naso (questa sì che è una sveglia che ricorderò per tutta la vita!!!), colazione eccezionalmente concessami con i bambini (ovviamente per loro il Ramadam non esiste in termini di diete e rinunce alimentari)con un piattino di olio e la solita montagna di pane, buono anzi buonissimo, tutt’altra cosa da quello che si mangia da noi ;non ci sono tante varietà di pane ed affini alcuni hanno della semola spolverata ’n coppa altri sono lisci ma tutti tondi ed ho scoperto che moltissime famiglie preparano il pane in casa per poi farlo cuocere al forno del quartiere per 50 centesimi di dirham (100 lire circa) questo spiega il perché non mi volevano vender il pane in alcuni che io pensavo fossero panifici ed invece solo forni pubblici ove cuocevano il pane si’ ma di terzi… Said mi spiega che molte famiglie, per povertà adottano l’olio e pane come dieta giornaliera.. Cmq l’olio in MAROCCO è molto buono e poi vale sempre il solito discorso: le cose fuori casa in atmosfera di vacanza e condite dalla curiosità diventano sempre più buone.. Stamattina abbiamo appuntamento con gli allievi di Said nella sua scuola.. La raggiungiamo a piedi e subito una certa curiosità serpeggia nel veder l’occidentale in una scuola MAROCCOs.. Said fa’ la sua lezione tranquillamente poi ad arte fà leggere una pagine del sussidiario scritto in francese che riguarda i media e chi ci opera: giornalisti cameramen truccatori etc.. Ed alla fine mi presenta ed io spiego, romanzando un po’ il tutto (senza contare balle comunque), vista l’audience che ho davanti, il lavoro di giornalista radiofonico quale sono stato per tanti anni mostrando il corder il cellulare e facendo immaginare il lavoro con il PC e soprattutto di Intenet che scopro essere molto familiare come cognizione teretica ma non come uso.. Arriva l’intervallo e Said mi fa’ conoscere alcuni suoi colleghi uno dei quali, dal viso e comportamento molto furbo e gnorri, mi invita nella sua classe (allievi più grandi) ed io volentieri acconsento trovando i di fronte una 35 di paia di occhi scurissimi di ragazzi/e molto curiosi che mi bombardano di domande molto intelligenti (della serie come credo che finirà il conflitto palestinese israeliano ed anche come è cambiato il mondo dopo l’11 Settembre etc) Resto allibito e stringo la mano ad un ragazzino e la cosa lo rende particolarmente contento come pure il prof ( e dire che ha una faccia da sberle!!!) Ma deve essere molto molto bravo anche a giudicare da come lo ascoltano i suoi allievi durante la lezione..A forza di dai e dai apprendo che in arabo la parola 4 si dice arba..Terminate le lezioni anzitempo perché domani passerà per Chemaia il re ed è la prima volta nella storia della cittadina che ciò avviene quindi preparativi alla grande Said mi lascia solo per un po’ perché ha da fare ed io ne approfitto per visitare il paese non trovando nulla di particolarmente eccitante ed interessante eccezion fatta per il locale mercato ove i prezzi sono decisamente meno cari che a Marrakech e la forbice di contrattazione molto meno ampia.. Vedo una cosa che subito mi piace: una specie di brocca d’acqua con relativo catino, ambedue cesellati.. Chiedo il prezzo e penso che si sia sbagliato in quanto la richiesta è bassa solo 20.000 lire… chiedo più tardi consiglio a Said il quale tratta per me l’acquisto che avviene in termini ancora più economici 13.000 poi mi spiega che è un vecchiolavabo berbero con portasapone annesso.. Sono contento dell’acquisto e l’idea di come farò a portarlo a casa in aereo non mi sfiora per nulla.. Ormai mi conosco.. InchALLAH se dio lo vuole…Nel pomeriggio resto in giro con Said a conoscere gente (i suoi familiari etc) e la sera a casa per il pranzo del Ramadam.. Stasera preparerò gli spaghetti affiancato dall’aiutocuoco Hassam che ormai mi ha adottato come zio: il tutto si svolge a regola d’arte e ne esce un piatto di spaghetti alla carbonara (carne macinata al posto della pancetta ovviamente) che viene mangiata con avidità. Lascio quindi un paio di kili di spaghetti ala famiglia, che sembra molto gradire.. Dopo cena solita uscita all’osteria ma prima sosta al bar per attendere Said che deve fare la preghiera e nel contempo conosco alcuni personaggi della cittadina tra cui il sindaco vero boss che non suscita le mie simpatie avendo un atteggiamento di supponenza ed alterigia che io odio per principio (fuori ha l’autista con Mercedes fiammante) poi Said e Kerin mi spigheranno che la carica gli viene dal suo potere economico e non certo di abilità politica e che i denari li ha fatti in modo molto strano e sorprendente.. Ma guarda anche da queste parti!!!!!!! Ritorniamo la sera verso le ore 23 do’ la buona notte ai bambini e me ne vado a dormire perché domani si parte nel primo pomeriggio perché tutto è bloccato: passa il re Hassam qualchecosa II ,IV o VI buona notte.

Giovedì 21 È il gran giorno per Chemaia passerà il re’ nel primo pomeriggio (il sovrano riveste una grande importanza nel paese nordafricano in quanto funge da collante delle genti egli è assai diverso dal padre e sicuramente è molto più vicino alle istanze dei più bisognosi per cui è letteralmente venerato come un dio (il padre ha fatto costruire la moschea più grande del mondo con anche i contributi dei cittadini più poveri, mentre molta gente muore di fame… cmq non è molto popolare questo rè defunto…)bighellono per il paese osservando los moroccos in giornata di grande eccitazione… ed ecco che finalmente, preceduto da uno stormo di elicotteri arriva il re’ acclamato dalla folla oceanica (tutta Chemaia è in strada) passato il corteo ritorno a casa di Said raccolgo i miei bagagli e mi incammino verso il parcheggio del grand taxi che ad un prezzo leggermente superiore al bus mi porterà a Marraketch (in MAROCCO i taxi si dividono in grand taxi autorizzati a percorsi extraurbani. Di solito sono mercedes 240d che portano 6 passeggeri più l’autista e petit taxi per di più circolanti nel centro delle grandi città che invece portano 3 passeggeri più l’autista: i prezzi sono molto bassi ma bisogna sempre contrattare e dopo un paio di giorni questa pratica, apparentemente estenuante per chi come noi non siamo molto abituati, diventa un’abitudine.. Prova ne sia che al mio ritorno, dopo 15 giorni di tira e molla, a Malpensa quasi quasi mi veniva di contrattare con il bigliettaio/autista del bus navetta per la stazione centrale di Milano) bene dopo i rituali saluti (molto caloroso quello con Hassam il mio giovane amico) salgo sul Merc ed arrivo a Marraketch dopo un’ora secca di viaggio (40 minuti meno che il bus):lungo il tragitto assisto ad un tramonto da favola, uno di quei tramonti che la mia fotocamera tanto ama ma non può immortalare perché sono stretto dietro tra altri passeggeri tarchiati come me e quindi il ricordo è solo nella mia testa e basta… faccio rotta verso bvd. De France al mio hotel ove mi accoglie il proprietario con molta affabilità richiedendomi del mio soggiorno in provincia.. Ma sono stanco e rimando al giorno seguente.. Nanne al fresco Venerdì 22 Come promesso, dopo una ricca colazione..

“”(è l’unica trasgressione che mi permetto nei confronti del Ramadam, per il resto ho sempre rispettato gli orari ricevendo in cambio una grande considerazione dai MAROCCOs…) sono fatto così, paese che vado rispetto che porto ed in questo è fondamentale la preparazione di un viaggio attraverso la lettura di report di viaggio ed altro su Internet ed anche, laddove possibile il contatto su qualche chat locale.. Posso assicurare che, a chi come viaggia per scopi etnici, una buona preparazione riserva delle graditissime sorprese… altra cosa fondamentale è imparare subito la parola grazie… sciukran ogni volta che la pronunci i volti degli interlocutori si distendono ed illuminano..Allora dicevo dopo una ricca colazione (devo tirare fino alle 17,46 di stasera) misto di carboidrati (pane arabo e miele, uova fritte ed un qualche dolcetto al miele) e vitamine (frutta varia)…”” racconto al boss dell’albergo tutto quanto avvenuto a Chemaia ed egli, tralasciando tutti i suoi compiti mi ascolta interloquendo con osservazioni che mi fanno capire tante cose a me indecifrabili e via via la conversazione si anima e si autoalimenta per cui terminiamo verso le ore 13 che poi da noi sarebbe ora di pranzo… credo che il pancino abbia suonato la campanella ma tanto ero infervorato a parlare che ho dimenticato l’esistenza del vocabolo appetito ed annessi… Sono tremendamente in ritardo sulla tabella delle cose da fare,, ma chi se ne frega.. Il bello di non avere programmato nulla di specifico.. Alla giapponese, per intenderci, ha questi risvolti positivi…Non ho perso una mezza giornata bensì ho trascorso 4 ore a conoscere e metabolizzare un paese straniero confrontandomi con un local e questo per me è essenziale.. Allora il pomeriggio lo trascorro bighellonando per la parte europea a scattare foto alle costruzioni nuove ed al teatro Royal (premetto che ho un debole per le case e gli stili architettonico/abitativo) il mio iter mi porta in giro per la parte occidentale ed anche all’interno di un grande albergo ove sogno di essere in atmosfere da mille e una notte poi alle 17,45 ritorno alla locanda : cena ramadam, chiacchere con gli autisti dei bus (molti parlano un po’ di Italiano e sono sorpresi di vedermi lì in una locanda popolare, abituati come sono a trasbordare i turisti vip, quelli che girano con tutto firmato, anche i boxer, quelli che risolvono i problemi di ogni paese straniero dopo 3 secondi che ci hanno messo piede , quelli che cercano sempre e comunque un piatto di pastasciutta affermando che non si possono tagliare i legami con la patria, quelli che si portano sempre e comunque dietro il loro bagaglio di intolleranza, spacciandosi ovviamente per antirazzisti, quelli infine per i quali se l’hotel non è a 17777777777777 stelle, non và bene.. Contenti loro!!!!! IO SONO DIVERSO..

Bene, esternato questo sfogo che mi attirerà le ire dei turisti FANNO GLI ALTRI PER ME (l’esatto contrario di fai da tè), tirem innanz..Ritorno in centro ove conosco un urbanista MAROCCOs ad un stand enogastronomico (si dice così in Italia vero!!) ove vendono una strana bevanda che sa’ di anice ed è comunque gran buona poi rotta verso l’hotel e vi trovo 3 francesi uno dei quali figlio di immigrati pugliesi che parla un discreto Italiano e quindi con il mio francese approssimativo ed il suo Italiano altrettanto relativo imbastiamo una gran chiaccherata che occupa tutta la serata :loro sono appena ritornati da una escursione nel sud di cui mi dicono gran bene ed io comincio a pensare ad un mutamento di tour ma poi decido di pensarci il giorno dopo.. Certo che il deserto le gole di Todra!!!!!! Vedremo..

Sabato 23 In mattinata, dopo aver salutato i frogs (simpatica espressione con cui gli inglesi fotografano i francesi scimmiottando il loro modo di parlare, appunto simile alle rane) faccio consiglio di viaggio tra me e me e decido di fare un po’ l’HARIGATO’ (il giapponese) una bella tirata supercompressa: prima città imperiali poi discesa verso il deserto a tappe forzate, arrivo a OUARZAZATE e rientro in tempo a Marraketch per preparare armi e bagagli per il ritorno in Berluscaland (è solo una battuta.. Poteva essere anche Fassinoland o Baudoland o meglio CANALISLAND): bene lascio il grosso del bagaglio al boss e vado a prender l’autobus per Rabat ove giungo dopo un viaggio di 5 o 6 ore (il tipo che guida non parte fino a che il bus non è strapieno) questa volta poche chiacchere perché viaggiamo nel pomeriggio in zona ALARM ; si nel pom durante il RAMADAM i moroccos, specialmente quelli che fumano (vedi dita gialle e denti scuri) sono delle vere e proprie mine vaganti in quanto ad irascibilità ed infatti durante il viaggio scoppiano per futili motivi numerose liti consumate lungo l’angusto corridoio di quello che una volta era un bus gran turismo ed io osservo con un certo distacco (sono seduto vicino al finestrino e quindi protetto da eventuali spintoni o cose varie da altro MAROCCOs che siede lato corridoio…).Ad un certo punto fungo anche da deterrente quando un’anziana signora mi addita in arabo e come miracolo, forse per vergogna i due contendenti si chetano… Siamo vicini alla pappa , lo si può giudicare anche dalla variazione di velocità del guidante che ora stà portando una F 1 non un bus e dire che la strada è scivolosa per un improvviso acquazzone Dio anzi Allah me la mandi buona ed Allah mi ascolta, non altro per dovere di ospitalità verso lo straniero.. Arriviamo a Rabat sotto un vero e proprio diluvio il mare o meglio l’oceano pare abbia voluto scambiarsi posizione fisica con il cielo e quindi… Mi fanno scendere anzitempo per fortuna perché la gare routiere è in tanta malora ed inizia la caccia all’hotel che riesco ad individuare dopo un’ora circa… durante il tragitto, bagnato come un pulcino mi rifugio in un forno (inteso panetteria no Mathausen) per scaldarmi un po’; il fornaio ed addetti sono di una gentilezza eccezionale, mi fanno accomodare, mi offrono thè dolcetti datteri ed altre leccornie (qua che scopro che le famiglie fanno il pane in casa poi lo portano a cuocere al forno).. io scatto un po’ di foto e dopo aver riscaldato corpo e soprattutto spirito proseguo arrivo in hotel dicevo e mi preparo per la sera ad uscire con l’amico conosciuto a Marraketch.. Ci vediamo alle ore 21.30 và a recuperare la sua donna ed io gioisco perché finalmente potrò interloquire con l’elemento femminile: la cosa si dimostra assai produttiva ( la tipa è molto sveglia intelligente eda nche carina, il chè proprio non guasta) e scambiamo tante opinioni sullo stato della donna nel mondo arabo.. Lei mi dice che c’è molto fermento, anche a livello legislativo per riconoscere loro una maggiore autonomia poi, dulcis in fundo mi portano in un bar musical ove si esibisce un trio di musica locale.. CHE BOMBAAAA Gente che balla al ritmo irresistibile della musica MAROCCOs sui tavoli dappertutto.. Una vera orgia di Suoni.. Ritorno verso mezzanotte (avrei voluto stare di più ma i due piccioni dovevano pure tubare un po’ quindi…)sono strafelice e canticchio fino a addormentarmi riandando con la memoria uno dei tanti motivi suonati che parla di una richiesta di visa alla polizia …Come viatico per la nanna è quasi quasi meglio che la Canalis..Eh basta con stà Canalis!!!!!!! Domenica 24 Mi alzo di buon mattino faccio una ricca doccia.. Il tempo fa’ schifo piove anzi diluvia da ieri sera e le strade ovviamente fanno il loro compito diventando vie d’acqua…Rabat si sveglia lentamente, molto lentamente…Sono le 9 ed io la sera precedente mi sono dimenticato di comprare la pappatory ed ho una fame assassina quindi appena trovo qualche cosa di aperto ne approfitto per far acquisti.. Trovo anche un rivenditore di latte all’ingrosso chiedo ½ litro di latte e mi spara un cifra assurda, penso alla classica fregatura e tralascio per poi scoprire che il prezzo è giusto: il latte e latticini sono carissimi in proporzione al reddito procapite (mi dicono che costa più il confezionamento in tetrapak che la materia prima: è una storia che ho già sentito, credo in Cambogia) visito la città europea che è addormentata e stenta a svegliarsi poi sotto l’acqua mi dirigo verso il lungomare visito un cimitero mussulmano accompagnato da una gentile signora che alla fine neanche mi chiede nulla (strano!!!) visito la Casbah (dedalo intricato di viuzze, sempre azzannato da sedicenti guide che vogliono solo ed esclusivamente spillarmi denaro, capito per puro caso in una bellissima casa che ora funge da museo ed ha un giardino annesso spettacolare, specialmente nelle sue tonalità di verde dopo due giorni ininterrotti di pioggia, poi proseguo ma le nuvole di nuovo vogliono rompere alla grande e quindi aspetto sotto una tettoia per un paio di ore… Rabat e’ divisa dalla città di Salle da un porto canale…Faccio venire sera pranzo con le solite cose poi mi guardo un film al bar sotto l’hotel sorbendomi un buon caffè… Forse questa è stata la giornata vissuta in tono minore dell’intero viaggio.. Quanto ha rotto l’acqua.. E dire che è una manna per il MAROCCO.. Bene per i contadini.. Ah dimenticavo la sera pulendo gli occhiali con un fazzoletto di carta ho rovinato la superficie graffiandola quindi i miei bei occhialini comprati in india sono da gettare.. Ma che jella!! Lunedì 25 Finalmente una bella giornata.. Invio alcune mail ad amici e conoscenti, mi informo degli orari dei bus per Fes poi mi scateno a fotografare quanto non fatto i giorni precedenti causa le avverse condizioni atmosferiche; visito il mausoleo di Hassam II ed il monumento al milite ignoto, vengo poi seguito meglio inseguito da un venditore di paccottaglia che imperterrito mi taccheggia come un ombra mostrando una insistenza davvero stoica, e dire che sono abituato a trattare con i venditori nei mondi arabo/asiatici.. Mai visto una insistenza così, peraltro molto educata.. Alla fine sparo una cifra esorbitantemente bassa per la sua merce (10%) certo di levarmelo dalle scatole ed invece lui duro ingaggia una lotta (si fa per dire) all’ultimo centesimo di dyram ed intanto camminiamo.. La cosa mi stuzzica ma mi distoglie dal mio intento principale che è quello di fare foto..Arrivato nella piazza centrale (dopo aver percorso circa 3 kilometri) il tipo molla e mi cede la merce al mio prezzo.. Gli do’ qualche dyram in più per la sua tenacia ed anche egli mi dice jamais , jamais…(mai mai che penso volgia significare mai nella mia vita mi era capitato un turista/cliente così duro!!) passo per il mercato ed acquisto il sapone fatto con le olive.. Ma che stranezza eppure tutti mi dicono che lascia la pelle morbidissima.. Boh che sia vero? Cmq farò contenta la antenata (mamma) e magari qualche amica..

Bene, temprato dalla contrattazione (il mio francese, dopo una settimana di pratica comincia ad uscire dall’avventizio/avventato al una certa liceità e correttezza, della serie inanello anche 10 parole senza fare errori…Tres bien) arrivo via bus alla gare routiere… Lungo il percorso faccio due chiacchere con una signorina niente male con la quale riesco a scambiare qualche opinione che mi conferma quanto detto dalla donna dell’urbanista…Ha un paio di occhi nerissimi ed anche una bella testolina (intesa come contenitore di materia grigia… non pianta la solita lagna ah vorrei andare in Italia etc.. È molto fiera di essere MAROCCOs ed ama il suo paese cui insieme auguriamo un prospero futuro..) credo che il MAROCCO abbia bisogno di persone come lei, che vogliono fare con le loro mani, i loro mezzi, sono coscienti che i tempi stanno cambiando e che la loro nazione avrà un futuro migliore senza per forza dover passare per rivolte o momenti di violenza…Ci diamo un’ultimo sguardo molto intenso (certo lei con quegli occhi così neri ed intensi mi incenerisce) ci seguiamo fino a perderci di vista quando io scendo alla stazione dei bus.. Cavolo che bel commiato che ho ricevuto da Rabat.. Se penso come invece mi aveva accolto..(diluvio) Salgo sul bus per Fes la più grande città imperiale ed al solito il motore è già acceso da un pezzo, contribuendo ad ammorbare l’aria (questa è una delle cose che non sono riuscito a mandar giù in MAROCCO e dire che il gasolio costa..Ma soprattutto la salute… boh );: dopo che sono saliti imbonitori venditori di unguenti magici di ciabatte (5 volte per la precisione) di sogni ciechi storpi ed un torrente di varia umanità variegata il bus gran turismo parte per un viaggio che dovrebbe durare circa 5 ore e che, vuoi per il Ramadam, vuoi per le cavolate varie durerà invece 8 di ore ma va bene lo stesso.. Passiamo paesi e cittadine prevalentemente pianeggianti.. Ho seduto al mio fianco una specie di Obelix, peraltro molto gentile ma sempre Obelix che, arrivata la pappatory time balza per primo dal bus e sembra assatanato dalla foga con cui si precipita sulla prima scodella di Harirar…Cmq in men che non si dica tutti a magnà e, cosa assai curiosa l’autista spegne il motore del bus… Ma brutto stronzo cosa mi vieni a raccontare allora che se lo spegni poi non si riaccende mi vien voglia di augurarglielo così poi spinge lui ed io al volante!!!.. Egli si rifugia in corner dicendo che mentre si mangia meglio non essere disturbati dal rumore ed io comincio a tremare per la riaccensione..Al chè egli serafico INCHALLAH ci pensa il dio….Beh meglio non trascrivere gli epiteti che un essere razionale come mi reputo gli tiro dietro.. Io, spiazzato dalla grande corsa alla pappa, mi ritrovo in piedi a guardare le idrovore che si abbuffano.. Per fortuna in mattinata avevo comprato una quantità industriale di mandarini (una vera squisitezza da queste parti, piccoli, ma sugosi e dolcissimi)e ceno con quelli ma dimenticavo:questa è la prima cena poi arrivati a Fes ci darò dentro…Lungo il percorso riesco a scattare anche alcune foto al tramonto:ormai sono diventato uno specialista dopo la foto cliccate alle foci del Mekong in Cambogia due anni. Fà Arriviamo a Fes che si presenta molto molto bene con la cinta muraria illuminata.. Chiedo dell’hotel della catena a me familiare ma mi dicono che è distante dal centro (poi scoprirò che tanto distante non era…) allora devo cercarmi un albergo, impresa difficile in tempi normali quando la città è visitata da molti turisti, ma ora, nel periodo del Ramadam dovrebbe essere più agevole.. Ma la sfortuna ci mette lo zampino.. Mi si accoda un tipo abbastanza elegante che si offre di aiutarmi a cercare alloggio.. Un po’ da sciocco lo seguo (sono molto stanco) ma non si riesce a trovare un buco.. Quando mi stufo lo congedo e trovo da dormire al primo tentativo effettuato da solo…Praticamente il tipo aumentava il prezzo che l’albergatore chiedeva…Una breve parentesi.. Io racconto quanto successo e niente più ma non vorrei darvi l’impressione che il MAROCCO sia un paese di imbroglioni.. Non e’ vero.. C’è tanta gente che si ingegna (chi è puro ed innocente scagli la prima pietra!!!) una cosa cmq è certa: non ho mai avvertito sensi di paura a girare..E dire che mi intrufolo in tutti i buchi … semplicemente mi sento autorizzato a dire che bisogna stare vigili, ma vigili ai piccoli imbrogli alle creste sui conti…Una volta che los moroccos capiscono che hanno a chè fare con una persona attenta e disincantata si astengono e non ricorrono mai a maniere energiche (ripeto fino alla nausea attenti se andate durante il ramadam, che ha il suo fascino senz’altro, a non mettervi a discutere dalle 16 in poi specialmente con forti fumatori.. Vedi esperienze sul bus) Allora l’hotel è la classica casa trasformata in albergo con un bel patio interno e le camere tutt’intorno distribuite su una balconata.. C’è anche una bella terrazza che domina la città… bene adesso vado a magnà : il pancino ha aspettato anche tanto (quello deve averne due palle del ramadam, abituato ad essere pasciuto e viziato com’è) avevo letto che la Medina (centro)di Fes è molto caratteristica..Il tutto corrisponde anzi di più io alloggio nella parte alta e quindi me la faccio tutta in discesa e noto che i commercianti sono meno aggressivi che a Marrakech, sono più gioviali, scambiano volentieri 4 chiacchere senza urgere l’acquisto..Appena appreso che sono italiano mi conducono al bar perché via satellite c’è un incontro di coppa dei campioni tra Roma ed una squadra inglese.. Io dico loro che ho dei trascorsi come radiocronista e loro mi mettono alla prova, cosa che accetto volentieri (ah un po’ di revival di tempi gloriosi) ed uno dei moroccos abbassa il volume per un po’ sono io il cronista ma poi la voce comincia a fare le bizze e devo desistere (fuori allenamento) cmq mi offrono il thè: mai bevuto un thè così buono (ovviamente c’è la componente psicologica) venuta sera e cibato con una gigantesca omelette al tonno e un paio di spiedini, ritorno all’hotel e memore delle serate precedenti mi copro bene bene e dormo alla grande..

martedì 26 mi sveglio di buon mattino, faccio colazione in camera e poi anche due chiacchere con la donna delle pulizie che poi è una ragazza sui vent’anni molto spigliata ed intraprendente, intendiamoci per essere in MAROCCO, nel senso che mi chiede le solite cose ed io che non aspetto altro la assecondo stuzzicando la sua curiosità ed apprendo che viene dalla campagna intorno a Fes e che vive con la madre, è disperata perché ha già 21 anni e non è ancora sposata e che quindi il matrimonio lo vedrà con il binocolo.. Quando le dico degli usi e costumi italiani strabuzza gli occhi ma non accenna a volere venire in Italia come tante, ha una gran dignità… poi sale le scale il proprietario che assomiglia a Shylok l’ebreo (una fotocopia) che apostrofa la ragazza acerbamente.. Io ne prendo le difese e gli dico di smetterla addossandomi una colpa che non ho.. Lei mi ringrazia con gli occhioni neri ed io le faccio l’occhiolino… bene ho già fatto la mia buona azione quotidiana da giovane marmotta ( o da Gianburrasca, lo preferisco) strano a dirsi sono ricco dentro ma stranamente mi prende un colpo di depressione pensando alle mie sfighe domestiche e familiari e mi accompagna per tutta la mattinata rovinandomi una meravigliosa giornata di sole.. Poi nel pom mi abbandona lemme lemme come mi aveva abbracciato …Nel frattempo per fare qualchecosa cammino come un ossesso e faccio anche qualche bella foto alla cerchia di mura (ce ne sono varie) ed altro.. Cavolo che bella città che è Fes: poi incontro un tipo che si professa guida e mi propone di accompagnarmi in giro con uno scooter.. Buona idea visto che non c’è tanto tempo e che la città e molto estesa (dà veramente l’impressione di essere immersa ancora nei tempi che furono e la suggestione è ricchissima) solita contrattazione estenuante.. Portato alla ragione il tipo mi accompagna ove pattuito ma soprattutto mi porta in una fornace dove so formano e cuociono le piastrelline per i mosaici e lì devo dire che raggiungo l’orgasmo cromatico.. Uno dei momenti in cui ho veramente satollato il senso della vista un’orgia di colori paragonabile alla musica di Rabat se consideriamo l’udito ( e la Canalis??)… poi ritorniamo verso il centro, bighellono nella Medina scorgo un paio di cosette da comprare e mi riprometto di fare il tutto la sera dopo la pappatory del Ramadam visito qualche laboratorio di ebanisteria ed a questo punto l’olfatto rivendica la sua presenza ed i suoi diritti: pronti eccomi a visitare alcuni postazioni di spezie ove, grazie alla affabilità dei venditori, che ripeto essere molto meno aggressivi che a Marraketch, riesco a farmi una cultura enorme (mi danno il principio attivo del Vicks vaporub ed è efficace veramente perché il mattino andando in scooter ho voluto fare il duro e poco vestito com’ero mi sono beccato il monaraffreddore parola che spiega tutto cioè leggera occlusione delle vie respiratorie nasali da stupido che in veneto “”se dise mona”” bene allora torno in hotel a prepararmi per la cena ramadam e trovo l’amica che prega sul suo stuoino:adesso capisco perché me lo hanno dato quando sono arrivato (per un momento avevo pensato che servisse per prendere il sole sulla terrazza.. Che sempio che sono!!!!) non si scompone di un millimetro.. La religione è la vita in questo paese ed ancora un gran collante sociale .. Cena alla grande con harirar ed anche tajin con cous cous mangiato alla marocchina e cioè rigorosamente con le mani cosa che non fa nessun effetto se fatto in comunione con los MAROCCOs va da sé che sono andato in una bettola fuori dai percorsi turistici.. C’è anche un inglese di Londra e colgo l’occasione per rendermi conto quanto il mio inglese, che dovrebbe essere quasi immacolate, sia arrugginito:meglio andare a trovare uno dei due John in fish&chipsland la prossima estate…Dopo aver chiacchierato a lungo con il suddito di sua maestà e bevuto thè fino alla nausea (è troppo dolce) mi avvio a rispettare le consegne informatiche di uomo dei media.. Invio mail a destra ed a manca e leggo un po’ solo delle varie newsletter (ho convogliato su un provider solo le più private) poi di corsa a fare gli acquisti che in poco tempo si perfezionano perché ho mostrato i due modestissimi mucchietti di denaro disponibili e c’è stata poca discussione.. Poi scopro anche il perché.. Non sono io che suscito particolar simpatia ma stasera gioca il Milan contro il Barcellona ed allora sono capitato nel momento giusto al posto giusto:: incredibile l’attaccamento de los moroccos al gioco del calcio ci saranno per strada una 20 di apparecchi Tv.. Stavolta non mi rivelo e zitto zitto guardo il match ( il tifo è alle stelle per il team italiano e dire che la Spagna è molto più vicina geograficamente e per altro ma l’Italia è l’Italia; a proposito ho trovato un’atteggiamento particolarmente affabile verso la nostra nazione a conferma che siamo simpatici a tutti.. Chissà forse perché sappiamo sdrammatizzare e vivere meglio ma credo anche perché abbiamo tanto cuore ed una diversa sensibilità.. Boh chi lo sa.. Contento degli acquisti fatti:un soprabito in daino ed un tappetino da mettere in ingresso come base al lavabo (il lavabo marocchino ben inteso mica ho il bagno in ingresso!!!) li guardi e li rimiro come un bambino cui hanno comprato un bel giocattolo, e così contento mi addormento sotto due pesanti coperte di lana (osservazione doverosa riguardo la temperatura: ore 08 si esce dall’hotel con giacca a vento o giù di lì, ore 10 si resta in maglione ore 12 in tshirt e poi all’inverso fino a sera che cmq resta abbastanza temperata: la temperatura precipita durante la notte: credo che in posti come Marraketch , che si distende vicino alle montagne, l’escursione termica rasenti i 20 /25 gradi…

Mercoledì 26 Faccio mente locale e decido di abbandonare i progetti ambiziosi di visita al sud anche perché le piogge hanno creato qualche problema alla viabilità ed il rischio è grosso quindi (poi con quella sfortuna che mi è sempre tanto amica!!!!) quindi deciso di ritornare a Marraketch.. Allora gran traversata della catena montuosa nord orientale passando per Benim Allelh.. Il viaggio è molto interessante anche perché l’autista è giovane ed abilissimo, specialmente nel tratto montano che ci porta a sfiorare il 1500 metri.. Solo allora realizzo la valenza del MAROCCO come attrattiva turistica invernale con la sua catena dell’Atlante, le sue cime oltre i 4000 metri e le stazioni sciistiche nuoe con impianto nuovissimi, frequentati quasi esclusivamente da quei marpioni dei francesi.. Quindi udite udite popolo degli skilift sciare in MAROCCO.. Non per fare gli originali o gli eccentrici ma per scoprire qualche cosa di nuovo e magari in poco tempo passare dal 4000 metri al deserto..Dicevo del viaggio che si svolge in maniera tranquilla fino ad arrivare la sera a Marraketch.. Tipica tappa di trasferimento.. Nella ramadam stop incontro un gruppo di Italiani di Ancona della serie io ho anche i lacci delle scarpe di firma che stanno facendo commenti poco piacevoli sul mondo mussulmano.. Vorrei evitarli ma mi squilla il cellulare e per forza rivelo la mai nazionalità.(quel mona dell’Andre che mi chiama per le vaccate più assurde!!). Ma nello scambio di 4 chiacchere sono molto stringato ed anche forse brusco.. Ma se avete tanti problemi statevene a casa vostra.. L’Italia di ambasciatori come voi non ne ha proprio bisogno.. Magari a Senigallia state certamente meglio…Arrivato a Marrakech ritorno all’albergo dopo avere salutato doverosamente il boss Giovedì 27 Conferenza stampa (si fa per dire) con il boss e scambio di idee e chiarimento/spiegazione di molte cose non digerite nel corso della lunga escursione poi verso le 12 deciso di fare il turista visitando quanto c’è di bello da vedere a Marraketch.. La moschea i giardini della Menara e la scuola cranica che mi impressiona dal come è stata ristrutturata.. Un vero gioiellino.. Poi vado alla Franco Rosso per confemare il biglietto di ritorno ed ho la possibilità di intervistare un signora molto gentile (mi pare si chiami Paola) che mi dice, della sua vita in MAROCCO da 5 anni .. Sembra molto contenta e soddisfatta… Il pomeriggio è dedicato alla visita capillare della Medina ed i suoi artigiani.. Vengo avvicinato da un tizio che parla abbastanza bene l’italiano che vuole accompagnarmi a veder una conceria… acconsento perché non ne ho mai visitata una e così osservo e soprattutto annuso (capisco perché mi fornisce di un rametto di menta.. Avrete capito tutti perché, vero?) poi vengo convogliato nello spaccio ove i prezzi sono ovviamente 4 volte quelli del negozi normali, che già sono gonfiati di per se stessi.. Vorrei incavolarmi e spiegare loro che fino a quanto si comportano così si danno la zappa sui piedi perché si ingenera nel turista la convinzione che tutto costa 100 volte il suo valor e quindi quando si trova il commerciante onesto (e ce ne sono tanti specialmente fuori le grandi città) nascono i problemi.. (mi pare utile citare una cosetta.. La TV MAROCCOS trasmette con incessante ripetitività uno spot in cui si esortano i commercianti ad essere più onesti e meno esosi, in quanto il turismo rappresenta una voce importante nella bilancia commerciale del paese nordafricano) faccio alcuni acquisti.. Scambio una compilation di musica italiana con una marocchina e trovo un ragazzo che desidera parlare con me.. Mi aspetto che prima o poi salti fuori il vero motivo della sua richiesta (ha uno sguardo da persona onesta!!) ebbene è un ingegnere informatico che non trova lavoro e mi spiega che per campare è costretto a vender tappeti.. Trovo poi un internet caffè gestito da un vero appassionato di informatica con cui dialogo (alla luce di quel poco che so di questo magico ambiente) mi collego leggo la posta rispondo ai messaggi urgenti e dopo varie insistenze della serie 20 minuti gli cedo la mia seconda webcam: il furbastro e scaltro gestore la piazza in vetrina e la collega al pc.. Chi passa e vuole una foto la può avre seduta stante.. Ma che furbastro!!!! Mi complimento come sempre succede quando incontro una persona scaltra e sveglia!!di sera bighellono nella piazza centrale per poi fare ritorno all’hotel domani ho deciso di andare a Essauoira sul mare anzi sull’oceano Atlantico.

Venerdì 28 Parto per Essauoira in una bela giornata di sole e raggiungo la località balneare verso le ore 11…Faccio una lunga camminata lungo il mare: c’è freddo ma è secco e mi ricarburo seduto di fronte all’oceano lasciando che la fantasia sprigioni una volta tanto la sua anarchica energia e vaghi cavalchi ed altro poi scatto molte foto in giro e converso con il pasticciere del centro: un vero signore mi racconta un po’ dell’economia della località del grande afflusso di cittadini tedeschi (che si abbuffano di pesce alla griglia nella fattispecie sul litorale incuranti del ramadam) che ha fatto alzare i prezzi della vita durante tutto l’anno: la pasticceria che egli gestisce è molto bella ,ricca quasi doviziosa di merce e di altre ghiottonerie.. Poi a malincuore (avrei potuto trascorrere qua un paio di giorni.. Sarà per la prossima volta) riprendo il bus ed a lato mi si siede una signora francese molto molto simpatica con la quale inizio una simpatica conversazione fino a Marraketch dimenticando che volevo fotografare le capre sugli alberi.. Si le capre sugli alberi che brucano le tenere foglioline… le avevo viste all’andata ma non avevo fatto in tempo a cliccare.. Non fa’ nulla la conversazione con la francese nel suo idioma ormai ben oliato si autoalimenta fino a destino.. Saluto e faccio ritorno all’hotel al fine di una magnifica giornata di escursione.. Mi guardo allo specchio e scopro di essermi anche un po’ abbronzato…Sonno del giusto Sabato 29 È la vigilia della partenza quindi disbrigo le ultime cose faccio gli ultimi acquisti tra i quali spezie in quantità industriali e tra esse il cumino che per mè d’ora in avanti sarà, a livello olfattivo, il profumo del MAROCCO, poi dopo aver preparato il bagaglio o meglio i vari bagagli (come al solito ho esagerato e in una borsa ho messo le cose che eventualmente dovrò pagare a parte come trasporto sull’uccellaccio, faccio un’ultima passeggiata al mercato delle granaglie vicino alla gare routiere, posto che consiglio di visitare perché è etnico al 150% ed ivi mi faccio anche una ricca toeletta ai capelli ed barba: terminato il tutto saluto la moschea della KOTOUIBA, saluto la piazza Jamee F’na saluto la Medina i serpenti più o meno incantati, le montagne di datteri e dolcetti al miele e vado a cambiare gli skei rimasti all’aeroporto con lite furibonda con il cambiavalute(gran fumatore) e relativo seguito in commissariato..Però tutto finisce bene comunque.. la sera mi aspetta la visione di un match di calcio molto particolare: è la finale della coppa dei campioni tra una squadra moroccos ed una egiziana: per fare il diverso e l’originale io tifo per gli egiziani e così si crea una sana e spiritosa disputa sportiva all’interno della audience: in hotel viene servita la cena post ramadam e anche qua mi congedo dal tajin dal semolino dal vero pane arabo… cavolo ecco cosa mi sono dimenticato di comprare un po’ di pane e domani è domenica.. Beh non fa’ nulla, motivo in più per ritornare quanto prima in questo meraviglioso paese.. Alle 24 vado a nanna sperando di poter dormire. Ho allertato 3 sveglie per non rischiare di perder l’aereo.

Domenica 30 Ore 5 sveglia ma non ce n’è bisogno ho dormicchiolato per poco tempo svegliandomi si può dire ogni ora.. Ora lavaggio di denti veloce thè in cucina e poi via in cerca di un petit taxi che trovo subito e senza tanto contrattare ci accordiamo per una cifra veramente economica (3000 lire) per il trasbordo all’aeroporto (in fondo sono poi solo un paio di kilometri); arrivo sbarco tutto il mio ambaradan e faccio affidamento alla mia loquela per poter imbarcare i quasi 33 kili di roba che ho.. Tiro fuori qualche verità elaborata ed anche qualche balletta: risultato: mi imbarcano tutto.. Mai mi era successo una cosa simile e credo che su un volo normale avrei pagato il bagaglio in eccesso (giustamente) ma questo è un charter ed allora vai con il liscio….Scambio 4 chiacchere, visto che è presto e non c’è ancora nessuno al bancone del check-in con la hostess della Franco Rosso (Daniela credo ) che mi conferma le mie entusiastiche prospettive sciistiche sui monti dell’Atlante e le chiedo di inviarmi dritte al mio indirizzo mail poi seguendo il gregge dei turisti NON FAI DA TE che sono arrivati nel frattempo mi imbarco sull’aereo ROYAL AIR MAROCCO..Colpo di c… Vicino a ,e non c’è nessuno ed il posto libero tra me, seduto vicino al finestrino ed un’anziana signora seduta vicino al corridoio funge da appoggia tutto.. Il volo trascorre normalmente tranquillo..Anzi dimenticavo l’anziana signora seduta vicino a me la xe de Venesia e credo di non avere mai incontrato una nonna così simpatica e fine viaggi assieme ad un gruppo di “”ex ragase”” e sono molto spassose.. Il tempo passa ed anche i panorami da fotografare ma chi se ne frega.. Come vorrei diventare anche io così da vecchio (dubito assai!!!) arrivo a Milano poi stazione poi Verona poi doccia oceanica e poi e poi sono cavoli miei nel senso che si ritorna alla vita normale segreteria telefonica, cellulare pc posta amici che chiedono e rompono etc etc..

Nel caso vogliate avere qualche info o scambiare qualche impressione sul MAROCCO (se magari ci siete stati) scrivetemi trendy47@hotmail.Com

p.S. Il titolo del viaggio? chiederete voi “”” arabo”” i primi 4 numeri cardinali semplicemente



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