Hong Kong, dove la tradizione incontra il domani

Dieci giorni intensi alla scoperta di Hong Kong, Macao e Lantau utilizzando l'ottima rete di mezzi pubblici
Scritto da: KatyErik
hong kong, dove la tradizione incontra il domani
Partenza il: 15/08/2011
Ritorno il: 24/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Sappiamo che è un po’ folle andare in vacanza in agosto ad Hong Kong ed eravamo consapevoli dell’alta percentuale di umidità unita a temperature di oltre 30°, ma questo non ha spento i nostri entusiasmi,così intrepidi partiamo.

15/08

Volo da Milano, scalo a Mosca e poi Mosca-Hong Kong, quasi 13 ore di viaggio.

16/08 Arrivo a Hong Kong. Kowloon-Peak

Giunti nei pressi di Hong Kong la spettacolare vista dei grattacieli dall’alto dell’aereo ci ripaga della stanchezza del lungo viaggio.

Atterriamo quindi alle 14 circa (ora locale) e dopo aver cambiato la valuta nell’avveniristico aeroporto, prendiamo un taxi che ci porta al nostro hotel in zona Tsim Sha Tsui. Il caldo è veramente soffocante ma l’emozione di trovarsi in un posto così suggestivo lo rende più sopportabile.

Posati i bagagli facciamo un giro per la zona: siamo vicino a Nathan Road una larga strada colorata da negozi alla moda, sartorie, profumerie ed eleganti oreficerie. Tutto è moderno, affollato ed agli angoli della strada c’è chi propone affari, come imitazioni di rolex che noi preferiamo non accettare. Decidiamo di prendere la metropolitana e andare al Peak, prima però acquistiamo la “octopus card”, una carta prepagata comodissima in quanto può essere usata al posto del denaro contante per qualsiasi acquisto: nei negozi,sui trasporti pubblici, al supermercato, nei distributori di bibite e addirittura anche al ristorante.

Arrivati alla metro rimaniamo senza parole: ci troviamo in un posto affollato da cinesi eleganti che in file ordinate entrano ed escono frettolosamente dai tanti accessi contemplando il loro ipad o parlando al cellulare. Notiamo anche un’area attrezzata con computer a disposizione per un quarto d’ora di accesso gratuito a internet e, naturalmente, molti negozi e bar.

Giunti a Central prendiamo la funicolare che con la sua pendenza vertiginosa in pochi minuti raggiunge la vetta portandoci alla Peak Tower.

Indescrivibile il panorama mozzafiato a 360° che si può ammirare dalla terrazza di questo edificio: la vista della baia, con i suoi grattacieli che si affacciano sul mare e si innalzano maestosi ed ordinati si contrappone ad uno sfondo di fittissima vegetazione che crea uno spettacolo impressionante.

17/08 Admiralty-Central-Mongkok

Il programma della nostra giornata prevede una visita ad Admiralty Center per osservare da vicino un grattacielo di cui avevamo sentito tanto parlare. Qui gran parte delle vie pedonali sono costituite da passerelle sopraelevate che intersecano i palazzi e rendono più pratico il percorso pedonale ma richiedono un minimo di adattamento, subito infatti ci viene difficile orientarci e ci troviamo spesso a consultare la piantina. Incredibile comunque la gentilezza e disponibilità degli abitanti di Hong Kong che appena ci vedono in difficoltà si offrono di darci indicazioni o addirittura di accompagnarci nella giusta direzione.

Arriviamo quindi al Lippo center, un edificio spettacolare composto da due torri gemelle dalla particolare forma arrotondata nelle cui vetrate si riflettono i grattacieli adiacenti.

Più tardi pranziamo con degli ottimi noodles in brodo e ci scopriamo veramente ghiotti di questi spaghetti tanto che diventerà una piacevole consuetudine dei nostri pasti.

Difficile raccontare il seguito della giornata in quanto veniamo letteralmente rapiti dallo shopping: in particolare nei centri commerciali abbigliamento di marca, cosmetici, calzature e articoli di elettronica si possono trovare a prezzi scontatissimi. Avevamo sentito parlare della “crisi di rigetto” in cui si può incorrere di fronte a così tanta scelta di occasioni e in effetti sia io che Erik entriamo in confusione. La confusione diventa caos più completo quando arriviamo a Mongkok!

Mongkok è il quartiere più popoloso del mondo, e non è un modo di dire, si rimane intrappolati in una folla caotica di persone che entrano e escono dai negozi, si spintonano nel grande “ladies market” e fanno la fila nelle friggitorie all’aperto. La sera è il momento in cui terminato il lavoro tutti sono in strada o nei ristoranti e si fa fatica a camminare senza essere travolti. Ma non vanno mai a casa questi cinesi?:)

Ci vorrà qualche giorno per abituarci a questo modo di vivere frenetico.

18/8 Hong Kong Park-Western District-Tempio Man Mo-Victoria Harbour-Avenue of stars

In mattinata ci rechiamo all’Hong Kong park, un parco enorme e molto ben curato dove per iniziare bene la giornata i cinesi praticano il Tai Chi Chuan. Emozionante vederli mentre si allenano in questa ginnastica dai movimenti lenti e fluidi. Vengono anche offerte lezioni gratuite ai turisti ed Erik si unisce ad un gruppo di americani per scoprire alcune tecniche per il rilassamento sotto indicazioni dell’armoniosa insegnante Pandora.

Più tardi prendiamo il caratteristico tram rosso a due piani e andiamo al Western District un quartiere che, in contrasto con la modernità e lo sviluppo della città, mantiene intatte le sue tradizioni e viene appunto chiamato la Chinatown di Hong Kong.

Qui ci divertiamo a curiosare fra affollati mercatini all’aperto, negozi di antiquariato e botteghe di vario tipo. Molto stravaganti i negozi di medicina tradizionale che vendono ingredienti quasi da pozioni magiche: all’interno infatti notiamo grosse radici, cavallucci marini secchi, funghi, strane corna e polveri varie che sicuramente avranno un qualcosa di terapeutico… ma noi preferiamo non approfondire.

La nostra giornata prosegue con la visita a uno dei più antichi tempi di Hong Kong, il tempio Man Mo. La sua particolarità sta nelle enormi spirali di incenso che pendono dal soffitto e bruciano sopra le nostre teste. Coinvolgente l’atmosfera all’interno del tempio, ammiriamo le antiche statue delle divinità rispettando il silenzio nella penombra di una luce soffusa, fra i fumi e il forte odore d’incenso.

In serata decidiamo di prendere lo star ferry per fare la traversata di Victoria Harbour ed ammirare il favoloso panorama dei grattacieli che si riflettono sul mare.

Ci godiamo una passeggiata sull’Avenue of stars e ci fermiamo ad ammirare e fotografare la statua di bronzo di Bruce Lee.

Imperdibile lo spettacolo “sinfonia di luci”: ogni sera alle 20 e per quindici minuti i grattacieli della baia prendono vita, illuminandosi di mille colori a tempo di musica e creando un’atmosfera veramente magica, esaltata dal panorama della splendida skyline e dai riflessi della stessa sul mare.

19/08 Disneyland-Tempio Wong Tai Sin

Oggi dedichiamo la giornata al parco divertimenti Disneyland nell’isola di Lantau raggiungibile in breve tempo grazie all’efficientissima metropolitana. Sinceramente è stato una delusione, pochi i giochi per gli adulti ed infinite code ovunque.

In serata andiamo a visitare il caratteristico tempio Wong Tai Sin, noto perchè vengono esauditi i desideri dei fedeli legati al denaro. Nel piazzale molte persone eleganti bruciano incensi e agitano bastoncini di bambù per poi chiedere il loro destino agli indovini.

20/8 Isola di Lantau-Lan Kwai Fong

Rieccoci a Lantau, ma stavolta per vedere il Buddha di bronzo più grande del mondo, ben 34 metri di altezza. Si trova sulla collina di Ngong Ping e vi si accede tramite una lunga scalinata ma già in lontananza si resta come ipnotizzati dalla bellezza e raffinatezza di questa statua. Arrivati in cima ai gradini vi è un piazzale circondato da sei statue più piccole che offrono doni all’imponente Buddha. Una meraviglia da non perdere.

Acceso qualche incenso al monastero Po Lin andiamo a vedere lo spettacolo dei monaci Shaolin che si esibivano a breve distanza. Lo spettacolo è stato molto emozionante, grandiose soprattutto le dimostrazioni di tecniche Shaolin Kung-Fu ispirate alle strategie di attacco e difesa degli animali.

In serata rientriamo nell’isola di Hong Kong e dopo cena ci avventuriamo nel caotico quartiere di Lan Kwai Fong. Qui si concentra la vita notturna più movimentata della città, tutta la zona è ricca di scintillanti bar, discoteche, pubs nei quali si suona musica dal vivo e le strade sono affollate di giovani che ballano sorseggiando i loro cocktail. Trascorriamo una divertentissima serata fra cinesi insolitamente disinibiti e scatenati nel ballo, gli immancabili turisti inglesi ubriachi e dj set in salsa satay.

21/8 Isola di Hong Kong Sud: Stanley-Repulse Bay-Aberdeen

La serata di ieri ha lasciato il segno e quando riacquistiamo i sensi possiamo andare alla scoperta del sud dell’isola. Prendiamo un autobus da Central ed attraverso quello che viene considerato come uno dei passaggi panoramici più belli del mondo, in soli venti minuti ci ritroviamo incredibilmente in un luogo che sembra lontano migliaia di chilometri, immerso nella natura e caratterizzato da bellissime residenze fra le colline, baie deserte, spiagge bianche e piccoli villaggi con i loro mercatini. In particolare abbiamo apprezzato la pittoresca Stanley e Repulse Bay, dove attraversando il rosso ponte della longevità abbiamo allungato di tre giorni la nostra vita (così dice la leggenda).

Ci rechiamo poi ad Aberdeen, un piccolo villaggio dove grazie a un giro in sampan possiamo osservare da vicino i pescatori che vivono con famiglia e cani a bordo delle loro imbarcazioni, una vera filosofia di vita, dato che questi individui non scendono praticamente mai sulla terraferma. Qui si trova anche il colossale ristorante galleggiante “Jumbo”, favoloso soprattutto in serata quando le tante piccole luci colorate si accendono e ci regalano un’immagine stupenda.

Ad ogni fan di Bruce Lee che si rispetti la visione scatenerà grandissime emozioni.

22/8 Macao

Finalmente la giornata di Macao! Prendiamo l’aliscafo al Macao Ferry Terminal nel Western district e dopo un viaggio di circa un’ora ci troviamo nella Las Vegas asiatica. Stranissimo vedere le vie e le indicazioni stradali sia in cinese che in portoghese (Macao è un ex colonia portoghese) e dopo aver cambiato i dollari di hk nella moneta locale, la patacca, ci dedichiamo a una piacevole passeggiata. La città è molto elegante e nel complesso anche tranquilla.

Ma è alla sera che Macao si illumina in tutto il suo splendore, quando le luci e le insegne dei casinò scintillano, gli eleganti giocatori d’azzardo riempono le strade e la fontana cibernetica accanto all’hotel Lisboa offre il suo spettacolo facendo danzare i getti d’acqua al ritmo di musica.

Dopo aver giocato (e perso) alla slot di uno dei tanti casinò facciamo ritorno al terminal per l’imbarco.

23/8 Sha Tin (Tempio dei 10.000 Buddha)

Oggi ci dedichiamo alla visita del monastero dei 10.000 Buddha nei nuovi territori.

Scesi dalla metro alla stazione di Sha Tin ci troviamo davanti a un curioso villaggio alle cui spalle si arrampica una lunga scalinata. Ai margini dei gradini si susseguono bizzarre statue di ogni tipo che sembra ti accolgano e accompagnino nel cammino verso il monastero. Arrivati in cima troviamo una grande terrazza circondata da molte altre statue colorate fra cui risaltano quelle dei 18 discepoli del Buddha. Ci soffermiamo ad ammirare queste figure tutte molto caratterizzate, alcune inquietanti, altre goffe ed altre simpatiche ma tutte raccontano qualcosa e ci divertiamo a interpretare le personalità dei discepoli.

Subito dopo entriamo nel tempio e rimaniamo impressionati da oltre 10.000 piccole statue del Buddha, tutte diverse fra loro. Un’immagine unica che ci rimarrà nella memoria.

Torniamo a Sha Tin e cadiamo un’altra volta nella febbre dello shopping all’interno dell’enorme centro commerciale New Town Plaza dove gli sconti su merce di qualità e grandi firme sono davvero eccezionali.

24/8 Partenza

Giornata di partenza e ancora una volta ci stupiamo davanti a un’organizzazione così efficiente: giunti all’Hong Kong station per prendere il treno che conduce all’aeroporto troviamo i banchi del check in.

Questo dà la possibilità ai viaggiatori di risparmiare tempo evitando code e la comodità di lasciare in stazione i propri bagagli che poi verranno direttamente inviati all’aeroporto.

Abituati agli intoppi italiani eravamo un po’ preoccupati di non ritrovare le nostre valige ma tutto è andato regolarmente e anche l’ultimo ricordo di Hong Kong è stato sorprendente.

Guarda la gallery
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Monaci Shaolin

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Grande Buddha

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Panorama Baia

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Passaggi pedonali

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L'ultimo combattimento di Chen

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Jumbo Restaurant

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Skyline di notte



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