Hong Kong: la cina è vicina?

2 giorni a Hong Kong: un assaggio di Cina?
Scritto da: lamarty
hong kong: la cina è vicina?
Partenza il: 11/08/2010
Ritorno il: 14/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Hong Kong ad agosto. L’inizio non è dei migliori. Il caldo soffocate ti accoglie come una sberla in faccia e ti toglie il respiro Impossibile camminare per più di qualche metro senza fermarsi per bere, cercare un riparo all’ombra o entrare in un qualsiasi negozio o centro commerciale dove I’aria condizionata, tenuta a 18° o giù di lì, ti fa rabbrividire e ti regala un momentaneo refrigerio. La sensazione è quella di ritrovarsi, vestiti, in un bagno turco col 90% di umidità. I vestiti si appiccicano alla pelle, bagnati da poterli strizzare. I grattacieli svettano uno accanto all’altro, enormi funghi spuntati nella notte troppo alti e troppo vicini, quasi a rubarsi il poco spazio sulla terraferma. Guardando in su ti senti piccolo, insignificante. Già, i grattacieli: sembrano costruiti senza logica, in una folle gara a chi arriva per primo al cielo, eppure seguono tutti i principi del Feng Shui, l’antichissima disciplina che sostiene sia possibile, attraverso una corretta disposizione dell’arredamento, degli edifici o degli spazi, attingere alle energie positive che circolano nell’ambiente, favorendo salute, fortuna, benessere e serenità.…. Le auto sfrecciano sulle autostrade a 4 corsie che attraversano la città e nel tunnel sotto al mare, e nei parchi gli impiegati, prima di entrare in ufficio, praticano il Tai Chi Chuan, muovendosi quasi al rallentatore, in sincronia perfetta. Persone di ogni razza affollano le strade: cinesi, sicuramente, europei, australiani, filippini, volti asiatici che non riesco ad individuare, giapponesi, turisti, residenti, uomini d’affari, immigrati.. La folla si muove come un lungo serpente, quasi trascinandoti, eppure per terra non si trova una carta, non un mozzicone di sigaretta. I palazzi dove ora vivono i pescatori sono enormi alveari dalle mille finestre. Cinquanta, sessanta piani, finestre una accanto all’altra, ognuna con il proprio condizionatore a fianco, che vivere in 10mq va bene, ma a questi climi altrimenti come si fa? E proprio di fronte, il Mar Cinese Meridionale, dove si stagliano in lontananza isole verdissime dalla spiagge bianche. A Hong Kong antico e moderno, frenesia e lentezza, poesia e business, Asia e Europa, oriente e occidente sembrano convivere armoniosamente e trovare un loro equilibrio, come in un enorme Tao. I due giorni trascorsi a Hong Kong – stopover in viaggio verso Bali -non mi sono certo serviti per poter affermare di conoscere la città, ma mi hanno lasciato la curiosità di saperne di più, di incontrare ancora questa cultura, di capire di più, forse tornarci.

INFORMAZIONI PRATICHE

Voli: Volo diretto Milano /Hong Kong /Milano con Cathay Pacific. Ottima compagnia, spazio tra i sedili superiore alla norma e sistema per cui il sedile si reclina senza “muoversi”, così che non ti ritrovi in faccia quello della persona davanti a te, film e intrattenimento ottimi. Hotel: Intercontinental Grand Stanford, un 5 stelle, camera spaziosissima e iper pulita, letto king size, peccato per la vista, purtroppo non su Hong Kong Island, colazioni super, servizio ineccepibile (molto Pretty Woman i valletti che si precipitano ad aprirti le porte, chiamare l’ascensore, salutarti etc etc) zona Tsim Sha Tsui East Pasti: Ristorantino “sconosciuto” zona TST East, indicazioni piatti solo in cinese con foto, i migliori udon mai mangiati (circa 5€ a testa per piatto unico con bibita) Genki sushi (la catena con lo “smile arrabbiato” come logo) ottimo sushi, gran scelta, ottimi prezzi (circa 10€ a testa per 12/15 pezzi di sushi misti con bibita) Food Republic, nel centro commerciale alla fermata Tung Chung, da dove si prende la cabinovia per andare al Big Buddha, buoni udon e dim sum (circa 7€ a testa per menu con bibita) Visite fatte: Tsim Sha Tsui, Promenade, Avenue of Stars, Hong Kong Island, Star Ferry, Bank of China al 43° piano, Victoria Peak, Repulse Bay, Aberdeen, Causeway, WanChai, Big Buddha Lantau Island Consigli vari: Hong Kong è una città moderna, pulita, efficiente, che si gira senza problemi. La metro è efficientissima, pulita, rapida.. Magari le nostre fossero così! Anche se le fermate ovviamente sono impronunciabili, perdersi o sbagliare fermata è praticamente impossibile. Ci sono i distributori automatici di biglietti, basta indicare sullo schermo la destinazione prescelta e ti viene indicato l’importo da pagare. L’ufficio informazioni è presente ad ogni fermata e gli impiegati sono gentili e parlano inglese. Il traffico soprattutto al mattino e verso le 5 del pomeriggio è terribile, consiglio di evitare autobus e taxi se avete fretta. La scelta di cibi è infinita, sono presenti tutte le cucine del mondo, secondo me buon rapporto qualità /prezzo (almeno x quel che riguarda i piatti orientali) Fumatori attenzione: anche in molte zone all’aperto è vietato fumare! Da vedere: sicuramente il panorama da Victoria Peak, ma anche dal 43° piano della Bank of China (gratis ma si passano una serie di controlli al metal detector e viene rilasciato un pass) Imperdibile il Big Buddha, consiglio di andarci in cabinovia, e se proprio volete esagerare – e non soffrite di vertigini !- cabina Crystal, con fondo trasparente. Panorami stupendi! L’unico nemico ad agosto è il clima, veramente caldo e veramente umido.. 36°col 90% di umidità, in pratica come essere immersi vestiti per 12 ore in un bagno turco.. Consiglio di adattarsi ai costumi locali e munirsi di cappello a falde larghe o ombrellino per ripararsi dal sole, che oltre a fare tanto “oriental lady” serve davvero a prevenire un’insolazione.



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