HONEYMOON: Canada, USA e Polinesia
… MOOREA (31/5-2/6) Qui soggiorniamo a “Les Tipaniers” in Garden Bungalow: la struttura è semplice e molto carina, in stile tipicamente polinesiano; il bungalow è molto spazioso e pulito, ma ricco di zanzare; il cibo del ristorante è squisito e la gentilezza del personale al di sopra delle nostre aspettative. Utile sapere che fuori dall’hotel c’è un minuscolo paesino dove poter acquistare acqua e snack.
Prenotiamo due escursioni: un bel safari 4×4 per visitare l’interno dell’isola (una fantastica natura: montagne, panorami mozzafiato sulla laguna, piantagioni di frutti tropicali, tante piante e fiori colorati… ) e una piacevole serata al Tiki Village (assolutamente imperdibile: il villaggio è di per sé istruttivo per chi vuole conoscere la bellissima cultura polinesiana, cè poi una gustosissima cena, dimostrazioni sulle differenti allacciature del pareo e sull’apertura delle noci di cocco, infine uno strabiliante spettacolo con danze, canti e fuochi).
TAHA (2/6-5/6) Non ci sono parole per spiegare quello che proviamo al nostro arrivo nel meraviglioso motu privato dove alloggiamo a Taha: l’hotel è il “Vahine Island” e la sistemazione è in Beach Bungalow (ottimo, si ha praticamente l’accesso diretto alla laguna… Non sprecate soldi per l’OW, qui non ne vale davvero la pena! L’alloggio è stra-curato, pulitissimo, super-accogliente, in stile naturale e molto spazioso). L’accoglienza ci fa già respirare l’aria di rilassatezza e di lusso non ostentato di questo piccolo angolo di paradiso. Qualcuno prima di partire mi aveva detto che, se si vuole concepire il proprio pargolo in Polinesia, questo è il luogo ideale… Ed è proprio così! Qs meraviglioso isolotto è davvero un luogo dove si può raggiungere la pace dei sensi! Un elogio va fatto sia ad Elizabeth (signorina tutto fare, troppo carina!) per la sua gentilezza, sia al cuoco per il suo estro e per le sue doti culinarie da far invidia ai grandi chef del mondo. La laguna è magnifica: le acque cristalline sono la dimora di numerosi coralli popolati da decine di specie di pesci dai mille colori, squaletti, razze e chi più ne ha più ne metta! Qui avevamo programmato di fare l’escursione alla fondazione Hibiscus per vedere le tartarughe e di andare a visitare le piantagioni di vaniglia, ma non ce l’abbiamo fatta e siamo rimasti a goderci il nostro motu per tre intere giornate… Senza alcun rimpianto! BORA BORA (5/6-8/6) Tre notti all’ormai famosissimo “Pearl Beach Resort” di Bora Bora nella sitemazione Overwater Bungalow Premium… Grazie ad un upgrade gratuito ricevuto al nostro arrivo: avevamo scelto l’OW standard e invece ci siamo ritrovati il premium! L’hotel è molto bello e, dopo essere stati dei piccoli Robinson Crusoe a Taha, ci sembra soprattutto grande e troppo lussuoso. Sinceramente preferiamo il Vahine, ma anche qui certamente è tutto bellissimo. La spiaggetta è utilizzata solo da noi italiani ed è quasi deserta… Non capiamo perché gli americani vengano a Bora Bora per stare in piscina! Il nostro bungalow è stupendo e molto molto spazioso: lettone grande, bagno immenso con doccia e vasca, terrazzino con tavolino e due lettini prendisole, scaletta per l’accesso diretto in acqua; ma il pezzo forte sono i vetri che mostrano il fondale: tavolino apribile, comodini a fianco al letto, parte del mobile del lavabo e di quello a fianco alla vasca da bagno… Spettacolare! Di notte abbiamo anche il nostro amico squaletto ed un paio di razze che girano sotto il pontile; poi nel corallo sotto al nostro bungalow c’è pure una mini-murena.
Escursione semiprivata in laguna con Himana (si fa però chiamare Ramòn): siamo solo noi due con una coppia di amici e, per soli 1000 CFP in più, non dobbiamo stare con un gruppone di turisti e ci godiamo al meglio la meravigliosa laguna di Bora Bora: pasto e bagno con gli squali al di là della barriera (15 mt di profondità d’acqua e senza il cordoncino che ti fanno tenere nei tour organizzati), pasto e bagno con le razze in acque basse, snorkeling al Giardino di Corallo con incontro con un bel polipone che schizza pure inchiostro un paio di volte, tanti pesci colorati e una murena di 2 metri di lunghezza… Ramòn è pazzo, se l’abbraccia anche! Circumnavighiamo infine l’isola mentre ci offre frutta fresca al suon del suo ukulele… Escursione superconsigliata! RANGIROA (8/6-12/6) Pernottiamo una notte al “Novotel Lagoon” (struttura semplicissima: ok di passaggio, ma per alcuni giorni di seguito forse è meglio il Kia Ora) per poi imbarcarci sul catamarano “Archipels” per 3 giorni/ 2 notti di navigazione all’interno della meravigliosa laguna di Rangiroa. La barca è bellissima, l’equipaggio cordiale e simpatico, la cuoca eccezionale, le escursioni organizzate bene: le Sabbie Rosa, l’Ile aux Recifs, una piccola Ile aux Oiseaux, un villaggio di pescatori (che poi è la dimora dei genitori del ragazzo che ci porta in escursione col gommone), snorkeling in vari posti, snorkeling nella pass di Tiputa (dove vediamo bellissimi fondali, mille pesci colorati, squaletti, barracuda e tartarughe marine), giretto in mare aperto per vedere i delfini. Un ricordo indelebile di questi paesaggi e del bellissimo cielo stellato che si gode lontano da tutto ci accompagnerà per sempre! Ultima notte al Novotel (dove abbiamo potuto lasciare una valigia per avere meno ingombro sul catamarano… Consigliato avere piccoli bagagli!), giro in funcar di 2 ore (ne bastano anche meno per i 12 km di strada che ci sono) tra Tiputa e Avatoru.
FAKARAVA (12/6-15/6) Nella salvaggia Fakarava ci rilassiamo e ci godiamo la laguna. Siamo al “Maitai Dream”, unico albergo dell’isola, piuttosto semplice rispetto alle sistemazioni delle altre isole, ma con bungalow (noi alloggiamo in un Beach Bungalow) molto spaziosi, puliti e in stile. Il pezzo forte è la grande vetrata che dà sulla laguna (non conviene scegliere i beach bungalow premium perché distano solo qualche metro in meno dal mare rispetto agli altri beach normali e sono esattamente gli stessi) e la doccia open-air.
Qui prenotiamo l’immersione con il Fun Dive dell’hotel per il nostro “battesimo del mare”, ma il giorno seguente è l’unico giorno in cui piove e preferiamo disdire… Peccato, è l’ultimo giorno a Fakarava! In compenso andiamo a visitare una Ferme Perlière e facciamo acquisti.
TAHITI (15/6-17/6) Soggiorniamo al “Sofitel Maeva” ed è molto bello: non ci sono bungalow, ma le stanze sono nuove e molto curate. Cibo in abbondanza (buffet) e ottimo. Posizione favorevole per la fermata dei truck proprio davanti all’hotel, per il panorama su Moorea dalla nostra stanza (Lagoon View Room) e per la spiaggetta di sabbia nera dell’albergo.
Non credete a chi dice che Tahiti è una brutta isola… Non è vero! E’ molto bella da visitare: noi abbiamo noleggiato un’auto per un giorno e ci siamo avventurati attraverso la strada costiera che fa il giro dell’isola con varie soste in punti interessanti con l’aiuto della nostra cara guida Lonely Planet. Ci sono degli scorci bellissimi… Poche spiagge (di sabbia nera), ma tanta natura incontaminata! Non potete perdervi nemmeno un giretto a Papeete: mercato e dintorni, ma occhio perché il mercato la domenica è chiuso (fiori e piante a parte) e durante la settimana chiude presto: verso le 16-17. A Papeete ci siamo pure fatti tatuare da “Mana’o Tattoo” (vicino al mercato): io piede e caviglia ed Enri il braccio; i tatuaggi sono diversi ma con un “19” stilizzato ripreso in entrambi… Sono bellissimi e tutti, quando li mostriamo, ci fanno tanti complimenti! Purtroppo il 17/6 ci imbarchiamo sull’ eccellente aereo della Air Tahiti Nui in direzione New York, dove ci fermiamo un giorno e mezzo per l’ultimo shopping sfrenato e il 20/6/07 facciamo ritorno, purtroppo, in Italia!